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sabato, giugno 22, 2024

Emanuele Filiberto compie 52 anni

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia festeggia il suo 52° compleanno.

22 giugno 2024

Sua Altezza Reale il Principe Emanuele Filiberto di Savoia è nato a Ginevra (Svizzera), il 22 giugno 1972, figlio del Principe Vittorio Emanuele, Duca di Savoia, e della principessa Marina Ricolfi Doria, e quindi nipote di Re Umberto II di Savoia e della regina Maria José.

Emanuele Filiberto e suo padre Vittorio Emanuele sono entrati in Italia alla fine del 2002, in seguito alla legge costituzionale del 23 ottobre 2002, entrata in vigore il 10 novembre del medesimo anno, con la quale si esaurirono gli effetti del primo e secondo comma della XIII disposizione transitoria della Costituzione, consentendo ai discendenti maschi di casa Savoia di entrare in Italia.

LEGGI ANCHE : Il ritratto ufficiale del Principe Emanuele Filiberto, Gran Maestro degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia

Il 25 settembre 2003 il principe Emanuele Filiberto di Savoia ha sposato Clotilde Courau nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.

La coppia ha 2 figlie: la principessa Vittoria e la principessa Luisa entrambe nate a Ginevra, rispettivamente il 28 dicembre 2003 ed il 16 agosto 2006.

Dopo la scomparsa di suo padre, il Principe Vittorio Emanuele, il Principe Emanuele Filiberto, Principe di Piemonte e Principe di Venezia, è diventato il XXVII Duca di Savoia, XXIX Gran Maestro dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, XVIII Gran Maestro dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e VII Gran Maestro dell'Ordine Civile di Savoia.

LEGGI ANCHE : Messaggio del Principe Emanuele Filiberto di Savoia come tributo a suo padre, il Principe Vittorio Emanuele  

Tanti Auguri Principe !!! 

Viva Casa Savoia !!!

giovedì, giugno 13, 2024

Umberto lascia l'Italia

Il Re Umberto II di Savoia lascia l'Italia

13 giugno 1946

Senza verificare la regolarità del voto, nella notte tra il 12 e 13 giugno, il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Umberto II) nomina Alcide De Gasperi capo provvisorio dello stato.

Nel frattempo a Napoli davanti alla sede del PCI, in via Medina, accanto alla bandiera rossa con falce e martello, è esposta una strana bandiera tricolore, con l’effigie di una testa di donna turrita nel campo bianco al posto dello stemma sabaudo.

Per Napoli, che ha votato per l’80% la Monarchia, è una provocazione. In via Medina scoppia una violenta battaglia, risolta dalle mitragliatrici della polizia ausiliaria (repubblicani) che spara sui dimostranti: sul terreno restano diversi morti e decine di feriti, tutti monarchici.

Di fronte al rischio di scatenare una guerra civile in quello stesso giorno il Re Umberto II decisd di lasciare l'Italia per raggiungere il Portogallo.

La repubblica nasce con i brogli, col sangue (strage di via Medina a Napoli) e con un colpo di Stato.

Comincia la repubblica ...  il declino dell'Italia ....
W Re Umberto II !

mercoledì, giugno 05, 2024

210 anni dei Carabinieri

210 anni dell’Arma dei Carabinieri voluta Vittorio Emanuele I di Savoia, Re di Sardegna

5 giugno 2024

Dal 1920 il 5 giugno è stata assunta la data per la celebrazione annuale della Festa dell'Arma dei Carabinieri, in occasione della ricorrenza della concessione della prima Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'eroica partecipazione dei Carabinieri reali al conflitto mondiale con la seguente motivazione: "Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d'Italia".

La fondazione del corpo dei Carabinieri Reali fu ideata nel giugno 1814 dal Re di Sardegna, Vittorio Emanuele I di Savoia, con lo scopo di fornire al Regno un corpo di polizia simile a quello francese della Gendarmerie.

I Carabinieri Reali furono poi istituiti con le “Regie Patenti” del 13 luglio 1814.

Nello stesso anno della loro creazione, il 13 agosto 1814, Giuseppe Thaon di Revel divenne il primo Generale dei Carabinieri Reali.

Il loro nome deriva dall'arma che ogni carabiniere aveva in dotazione: la carabina, mentre i colori del pennacchio (lo scarlatto e il turchino) sono stati scelti il 25 giugno 1833 dal Re Carlo Alberto, al quale successivamente i Carabinieri salvarono la vita durante la battaglia di Pastrengo.


martedì, giugno 04, 2024

Principe Emanuele Filiberto Savoia

Il ritratto ufficiale del Principe Emanuele Filiberto, Gran Maestro degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia

3 giugno 2024

E' stato pubblicato il primo ritratto ufficiale di Sua Altezza Reale il Principe Emanuele Filiberto, Principe di Piemonte e Principe di Venezia, XXVII Duca di Savoia, XXIX Gran Maestro dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, XVIII Gran Maestro dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e VII Gran Maestro dell'Ordine Civile di Savoia.

Nella immagine, il il Principe Emanuele Filiberto di Savoia porta le insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, dell'Ordine al Merito di Savoia e del Sovrano Militare Ordine di Malta. 

Inoltre i Principe indossa la placca della Consulta dei Senatori del Regno d'Italia.

