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martedì, aprile 17, 2007

Telecom: governo da repubblica banane



Ai microfoni del Tg3, Pier Ferdinando Casini intervenendo nel dibattito sul futuro di Telecom ha detto che l'italia è davvero una repubblica delle banane.

Al contrario di quello che capita negli altri Paesi europei, il governo sta certamente esercitando un’influenza enorme ma non per tutelare i risparmiatori.

Inoltre le Authority devono essere ed apparire tali, se diventano strumento del governo non sono più Autorità indipendenti.



Telecom: Casini, governo da repubblica banane

“C’è un atteggiamento irresponsabile del governo, con ministri in libertà che evocano il cambiamento delle regole mentre questa sorta di trattativa è in corso.

Davvero una repubblica delle banane. Un grande Paese come l’Italia non cambia le regole in corso d’opera e una classe dirigente responsabile si comporta diversamente. Il tutto avviene con la totale noncuranza dei risparmiatori italiani, che sono poi anche quelli che in Telecom investono”.
Ai microfoni del Tg3, Pier Ferdinando Casini interviene così nel dibattito sul futuro di Telecom. “Il governo — prosegue il leader Udc — sta certamente esercitando un’influenza enorme, cosa che non capita in alcun Paese europeo, ma non per tutelare i risparmiatori”. C’è un appunto anche alle Authority: “Penso che anche le Autorità indipendenti dovrebbero riflettere autocriticamente. Non sono il braccio armato del governo, le Autorità indipendenti sono terze: debbono essere ed apparire tali. Quando diventano strumento del governo — conclude Casini — non sono più Autorità indipendenti”.

kataweb

mercoledì, marzo 28, 2007

La repubblica distrugge l'Italia



All'indomani dell'approvazione al Senato del ddl sul rifinanziamento delle missioni all'estero, l'Udc è salita al Quirinale per dire a napolitano che l'Italia ha bisogno di un governo di salute pubblica.

Il Paese è in difficoltà, il governo modifica l'attività parlamentare e non è in grado di intercettare la ripresa. Quello di Prodi è un governo esaurito che sta in piedi solo grazie al muro contro muro
Inoltre:
Abbiamo espresso a napolitano l’opinione che questo governo è causa di una grave crisi istituzionale, in particolare al Senato.

Un governo di salute pubblica è necessaria e possibile solo in situazioni di estrema emergenza, e quindi ciò presuppone che l'Italia è profondamente malata.

L’Italia sta sperimentando in tutti gli ambiti della vita pubblica e in tutti i tipi di organizzazioni gli effetti della inadeguatezza del sistema repubblicano.
L’Italia non ha solo bisogno di un nuovo governo, ma di un nuovo sistema istituzionale, una nuova costituzione, una nuova classe dirigenza che dia speranza, fiducia e stabilità al paese.

Poveri italiani !
Subire questa repubblica è veramente un supplizio.
Quando finirà?

I centristi contro gli ex alleati: "In Senato commesso un errore politico ed aritmetico.
La casa delle libertà è finita dopo la sconfitta elettorale"
L'Udc chiede un incontro al Quirinale
"Serve un governo di salute pubblica"

repubblica

lunedì, febbraio 26, 2007

governo repubblicano

Un modo per prevedere se il nuovo governo sarà più coeso di quello precedente è capire cosa differenzia il governo prodi dal governo prodi-bis.
Infatti il tentativo della maggioranza di rilanciare il governo prodi è credibile solo se esistono delle differenze di sostanza tra il programma politico del governo prodi e prodibis che rendono appunto la maggioranza più unita e forte.

Ebbene, quello che lascia assolutamente esterrefatti è che non c'è nulla di nuovo nei 12 dodici punti del nuovo programma, c'è solo la conferma delle contraddizioni e gli intenti della maggioranza, insomma l'incapacità della maggioranza di governare.
D'altronde se finora non sono riusciti a mettersi d’accordo su nessuna delle 281 pagine di programma, come è possibile che in poche ore possano aver risolto i loro problemi senza cambiare nulla ?
Inoltre se questo idillio fosse vero, perchè allora non scrivere subito solo 12 punti invece di un romanzo di 281 pagine ?
A questo punto è evidente che il libro giallo del programma prodi era solo carta straccia e che si è perso tempo.

In realtà il rilancio del governo bis serve solo per mantenere le poltrone e per evitare di essere mandati a casa.
D'altronde questo non è una novità, in questa repubblica delle banane i politici italiani sono dei maestri nel mantenere il potere (soprattutto la sinistra), gli interessi degli italiani sono sempre secondari alle convenienze personali...

Purtroppo nella questione non c'è solo una comicità estrema perchè rimane l'aspetto più inquietante del governo prodibis, ed in genere della classe politica, e cioè un evidente segnale di spregio della democrazia, c'è il disprezzo dei voti degli italiani ed il tradimento del mandato ricevuto dagli elettori. Tra un paio di giorni assisteremo alla solita incapacità a governare e naturalmente crescerà la lontananza dei cittadini verso la politica.


Il governo prodibis non è solo il fallimento dell'unione, ma di tutta la classe politica.
Il pantano in cui si trova oggi il nostro paese è colpa innanzitutto di una classe politica senza visione strategica, accecata da odio ideologico e da fame di potere ed incapace di una minima prospettiva a medio-lungo termine.

