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sabato, dicembre 31, 2022

Principe di Giordania a Abu Dhabi

Il principe Hussein di Giordania partecipa a un'esercitazione militare ad Abu Dhabi.

27 dicembre 2022

Sua Altezza Reale il principe ereditario Al Hussein di Giordania ha partecipato a un'esercitazione militare tattica congiunta giordano-emiratina che si è svolta ad Abu Dhabi.

L'esercitazione mira a sviluppare le capacità e le abilità di combattimento dei partecipanti, nonché a qualificarli e addestrarli a lavorare in circostanze e tempi diversi.

 Il Principe Ereditario ha ascoltato un briefing, alla presenza di Sua Altezza lo sceicco Khalid bin Mohammed bin Zayed Al Nahyan, che è stato costruito su ipotesi che simulano scenari offensivi per addestrare i partecipanti a vari livelli di pianificazione e meccanismo di attuazione per raggiungere gli obiettivi desiderati.

Cartolina famiglia reale Spagna

La cartolina di Natale della famiglia reale  di Spagna 

25 dicembre 2022

Le Loro Maestà il re Felipe VI e la regina Letizia di Spagna hanno rilasciato la loro cartolina di auguri natalizia. 

La cartolina di Natale della famiglia reale spagnola presenta una foto della principessa ereditaria Leonora e dell'Infanta Sofía che abbraccia la sorella maggiore. 

Il re, la regina, la principessa e l'infanta hanno tutti firmato la cartolina di Natale, come al solito, con incluso anche un messaggio scritto a mano dal re Felipe : "Con grande affetto, i nostri migliori auguri".

Le cartoline con il messaggio del Re saranno tradotte e spedite anche in inglese a coloro che le invieranno in inglese.


Re del Bhutan apre una autostrada

Il re del Bhutan apre una autostrada 

26 dicembre 2022

Sua Maestà il Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck del Bhutan ha presieduto la cerimonia di inaugurazione della autostrada Kurizam-Gyalposhing, che è stata ampliata e migliorata a seguito di progetti idrici di grande successo realizzati negli ultimi anni.

La strada di 7,3 km è stata costruita in un anno esatto, a partire dal 17 dicembre 2021 con l'utilizzo di macchine specializzate e di esperti internazionali

Mentre era a Gyalpozhing, il Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck ha anche visitato il sito dell'Accademia Bongderma Gyalsung ed ha incontrato le persone dove lavorano.


Foto della famiglia reale danese

Nuove foto ufficiali della famiglia reale danese

29 dicembre 2022

Per concludere l'anno corrente è tradizione che siano rilasciate delle nuove fotografie ufficiali della Famiglia Reale danese nelle quale si vedono la regina Margherita II, il principe ereditario Federico, la principessa ereditaria Mary, il principe Joachim e la principessa Marie.


Le foto sono state scattate nella Sala dei Cavalieri nel Palazzo di Cristiano IX ad Amalienborg dove la regina e la famiglia reale escono tradizionalmente sul balcone il giorno del compleanno della sovrana per ricevere le congratulazioni del popolo dalla piazza del palazzo reale.


Point de Vue 3879 2022

La rivista Point de Vue n. 3879 del mese di dicembre 2022

COPERTINA



NOEL  A  MONACO


LA JOIE DE JACQUES ET GABRIELLA









Vittorio Emanuele III

75 anni fa moriva Vittorio Emanuele III di Savoia 

28 dicembre 1947

Vittorio Emanuele nasce a Napoli l’11 novembre 1869, figlio di Umberto I Re d'Italia e della Regina Margherita.

Sposa il 24 ottobre 1896 a Roma la Principessa Elena di Montenegro, da cui avrà 5 figli: Iolanda, Mafalda, Giovanna, Maria ed Umberto.

Principe Ereditario fino al 29 luglio 1900 con il titolo di Principe di Napoli.

Diventa improvvisamente Re d'Italia nel 1900, in seguito all'assassinio del padre, e fino al 1946, quando abdicò il 9 maggio 1946 a favore del figlio Umberto II.

Con la regina Elena, parte da Napoli in esilio volontario per raggiungere Alessandria d’Egitto, scegliendo il titolo di Conte di Pollenzo.

Ad Alessandria d'Egitto muore il 28 dicembre 1947, dove è stato sepolto per 70 anni nella chiesa di Santa Caterina.

Il 17 dicembre 2017 le spoglie del Re Vittorio Emanuele III e quelle della Regina Elena sono rientrate in Italia, e sepolte (temporaneamente) al Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo.

Quando Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III potrà riposare nel Pantheon di Roma insieme a tutti i Sovrani d'Italia ?


Principessa Kako compie 28 anni

La Principessa Kako festeggia il suo 28° compleanno

29 dicembre 2022

La principessa Kako è nata a Tokyo, il 29 dicembre 1994, ed è la seconda figlia del Principe ereditario Akishino e della Principessa Kiko, ha una sorella maggiore, la Principessa Mako (che si è trasferita negli Stati Uniti dopo essersi sposata con Kei Komuro) ed un fratello, il Principe Hisahito.

Il padre della principessa Kako, il principe Akishino, e suo fratello minore, il principe Hisahito, sono rispettivamente il primo e il secondo in linea di successione al trono, dopo che suo zio Naruhito che è salito al trono.

La principessa Kako si è laureata alla International Christian University di Tokyo, ed in seguito si è dedicata ai doveri ufficiali come membro della famiglia imperiale giapponese.

La principessa Kako a maggio è diventata un'impiegata temporanea part-time della Federazione giapponese dei sordi, ed in ottobre è diventata presidente onorario della Japan Tennis Association.

In occasione del compleanno l'Imperial Household Agency del Giappone ha pubblicato alcune foto della Principessa Kako scattate presso l'Akasaka Estate di Tokyo. 

VIDEO

Akishino e Kiko al Premio Fukuoka

Il principe Akishino e la principessa Kiko alla cerimonia del Premio Fukuoka

23 dicembre 2022

Le Loro Altezze Reali il principe ereditario Akishino e la principessa ereditaria Kiko del Giappone hanno partecipato alla cerimonia del premio culturale Fukuoka . 

Il Premio Fukuoka è stato istituito dalla città di Fukuoka e dalla Fukuoka City Foundation per onorare gli sforzi di individui o organizzazioni nel preservare o dare un contributo alla cultura asiatica.

Ci sono tre categorie di premi :  Gran Premio, Premio Accademico e Premio per le Arti e la Cultura.


Casa Savoia e Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena aiutarono Messina colpita dal terremoto

28 dicembre 1908

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono la Regina Elena e Re Vittorio Emanuele III.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano :

"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli, ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità, soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli, sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana, una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.

Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura, coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene, di notte se non possiamo di giorno, con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa, sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.


Vittoria figlia di Emanuele Filiberto compie 19 anni

Vittoria, figlia di Emanuele Filiberto, festeggia il suo 19° compleanno

28 dicembre 2022

Vittoria è la prima figlia del Principe Emanuele Filiberto di Savoia e della Principessa Clotilde Courau, nata a Ginevra il 28 dicembre 2003.

Il suo nome completo è Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria. Il primo nome è come il nonno, il principe Vittorio Emanuele Duca di Savoia, capo della Real Casa di Savoia. 