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Ordine supremo della Santissima Annunziata

Nel 1364 Amedeo VI di Savoia,istituì l'Ordine del Collare e fece realizzare per sé e per altri 14 cavalieri un collare. L'ordine del collare, il cui scopo era di "indurre unione e fraternità tra i potenti sicché si evitassero le guerre private", era riservato ai nobili più illustri e fedeli e la regola statutaria prevedeva che tutti gli insigniti fossero considerati pari e si chiamassero tra loro "fratelli". Le insegne originarie erano costituite da un collare d'argento dorato con il motto FERT, chiuso da un anello con tre nodi sabaudi. I Milites Collaris Sabaudiae, così come erano chiamati gli insigniti, erano in origine limitati a quattordici, sotto la guida di Amedeo VI, primo gran maestro dell'ordine, per un totale complessivo di quindici membri a onore delle quindici allegrezze di Maria Vergine

Le attuali insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata sono costituite da un gran collare in oro, formata da 14 maglie, dentro ognuna delle quali ci sono le ultime due e le prime due lettere del motto FERT serrate da un nodo sabaudo, chiuso e smaltato di bianco e di rosso. Le maglie sono fra loro separate da quattordici rose d'oro, alternativamente smaltate sette di bianco e sette di rosso. 

Dal collare, al centro, scende un pendente in oro pieno e sospeso da tre catenelle, racchiuso da tre nodi sabaudi e con, nel mezzo, l'immagine della Santissima Annunziata ornata con smalti bianchi, rossi e blu. 

L’Ordine Supremo della Santissima Annunziata rimane la massima onorificenza della Reale Casa di Savoia, e nei manuali dell’araldica europea è paragonato per importanza all’Ordine della Giarrettiera.

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Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro

L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nasce ufficialmente con le Bolle Pontificie “Christiani Populi” e “Pro Commissa Nobis” firmate da Papa Gregorio XIII rispettivamente il 16 settembre ed il 13 novembre 1572, con le quali si poneva l’Ordine Militare Religioso di San Maurizio sotto la Regola di San Benedetto della Congregazione Cistercense prima e di quella di Sant’Agostino poi e fondendolo de jure con l’Ordine Ospitaliero Gerosolimitano di San Lazzaro, uno dei quattro più antichi Ordini Crociati (gli altri erano quelli dei Cavalieri di San Giovanni, i Templari ed i Cavalieri Teutonici) risalente alle prime Crociate in Terrasanta e per qualche tempo con giurisdizione anche sui Cavalieri di San Giovanni (attuale Sovrano Militare Ordine di Malta). 

L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, data la sua natura dinastica, appartenente jure sanguinis ad una Casa Sovrana conserva intatta la sua validità indipendentemente da ogni rivolgimento politico.

Ordine al Merito di Savoia

Venne fondato il 29 ottobre 1831 da Carlo Alberto, Re di Sardegna, con una sola classe, per premiare le virtù civili ed il merito di chi non apparteneva alla classe militare. Gli statuti originali attestano che “può essere conferito dal Gran Maestro dell’Ordine, che è il Capo di Casa Savoia”.

La decorazione consiste in una Croce di Savoia d’oro, smaltata d’azzurro, caricata da uno scudetto bianco con la cifra “C.A.” (Carlo Alberto) in oro, sostituita dalla cifra “V.E.” (Vittorio Emanuele II) dopo la morte di Carlo Alberto, e sul retro “al Merito Civile 1831”.

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Consulta dei Senatori del Regno d'Italia

La Consulta dei senatori del Regno d'Italia è un'associazione costituita il 20 gennaio 1955 da circa 160 ex senatori del Senato del Regno come "Gruppo vitalizio dei senatori del Regno", il cui atto di volontà fu riconosciuto quale massima autorità monarchica residente in Italia da Umberto II, in una lettera del 3 febbraio dello stesso anno.

La rinascita del Senato, come associazione privata, avvenne nel 1955 a seguito del proclama di Umberto II, che, il 13 giugno 1946, denunciò supposte illegalità compiute nello svolgimento del referendum istituzionale e si considerò sempre come sovrano non abdicatario, allorché egli inviò ai senatori del regno un messaggio invitandoli a riprendere la loro attività sotto forma "consultiva" verso la nazione. A questo messaggio aderirono quasi tutti i senatori del disciolto Senato, la cui nomina era vitalizia,


sabato, maggio 04, 2024

163 anni dell'Esercito Italiano

163 anni fa nasceva l'Esercito italiano sotto il Regno d'Italia

4 maggio 1861 - 2024

Oggi si celebra il 163° anniversario dell'Esercito Italiano, e si rende omaggio alle Forze Armate, e ricordando tutti i soldati caduti nell'adempimento di difendere la Patria.

L'Esercito Italiano (EI) è la più antica delle tre Forze Armate italiane, assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare ed all'Arma dei Carabinieri elevata a rango di Forza Armata, tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed inserite nel Ministero della Difesa.

Conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859, Re Vittorio Emanuele II capì che l'esercito del Regno di Sardegna non era sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.

Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, nacque il Regio Esercito Italiano, il nome che assunse per decreto l'Armata Sarda unificata con molti altri eserciti operativi prima dell'Unità d'Italia; questo avvenne il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) firmato dal ministro Manfredo Fanti.

Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano.

Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda.

Firmato Manfredo FANTI, Ministro della Guerra.

Ma la storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane.

