Il ritratto ufficiale del Principe Emanuele Filiberto, Gran Maestro degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia
3 giugno 2024
E' stato pubblicato il primo ritratto ufficiale di Sua Altezza Reale il Principe Emanuele Filiberto, Principe di Piemonte e Principe di Venezia, XXVII Duca di Savoia, XXIX Gran Maestro dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, XVIII Gran Maestro dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e VII Gran Maestro dell'Ordine Civile di Savoia.
Nella immagine, il il Principe Emanuele Filiberto di Savoia porta le insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, dell'Ordine al Merito di Savoia e del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Inoltre i Principe indossa la placca della Consulta dei Senatori del Regno d'Italia.
Ordine supremo della Santissima Annunziata
Nel 1364 Amedeo VI di Savoia,istituì l'Ordine del Collare e fece realizzare per sé e per altri 14 cavalieri un collare. L'ordine del collare, il cui scopo era di "indurre unione e fraternità tra i potenti sicché si evitassero le guerre private", era riservato ai nobili più illustri e fedeli e la regola statutaria prevedeva che tutti gli insigniti fossero considerati pari e si chiamassero tra loro "fratelli". Le insegne originarie erano costituite da un collare d'argento dorato con il motto FERT, chiuso da un anello con tre nodi sabaudi. I Milites Collaris Sabaudiae, così come erano chiamati gli insigniti, erano in origine limitati a quattordici, sotto la guida di Amedeo VI, primo gran maestro dell'ordine, per un totale complessivo di quindici membri a onore delle quindici allegrezze di Maria Vergine
Le attuali insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata sono costituite da un gran collare in oro, formata da 14 maglie, dentro ognuna delle quali ci sono le ultime due e le prime due lettere del motto FERT serrate da un nodo sabaudo, chiuso e smaltato di bianco e di rosso. Le maglie sono fra loro separate da quattordici rose d'oro, alternativamente smaltate sette di bianco e sette di rosso.
Dal collare, al centro, scende un pendente in oro pieno e sospeso da tre catenelle, racchiuso da tre nodi sabaudi e con, nel mezzo, l'immagine della Santissima Annunziata ornata con smalti bianchi, rossi e blu.
L’Ordine Supremo della Santissima Annunziata rimane la massima onorificenza della Reale Casa di Savoia, e nei manuali dell’araldica europea è paragonato per importanza all’Ordine della Giarrettiera.
Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nasce ufficialmente con le Bolle Pontificie “Christiani Populi” e “Pro Commissa Nobis” firmate da Papa Gregorio XIII rispettivamente il 16 settembre ed il 13 novembre 1572, con le quali si poneva l’Ordine Militare Religioso di San Maurizio sotto la Regola di San Benedetto della Congregazione Cistercense prima e di quella di Sant’Agostino poi e fondendolo de jure con l’Ordine Ospitaliero Gerosolimitano di San Lazzaro, uno dei quattro più antichi Ordini Crociati (gli altri erano quelli dei Cavalieri di San Giovanni, i Templari ed i Cavalieri Teutonici) risalente alle prime Crociate in Terrasanta e per qualche tempo con giurisdizione anche sui Cavalieri di San Giovanni (attuale Sovrano Militare Ordine di Malta).
L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, data la sua natura dinastica, appartenente jure sanguinis ad una Casa Sovrana conserva intatta la sua validità indipendentemente da ogni rivolgimento politico.
Ordine al Merito di Savoia
Venne fondato il 29 ottobre 1831 da Carlo Alberto, Re di Sardegna, con una sola classe, per premiare le virtù civili ed il merito di chi non apparteneva alla classe militare. Gli statuti originali attestano che “può essere conferito dal Gran Maestro dell’Ordine, che è il Capo di Casa Savoia”.
La decorazione consiste in una Croce di Savoia d’oro, smaltata d’azzurro, caricata da uno scudetto bianco con la cifra “C.A.” (Carlo Alberto) in oro, sostituita dalla cifra “V.E.” (Vittorio Emanuele II) dopo la morte di Carlo Alberto, e sul retro “al Merito Civile 1831”.
Consulta dei Senatori del Regno d'Italia
La Consulta dei senatori del Regno d'Italia è un'associazione costituita il 20 gennaio 1955 da circa 160 ex senatori del Senato del Regno come "Gruppo vitalizio dei senatori del Regno", il cui atto di volontà fu riconosciuto quale massima autorità monarchica residente in Italia da Umberto II, in una lettera del 3 febbraio dello stesso anno.
La rinascita del Senato, come associazione privata, avvenne nel 1955 a seguito del proclama di Umberto II, che, il 13 giugno 1946, denunciò supposte illegalità compiute nello svolgimento del referendum istituzionale e si considerò sempre come sovrano non abdicatario, allorché egli inviò ai senatori del regno un messaggio invitandoli a riprendere la loro attività sotto forma "consultiva" verso la nazione. A questo messaggio aderirono quasi tutti i senatori del disciolto Senato, la cui nomina era vitalizia,