Cristina in ricordo della beata Maria Cristina di Savoia, ma anche in rispetto alle tradizioni della famiglia Coreau che impongono di chiamare le donne di casa con nomi che cominciano con la lettera «C».  Chiara in onore della santa di Assisi. 

Maria e Adelaide sono infine nomi ricorrenti nella dinastia Savoia.

Il battesimo di Vittoria è stato celebrato nella Basilica di Assisi il 30 maggio 2004, per una particolare devozione per la Santa Chiara, che Vittoria ha come secondo nome.

Vittoria ha una sorella più piccola che si chiama Luisa Giovanna Agata Gavina Bianca Maria, nata il 16 agosto, a Ginevra.

Vittoria è cresciuta tra Svizzera, Monaco, Italia e Francia , dove studia a Parigi.

Il 15 gennaio 2020, Il principe Vittorio Emanuele Duca di Savoia, ha annunciato la modifica delle regole di successione di Casa Savoia. ed ha abolito l'uso della legge salica imponendo la primogenitura assoluta, facendo così della nipote Vittoria la seconda erede alla Corona dopo il principe Emanuele Filiberto.

Allo stesso tempo Vittoria è diventata Principessa di Carignano e Marchesa d'Ivrea, mentre sua sorella minore, Luisa ha ricevuto i titoli di Principessa di Chieri e Contessa di Salemi.

venerdì, dicembre 30, 2022

Famiglia del principe d'Egitto

La cartolina di auguri di fine anno della famiglia del principe d'Egitto Mohamed Ali

21 dicembre 2022

Il principe ereditario Mohamed Ali, figlio maggiore del re Fouad II d'Egitto, sua moglie la principessa ereditaria Noal, ed i loro gemelli, il principe Fouad e la principessa Farah-Noor,  hanno pubblicato la cartolina di auguri  di fine anno .

Il Principe ereditario Muhammad Ali d'Egitto e la principessa Noal Zaher,  si sono sposati il 27 aprile  2013 presso il Palazzo dei Çirağan, un ex palazzo dei sultani della Turchia.

Il principe ereditario d'Egitto è nato al Cairo nel 1979, ed è il figlio primogenito di Re Fuad II d'Egitto,  che gli ha dato il titolo di Principe di Said. Risiede a Parigi dove lavora nel settore immobiliare.

La Principessa Noal Zaher è nata nel 1980 a Roma, dove la sua famiglia si rifugiò dopo un colpo di stato che aveva proclamato una repubblica in Afghanistan nel 1973, che ha destabilizzato il paese fino ad oggi. Suo padre è il principe Mohammed Daoud Khan Pachtounyar, il settimo figlio di re dell'Afghanistan Zahir Shah e della regina Humaira. La Principessa Noal Zaher si è laureata alla celebre università francese Istituto Santo Domenica con una laurea in Business Europea, prima di specializzarsi in design del gioiello alla Università Webster di Londra.

Il re Fouad II è padre di tre figli: il principe ereditario Mohamed Ali, la principessa Fawzia Latifa e il principe Fakhr Eddin. 


martedì, dicembre 27, 2022

Messaggio di Margherita di Romania

Il messaggio di Natale 2022 di Margherita di Romania

24 dicembre 2022

Alla vigilia di Natale Margherita di Romania, figlia maggiore del defunto re Michele I, ha pronunciato il suo discorso di Natale che è stato trasmesso al canale televisivo TVR .

Il messaggio del Custode della Corona rumena è stato incorniciato da filmati d'archivio e delle attività dell'anno passato della famiglia reale, nonché da intermezzi musicali. 

Il Messaggio di Natale 2022 di Sua Maestà Margherita di Romania :

Trasmetto la mia ammirazione e affetto per tutti i rumeni che hanno dimostrato coraggio e compassione verso chi soffre. Dopo due anni di pandemia, al confine rumeno sono comparsi un devastante conflitto armato e una tragedia umanitaria.

Le famiglie rumene hanno dimostrato una generosità esemplare nei confronti dei profughi ucraini. Sono rimasto colpito e orgoglioso del modo in cui il nostro paese ha dimostrato senso civico e gentilezza. Negli sforzi del continente europeo, la Romania era in prima linea.

Nel nostro paese, in circostanze difficili, sono state realizzate tante cose buone. Tuttavia, gli anziani continuano ad avere bisogno di aiuto. La solitudine e la carenza finanziaria sono due grandi nemici degli anziani.

Abbiamo almeno un terzo dei rumeni all'estero. Spero che, non troppo tardi, i rumeni avranno motivo di tornare a casa. La giovane generazione del paese è collegata, ben istruita e specializzata. Ecco perché il paese ne ha più che mai bisogno.

Come ogni anno i militari rumeni hanno onorato il paese e le loro famiglie. Mi congratulo anche con tutti coloro che hanno dimostrato coraggio nella loro professione e carità. Innumerevoli vite sono state salvate da persone con coscienza, anima, dignità e discrezione.

Mi congratulo con il settore privato che nonostante le difficoltà politiche e amministrative ha avuto la forza di adattarsi e andare avanti.

Inoltre, la strada europea della Repubblica moldova ha bisogno di sostegno per la sicurezza e la stabilità della Romania e della regione.

La mia famiglia quest'anno ha anche studiato economia, istruzione, ecologia, scienze e arte. Abbiamo continuato a dare fiducia e sostegno alle comunità locali, attraverso il nostro lavoro alla Croce Rossa, alla Fondazione Reale Margherita di Romania, attraverso decine di organizzazioni patrocinanti reali, e attraverso i progetti della mia Casa.

La fede è sempre stata una parte fondamentale della vita rumena. Soprattutto nei momenti difficili, l'Istituzione della Fede è stata e rimane un sostegno senza eguali alla società.

Nella festa del Natale, il sacrificio di nostro Signore Cristo e il suo amore per noi sono un faro luminoso per tutti. A Natale portiamo tutti i nostri cari nel cuore anche se non possiamo stare sempre insieme

Auguro a tutti i rumeni del paese, della Repubblica moldova e a coloro che sono lontani dalla loro terra natia buon compleanno con salute, speranza e serenità!

Che Dio ci aiuti !

Palazzo Elisabetta, 24 dicembre 2022

Re del Belgio con astronauta belga

Il re Filippo del Belgio riceve l'astronauta Raffaele Liégeois

21 dicembre 2022

Sua Maestà il re Filippo del Belgio ha ricevuto in udienza Raphaël Liégeois, il nuovo astronauta belga dell'Agenzia spaziale europea (ESA).

Il re Filippo forse ha diciamo spinto la nomina di Raphaël Liégeois come astronauta da parte dell'Agenzia spaziale europea (ESA) in quanto, incontrando a novembre il direttore dell'ESA, aveva raccontato la sua passione per lo spazio e del desiderio di tutto il popolo belga di avere finalmente un astronauta belga.


Famiglia reale alla messa di Natale 2022

La famiglia reale britannica alla messa di Natale del 2022 nella chiesa Santa Maria Maddalena a Sandringham

25 dicembre 2022

La famiglia reale britannica si è riunita nella chiesa di Santa Maria Maddalena, vicino a Sandringham, per la tradizionale messa. 