Nel 1659, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego, creò cinque nuovi reggimenti interamente piemontesi: il reggimento "Piemonte", il "Savoia", il "Monferrato", il "Saluzzo" e quello delle "Guardie".


martedì, aprile 23, 2024

Nozze Umberto Margherita di Savoia

156 anni fa il matrimonio di Umberto e Margherita di Savoia

22 aprile 1868

Con Vittorio Emanuele II re d'Italia nel 1861, il Paese aveva un re ma mancava di una regina. Maria Adelaide d’Asburgo era deceduta lasciando il re vedovo con i suoi 8 figli, incluso il futuro Re Umberto I. 
La presenza di una regina, pur senza avere potere politico, era molto importante soprattutto nell'ambito sociale e culturale, ed era la Regina ad occuparsi della beneficenza, sempre ammirata e amata dal popolo.

Dopo l’unificazione del Veneto al Regno d’Italia, Vittorio Emanuele II voleva una principessa Asburgo per consolidare l’amicizia con la casata europea e nel 1866 venne scelta Matilde d’Asburgo-Teschen, che però morì tragicamente nel 1867 nel rogo del suo abito da ballo in tulle.

Dopo la tragica morte dell’arciduchessa Matilde d’Asburgo-Teschen, e nonostante le iniziali resistenze di Vittorio Emanuele II, la scelta cadde alla diciassettenne Margherita di Savoia, figlia di Ferdinando di Savoia-Genova, fratello del re.

Il Re d’Italia ordinò al figlio Umberto di fare la proposta alla cugina la quale disse al principe ereditario Umberto: "Sai quanto sono orgogliosa di appartenere a Casa Savoia, e lo sarei doppiamente come tua moglie !".

Il 22 aprile 1868, Umberto e Margherita  si sposarono a Torino, e le tappe del viaggio di nozze furono alcune città italiane, con lo scopo di far conoscere i futuri sovrani agli italiani. 

Il 28 gennaio 1868 Umberto si propose a Margherita e i due si sposarono il 22 aprile nel duomo torinese di San Giovanni.  

La Villa reale di Monza fu il più significativo dono di nozze che Vittorio Emanuele II fece agli sposi, prima meta del loro viaggio di nozze. Dopo un soggiorno nella Villa reale di Monza, la coppia reale toccò tutta Italia, dove tutti volevano vedere la nuova futura regina, le acclamazioni e la gioia popolare furono immense. I futuri sovrani partirono per un viaggio ufficiale a Monaco di Baviera ed a Bruxelles, dove vennero accolti calorosamente.

Rientrata in Italia, Umberto e Margherita si stabiliscono a Napoli, dove l’11 novembre 1869 nacque Vittorio Emanuele, principe di Napoli, e futuro Re.


giovedì, aprile 11, 2024

Point de Vue 3947 2024

La rivista Point de Vue n. 3947 di aprile 2024

COPERTINA


L'HERITIERE DU PRINCE
EMANUELE FILIBERTO SE CONFIE

VITTORIA 
DE SAVOIE

'JE SUIS CELLE QUE JE VEUX VRAIMENT ETRE'

venerdì, aprile 05, 2024

Rosa d'Oro della Cristianità

La Regina Elena di Savoia riceveva la Rosa d'Oro della Cristianità

5 aprile 1937

87 ani fa , il 5 aprile 1937, nella Cappella Paolina del Quirinale, la Regina Elena, consorte del Re Vittorio Emanuele III di Savoia, riceveva la Rosa d’Oro della Cristianità, da parte di Pio XI, per il suo impegno evangelico, come donna cristiana e caritatevole.

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria furono colpiti da un devastante terremoto, ed i primi ad accorrere furono la Regina Elena e Vittorio Emanuele III.

La rosa d'oro è una distinzione onorifica, attribuita dai papi della Chiesa cattolica. Si trattava inizialmente di una singola rosa d'oro, in seguito di un cespo con più rose in oro e pietre preziose. La rosa d'oro viene benedetta dai papi la quarta domenica di Quaresima, detta anche la domenica della rosa.

In origine era destinata a re o regine, ma dopo il 1759 esclusivamente alle regine. 

La Rosa d’Oro fu istituita da Papa Leone IX nel 1049; tra gli altri, fu conferita al Re Enrico VIII d’Inghilterra, al Conte Amedeo VI di Savoia, a Maria Pia di Savoia, Regina del Portogallo, e, nel 1926, a Elisabetta di Wittelsbach, madre della Regina Maria José. Nel 1956 fu concessa alla granduchessa Carlotta del Lussemburgo.

La Rosa ricevuta dalla Regina Elena fu riconsegnata nell'ottobre del 1983 alla Basilica Papale di S. Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, per volontà testamentaria del figlio Re Umberto II.


mercoledì, aprile 03, 2024

Clotilde Courau compie 55 anni

La principessa Clotilde Courau, moglie del principe Emanuele Filiberto di Savoia, festeggia il suo 55° compleanno.

3 aprile 2024

Clotilde, principessa di Savoia, principessa di Venezia principessa di Piemonte e duchessa di Savoia, è nata il 3 aprile 1969 a Levallois-Perret (Francia), ed è figlia del barone ed ingegnere Jean-Claude Courau e della contessa Catherine du Pontavice.

La famiglia Courau ricevette il titolo baronale nel 1657, concesso a Guillame Courau, per il suo servizio alla corte del re di Francia Luigi XIV.

