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mercoledì, gennaio 04, 2023

Regina Danese per morte Papa Benedetto

Messaggio della Regina Margherita di Danimarca per la morte del Papa Benedetto XVI.

2 gennaio 2023

Sua Maestà la Regina Margherita II di Danimarca ha inviato una lettera di cordoglio per la morte del Papa Benedetto XVI.


Sua Santità,

la prego di accettare le mie più profonde condoglianze per la scomparsa del Papa Emerito Benedetto XVI.

Noi ricorderemo il Papa Benedetto come un teologo rinnovato e servente per tutta la vita della Chiesa Cattolica Romana.



martedì, gennaio 03, 2023

Morto Papa Benedetto XVI

Papa Benedetto XVI muore a 95 anni

31 dicembre 2022

Sua Santità Benedetto XVI è morto il 31 dicembre 2022 all'età di 95 anni. Nel 2005 è stato eletto il 265° Papa della Chiesa cattolica, nel febbraio 2013 ha annunciato la sua dimissione dall'esercizio del potere  (ministerium) ma non dalla sua investitura divina, di essere Papa (munus) e da allora ha vissuto nel monastero Mater Ecclesiae, nel Vaticano.

Benedetto XVI è nato Joseph Ratzinger a Marktl, in Baviera, il 16 aprile 1927. I suoi primi anni sono stati trascorsi sotto il regime nazista. Poi nel 1945 ha iniziato la formazione al sacerdozio e nel 1951 è stato ordinato sacerdote, e nel 1977 è diventato arcivescovo di Monaco e nello stesso anno è stato nominato cardinale da Papa Pio VI. In seguito è diventato uno stretto consigliere di Papa Giovanni Paolo II ed è stato eletto Pontefice dopo la morte di Giovanni Paolo II nell'aprile 2005. 

Papa Benedetto XVI, teologo e papa conservatore, era un rinomato teologo e promosse anche l'uso del latino all'interno della chiesa, nonché la reintroduzione di paramenti più tradizionali.

Dopo la sua morte, le spoglie mortali del papa emerito sono state esposte per i parenti al  monastero Mater Ecclesiae, dove visse gli ultimi anni della sua vita, nella massima riservatezza., e quindi il 2 gennaio, i resti sono stati trasferiti nella Basilica di San Pietro dove il suo corpo sarà esposto su un catafalco fino al suo funerale previsto per giovedì.

La Messa da Requiem si svolgerà giovedì mattina, 5 gennaio 2023, in Piazza San Pietro, a partire dalle ore 9:30, e secondo la volontà del papa Benedetto XVI, le esequie ed i riti saranno improntate alla semplicità che ha caratterizzato la vita di questo "umile servitore nella vigna del Signore". 

Diverse teste coronate sono attese in Vaticano per partecipare ai funerali dell'ex sovrano dello Stato della Città del Vaticano.


lunedì, gennaio 02, 2023

Messaggio di Re Carlo per morte Benedetto XVI

Il messaggio del re Carlo III per la morte del Papa Benedetto XVI

1 gennaio 2023

Sua Maestà il Re Carlo III ha inviato un messaggio in seguito all'annuncio della morte di Papa Benedetto XVI avvenuta il 31 dicembre 2022. 

Il Re Carlo ha espresso la sua tristezza ed ha inviato le sue condoglianze all'attuale sovrano pontefice. 

Il Re Carlo III incontrò due volte Benedetto XVI quando era ancora principe di Galles.

Papa Benedetto XVI è morto il 31 dicembre 2022 all'età di 95 anni ed è stato eletto 265° papa della Chiesa cattolica nell'aprile 2005.

Re Carlo III, che è anche il governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra, l'equivalente del papa nella Chiesa anglicana, ha scritto :

"Santità, ho ricevuto con profonda tristezza la notizia della morte del suo predecessore, il Papa emerito Benedetto XVI.

Ricordo con affetto il mio incontro con Sua Santità durante la mia visita in Vaticano nel 2009.

La sua visita nel Regno Unito nel 2010 è stata importante per rafforzare i rapporti tra la Santa Sede e il Regno Unito.