A questo si aggiunge che abbiamo un capo di stato di parte, al Quirinale siede un alto esponente politico del PCI-PDS che non poteva fare altro che aiutare la sinistra ....
Pur seguendo la logica costituzionale, il presidente della repubblica è sempre un politico e quindi il politico-comunista napolitano rimandando alle camere prodi ha preso una decisione politica e quindi è criticabile sotto il profilo politico.

alla prossima puntata repubblicana ....

sabato, dicembre 16, 2006

I Presidenti della repubblica aiutano prodi



Nella serata di ieri il Senato ha votato la fiducia alla legge Finanziaria con 162 voti a favore e 157 contro.
Il Governo Prodi, dopo tante tribolazioni, raggiunge la fiducia anche al senato ma lo trova grazie ai senatori a vita presenti in aula, cioè Ciampi, Cossiga, Colombo, Montalcini e Scalfaro.
Naturalmente la maggioranza è contenta ma non festeggia perchè si rende conto che senza il voto dei senatori a vita si sarebbe avuto un pareggio 157 a 157 e la fiducia non sarebbe passata. La maggioranza numerica al senato è risicata.

Non dico che i senatori a vita non abbiano diritto di voto ma non è normale che le sorti del Paese siano nelle mani di 5 anziani senatori e non eletti.
In un'Italia retta da una democrazia rappresentativa e divisa perfettamente in due alle ultime elezioni, i senatori a vita dovrebbero almeno essere presenti alla maggioranza come all'opposizione, ma purtroppo tutti sono schierati dalla parte della maggioranza.
E' un caso o la repubblica è dominata dalla sinistra?

Il buon senso vorrebbe che gli uomini illustri diventati senatori a vita rappresentassero il Paese, ne fossero la coscienza critica e propositiva e che non si schierassero solo da una parte.

Evidentemente la finanziaria (una legge di importanza fondamentale per la vita del paese) approvata con l’apporto determinante di soggetti non eletti dai cittadini rappresenta, se non un vulnus, almeno una diminutio dei principi di rappresentanza democratica.

Il governo prodi salvato dai senatori a vita significa che la repubblica è diventata una repubblica oligarchica e geriatrica.

Un altro punto da notare è che al Senato ci sono due tipi di senatori a vita, e cioè coloro che, per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario, sono stati nominati dai capi di stato e coloro che diventano senatori a vita in quanto ex presidenti della repubblica.

Le attuali norme costituzionali e regolamentari vigenti lo consentono ma comunque trovo assolutamente indegno che gli ex Capi dello Stato scendano nell'agone delle battaglie politiche a sostegno della maggioranza o dell'opposizione.
Secondo me i senatori a vita, che la Costituzione gli riserva alla scadenza del mandato presidenziale, non dovrebbe mai aiutare quello o quell'altro governo, e quindi sarebbe stato meglio che ciampi cossiga e scalfaro non fossero andati a votare.
Comunque la finanziaria passata anche con l'aiuto di ciampi cossiga e scalfaro conferma che in una repubblica non esiste un capo di stato superpartes.

Forse i senatori a vita non ex capi di stato non dovrebbero essere privati dei diritti e delle prerogative parlamentari, ma in ogni caso l'unico meccanismo che permetta ai capi di stato di sottrarsi ai giochi di potere tra maggioranza e opposizione è l'istituzione monarchica.
Un Re invece di un presidente!

W la Monarchia!

venerdì, dicembre 15, 2006

Poltrone repubblicane



Il governo costa 1 milione e 375 mila euro in più

Nella relazione quadrimestrale sulle coperture e gli oneri delle leggi approvate in Parlamento la Corte dei Conti ha comunicato che il governo prodi costa allo stato 1 milione e 375 mila euro in più rispetto ai precedenti governi.
Tanto pagheranno i contribuenti per la carica dei 104 membri del Prodi 2, il governo più affollato della storia della Repubblica.

Visto che l'attuale governo ha aumentato il numero dei dicasteri muniti di portafoglio (da 14 a 18) ed è quello con più poltrone e sottosegreterie non poteva essere diversamente, ma adesso lo sappiamo ufficialmente, ed alla faccia della legge dell'aumento dei dicasteri, voluta da prodi, che avrebbe dovuto essere a costo zero.
Severo nei giudizi la Corte dei Conti : per esperienza qualsiasi istituzione di nuove unità organizzative tende a determinare un aumento di spesa.

D'altronde quello che avviene per il governo prodi è la tendenza ormai consolidata della repubblica, le spese e gli sprechi aumentano sempre di più, alla faccia del controllo del deficit pubblico.

Ma non finisce qui, perchè non si sa ancora bene chi dovrà pagare il surplus di spesa.
Grazie ad un accantonamento di denaro pubblico, sembrerebbe che l'onere spetti al Ministero degli Esteri, ma c'è il problema che gli accantonamenti sono "prioritariamente destinati all'adempimento di obblighi internazionali" e quindi in questa caso si dovrà tagliare le spese diplomatiche.
In questa maniera la questione si complica perchè, per sostenere la moltiplicazione dei ministeri, non è detto che le casse della Farnesina abbiano ancora “disponibilità residue congrue” per le spese diplomatiche.
Proprio adesso che l’Italia è entrata a far parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Oltre al danno anche la burla. In questa repubblica si aumentano a dismisura la spesa pubblica senza neanche organizzarsi come coprirla.

Ecco la triste realtà repubblicana!
Gli Italiani, che fanno sempre più sacrifici, devono continuare a soddisfare gli appettiti della mediocre classe politica.
La repubblica non si preoccupa di controllare le spese e diminuire gli sprechi tanto ci sono gli italiani a pagare.


indipendente