La principessa Clotilde è una famosa attrice teatrale e al cinema, vincendo diversi premi.

Trascorre la sua infanzia, per il lavoro del padre, tra l'Egitto e la repubblica del Benin con i genitori e le tre sorelle: Cristina, Camilla e Capuccina. Poi si iscrive a Parigi alla scuola di Arte drammatica Cours Florent ed alla scuola nazionale di teatro Scuola di via Blanche (ENSATT) facendo piccoli lavoretti per mantenersi gli studi.

Clotilde debutta nel 1989 a teatro con la compagnia di Francis Huster, e nel 1990 debutta al cinema nel film "Il piccolo criminale" di Jacques Doillon vincendo il premio come miglior attrice al Festival Internazionale di Berlino oltreché una nomina per il premio Cesare, come miglior promessa femminile.

In seguito prende parte a numerosi film con numerosi registri, continuando a lavorare al teatro. Riceve il premio Suzanne Bianchetti (giovane promettente attrice) ed a marzo 2000 il Premio Romy Schneider (migliore promessa del cinema francese).

Nel 2007 partecipa al film "La vie en rose", e nel 2011 a "...Non ci posso credere", con Stefano Accorsi.

Il 25 settembre 2003 Clotilde Courau sposa il principe Emanuele Filiberto di Savoia nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.

La coppia ha due figlie: la principessa Vittoria e la principessa Luisa entrambe nate a Ginevra, rispettivamente il 28 dicembre 2003 ed il 16 agosto 2006.

Il 17 febbraio 2024, sette giorni dopo i funerali del Principe Vittorio Emanuele, la principessa Clotilde assume il titolo di Duchessa di Savoia.


mercoledì, marzo 27, 2024

Emanuele Filiberto al funerale di Mitterrand

Il principe Emanuele Filiberto e la principessa Maria Pia di Savoia ai funerali di Federico Mitterrand

26 marzo 2024

Nella chiesa di San Tommaso d'Aquino a Parigi, si sono svolti i funerali di Federico Mitterrand, alla presenza di numerosi politici, personalità dei media, del mondo artistico e letterario e reali.

Tra i presenti alla cerimonia spiccano il principe Emanuele Filiberto  e la principessa Maria Pia di Savoia, il principe Lorenzo del Belgio e la principessa Chantal d'Orléans.

La principessa Maria Pia di Savoia è figlia della regina Marie-José d'Italia, a sua volte figlia del re Alberto I del Belgio.

Federico Mitterrand

Federico Mitterrand è scomparso il 21 marzo a seguito di una lunga battaglia contro un cancro aggressivo. Nipote dell'ex presidente francese François Mitterrand è stato un regista, sceneggiatore e politico francese, nonché scrittore, documentarista, animatore e produttore televisivo e radiofonico. Dal 24 giugno 2009 al 16 maggio 2012 è stato ministro della Cultura e della Comunicazione nel Governo François Fillon II e nel Governo François Fillon III. 

LEGGI ANCHE : Il Principe Emanuele Filiberto e la principessa Maria Pia di Savoia alla Accademia di Belle-Arti di Parigi

Principe Emanuele Filiberto di Savoia

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia, recentemente capo della famiglia reale italiana, ha un legame speciale con Mitterrand attraverso la partecipazione alla cerimonia di insediamento all'Accademia di Belle Arti nel febbraio 2020, insieme a sua moglie Clotilde Courau e sua zia, la principessa Maria Pia, evidenziando l'importanza della cultura nell'unire figure di spicco di diversi ambiti.


lunedì, marzo 18, 2024

Nasce il Regno d'Italia

Oggi si festeggia la Proclamazione del Regno d'Italia

17 marzo 1861

Il primo atto del nuovo Parlamento Italiano fu la proclamazione del Regno d'Italia, con capitale a Torino, il 17 marzo 1861.

In seguito alla votazione unanime del Parlamento, Re Vittorio Emanuele II assunse per sè ed i suoi discendenti il titolo di "Re d'Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione".

Da una espressione geografica l'Italia diventa una grande Nazione

163 anni fa nasceva il Regno d'Italia
W Casa Savoia !!!

venerdì, marzo 08, 2024

Festa della Donna

Giornata della Donna : le Regine d'Italia, le donne più rispettate e amate dagli italiani

8 marzo 2024

La Giornata della donna ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ed anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state, e sono, oggetto in tutto il mondo.

La prima manifestazione contro ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne si tenne in Italia il 12 marzo 1922.

In questa giornata dedicata alle donne non possiamo non ricordare le Regina d'Italia, che durante il Regno d'Italia svolgevano un ruolo molto importante ed erano un punto di riferimento per tutti gli italiani.

Le Regine furono importante nella storia dell'Italia perché svolsero un ruolo fondamentale ai fini della nazionalizzazione il nostro Paese e di unire gli italiani.

Con le loro iniziative, opere pie e presenze le sovrane conquistarono il favore degli italiani, avvicinandoli alle istituzioni. Inoltre le regine seppero ritagliarsi un ruolo a favorire la emancipazione femminile.

Ancora adesso, in questo periodo repubblicano, tutti ricordano le Regine d'Italia, mentre sfido chiunque a ricordare la moglie di un presidente della repubblica ...