Ricordo anche i suoi costanti sforzi per promuovere la pace e la buona volontà verso tutte le persone e per rafforzare il rapporto tra la Comunione anglicana globale e la Chiesa cattolica romana.  

Mia moglie ed io vi inviamo i nostri continui auguri per il vostro pontificato.

CARLO R"


venerdì, dicembre 16, 2022

Re Abdullah incontra le Chiese di Gerusalemme

Il re Abdullah ed il principe Hussein di Giordania incontrano i leader delle Chiese di Gerusalemme

14 dicembre 2022

Sua Maestà il re Abdullah II ed il principe ereditario Hussein di Giordania hanno incontrato i leader delle Chiese di Gerusalemme prima del Natale e delle festività natalizie.

Il Re Abdullah ha affermato che la protezione e la cura dei luoghi santi islamici e cristiani a Gerusalemme è un dovere religioso e storico. 

Durante l'incontro con i capi delle Chiese a Gerusalemme e in Giordania, il Re Abdullah ha sottolineato il rifiuto da parte della Giordania di tutte le violazioni contro i fedeli durante lo svolgimento dei loro riti religiosi in Gerusalemme e il resto dei luoghi santi nei territori palestinesi.

Il Re di Giordania ha riaffermato la continuazione della cooperazione tra la Giordania ed i fratelli palestinesi negli sforzi per affrontare gli attacchi ai luoghi sacri e alle proprietà islamiche e cristiane, sottolineando che il Regno è sempre desideroso di trasmettere la voce dei gerosolimitani e la loro sofferenza in tutti i forum internazionali. 


sabato, maggio 14, 2022

Umberto II con Giovanni Paolo II

40 anni fa l'incontro tra Umberto II e Giovanni Paolo II

14 maggio 1982

Oggi ricorre il 40° anniversario dello storico incontro tra Sua Maestà il Re Umberto II e Sua Santità Giovanni Paolo II, che si trovava in visita in Portogallo per ringraziare la Madonna di Fatima per lo scampato pericolo nell'anniversario dell'attentato di Piazza San Pietro.

Umberto II, gravemente malato, volle a tutti i costi incontrare Giovanni Paolo II, ed all'incontro, che si svolse nella sede della Nunziatura Apostolica, il Re Umberto d’Italia era accompagnato dal figlio Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e da sua sorella la Regina Giovanna, vedova del Re Boris di Bulgaria.

Quando lo incontra Umberto prega d'intercedere presso il governo italiano, di poter morire in Patria a causa dell'avanzamento della malattia. Il Papa ne assicura l'interessamento. In quel periodo al parlamento italiano si dibatteva se era il caso o meno di concedere al Re di morire in Italia, ma il regime repubblicano rifiuta di accelera le decisioni, anzi ...

Un sondaggio televisivo rivelava che il 72% degli intervistati in Italia è favorevole a far rientrare Re Umberto II, ed i giornali raccontavano l'agonia di Umberto, la commozione cresceva e l'opinione pubblica premeva sui parlamentari.

Durante il viaggio apostolico in Portogallo, il Re Umberto fece i passi necessari per ufficializzare la sua decisione di donare alla Santa Sede la Sacra Sindone, che per secoli fu proprietà di Casa Savoia.

In seguito la principessa Gabriella ha raccontato un aneddoto sull’incontro con Giovanni Paolo II, cioè  alla domanda su cosa avesse detto il Papa alla notizia del lascito della Sindone, Gabriella ha risposto che in quella occasione Umberto preferì non parlare per non essere ringraziato.

La foto dell'abbraccio commovente tra il Santo Padre e Re Umberto illustra l'eccezionalità dell'evento. Con questo gesto, il successore di San Pietro andava a rendere omaggio ad un Sovrano ed a Casa Savoia che avevano Custodito la Sacra Sindone di Gesù e difeso la Cristianità in Europa.

10 mesi dopo Umberto II moriva in esilio, lontano dal Paese che Lui amava più di tutti gli altri italiani.

Viva l’Italia ! 

