Brogli Iran 2009 - Brogli Italia 1946
Tutti dovrebbe riflettere sulla inquietante similitudine tra i brogli presidenziali appena avvenuti in Iran e quelli del referendum istituzionale repubblica-monarchia avvenuti in Italia del 1946.
In Iran il governo ha ammesso che ci sono circa 3 milioni di voti irregolari.
Anche in Italia nel 1946 ci furono milioni di voti in più rispetto ai votanti. Accurati studi statistici hanno dimostrato che in quell'epoca non potevano esserci tanti votanti quanti ne sono stati conteggiati nei dati ufficiali del Ministero dell'Interno, dunque i voti che avevano dato la vittoria alla repubblica erano scaturiti dal nulla.
Il Consiglio dei guardiani ha ammesso questa anomalia solo perchè la discrepanza di 3 milioni di voti non modificherebbe il risultato elettorale.
In Italia nel 1946 i milioni di voti in più a favore della repubblica erano sufficienti per annullare la vittoria della repubblica e perciò il regime repubblicano (nella mani di Romiti e Togliatti) non permise di controllare i voti (anzi le schede furono subito distrutte) e si impadronì del potere senza che la Corte di Cassazione potesse verificare la regolarità del voto (la repubblica non fu mai proclamata).
In Iran in alcune città sono stati riscontrati più del 100% degli aventi diritto al voto.
Anche in Italia nel 1946 ci furono delle città dove la repubblica ottenne più del 100%.
In Iran gli scontri avvenuti negli ultimi giorni a Teheran e in altre città del paese hanno causato diversi morti e feriti e secondo una stima non ufficiale a Teheran ci sono stati 17(?) morti.
Anche in Italia nel 1946 ci furono dei morti.
Nel corso del referendum istituzionale del 2 Giugno 1946 Napoli aveva dato l'83% dei voti alla Monarchia. A Napoli ci furono numerosi morti e feriti provocati dagli ausiliari dell'allora Ministro dell'Interno Romita ed in via Medina, sotto la federazione comunista, in una furiosa battaglia morirono 9 giovani monarchici ed oltre 150 feriti.
Il candidato sconfitto Mussavi ha affermato di voler continuare la protesta e di essere "pronto al martirio" ed in una lettera al Consiglio dei Guardiani ha scritto che: "Queste misure (di conteggi scorretti, ndr) sono state pianificate mesi prima del voto e tenuto conto di tutte le violazioni le elezioni devono essere annullate".
Anche in Italia nel 1946 i brogli del referendum repubblica-monarchia furono pianificati da Romiti e avallati da Togliatti.
Fino al 4 giugno 1946 il vantaggio a favore della Monarchia appariva inattaccabile ma improvvisamente nella notte tra il 4 e il 5 giugno la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'immissione di una valanga di voti di dubbia provenienza.
Insomma si vede bene che la repubblica islamica ed italiana pur di ottenere il potere hanno falsificato i risultati, ucciso manifestanti e infischiandosi della volontà del popolo.
Link
libero
Iran. Autorità ammettono la presenza di 3 milioni di voti in più
Mussavi: "Brogli pianificati, sono pronto a morire"
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lunedì, giugno 22, 2009
sabato, aprile 05, 2008
Brogli, elezioni, repubblica
I brogli sono una costante realtà inquietante della repubblica italiana .
La riammissione della DC di Pizza alle elezioni e le seguenti dichiarazioni scoprono una inquietante realtà sempre tacciata dal regime repubblicano.
Dopo la rinuncia di Pizza a chiedere il rinvio delle elezioni sembrava che tutto fosse risolto ma non è per nulla così.
Il segretario della Dc è di nuovo sul piede di guerra e in una conferenza stampa parla di un piano per far saltare il voto, accusando il ministro dell'Interno di non svolgere correttamente i suoi compiti.
Anche Berlusconi ricorre ai toni forti lanciando l'allarme-brogli.
A queso punto è impossibile non ricordare il referendum istituzionale monarchia-repubblica del 1946, i cui risultati sono stati considerati falsati. (non solo dai monarchici)
Il grave è che i brogli non appartengono solo al passato lontano (1946), ma sono avvenuti nelle elezioni politiche recenti, e continuano ad esistere per le prossime elezioni del 13-14 aprile 2008.