Nella foto le Regine d'Italia:

Regina Margherita (consorte di Re Umberto I)

Regina Elena (consorte del Re Vittorio Emanuele III)

Regina Maria José (consorte di Re Umberto II)

martedì, febbraio 27, 2024

Giovanna Regina di Bulgaria

24° anniversario della morte di Giovanna di Savoia, Regina di Bulgaria

26 febbraio 2000

Giovanna di Savoia, è nata a Roma, il 13 novembre 1907, ed è morta a Estoril, il 26 febbraio 2000, quartogenita del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, che in seguito diviene Regina di Bulgaria.

Nel 1927 incontra per la prima volta il futuro Re di Bulgaria Boris III e il 25 ottobre 1930, ad Assisi si sposano con rito cattolico. Essendo lo zar di religione ortodossa, è celebrata una seconda cerimonia a Sofia.

Dal matrimonio nascono 2 figli: la Principessa Maria-Luisa (13 gennaio 1933, Sofia) e l'erede al trono Simeone II di Bulgaria (16 giugno 1937, Sofia).

Il re Boris III muore nel 1943 in circostanze misteriose, dopo un incontro con Hitler al quale aveva rifiutato l’invio di truppe bulgare sul fronte russo. La regina Giovanna rimane sola con i due figli Maria Luisa e Simeone che è proclamato re col nome di Simeone II, sotto un Consiglio di reggenza costituito dallo zio Kyril, dal generale Michov e dal primo ministro Bogdan Filov.

Re Simeone II è deposto nel 1946 da un referendum truccato.  Nel 1993 in occasione dei 50 anni dalla morte del marito la regina Giovanna torna per la prima volta in  Bulgaria, accolta con grande entusiasmo dai bulgari che nel 2001 eleggono il figlio Primo Ministro. 

La Regina Giovanna muore a Estoril il 26 febbraio del 2000, ma è sepolta in Italia nel Cimitero di Assisi, Cappella dei Frati. Era infatti devotissima a San Francesco e Terziaria francescana.

La Regina Giovanna, durante il regno è stato amato dai Bulgari, e lo storico francese Ristelhneber definì la sua vita: "Tutto un esempio di semplicità e di dignità".


martedì, febbraio 13, 2024

Principessa Marina compie 89 anni

La principessa Marina compie il suo primo compleanno, senza suo marito, il principe Vittorio Emanuele di Savoia

12 febbraio 2024

Sua Altezza Reale la principessa Marina, ha compiuto il suo primo compleanno senza avere accanto l'amore della sua vita, il principe Vittorio Emanuele di Savoia.

Il 12 febbraio era un giorno particolare per il principe Vittorio Emanuele e la principessa Marina, che  insieme, nello stesso giorno, festeggiavano i loro compleanni. 

Il 12 febbraio 2024 il principe Vittorio Emanuele di Savoia avrebbe festeggiato il suo 87° compleanno , insieme a sua moglie, la principessa Marina Ricolfi Doria, anche lei nata nello stesso giorno

La principessa Marina Ricolfi Doria è  nata a Ginevra, il 12 febbraio 1935.
Marina Doria è stata campionessa di sci nautico, partecipando a 3 campionati del mondo (1953, 1955 e 1957) e conquistando nella sua carriera sportiva ben 23 titoli svizzeri, 12 titoli europei e 4 titoli mondiali: è stata la prima donna svizzera a vincere un titolo mondiale in questo sport.
Fidanzata fin dal 1954 con Vittorio Emanuele di Savoia, lo sposa con rito religioso il 7 ottobre 1971 a Teheran, e la coppia ha un figlio, il principe Emanuele Filiberto, che dopo la morte di suo padre, è diventato il nuovo Capo di Casa Savoia e Duca di Savoia.

Il principe Vittorio Emanuele di Savoia

Il principe Vittorio Emanuele di Savoia era nato il 12 febbraio 1937 a Napoli, unico figlio maschio del Re Umberto II e della Regina Maria Josè d'Italia. Alla sua nascita, Vittorio Emanuele riceve dal nonno Vittorio Emanuele III il titolo di principe di Napoli, come d'uso in Casa Savoia per i principi ereditari ed in alternanza con quello storico di principe di Piemonte, allora attribuito al padre Umberto, in quel momento erede al trono.

Nel giorno in cui il Principe Vittorio Emanuele avrebbe compiuto 87 anni,  il Principe Emanuele Filiberto di Savoia ha pubblicato un commovente messaggio come tributo a suo padre.

LEGGI ANCHE : Messaggio del Principe Emanuele Filiberto di Savoia come tributo a suo padre, il Principe Vittorio Emanuele 

Un grande abbraccio giunga alla principessa Marina nel giorno del suo compleanno, il primo senza avere accanto l'amore della sua vita . 


Messaggio del Principe Emanuele Filiberto

Messaggio del Principe Emanuele Filiberto di Savoia come tributo a suo padre, il Principe Vittorio Emanuele  

12 febbraio 2024

Sua Altezza Reale il Principe Emanuele Filiberto di Savoia ha pubblicato un commovente messaggio  come tributo a suo padre, il Principe Vittorio Emanuele, nel giorno in cui suo padre avrebbe compiuto 87 anni.

Il Principe Emanuele Filiberto, nuovo Capo di Casa Savoia, ha espresso il suo conforto nel sapere che, attraverso la Fede, il dialogo con il padre non si è interrotto nonostante la morte, ed ha ricordato l'amore e l'amicizia che ha condiviso con suo padre, evidenziando la forza ereditata dalla Regina Maria José. 