Viva il Re d’Italia !


domenica, aprile 17, 2022

Buona Pasqua 2022

Buona Pasqua
a tutti i lettori del Blog Monarchico

17 aprile 2022



Resurrezione di San Francesco al Prato di Pietro Perugino

venerdì, aprile 15, 2022

Royal Maundy Service

Il Principe di Galles e la Duchessa di Cornovaglia  partecipano al Royal Maundy Service

14 aprile 2022

Le Loro Altezze Reali il Principe di Galles e la Duchessa di Cornovaglia hanno rappresentato Sua Maestà la Regina Elisabetta II durante il Royal Maundy Service che si è svolto alla Cappella di San Giorgio a Windsor, che è la funzione religiosa che commemora Gesù quando lavò i piedi agli Apostoli durante l'Ultima Cena.

Questa è la prima volta dal 1970 che la Regina Elisabetta non partecipato alla Royal Maundy Service che si tiene il giovedì prima della domenica di Pasqua, durante la quale la Sovrana distribuisce denaro ai pensionati locali in due piccole borse di pelle una rossa ed una bianca. Il primo contiene una piccola quantità di monete ordinarie che simboleggiano il dono del Sovrano per cibo e vestiti, mentre l'altra borsa contiene monete Maundy che hanno corso legale, ma di solito vengono conservarle come ricordo.

Maundy money è una monetazione speciale britannica che viene donata ai poveri ed ai più bisognosi durante una cerimonia religiosa eseguita con la partecipazione del Sovrano. 


mercoledì, aprile 06, 2022

Rosa d'Oro della Cristianità

La Regina Elena di Savoia riceveva la Rosa d'Oro della Cristianità

5 aprile 1937

Il 5 aprile 1937, nella Cappella Paolina del Quirinale, la Regina Elena, consorte del Re Vittorio Emanuele III di Savoia, riceveva la Rosa d’Oro della Cristianità, da parte di Pio XI, per il suo impegno evangelico, come donna cristiana e caritatevole.

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria furono colpiti da un devastante terremoto, ed i primi ad accorrere furono la Regina Elena e Vittorio Emanuele III.

La rosa d'oro è una distinzione onorifica, attribuita dai papi della Chiesa cattolica. Si trattava inizialmente di una singola rosa d'oro, in seguito di un cespo con più rose in oro e pietre preziose. La rosa d'oro viene benedetta dai papi la quarta domenica di Quaresima, detta anche la dmenica della rosa.

In origine era destinata a re o regine, ma dopo il 1759 esclusivamente alle regine. 

La Rosa d’Oro fu istituita da Papa Leone IX nel 1049; tra gli altri, fu conferita al Re Enrico VIII d’Inghilterra, al Conte Amedeo VI di Savoia, a Maria Pia di Savoia, Regina del Portogallo, e, nel 1926, a Elisabetta di Wittelsbach, madre della Regina Maria José. Nel 1956 fu concessa alla granduchessa Carlotta del Lussemburgo.

La Rosa ricevuta dalla Regina Elena fu riconsegnata nell’ottobre del 1983 alla Basilica Papale di S. Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, per volontà testamentaria del figlio Re Umberto II.



giovedì, febbraio 17, 2022

Carlo Alberto e i Valdesi

Il Re di Sardegna Carlo Alberto riconosce i diritti civili e politici ai Valdesi.

17 febbraio 1848

174 anni fa con Lettere Patenti Re Carlo Alberto di Savoia poneva fine a secoli di discriminazione riconoscendo ai suoi sudditi valdesi i diritti civili e politici.

i Valdesi celebrano e ricordano questa importante decisione voluta da Re Carlo Alberto celebrandola con grandi manifestazioni e secondo la prassi del tempo con dei grandi falò.


Con il Regno d'Italia, proclamato il 17 marzo 1861, tali leggi furono estese dal Re Vittorio Emanuele II a tutto il Regno d'Italia e ciò significò per i protestanti la possibilità di predicare liberamente ed avere un culto pubblico.

17 Febbraio è la Festa della libertà degli evangelici che ricorda la data in cui nel 1848 re Carlo Alberto di Savoia concesse i diritti civili alla minoranza valdese.


IL 17 FEBBRAIO LE LETTERE PATENTI DEL XVII FEBBRAIO 1848 

CARLO ALBERTO

per grazia di Dio

re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme

duca di Savoia, di Genova, ecc. ecc.

principe di Piemonte, ecc. ecc.