Il re Carlo III ha perpetua le tradizioni della sua defunta madre, la regina Elisabetta II, insieme alla regina consorte Camilla.

Il principe ereditario William e la principessa Catherine di Galles avevano portato con sé i loro tre figli il principe Giorgio, la principessa Charlotte  e per la prima volta il piccolo principe Luigi.

La principessa Anna è stata la grande assente dalla celebrazione, ma c'era sua figlia Zara con suo marito, Mike Tindall, e la figlia  Lena.

Anche il principe Andrea ha partecipato alla funzione religiosa con le sue due figlie, la principessa Beatrice, con suo marito Edoardo Mapelli Mozzi ed il suo primo figlio, Wolfie, ed la principessa Eugenia. 

Il principe Edoardo, conte di Wessex, era presente con la moglie Sofiae ed i loro due figli, Lady Louise e il visconte Severn. 


lunedì, dicembre 26, 2022

Famiglia reale norvegese alla messa Natale

La famiglia reale di Norvegia alla messa di Natale nella cappella di Holmenkollen

 25 dicembre 2022

Il giorno di Natale il Re Harald V e la regina Sonja di Norvegia, insieme al principe ereditario Haakon alla principessa ereditaria Mette-Marit ed alla principessa Ingrid Alexandra, hanno assistito alla tradizionale messa nella cappella di Holmenkollen, ad Oslo.  Il principe Sverre Magnus  non era presente.

Questa cappella si trova vicino allo chalet reale Kongsseteren, un edificio donato al re Haakon VII e alla regina Maud in occasione della loro incoronazione nel 1910, dove di solito il re Harald e la regina Sonja trascorrono le vacanze di Natale  ed altre festività come la Pasqua.

La settimana prima di Natale  il Re Harald aveva trascorso due giorni in ospedale per essere curato per un'infezione, e dopo essere rimesso ha deciso di trascorrere le vacanza di fine anno allo chalet reale di Kongsseteren. 



Buon Natale da Monaco

Il principe Alberto e la principessa Charlene hanno rilasciato la loro cartolina di Natale 2022

25 dicembre 2022


Le Loro Altezze Serenissime il Principe Alberto II e la Principessa Charlene di Monaco hanno rilasciato la loro cartolina di Natale.


La cartolina include una foto che mostra la coppia con i loro figli, il principe ereditario Jacques e la principessa Gabriella davanti ad un albero di Natale.


Messaggio di Natale del Re di Svezia

Il messaggio di Natale del Re di Svezia

25 dicembre 2022

Sua Maestà il re Carlo XVI Gustavo di Svezia ha pronunciato il suo discorso di Natale dopo i 50 anni del suo regno, che fa parte di una tradizione ininterrotta dal 1973. Nel 2007 ci fu il primo discorso trasmesso  in televisione.

Il re di Svezia ha dedicato metà del suo discorso alla guerra in Ucraina e l'altra metà al giubileo d'oro del suo regno che si annuncia nel 2023 : 

Cari svedesi, in patria e all'estero, tutti in Svezia,

Dal Castello di Stoccolma all'Ucraina ci sono solo cento miglia in linea d'aria. Anche li si celebra il Natale. Ma per molti che ci vivono è buio, fa freddo ed è difficile. Parti dell'infrastruttura della società vengono messe fuori uso. Le persone sono state uccise, ferite e sottoposte a terribili sofferenze.  La prima volta che sono stato in Ucraina, faceva ancora parte dell'Unione Sovietica. La regina e io abbiamo poi visitato la Cattedrale di Sofia a Kiev, dove è sepolta la principessa svedese Ingegerd.

Ingegerd era la figlia del re svedese Olof Skötkonung a Sigtuna. Fu sposata con il Granduca Yaroslav di Kiev nel 1019 e in seguito fu conosciuta come una santa, Sant'Anna. È diventata una figura storica ed è ancora oggi un anello di congiunzione tra i nostri paesi. Durante una successiva visita in Ucraina, una visita di Stato nel 2008, ci siamo recati a Gammalsvenskby, una piccola comunità nella parte meridionale del Paese.

Sin dal XVIII secolo, il villaggio ha ospitato discendenti svedesi con radici dall'allora svedese Dagö, nell'attuale Estonia. Nel corso dei secoli hanno sopportato dure prove: guerre e sfollamenti forzati. Tuttavia, sono riusciti a preservare le loro tradizioni svedesi.

Nella chiesa del villaggio siamo stati accolti da un coro che cantava inni in antico svedese, con testi e melodie tramandate di generazione in generazione. È un ricordo forte, che da allora porto con me.

L'aggressione russa contro l'Ucraina ha colpito duramente il villaggio. La strada che ho inaugurato durante la visita di Stato è stata distrutta. Elettricità, acqua e carburante scarseggiano. È pesante pensarci. Pertanto, oggi voglio inviare un saluto speciale ai residenti di Gammalsvenskby : I miei pensieri e quelli della mia famiglia sono con te - e con tutti i tuoi compatrioti.

Davanti a noi ora c'è il 2023. Un anno speciale.

Stiamo affrontando sfide significative come paese. Ciò interesserà molti, specialmente quelli con piccoli margini. E farà delle richieste a tutti noi. Come cittadini e come esseri umani. 

A Capodanno, la Svezia assume la presidenza del Consiglio dei ministri dell'UE. Un compito importante e responsabile per il nostro Paese.

Il prossimo anno è anche un anno di anniversario: il 6 giugno saranno 500 anni da quando Gustav Vasa fu eletto re. E a settembre io stesso ho avuto il privilegio di essere il capo di stato della Svezia per 50 anni. Sì, è passato tanto tempo !

In occasione dell'anniversario, io e la Regina visiteremo tutte le contee svedesi. Dopo quasi mezzo secolo di viaggi in diverse parti del nostro paese, so che ogni contea ha il suo carattere, la sua natura e la sua storia. È una ricca diversità, dove ogni parte contribuisce a costruire un tutto. Non vediamo l'ora di queste visite e di incontrare tutti voi, giovani e meno giovani, in giro per il paese.

La mia speranza è che molti di voi partecipino. Perché questo anniversario riguarda la Svezia. Sulla Svezia dell'epoca.

Fin da bambino che giocava con i modellini di treni, sono stato affascinato dalle invenzioni e dai progressi tecnologici. Per me è sempre stato naturale guardare avanti, verso l'orizzonte.

Durante i 500 anni trascorsi da quando Gustavo Vasa divenne re, il nostro paese ha avuto uno sviluppo assolutamente eccezionale. E durante il mezzo secolo in cui sono stato re, sono stato spesso pieno di orgoglio quando ho visto come le idee e le innovazioni svedesi migliorano la vita di molte persone. Sia qui in Svezia che nel mondo, dove i prodotti svedesi godono spesso di una buona reputazione.

Questo sviluppo positivo e questo progresso fanno parte di ciò che celebriamo nel 2023.

Ma un anniversario può essere anche una buona occasione di riflessione e gratitudine.

I campi che raccogliamo. Le foreste da cui costruiamo le nostre case. Gli alberi da cui prendiamo le nostre mele di Natale. Per generazioni, le persone hanno piantato e seminato, si sono presi cura di foreste e terreni e li hanno affidati a noi per la gestione.