Il principe Emanuele Filiberto ha anche sottolineato l'importanza di sua madre, la principessa Marina, come sostegno per sessant'anni al defunto principe Vittorio Emanuele.

LEGGI ANCHE : I Funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia al Duomo di Torino

Il Principe Emanuele Filiberto ha ringraziato tutte le persone che hanno reso omaggio al padre, dimostrando affetto verso Casa Savoia, ed ha apprezza il lavoro di tutti coloro che hanno aiutato a realizzare l'ultimo desiderio del padre a Torino, esprimendo gratitudine verso tutte le istituzioni in particolare l'Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

Il Principe Emanuele Filiberto ha concluso riconoscendo la grande responsabilità che il padre gli ha lasciato di guidare Casa Savoia in un'era complessa, evidenziando l'importanza dell'unità familiare e l'impegno di continuare a portare avanti la tradizione e la storia millenaria di Casa Savoia con spirito di servizio, ringraziando gli italiani per il loro sostegno nei giorni di lutto.

LEGGI ANCHE : Omaggio al principe Vittorio Emanuele di Savoia nel complesso della Reggia di Venaria Reale

Ecco il messaggio del principe Emanuele Filiberto, Capo di Casa Savoia : 

NOTA DI

S.A.R. EMANUELE FILIBERTO

DUCA DI SAVOIA

PRINCIPE DI VENEZIA

GINEVRA – 12 FEBBRAIO 2024

Oggi, mio Padre, il Principe Vittorio Emanuele, avrebbe compiuto 87 anni.

Mi è di grande conforto sapere, attraverso gli occhi della fede, che il nostro dialogo non si sia interrotto, ma che possa tutt'oggi continuare, modulando una nuova tonalità. Nemmeno la morte, infatti, può spezzare quell’intenso legame così vivo e fecondo che ci unisce.

Percorrendo la lunga strada di un’esistenza difficile e spesso in salita, mio Padre ha saputo scrivere sorprendenti pagine di amore e di amicizia, attingendo a quella forza d’animo che era tratto distintivo della Sua amatissima Madre, la Regina Maria José.

Sono certo che in questo giorno, mio Padre sia più che mai vicino alla Sua Marina – mia Madre – che, per sessant’anni, è stata la Sua roccia e il Suo rifugio sicuro tra le tempeste della vita.

Ho ancora nella mente e nel cuore tante immagini e molte emozioni contrastanti di questi giorni.

Il mio primo pensiero, con il riconoscente ringraziamento a nome di tutta Casa Savoia, nell'impossibilità di farlo singolarmente, va alle migliaia di amici e di persone che, in questi giorni, hanno reso omaggio a mio Padre, riversando su di noi una straordinaria ondata di affetto. Non soltanto ai tantissimi concittadini che hanno visitato la camera ardente presso la Chiesa di Sant'Uberto all'interno della Reggia di Venaria Reale e a coloro che sono intervenuti alle esequie in Duomo, ma a quanti, in questi giorni, mi hanno semplicemente fermato per una parola di incoraggiamento e di vicinanza.

Desidero ringraziare, inoltre, quanti hanno lavorato per realizzare l’ultimo desiderio di mio Padre nella nostra amata Torino. Dovunque, con i miei collaboratori, ho trovato una disponibilità eccezionale: dalle istituzioni nazionali e locali, dalle autorità di Pubblica Sicurezza, Forze Armate e Forze dell’Ordine, dalla Reggia di Venaria, dall'Arcidiocesi di Torino.

Un ringraziamento particolare va, inoltre, agli Ordini Dinastici della mia Casa che, con l’Ufficio del Cerimoniale e la Delegazione per il Piemonte, hanno lavorato, con competenza, in modo impeccabile, nonché all'Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

Mio Padre mi lascia una grande responsabilità.

Ho il dovere di guidare Casa Savoia in una contemporaneità sempre più multiforme e articolata. Apprestandomi a questo difficile compito, sono più che mai consapevole che l’unità familiare sia la più grande risorsa con cui affrontare tale sfida.

Casa Savoia ha il dovere di continuare a testimoniare la ricchezza di una tradizione e di una storia lunga più di mille anni. È un impegno che assumo più che mai oggi con spirito di servizio.

Grazie a tutti gli Italiani che ci sono stati accanto in questi giorni così dolorosi.

Emanuele Filiberto

lunedì, febbraio 12, 2024

Re Fuad ai funerali Vittorio Emanuele

Il Re Fuad II d'Egitto ai funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino

10 febbraio 2024

Sua Maestà il Re Fuad II d'Egitto ha reso omaggio al Principe Vittorio Emanuele di Savoia, partecipando ai solenni funerali che si sono svolti al Duomo di Torino.

Questo evento ha avuto la partecipazione di rappresentanti di numerose famiglie reali internazionali, evidenziando le connessioni di Casa Savoia con altre case reali.

Storia tra Italia ed Egitto

La presenza del re Fouad II d'Egitto alla cerimonia ha evidenziato i profondi legami storici tra le famiglie reali d'Egitto e d'Italia, ed anche la storia ricca di intrecci culturali e politici tra l'Italia e l'Egitto.