A questo punto, secondo me, la repubblica è o complice dei brogli o è incapace di eliminarli.
La riammissione della DC di Pizza alle elezioni e le seguenti dichiarazioni scoprono una inquietante realtà sempre tacciata dal regime repubblicano.
Dopo la rinuncia di Pizza a chiedere il rinvio delle elezioni sembrava che tutto fosse risolto ma non è per nulla così.
Il segretario della Dc è di nuovo sul piede di guerra e in una conferenza stampa parla di un piano per far saltare il voto, accusando il ministro dell'Interno di non svolgere correttamente i suoi compiti.
Anche Berlusconi ricorre ai toni forti lanciando l'allarme-brogli.
A queso punto è impossibile non ricordare il referendum istituzionale monarchia-repubblica del 1946, i cui risultati sono stati considerati falsati. (non solo dai monarchici)
Il grave è che i brogli non appartengono solo al passato lontano (1946), ma sono avvenuti nelle elezioni politiche recenti, e continuano ad esistere per le prossime elezioni del 13-14 aprile 2008.
A questo punto, secondo me, la repubblica è o complice dei brogli o è incapace di eliminarli.
Dc attacca Amato, Pdl lancia allarme brogli
C'è un accordo sotterraneo per far saltare il voto'
Il Viminale alla Dc: fino alla Cassazione no al simbolo nelle schede
Elezioni, Dc: "Amato
è inadempiente"
C'è un piano per far saltare le elezioni
Caso Pizza, Viminale chiede a Dc di aspettare fino all’8 aprile
C'è un piano per far saltare il voto
martedì, luglio 10, 2007
Video sui brogli
Un video-denuncia su larepubblica documenta i brogli avvenuti in Australia in occasione delle scorse elezioni politiche e riapre la polemica sui dubbi sulla regolarità del vorto degli italiani all'estero.
Guarda il video
Nelle immagini si vede una mano che compila mucchi di schede, assegnando preferenze in massa per l'Unione al Senato (scheda viola) e, per errore, per Forza Italia alla Camera (scheda arancione). Le schede vengono poi richiuse e sistemate nelle buste originali del Consolato e sigillate. Sono almeno un centinaio.
L'autore, riferisce Repubblica, avrebbe denunciato invano l'accaduto al suo partito e solo ora si sarebbe deciso a farlo a mezzo stampa.
Se questo video non è una bufala, non ci sarebbe più dubbi sulle presunte irregolarità nelle elezioni politiche dell'aprile 2006, vinte di stretta misura dal centrosinistra.
Perchè questo video è pubblicato solo adesso e non subito dopo le elezioni? Mistero.
Purtroppo viviamo in uno stato repubblicano dove i dubbi sui risultati elettorali sono concreti e legittimi.
Come nel referendum istituzionale del 1946, i vincitori(?) considerano la verifica dei risultati solo una perdita di tempo, invece che un passaggio esenziale per assicurare la democrazia.
La questone più inquietante è che la repubblica italiana non riesce a fare a meno dei brogli!
Guarda il video
Nelle immagini si vede una mano che compila mucchi di schede, assegnando preferenze in massa per l'Unione al Senato (scheda viola) e, per errore, per Forza Italia alla Camera (scheda arancione). Le schede vengono poi richiuse e sistemate nelle buste originali del Consolato e sigillate. Sono almeno un centinaio.
L'autore, riferisce Repubblica, avrebbe denunciato invano l'accaduto al suo partito e solo ora si sarebbe deciso a farlo a mezzo stampa.
Se questo video non è una bufala, non ci sarebbe più dubbi sulle presunte irregolarità nelle elezioni politiche dell'aprile 2006, vinte di stretta misura dal centrosinistra.
Perchè questo video è pubblicato solo adesso e non subito dopo le elezioni? Mistero.
Purtroppo viviamo in uno stato repubblicano dove i dubbi sui risultati elettorali sono concreti e legittimi.