Allo stesso modo, puoi guardare l'arte, il linguaggio, l'architettura. Lo sviluppo tecnologico e medico. Tutto ciò che oggi possiamo ottenere – forse anche dare per scontato – si basa su fondamenta poste da altri.

Oggi, la mattina del giorno di Natale è stata celebrata in centinaia di chiese svedesi. Gli inni cantati lì sono stati cantati da molti prima di noi. Fanno parte della nostra storia e del nostro patrimonio culturale. Di ciò che ci unisce e che appartiene a tutti in Svezia.

Scelgo quindi di concludere questo saluto natalizio con alcune righe di "Härlig är jorden" - un inno che è stato cantato durante la nostra visita a Gammalsvenskby, e che a me piace molto. Viene spesso cantato ai funerali, ma anche nel periodo natalizio, e ha un messaggio sicuro e confortante.

"Gli episodi arrivano, le epoche scompaiono, le generazioni seguono il corso delle generazioni. Mai il tono del cielo è smorzato nel gioioso canto del pellegrinaggio dell'anima.

Indipendentemente da come festeggi il tuo Natale, spero che possa darti un momento di pace, tranquillità e riflessione. E che puoi digiunare su ciò che ti dà gioia e speranza. Rivolgiamo tutti un pensiero a chi ne ha più bisogno, e prendiamoci cura l'uno dell'altro - questo Natale e nell'anno a venire.

Insieme alla mia famiglia, voglio augurarvi un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo 2023 !


Messaggio di Natale del Granduca di Lussemburgo

Il messaggio di Natale del Granduca Enrico di Lussemburgo

24 dicembre 2022

Sua Altezza Reale il Granduca Enrico di Lussemburgo, ha pronunciato il suo tradizionale discorso di Natale, che quest'anno è stato accompagnato dalla musica del coro dei giovani "Pueri Cantores", e da due violinisti e due violoncellisti che hanno eseguito il "Wilhelmus" e "Ons Heemecht" sullo scalone d'onore del Palazzo Granducale.

Ecco il messaggio :

“Cari concittadini,

Dopo un anno difficile il 2021, anche questo è stato un anno speciale. 

Il nostro ambiente continua ad essere sotto forte pressione. I risultati della conferenza sul clima in Egitto del mese scorso sono molto deludenti per la maggior parte di noi. È stato infatti possibile trovare un accordo per aiutare i paesi colpiti a gestire meglio le conseguenze del cambiamento climatico. Ma nessun progresso concreto è stato fatto in termini di riduzione delle emissioni di CO2 o di uscita dalle energie fossili.

Anche i conflitti militari in tutto il mondo sono peggiorati, milioni di persone cercano una patria sicura. L'invasione russa dell'Ucraina, una brutale guerra di aggressione, mette in discussione tutto ciò su cui noi, dal 1945, abbiamo costruito la nostra pacifica convivenza: risolvere i conflitti attraverso il dialogo e non attraverso la violenza. Le conseguenze di questa guerra hanno un impatto negativo in tutto il mondo. 

Allo stesso tempo, vediamo come in Iran, così come in Afghanistan, donne e ragazze continuino ad essere oppresse, maltrattate e persino uccise senza esitazione. Soprattutto in Afghanistan, rimangono vittime di una mentalità profondamente radicata nel Medioevo. Aiutarli, dar loro voce e sostenerli è un principio che mi sta molto a cuore come Granduchessa.

Cosa ci dice questo?

Stiamo solo attraversando una fase complicata o dobbiamo cambiare le nostre abitudini? Possiamo porci questa domanda nel frattempo, perché raramente abbiamo avuto una situazione in cui si sono verificati così tanti sviluppi preoccupanti.

Carissimi,

Nonostante tutto, sono convinto, dopo tutti gli anni in cui ho servito questo Paese come capo di Stato, che il Lussemburgo abbia le capacità necessarie per dominare questi tempi complicati. Per esperienza sappiamo che abbiamo la capacità di usare i nostri punti di forza per adattarci a una nuova situazione.

I nostri punti di forza includono il nostro risoluto impegno per la pace in Europa. 70 anni fa abbiamo deliberatamente, anche se è stato difficile, tracciato una linea sotto la seconda guerra mondiale per costruire una nuova Europa e garantire un ordine mondiale più giusto attraverso le Nazioni Unite.

Ci siamo anche resi conto molto presto che i nostri interessi e la nostra sicurezza sono serviti molto meglio in un'Unione europea e nella NATO che se fossimo rimasti soli.

Il nostro Paese è aperto e lo ha capito oltre i suoi confini nella grande regione, con i nostri vicini in Belgio, Germania e Francia, per creare una cooperazione particolarmente stretta, che garantisce un'esistenza stabile per molte persone.

Il nostro modello sociale funziona secondo il principio della convivenza. La coesistenza in questo caso significa una pacifica convivenza di persone provenienti da oltre 170 paesi.

La convivenza significa anche un'equa distribuzione della nostra ricchezza, una preoccupazione costante che il divario tra ricchi e poveri non cresca, soprattutto in tempi di crisi.

Tuttavia, ci sono anche molte persone in questo Paese che non se la passano bene economicamente e persone che rischiano di cadere in povertà. La situazione attuale rende sempre più difficile per molte persone sbarcare il lunario. Hanno bisogno di ulteriore supporto.

Pertanto, è tanto più importante che la nostra società sia inclusiva, che cerchi di dare a tutti l'opportunità di realizzarsi e trovare la propria strada.

Abbiamo la grande opportunità di vivere in un paese democratico, dove ci sono elezioni regolari e dove possiamo contribuire a plasmare la nostra società.

La nostra economia si basa sull'iniziativa privata, sostenuta dalle nostre istituzioni e regolata dalla legge. Il governo, i sindacati e il datore di lavoro consigliano insieme come i vari interessi che rappresentano possono essere collegati in un compromesso per garantire la pace sociale nel nostro paese.

Ci impegniamo, ove possibile, per una maggiore democrazia e rispetto dei diritti umani. Aiutiamo attivamente i paesi meno abbienti. Accogliamo molte persone la cui esistenza è in pericolo a casa. Questo è il nostro dovere come società e come paese.

Cari concittadini,

Siamo una nazione progressista che si basa sul rispetto, il rispetto per i nostri simili, per i valori universali e per il nostro ambiente. Non si tratta di parole vuote, non di vecchi luoghi comuni, ma dei valori fondamentali su cui poggia la nostra esistenza e il nostro futuro.

Se riusciremo a trasmettere questo atteggiamento oltre i nostri confini, allora avremo dato un contributo concreto e importante per un mondo più umano.

Carissimi,

Il 2023 è proprio dietro l'angolo. Non sappiamo cosa accadrà, ma sono sicuro che tutti noi, lussemburghesi, nostri connazionali stranieri e residenti della grande regione che lavorano in questo Paese, continueremo a impegnarci per mantenere in piedi il nostro modello sociale. Lo dobbiamo a noi stessi, e soprattutto alle prossime generazioni.

In questo spirito, auguro a voi, con la Granduchessa, il Principe Guglielmo, la Principessa Stefania, il piccolo Principe Carlo e tutti i nostri nipoti, un Buon Natale e tutto il meglio per il nuovo anno.

Buon Natale e Felice Anno nuovo!


