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martedì, ottobre 09, 2007

Le Tasse sono belle?


In TV nella trasmissione su Rai 3 di Lucia Annunziata, il ministro Padoa Schioppa ha sostenuto che dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima.

Le tasse non sono una cosa bellissima ma è anche vero che le tasse da pagare sono un dovere civile.
Le tasse sono buone e giuste solo se utili e proporzionate ai benefici che ne ricaviamo.
In Italia non è così, l’elenco di sperperi è troppo lungo e noto a tutti per nausearvi ancora.

Inoltre non si deve dimenticare che per le tasse, come in tutte le altre questioni, c'è il limite oltre il quale non si sopporta più.
L'economista Laffer, che convinse Reagan ad inserire nel suo programma la diminuzione delle imposte dirette, teorizzò una curva dove c'è un punto d'incrocio tra i valori delle ascisse (aliquota fiscale) e delle ordinate (entrate fiscali) in cui l'aumento delle imposte fungerebbe da disincentivo alle attività economiche, determinando di conseguenza minore gettito fiscale.

Gli italiani hanno tanti difetti ma non sono stupidi
ed infatti molti non pagano le tasse perchè sanno molto bene come lo stato gestisce i nostri soldi. Male, molto male.

Perchè pagare le tasse se lo stato repubblicano spreca il denaro pubblico ?

Come si può essere contenti di pagare le tasse se lo stato è corrotto, inefficente e sprecone ?


Purtroppo in Italia le tasse sono uno strumento per costringere i contribuenti a pagare più del dovuto, sono un mezzo per sprecare i sacrifici e per impoverirci sempre di più.

Quando cambierà lo stato?

martedì, dicembre 19, 2006

Tasse repubblicane


Fisco, in Italia le tasse più alte d’Europa

La repubblica italiana ci fa pagare più imposte, tasse e tributi della media europea e soprattutto dei nostri principali partner commerciali come Germania, Francia e Spagna.
E in compenso riceviamo meno servizi sia da un punto di vista qualitativo e quantitativo degli altri.

E non basta, perchè la pressione tributaria pari al 27,7% del Pil metterà a rischio la competitività delle imprese e consumi.

Gli Italiani lo sapevano già di essere i più tartassati dal fisco in europa, ma adesso lo afferma anche l'associazione artigiani Cgia di Mestre (Venezia) che ha svolto un'indagine realizzata dal proprio Ufficio Studi sulla pressione tributaria in Europa.
Secondo i dati della Cgia la percentuale della pressione tributaria italiana sul Pil nel 2005 era pari al 27,7% per cento, contro il 22,1% della Germania e il 27,5% della Francia. La media della pressione tributaria nell'area euro è del 24,9% (esclusa l'Italia) mentre in Spagna il peso dei tributi sul Pil arriva appena al 23,6%.
Inoltre alle imposte non corrisponde un livello adeguato dei servizi.

La Cgia aggiunge che la situazione rischia di peggiorare perchè con la Finanziaria appena votata al Senato la pressione tributaria è destinata ad aumentare.

Se uno stato, aumentando le tasse, non riesce a fornire servizi decenti e nemmeno a migliorarli significa perlomeno che è incapace.

Inoltre ciò significa che la maggior parte delle tasse non sono utilizzate per avere servizi utili e necessari, ma per mantenere questa repubblica.
Infatti in questa repubblica la spesa pubblica improduttiva è tra le più elevate d’Europa.

Le tasse sono anche utilizzate per "controllare il paese", cioè per trovare risorse finanziarie per pagare gli amici, svolgere clientelismo e scambi di favori, ed anche per punire coloro che non sono allineati o nemici.


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