Re Vittorio Emanuele III d'Italia trascorse i suoi ultimi giorni in Egitto, in esilio, ed anche il re Farouk d'Egitto trovò rifugio in Italia dopo il suo rovesciamento.

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Il Re Fuad II e Casa Savoia

La presenza di re Fouad II ai funerali di Vittorio Emanuele di Savoia non è stato solo un gesto di rispetto personale ma anche un simbolo del profondo l'amicizia tra due casate reali, visto che il Re Vittorio Emanuele III è morto in esilio al Alessandria, in Egitto.

Inoltre c'è da ricordare il profondo legame tra la città di Torino con l'Egitto. 

Il museo d'Egitto a Torino

Infatti a Torino c'è il famoso Museo Egizio, , il più importante al mondo dopo quello del Cairo interamente dedicato alla civiltà dell'antico Egitto, che fu voluto e realizzato grazie a Casa Savoia. 

Il primo oggetto che è il primo nucleo di quello che diventerà il museo, fu la Mensa isiaca, tavoletta bronzea giunta a Torino intorno al 1626 quando fu acquistata da Carlo Emanuele I di Savoia.

All'inizio dell'800, dopo le campagne napoleoniche in Egitto, in tutta Europa scoppiò una vera e propria moda per il collezionismo di antichità egizie. Bernardino Drovetti, piemontese, console generale di Francia durante l'occupazione in Egitto, collezionò più di 7000 pezzi tra statue, sarcofaghi, mummie, papiri, amuleti e monili vari, che poi nel 1824 propose la collezione al re Carlo Felice che la acquistò nel 1824, unendovi altri reperti di antichità classiche di Casa Savoia.

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L'esilio di Re Vittorio Emanuele III in Egitto

Il 5 giugno 1944 segna il passaggio dei poteri dal re Vittorio Emanuele al figlio Umberto, senza tuttavia possedere la dignità di re. Poi, il 9 maggio 1946, un mese prima del referendum Monarchia repubblica del 2 giugno, il sovrano abdica in favore del figlio Umberto II di Savoia. 
La sera stessa Vittorio Emanuele III s'imbarca sul Duca degli Abruzzi per raggiungere l'Egitto, con la moglie la Regina Elena. In questo esilio volontario vive ad Alessandria, in Egitto, con il titolo di "Conte di Pollenzo" fino alla morte avvenuta il 28 dicembre 1947. 

Considerazione 

La partecipazione di re Fouad II al funerale del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino non è solo un momento di cortesia tra membri di Case Reali, ma un gesto ricco di significato storico, che 
richiama alla memoria i profondi legami tra le famiglie reali d'Italia e d'Egitto. 


Principe di Monaco onora Vittorio Emanuele

Il Principe Alberto di Monaco ai funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino

10 febbraio 2024

Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco ha reso omaggio al Principe Vittorio Emanuele di Savoia, partecipando ai solenni funerali che si sono svolti al Duomo di Torino.

Questo evento ha avuto la partecipazione di rappresentanti di numerose famiglie reali internazionali, evidenziando le connessioni di Casa Savoia con altre case reali.

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Scomparsa di Vittorio Emanuele di Savoia

Il principe Vittorio Emanuele di Savoia è deceduto il 3 febbraio 2024 a Ginevra all'età di 86 anni,  l'unico figlio maschio del Re d'Italia, Umberto II, e della Regina Maria José 

Basilica di Superga

Dopo questa cerimonia commovente nel Duomo di Torino, la salma del principe Vittorio Emanuele è stata portata alla Basilica di Superga, luogo che ospita la necropoli della famiglia Savoia, che simboleggia il legame indissolubile tra la famiglia Savoia e la città di Torino.

Il Legame tra Alberto e Emanuele Filippo di Savoia

Con la sua presenza ai funerali, il principe Alberto di Monaco ha mostrato la stima reciproca con Casa Savoia, ed il legame personale con il principe Vittorio Emanuele, rafforzato dall'amicizia con il principe Emanuele Filippo di Savoia. 

A novembre il principe Emanuele Filiberto di Savoia aveva consegnato, a nome di suo padre, il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, Duca di Savoia, Principe di Napoli, le insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata al principe Alberto II di Monaco. 

Questo ordine dinastico è il massimo riconoscimento conferito da Casa Savoia.

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Principe Leka onora Vittorio Emanuele

Il Principe Leka di Albania ai funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino

10 febbraio 2024

Il Principe ereditario Leka d'Albania ha reso omaggio al Principe Vittorio Emanuele di Savoia, partecipando ai solenni funerali che si sono svolti al Duomo di Torino, evidenziando il profondo legame storico tra Albania e Italia. 

Ecco cosa ha scritto il principe Leka :

"Ieri, ho reso omaggio ai funerali del principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia a Torino. Un giorno solenne ed emozionante in cui onoriamo la sua eredità.

Riposa in pace."

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Storia tra Albania ed Italia

Il rapporto storico tra Albania-Italia è complesso, nel periodo tra la prima e la secondl guerra mondiale, pieno di momenti di cooperazione e tensioni storiche.

La storia tra Italia e Albania è stata segnata da momenti significativi, come l'occupazione del porto di Valona nel 1914 da parte del Regno d'Italia e la successiva dichiarazione dell'indipendenza albanese sotto protettorato italiano nel 1917. 
Il percorso di Ahmet Zogu, dal presidente all'autoproclamazione a Re Zog I, ha visto l'Italia come unico riconoscimento internazionale, culminando i seguito con l'invasione italiana dell'Albania nel 1938 sotto il regno di Vittorio Emanuele III.