Messaggio di Natale del Re di Spagna

Il messaggio di Natale del Re Felipe di Spagna

24 dicembre 2022

Come ogni anno Sua Maestà il re Felepe VI di Spagna ha tenuto il suo discorso alla vigilia di Natale, dal Palazzo della Zarzuela.

Il Re Felipe ha ricordato i momenti salienti di quest'anno 2022, che è stato "un anno complicato e difficile" ed ha esortato le persone in tutta la Spagna a guardare al futuro prendendosi cura della nostra democrazia, proteggendo la nostra coesione... rafforzando le nostre istituzioni. "

Il discorso del re Felipe di Spagna : 

"Buona Sera,

Sono molto felice di essere nelle vostre case e di continuare a realizzare questa tradizione di trasmettere i miei migliori auguri, specialmente per la pace, in questa vigilia di Natale; e anche per condividere con voi alcune riflessioni sugli eventi più rilevanti dell'anno che volge al termine.

Il 2022 è stato – lo è tuttora – complicato e difficile. Perché gli ultimi anni non sono stati facili. Proprio quando pensavamo di aver superato il peggio della pandemia – sicuramente la migliore notizia – a febbraio la Russia ha invaso l'Ucraina e da allora abbiamo assistito a 10 mesi di guerra che hanno già causato un livello di distruzione e rovina insopportabile da immaginare nella nostra realtà quotidiana . Abbiamo sperimentato la sofferenza del popolo ucraino e continuiamo a sentire, con profonda tristezza, la perdita di migliaia di vite umane. Inviamo il nostro ricordo e il nostro affetto ai profughi ucraini nel nostro Paese ea tutti i loro connazionali, soprattutto oggi. 

Quindi, siamo di fronte a una nuova guerra in Europa, ai confini di alcuni dei nostri partner e alleati europei, e quindi vicino a noi; e questo riguarda non solo l'Ucraina, ma ha anche un significato globale.

Pertanto, anche la nostra sicurezza è stata compromessa. La Spagna, oltre a rafforzare la capacità di difesa collettiva con i nostri alleati, si è unita alla stragrande maggioranza della comunità internazionale nel sostenere l'Ucraina; e per riaffermare il suo impegno che la sovranità, l'integrità territoriale e l'indipendenza degli Stati sono principi inalienabili di un ordine internazionale basato su regole e che deve sempre cercare la pace. 

In questo senso, il vertice Nato svoltosi in Spagna, a Madrid, è servito a rafforzare l'unità di tutti i membri dell'Alleanza, ma anche dell'Unione Europea.

Questa guerra, oltre agli effetti della pandemia, stanno avendo, come si vede, anche un profondo impatto sull'economia; Ha provocato una crisi energetica con gravi conseguenze per l'industria, il commercio, i trasporti e soprattutto per il risparmio delle famiglie.

L'aumento dei prezzi, in particolare del cibo, causa insicurezza nelle case. Doversi occupare delle incombenze quotidiane, come accendere il riscaldamento o la luce o riempire il serbatoio del gas, finisce per essere fonte di ansia e comporta – in molti casi – notevoli sacrifici personali e familiari. Perché, infatti, ci sono famiglie che non possono far fronte a questa situazione per un periodo prolungato e che hanno bisogno del continuo sostegno delle autorità pubbliche per mitigarne gli effetti economici e sociali.

Tutto il nuovo scenario che stiamo vivendo – la guerra, la situazione economica e sociale, l'instabilità e le tensioni nelle relazioni internazionali – provoca logicamente grande preoccupazione e incertezza nella nostra società. Non possiamo ignorare la gravità di questi problemi, ma non possiamo nemmeno negare che le cose possono cambiare e migliorare.

Innanzitutto – e ancora – dobbiamo avere fiducia in noi stessi come Nazione. La trasformazione e la modernizzazione della Spagna negli ultimi 4 decenni, grazie al successo della nostra transizione verso la democrazia e all'approvazione della nostra Costituzione, garantisce questa fiducia. Così come si giustifica anche con il superamento di altre crisi economiche, sociali o istituzionali che abbiamo vissuto; la più recente, quella del Covid. Siamo un Paese che, come oggi, ha sempre saputo rispondere – non senza difficoltà o sacrifici – a tutte le avversità, non rare in questi anni.

Oltre a credere in noi stessi, nelle nostre capacità, occorre – sempre, ma ancor più nei momenti difficili – il massimo impegno di tutti per la nostra democrazia e per l'Europa, per l'Unione Europea, che sono i due pilastri su cui poggia il nostro presente e il nostro riposo futuro.

Le democrazie di tutto il mondo sono esposte a molti rischi che non sono nuovi; ma quando le subiscono oggi, acquistano un'intensità particolare. E la Spagna non fa eccezione. Ma ce ne sono tre su cui voglio soffermarmi perché mi sembrano molto importanti: la divisione è una di queste. Il deterioramento della convivenza è un altro; l'erosione delle istituzioni è il terzo.

Un paese o una società divisa o confrontata non va avanti, non va avanti e non risolve bene i suoi problemi, non genera fiducia. La divisione rende le democrazie più fragili; l'unione, al contrario, li rafforza.

In Spagna lo sappiamo per esperienza personale. La nostra Costituzione, frutto del dialogo e della comprensione, rappresenta l'unione raggiunta tra gli spagnoli, come impegno per il futuro, la diversità e l'armonia, per una giovane democrazia. Oggi, dopo tutti questi anni, i nostri valori costituzionali sono radicati nella nostra società; e per questo sono il punto di riferimento dove noi spagnoli dobbiamo continuare a trovare l'unione che assicuri stabilità, coesione e progresso. E questo ci garantisce una convivenza che, come ho spesso sottolineato, è il nostro più grande patrimonio.

Una convivenza che richiede nella nostra vita collettiva il pieno riconoscimento delle nostre libertà, così come il rispetto e la considerazione delle persone, delle loro convinzioni e della loro dignità. Che devi essere guidato dalla ragione; che richiede di anteporre il desiderio di integrazione al desiderio di esclusione.

In questo compito, dobbiamo rafforzare le nostre istituzioni. Istituzioni forti che proteggano i cittadini, rispondano alle loro preoccupazioni, garantiscano i loro diritti e aiutino le famiglie ei giovani a superare molti dei loro problemi quotidiani. Istituzioni che rispondono all'interesse generale ed esercitano le proprie funzioni con leale collaborazione, nel rispetto della Costituzione e delle leggi, e sono esempio di integrità e rettitudine. Ed è un obiettivo quotidiano su cui le Istituzioni devono sempre impegnarsi.

Credo che in questo momento dobbiamo tutti assumerci responsabilità e riflettere in modo costruttivo sulle conseguenze che ignorare questi rischi può avere per la nostra unione, per la nostra convivenza e per le nostre istituzioni.

Non possiamo dare per scontato tutto ciò che abbiamo costruito. Sono passati quasi 45 anni dall'approvazione della Costituzione e ovviamente molto è cambiato e continuerà a cambiare. Ma lo spirito che l'ha generata, i suoi principi ei suoi fondamenti, che sono opera di tutti, non possono essere indeboliti o dimenticati. Sono un valore unico nella nostra storia costituzionale e politica che dobbiamo proteggere, perché sono il luogo in cui noi spagnoli ci riconosciamo e ci accettiamo, nonostante le nostre differenze; il luogo dove abbiamo vissuto insieme e dove viviamo insieme in libertà.