Come nel referendum istituzionale del 1946, i vincitori(?) considerano la verifica dei risultati solo una perdita di tempo, invece che un passaggio esenziale per assicurare la democrazia.
La questone più inquietante è che la repubblica italiana non riesce a fare a meno dei brogli!
Brogli alle elezioni: un video dall'Australia sul voto degli italiani all'estero "taroccato"
Ricordate le polemiche sui presunti brogli elettorali per le elezioni degli italiani all’estero? Numerose furono le contestazioni e le segnalazioni, da ogni parte del mondo, circa le irregolarità sul voto. Il Giornale dedicò all’argomento diversi articoli. Oggi Repubblica.it mette online, in esclusiva, un video girato in Australia, dove si vede chiaramente che un centinaio di schede elettorali vengono compilate in blocco, poi richiuse e sistemate nelle buste originali del Consolato e sigillate. "Il filmato l'ho fatto io stesso durante la campagna elettorale per le scorse elezioni politiche in cui io ero candidato al Senato nella lista Udeur di Mastella", spiega Paolo Rajo.
Il racconto del candidato "Mi chiamo Paolo Rajo lavoro come giornalista e presentatore nella stazione radio Rete Italia, conducendo il programma del mattino. Ero andato in giro a chiedere voti come facevano tutti i candidati e sono capitato a casa di un conoscente con famiglia numerosa. Essendo molto conosciuto e amato proprio per il lavoro che faccio, sono stato accolto con estrema gioia da questa persona. Quando poi gli ho spiegato il motivo della mia visita mi ha detto candidamente "Ma Paolo, noi ti stiamo già aiutando, in garage c'è mo figghiu cu ati boy frend che ti stanno a riempire le tue ballot paiper (leggi: schede elettorali). Resto spiazzato, lo ringrazio, poi ripensandoci, gli chiedo di spiegarmi perché in garage e perché con altri amici? Ti faccio vedere, vieni e mentre andavamo nel suo garage mi spiega che era stato avvicinato da alcune persone che gli avevano detto: "Se vuoi aiutare Paolo ti portiamo dei pacchi di schede e ti diciamo cosa devi fare, poi passeremo noi a riprenderle e daremo anche una cassa di birra ai ragazzi che ci aiuteranno".
Il racconto prosegue e nel filmato si vedono pacchi di schede con ancora i plichi originali, spediti dal Consolato. E come in una catena di montaggio le schede venivano votate. Tutto filmato da Paolo Rajo, con il suo telefonino. Il candidato dell’Udeur, resosi conto che la cosa era tutt’altro che regolare, informa il suo partito, prima per e-mail, poi per posta. Ma nessuna risposta. Più tardi viene contattato per la nota spesa da comunicare in vista del rimborso elettorale. Ma su quel “voto anomalo” nessun accenno. Come se niente di anomalo fosse accaduto. E invece…
ilgiornale
giovedì, aprile 13, 2006
la repubblica italiana convive con i brogli ?
Come nel referendum istituzionale del 1946, ancor'oggi viviamo in un sistema nel quale i dubbi sui risultati elettorali sono concreti e legittimi.
Come allora, i vincitori(?) considerano la verifica dei risultati solo una perdita di tempo, invece che un passaggio esenziale per assicurare la democrazia.
Purtroppo la repubblica italiana non riesce a fare a meno dei brogli
C'è una specie di maledizione e di limiti che la repubblica non è in grado di liberarsi.
Come allora, i vincitori(?) considerano la verifica dei risultati solo una perdita di tempo, invece che un passaggio esenziale per assicurare la democrazia.
Purtroppo la repubblica italiana non riesce a fare a meno dei brogli
C'è una specie di maledizione e di limiti che la repubblica non è in grado di liberarsi.
Il premier all'attacco: "60 mila sezioni da controllare, verifica anche
sul milione di schede annullate".
Ds: "A rischio stabilità dell'Italia"
Berlusconi: "Brogli a non finire"
Prodi: "Basta, deve andare a casa"
ROMA - Brogli. Un milione di schede che vanno ricontrollate, migliaia di sezioni da passare al setaccio, il risultato elettorale "deve cambiare".
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