Il Legame del Principe Leka con l'Italia

Oltre al contesto storico, il Principe Leka ha un legame personale con l'Italia, avendo proseguito i suoi studi all'Università di Perugia, dove ha studiato la lingua italiana.

Inoltre c'è da ricordare che il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, precedentemente aveva conferito al principe Leka l'onorificenza di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, sottolinea ulteriormente questo legame.

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Conclusione

La presenza del Principe Leka ai funerali del Principe Vittorio Emanuele di Savoia è stato un gesto di rispetto personale ma simboleggia anche la lunga e a volte complessa storia di relazioni tra l'Albania e l'Italia. 

Insomma la presenza del Principe Leka a questa cerimonia funebre, è stato un momento significativo per perpetuare e ricordare al mondo il legame tra l'Italia e  la Albania.

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Romanov ai funerali di Vittorio Emanuele

La Principessa Vittoria Romanov ai funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino

10 febbraio 2024

Sua Altezza Reale la Principessa Rebecca Vittoria Romanovna ha rappresentato la famiglia imperiale russa ai funerali di Sua Altezza Reale il principe Vittorio Emanuele di Savoia, tenutisi nel Duomo di Torino.

Il Duomo di Torino è stato il luogo di congedo per il principe Vittorio Emanuele di Savoia, con la partecipazione di rappresentanti di numerose famiglie reali internazionali. Tra i presenti anche la figura della principessa Vittoria Romanovna, emblema dell'amicizia tra la Russia e l'Italia.

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La Principessa Vittoria Romanovna ha scritto si Instagram : "La Famiglia Imperiale è profondamente addolorata per la scomparsa di Vittorio Emanuele e rinnova le più sincere condoglianze alla Principessa Marina, alla sua famiglia ed a Casa dei Savoia, Emanuele Filiberto, Courau Clotilde, Maria Pia, Vittoria e Luisa."

Principessa Vittoria Romanovna

La principessa Vittoria, nata Rebecca Bettarini, figlia dell'ambasciatore italiano Roberto Bettarini, rappresenta la continuazione del legame storico tra la Russia e l'Italia e tra i Romanov e Savoia.

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I Legami tra Romanov e Savoia

La partecipazione della principessa Vittoria Romanovna ai funerali è un simbolo dei legami secolari tra le due famiglie reali. Questi legami risalgono al 1896, ed è famosa la visita dello zar Nicola I di Russia a Racconigi, avvenuto il 23 ottobre 1909, e dove si fermò tre giorni, invitato dal re Vittorio Emanuele III di Italia, un evento storico che cementò l'amicizia tra i due paesi.

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Considerazioni 

La presenza della principessa Vittoria Romanov ai funerali non solo è stato un omaggio al principe Vittorio Emanuele di Savoia , ma simboleggia la continuità dei legami  storici tra le casate dei Romanov e dei Savoia, ed anche ha sottolineato la amicizia tra la Russia e l'Italia.


Funerali di Vittorio Emanuele di Savoia

I Funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia al Duomo di Torino

10 febbraio 2024

Nel Duomo di Torino si sono svolti i solenni funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia, unico figlio maschio del Re Umberto II e della Regina Maria José.

La cerimonia ha visto la partecipazione della famiglia di Casa Savoia e di numerosi reali internazionali. 

Dopo i funerali, le ceneri del principe Vittorio Emanuele sono state tumulate nella Basilica di Superga, luogo di riposo eterno per la Dinastia dei Savoia.

Nato il 12 febbraio 1937, il principe Vittorio Emanuele è morto il 3 febbraio 2024, all'Ospedale Cantonale di Ginevra, dove era già morto suo padre, il Re Umberto II, il 18 marzo 1983.

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I reali alla cerimonia funebre di Vittorio Emanuele di Savoia

La cerimonia funebre di Vittorio Emanuele di Savoia ha visto la partecipazione di numerosi membri della nobiltà europea e mondiale, testimoniando l'alto rispetto e il profondo legame tra le case reali. 

Tra gli ospiti d'onore, figuravano la regina Sofia di Spagna ed il principe Alberto II di Monaco, amico stretto della famiglia e testimone del matrimonio di Emanuele Filiberto e Clotilde Courau. 

Il funerale ha anche visto la presenza del re Fouad II d'Egitto, del principe Leka d'Albania, l'arciduca Martino d'Austria, il principe Jean di Lussemburgo, il principe Filippo di Grecia e Danimarca, e la principessa Vittoria Romanovna Romanoff. Erano presenti anche Il duca e la duchessa di Chartres, il principe Carlo di Borbone-Due Sicilie con sua figlia, la principessa Maria Carolina, il principe Boris di Bulgaria, il principe Carlo e la principessa Naomi d'Orléans, e il principe di Windisch-Graetz.

Anche Alfonso di Bragança, Principe da Beira, ha rappresentato la Casa reale portoghese, al funerale di SAR Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Re Umberto II d'Italia.

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Basilica di Superga

Dopo i funerali, la salma del principe Vittorio Emanuele è stata portata alla Basilica di Superga, luogo che ospita la necropoli della famiglia Savoia, che simboleggia il legame indissolubile tra la famiglia Savoia e la città di Torino.

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