L'Europa è il secondo impegno che ho citato prima. L'Europa rappresentava e per la Spagna rappresenta anche la libertà. Ha contribuito a consolidare la nostra democrazia, stimolando la nostra crescita economica e il nostro sviluppo sociale.

Oggi condividiamo molti dei loro problemi e contribuiamo alle loro decisioni con la nostra personalità e i nostri interessi. Le sfide comuni che affrontiamo, siano esse sanitarie, finanziarie o legate al nostro modello energetico o ambientale, ricevono soluzioni integrate all'interno del quadro comune dell'Unione Europea. Per questo quello che si decide ogni giorno nell'Unione incide – e molto – sulla quotidianità di tutti gli spagnoli. È la realtà.

Noi siamo l'Europa, ma abbiamo anche bisogno dell'Europa, che è il nostro grande quadro politico, economico e sociale e che quindi ci offre certezza e sicurezza. Sono certo che l'impegno della Spagna si rafforzerà con la presidenza di turno dell'Unione che assumerà il prossimo anno. 

Ho detto all'inizio che viviamo in un tempo, senza dubbio, di incertezza. Ma se il successo di una nazione dipende dal carattere dei suoi cittadini, dalla personalità e dallo spirito che anima la sua società, dobbiamo avere motivo di guardare al futuro con speranza. 

Siamo una delle grandi nazioni del mondo, con diversi secoli di storia, e noi spagnoli dobbiamo continuare a decidere insieme il nostro destino, il nostro futuro. Prenditi cura della nostra democrazia; proteggere la convivenza; rafforzare le nostre istituzioni. 

Dobbiamo continuare a condividere gli obiettivi con un costante spirito di rinnovamento e di adattamento ai tempi. Con fiducia nel nostro Paese, in una Spagna che conosco bene, coraggiosa e aperta al mondo: la Spagna che cerca serenità, pace, tranquillità; una Spagna responsabile, creativa, vitale e unita. Questa Spagna è quella che vedo, quella che sento, quella che sento in molti di voi; e colui che, ancora una volta, ne uscirà vittorioso. È nelle nostre mani. 

E infine, in questa notte molto speciale, vi ringrazio molto per la vostra attenzione e, insieme alla Regina e alle nostre figlie, la Principessa Leonor e l'Infanta Sofía, vi auguro un Buon Natale e un Nuovo Anno."



Famiglia principessa Vittoria a Ulvsunda

La famiglia della principessa Vittoria visita il deposito di trasporto pubblico a Bromma

24 dicembre 2022

Sua Altezza Reale la principessa ereditaria Vittoria il principe Daniele, la princepessa Estelle ed il principe OScar di Svezia si sono recati al deposito di trasporto pubblico di Ulvsunda, a Bromma,  per augurare un buon Natale al personale che lavora alla vigilia di Natale.

Ulvsunda è un quartiere di Bromma, che è una delle 14 circoscrizioni amministrative di Stoccolma.

Primo discorso di Natale di re Carlo

Il primo discorso di Natale di re Carlo III dalla Cappella del Castello di Windsor

25 dicembre 2022

Sua Maestà il re Carlo III ha pronunciato il suo primo discorso di Natale come Capo di Stato del Regno Unito, ed a differenza della regina Elisabetta II, che lo faceva da una scrivania, il re Carlo III lo ha fatto dalla Cappella di San Giorgio nel Castello di Windsor, a pochi metri dalla cripta dove è sepolta sua madre.

Ecco il messaggio :

"Sono qui in questa bellissima Cappella di San Giorgio al Castello di Windsor, così vicino a dove la mia amata madre, la defunta Regina, riposa con il mio caro padre. Ricordo le lettere, i biglietti e i messaggi profondamente toccanti che tanti di voi hanno inviato a me e mia moglie, e non posso ringraziarvi abbastanza per l'amore e la simpatia che avete dimostrato a tutta la nostra famiglia.

Il Natale è un momento particolarmente toccante per tutti noi che abbiamo perso i nostri cari. Sentiamo la loro assenza ad ogni svolta familiare della stagione e li ricordiamo in ogni amata tradizione.

Nel tanto amato canto natalizio “O piccola città di Betlemme” raccontiamo come “nelle tue strade oscure risplende la luce eterna”. La fede di mia madre nel potere di questa luce era una parte essenziale della sua fede in Dio, ma anche della sua fede nelle persone, ed è una fede che condivido con tutto il cuore. È credere nella straordinaria capacità di ogni persona di toccare la vita degli altri con gentilezza e compassione e di far brillare una luce nel mondo che li circonda.

È l'essenza della nostra comunità e il fondamento stesso della nostra società. Lo vediamo nella dedizione disinteressata delle nostre forze armate e dei servizi di emergenza, che lavorano instancabilmente per tenerci tutti al sicuro e si comportano in modo così magnifico mentre piangiamo la morte della nostra defunta regina. Lo vediamo nei nostri operatori sanitari e sociali, nei nostri insegnanti e, naturalmente, in tutti coloro che lavorano nel servizio pubblico la cui competenza e impegno sono al centro delle nostre comunità. E in questo momento di grande ansia e difficoltà, sia per coloro che in tutto il mondo affrontano conflitti, carestie o disastri naturali, sia per coloro che a casa trovano il modo di pagare le bollette per nutrire e riscaldare le proprie famiglie, e lo vediamo nella umanità del popolo tra le nostre nazioni e nel Commonwealth che risponde ai bisogni degli altri. 

In particolare, desidero rendere omaggio a tutte quelle persone meravigliosamente gentili che donano così generosamente cibo o donazioni, o quel bene più prezioso di tutti, il loro tempo, per sostenere coloro che hanno più bisogno. Insieme ai numerosi enti di beneficenza, che stanno svolgendo un lavoro così straordinario nelle circostanze più difficili, le nostre chiese, sinagoghe, moschee, templi e gurdwara si sono unite ancora una volta per nutrire gli affamati, fornendo loro amore e sostegno durante tutto l'anno. Tale sincera solidarietà è l'espressione più ispiratrice dell'amare il tuo prossimo come te stesso. Il Principe e la Principessa di Galles hanno recentemente visitato il Galles, evidenziando esempi pratici di questo spirito comunitario.

Qualche anno fa ho potuto esaudire il desiderio della mia vita di visitare Betlemme e la Chiesa della Natività. Lì sono sceso nella cappella della mangiatoia e mi sono fermato in silenziosa riverenza accanto alla stella d'argento che è incastonata nel pavimento e segna il luogo di nascita di nostro Signore Gesù Cristo. Significava più per me di quanto possa esprimere, trovarmi in questo luogo dove, come ci dice la Bibbia, è nata la luce che è venuta nel mondo.

Mentre il Natale è ovviamente una festa cristiana, il potere della luce che vince l'oscurità viene celebrato oltre i confini della fede e del credo. Quindi, qualunque sia la tua fede, o se non la fai, è in questa luce vivificante e con la vera umiltà che sta nel nostro servizio agli altri, che credo che possiamo trovare speranza per la venuta. Quindi celebriamola insieme e custodiamola sempre. Auguro di cuore a ciascuno di voi un Natale di pace, felicità e luce eterna. "


Famiglia di Haakon visita Rikshospitalet

Il principe Hakkon principessa Mette-Marit e la principessa Ingrid Alessandra visitano il Rikshospitalet

24 dicembre 2022

Alla vigilia di Natale, il principe ereditario Haakon, la principessa ereditaria Mette-Marit e la principessa Ingrid Alessandra di Norvegia hanno visitato la clinica per bambini e giovani dell'ospedale universitario Rikshospitalet di Oslo. 

L'unità di terapia intensiva neonatale è stata la prima tappa per la famiglia del principe ereditario, dove hanno salutato una famiglia in una delle stanze dei pazienti.

La famiglia ha poi visitato il reparto oncologico dei bambini dove ha parlato con pazienti e dipendenti che sono al lavoro a Natale. 

Il principe Haakon, la principessa Mette-Marit e la principessa Ingrid Alessandra hanno regalato cesti natalizi ai pazienti ed al personale, che contengono prodotti fatti in casa e dolci natalizi dalla cucina del palazzo.


Messaggio di Natale del Re olandese

Il messaggio di Natale del Re dei Paesi Bassi

24 dicembre 2022

Come ogni anno Sua Maestà il re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi ha tenuto il suo discorso alla vigilia di Natale che è stato registrato nel Palazzo Huis ten Bosch dove vive con la sua famiglia.

Ecco il discorso di re Guglielmo Alessandro :

Molti di voi hanno un'ombra di preoccupazione per questo Natale. "È un momento difficile", mi dicono le persone. Abbiamo abbastanza soldi per pagare le bollette ora che tutto è diventato così costoso ? Dove posso finalmente trovare una casa adatta od una stanza per gli studenti ? E il futuro della mia azienda ?

È anche un momento di confronto. Perché il cambiamento climatico non ci costringe a fare scelte drastiche ? E non stiamo incontrando limiti nel nostro paese con i suoi spazi limitati e interessi contrastanti ? Sentiamo nei nostri zoccoli che non possiamo più rimandare decisioni difficili. I cerotti e le bende di emergenza non aiutano più. Deve essere diverso.

Questo ci mette di fronte alla domanda su dove vogliamo andare. Che tipo di società vogliamo veramente ? E come ci aggrappiamo ai nostri valori - libertà, uguaglianza, giustizia sociale - sulla via di un nuovo equilibrio ?

Molto complicato ! Capisco l'incertezza che si può sentire in molti luoghi. Lo stress e anche la rabbia.

Può quindi alleviare se stesso per un pò per sfogarsi. Ma non dobbiamo impantanarci nel capro espiatorio e nella critica cinica o nell'indifferenza.

Democrazia non significa che coloro che gridano più forte ottengano ciò che vogliono. Democrazia significa lavorare insieme nel rispetto dei diritti fondamentali di tutti su soluzioni in cui la maggioranza possa riconoscersi. Ciò comporta un'attenta considerazione di tutti gli interessi.

Quest'ultimo è essenziale, ad esempio nel rapporto tra aree rurali e urbane. È giunto il momento di rafforzare la connessione. Perché cosa sarebbe il Randstad senza la Regione ? E la Regione senza il Randstad ? Abbiamo un disperato bisogno l'uno dell'altro.

Cerchiamo – ovunque viviamo – di sfuggire al pregiudizio. Facciamo in modo di non perderci ! Almeno concedetevi il beneficio del dubbio. La mia chiamata a ciascuno di voi e ciascuno di voi è : collegatevi, ascoltate, riflettete insieme, unitevi !

A volte può essere utile guardare all'esterno e attingere all'esempio degli altri. Come il popolo ucraino che da dieci mesi si oppone alla brutale violenza della Russia, con incredibile coraggio e unità. La promessa del Natale – la speranza della pace – vive in tutti i cuori ucraini e nei nostri.

Anche la saggezza degli anziani può fornire ispirazione. Mi viene in mente "Gratitude", un piccolo libro del neurologo Oliver Sacks, scritto verso la fine della sua vita. Lo rendeva felice vedere intorno a sé persone giovani e talentuose. "Il futuro è in buone mani", scrive. 

"Il futuro è in buone mani". vorrei dirglielo. Li incontro ovunque. Giovani con ideali e fantasia. Si sentono corresponsabili e sono disposti a prendersi il futuro sulle spalle.

C'è così tanta resilienza nelle giovani generazioni ! Ma i giovani non possono farcela da soli. Dicono giustamente: “Non dare tutto a noi. Ascoltateci, dateci spazio, fidatevi di noi, aiutateci, ma assumetevi voi stessi la responsabilità e siate all'altezza !

Non sempre ce ne rendiamo conto, ma siamo capaci di molto più di quanto pensiamo. Sono convinto che possiamo anche portare a termine con successo problemi molto complessi e guarire ferite dolorose, in modo da poter andare avanti insieme. Anche quando ci sono intense emozioni coinvolte.

Un esempio importante di ciò è il riconoscimento delle sofferenze inflitte alle persone durante il periodo coloniale. Nell'ultimo anno, io e mia moglie abbiamo parlato di questo argomento con persone di tutte le età, compresi i discendenti di persone che vivevano in schiavitù diverse generazioni fa. Ciò manterrà la nostra attenzione nel prossimo anno commemorativo. Rimaniamo coinvolti.

Nessuno è ora da biasimare per gli atti disumani che sono stati commessi nella vita di uomini, donne e bambini. Ma affrontando onestamente il nostro passato condiviso e riconoscendo il crimine contro l'umanità che era la schiavitù, gettiamo le basi per un futuro condiviso.

Un futuro in cui ci opponiamo a tutte le forme contemporanee di discriminazione, sfruttamento e ingiustizia.

Le scuse offerte dal governo sono l'inizio di un lungo cammino. Continuiamo a tenerci stretti, anche in momenti intensi con forti emozioni.

Marieke Lucas Rijneveld ha scritto la sua poesia quando ha deciso di non tradurre The Hill We Climb dopo un pò di confusione . Si chiama Tutto Abitabile . Una combinazione di empatia, speranza e fiducia insieme al nostro futuro. Queste sono le ultime righe: 

.. quello che vuoi è la fraternità, vuoi un pugno, e forse la tua mano non è ancora abbastanza forte, o nella riconciliazione forse dovresti prima prendere la mano di un altro, hai davvero bisogno di sentire la speranza che stai facendo qualcosa per migliorare il mondo, ma non devi dimenticarlo : rialzati dopo esserti inginocchiato e raddrizza insieme le schiene...

Auguro a tutti voi – ovunque vi troviate e qualunque sia la vostra situazione personale – un felice Natale.


sabato, dicembre 24, 2022

Re Felipe ed i Procuratori dello Stato

Il re Felipe presiede la cerimonia di consegna degli incarichi ai nuovi Procuratori dello Stato

19 dicembre 2022

Sua Maestà il Re Felipe VI di Spagna ha presieduto la cerimonia di consegna degli incarichi ai nuovi Procuratori dello Stato della LX promozione della Carriera Fiscale

Dopo aver consegnato gli incarichi ai nuovi funzionari della Carriera Fiscale, Don Felipe ha tenuto un incontro con i membri della LX Promozione della Carriera del Pubblico Ministero e con le autorità. 

Tra i nuovi procuratori l'età media è di 29,5 anni e 74%  sono donne.


Messaggio del Re del Belgio

Il messaggio di Natale 2022 di re Filippo del Belgio

23 dicembre 2022 

Sua Maestà il re Filippo del Belgio ha pronunciato il suo tradizionale discorso natalizio con il quale si è  rivolto alla nazione alla vigilia di Natale. 

Il discorso è stato registrato al castello di Laeken ed è tramesso alle ore 13, in contemporanea nelle tre lingue nazionali, su tutti i canali televisivi del Paese. 

Ecco il messaggio del re Filippo  : 

"Signore e signori,

Ci stiamo avvicinando alla fine di un anno che ci ha messo tutti alla prova e ha stravolto le nostre vite.

Dopo la crisi del Covid, speravamo in un ritorno alle nostre vite precedenti. Ma poi è scoppiato il conflitto in Ucraina, una guerra crudele e inutile. Una guerra che vuole affermare la legge del più forte sulla forza della legge.

Questa violenza, che miete tante vittime innocenti, ci tocca profondamente. Questo conflitto ci ricorda un passato che pensavamo fosse dietro di noi per sempre. Quando i nostri antenati hanno combattuto per la loro libertà e sicurezza, spesso a costo della loro vita. Oggi, in Ucraina, uomini e donne combattono una lotta coraggiosa per gli stessi ideali. Possono continuare a contare sul nostro supporto.

A questa tragedia si sono aggiunte la crisi energetica e l'elevata inflazione, che minacciano la nostra prosperità. Molti nostri concittadini si chiedono ogni giorno se riusciranno a pagare le bollette di luce, riscaldamento e cibo. Questa incertezza porta grande preoccupazione.

Questo è anche il caso del cambiamento climatico, le cui conseguenze stiamo già vedendo nel nostro Paese. Ad esempio, lo scorso anno il Belgio ha vissuto un'estate secca senza precedenti, dopo il diluvio e le inondazioni del 2021.

Tutte queste crisi possono portare allo scoraggiamento, a un senso di impotenza e paura. Abbiamo bisogno di ascoltare quei sentimenti e dare nuova speranza a coloro che si perdono d'animo.

Non ci sono risposte semplici alle sfide che dobbiamo affrontare. Ma troveremo le risposte per questo. Grazie alla nostra creatività e perseveranza.

Ci sono buone ragioni per credere nel futuro. In Belgio, siamo fortunati a vivere in una società democratica e fondata, anche se non è perfetta. Un Paese in cui sono state via via introdotte tutta una serie di misure di sostegno, reti di sicurezza per chi ne ha più bisogno.

Vediamo molto impegno e solidarietà intorno a noi. Ovunque nel Paese, i connazionali hanno accolto spontaneamente rifugiati ucraini nelle loro case. I miei più sentiti ringraziamenti a tutti coloro che danno il meglio di sé stessi nel fornire un riparo ai rifugiati e la loro integrazione nella nostra società. Soprattutto all'inizio di questo inverno, e mentre il nostro rifugio è sotto pressione.

Grazie anche a tutti coloro che lavorano quotidianamente per sostenere le persone che vivono in condizioni di povertà, i malati o le persone con disabilità.

C'è anche un grande senso di responsabilità nella nostra società. A proposito, sono impressionato, quanto questo avvenga anche con i giovani.

Molti di noi hanno già cambiato il nostro comportamento per ridurre il nostro consumo di energia e ridurre la nostra impronta di carbonio.

Infine, la storia ci dà un messaggio di fiducia. Ci insegna che possiamo superare le crisi più dure, purché lo facciamo insieme. Perché i legami che stringiamo gli uni con gli altri sono la nostra più grande ricchezza.

Più che mai, ogni atto che compiamo, non importa quanto piccolo, fa la differenza. Ogni gesto gentile e benevolo, ogni atto di preoccupazione per il pianeta.

Questo dovrebbe darci coraggio e speranza.

Signore e signori,

La regina e io desideriamo che il nuovo anno ci porti di nuovo la pace. Pace nel mondo, in Europa, nella nostra società – e nei nostri cuori.

Vi auguro un bellissimo Natale e un felice anno nuovo."


Kate colonnello Guardie irlandesi

Il Re Carlo nomina la principessa Kate colonnello onorario delle Guardie irlandesi. 

21 dicembre 2022

Sua Maestà il Re Carlo III ha nominato la principessa di Galles, Kate Middleton, colonnello onorario delle Guardie irlandesi. 

Questo titolo era stato assegnato al principe William da Elisabetta II nel 2011, due mesi prima del matrimonio del primogenito di Carlo e Diana, e nel corso della cerimonia nell'Abbazia di Westminster il principe aveva indossato l'uniforme rossa da ufficiale delle Guardie irlandesi.

Questo titolo è particolarmente appropriato per William e Kate in quanto dal 2011 ogni anno hanno sempre onorato il reggimento di guardie irlandesi partecipando alle festività del giorno di San Patrizio, e Kate Middleton ha  sempre indossato un completo verde per salutare le guardie irlandesi. 

Il re Carlo ha nominato il principe William Colonnello delle Guardie Gallesi, in linea con il suo nuovo titolo di principe di Galles,  titolo annunciato dal nuovo re in un discorso tenuto il giorno dopo la morte della regina Elisabetta II, avvenuta l’8 settembre.


Famiglia di Nicola di Romania

La cartolina di Natale della famiglia di Nicola di Romania

23 dicembre 2022

Nicola, nipote del re Michele I, la sua consorte Alina e la loro figlia Maria-Alessandra ed il piccolo Michele hanno pubblicato la cartolina natalizia ed anche alcune foto per festeggerà il Natale. 

Queste foto arrivano alla vigilia della vigilia di Natale e nella cartolina si vede Nicola che tiene in braccio il piccolo Michele, nato il 15 aprile 2022, mentre Alina tiene la figlia Maria-Alessandra, che ha 2 anni

Nicola è figlio della principessa Elena, secondogenita del re Michele I e della regina Anna di Romania, mentre Alina Maria Binder è tedesca-rumena, figlia di Rodica Iancu e Heinz Binder. Il 30 settembre 2018 Nicola ha sposato Alina Maria Binder.

Nicola era 3° in linea con il trono di Romania ma nell'agosto del 2015 il re Michele I, morto nel 2017, decise di togliere il titolo e di rimuoverlo dalla linea di successione, perché deluso dalla sua mancanza di qualità morali.

Trofeo al Merito Sportivo

La principessa Astrid consegna il Trofeo al Merito Sportivo a Remco Evenepoel.

21 dicembre 2022

Sua Altezza Reale la principessa Astrid del Belgio ha partecipato alla cerimonia di premiazione del Trofeo al Merito Sportivo Nazionale che si è svolta al municipio di Bruxelles. 

La principessa Astrid ha consegnato il Trofeo al Merito Sportivo al ciclista Remco Evenepoel.

Questa onorificenza, assegnata dal 1928, premia un atleta o una squadra sportiva belga che si è particolarmente distinta nell'ultimo anno. Questo trofeo può essere ottenuto solo una volta nella carriera.