Prendendo in considerazione la fedeltà ed i buoni sentimenti delle popolazioni Valdesi, i Reali Nostri Predecessori hanno gradatamente e con successivi provvedimenti abrogate in parte o moderate le leggi che anticamente restringevano le loro capacità civili. E Noi stessi, seguendone le traccie, abbiamo concedute a que' Nostri sudditi sempre più ampie facilitazioni, accordando frequenti e larghe dispense dalla osservanza delle leggi medesime. Ora poi che, cessati i motivi da cui quelle restrizioni erano state suggerite, può compiersi il sistema a loro favore progressivamente già adottato, Ci siamo di buon grado risoluti a farli partecipi di tutti i vantaggi conciliabili con le massime generali della nostra legislazione. 

Epperciò per le seguenti, di Nostra certa scienza, Regia autorità, avuto il parere del Nostro Consiglio, abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto segue: 

I Valdesi sono ammessi a godere di tutti i diritti civili e politici de' Nostri sudditi; a frequentare le scuole dentro e fuori delle Università, ed a conseguire i gradi accademici. Nulla è però innovato quanto all'esercizio del loro culto ed alle scuole da essi dirette. 

Date in Torino, addì diciassette del mese di febbraio, l'anno del Signore mille ottocento quarantotto e del Regno Nostro il Decimottavo.

 

domenica, febbraio 06, 2022

Arcivescovo Canterbury rende omaggio alla Regina Elisabetta

L'arcivescovo di Canterbury rende omaggio alla Regina Elisabetta per il suo Giubileo di platino

6 febbraio 2022

Dopo il primo ministro dell'Australia, Scott Morrison,  ed il primo ministro britannico, Boris Jonshon, anche l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby,  ha voluto rendere omaggio alla Regina Elisabetta II in occasione del 70° anniversario della sua ascesa al trono.

L'Arcivescovo di Canterbury ha elogiato la Regina Elisabetta per la sua fede cristiana ed ha invitato i cristiani di tutto il mondo a pregare per rafforzare e guidare la Regina Elisabetta ed a benedirla per la sua salute e saggezza, in questo momento che si celebra il suo regno di 70 anni durante il quale la Regina Elisabetta è stata simbolo di stabilità e speranza in tutto il Regno Unito, nel Commonwealth e nel mondo.

Tradizionalmente la regina Elisabetta risiede nella sua tenuta di Sandringham nell'anniversario della sua ascesa al trono dove morì suo padre, re Giorgio VI.

venerdì, gennaio 07, 2022

Natale ortodosso 2022

La famiglia reale serba celebra il Natale ortodosso

6 gennaio 2022

Quest'anno Le loro Altezze Reali il principe Alessandro e la principessa Caterina di Serbia hanno celebrato il Natale ortodosso al Palazzo reale di Belgrado, dove ci sono state le tradizionali eventi, come l'abbattimento di un albero che poi viene bruciato.

Nel suo messaggio di Natale il principe Alessandro ha detto: "In occasione di questo Santo Giorno, la nascita del Figlio di nostro Signore, nostro Salvatore Gesù Cristo, a tutti i cittadini della Serbia, della Repubblica Srpska e a tutte le persone in tutto il mondo che celebrare domani questo sacro giorno, porgo le mie più sentite congratulazioni. 

Vi auguro felicità e prosperità e di trascorrere il Natale in pace e amore, circondato dai vostri cari. Che il fuoco del ceppo natalizio, che tradizionalmente accendiamo in questo giorno per ricordarci quella Notte Santa a Betlemme, quando il Padre mandò suo Figlio a tutte le persone del mondo per portare loro la Salvezza, porti calore nei nostri cuori e riempili dell'amore del nostro Dio. Possa ricordarci tutta l'importanza di essere e rimanere sulla via di Cristo e non solo seguire, ma anche vivere secondo le sue parole.

Soprattutto io e la mia famiglia vi auguriamo buona salute. Lascia che la tua casa e la tua famiglia siano una fonte di pace, calore e amore. In questo Giorno Santo, ogni casa ortodossa è un piccolo santuario e l'amore dovrebbe essere diffuso da loro in tutto il mondo.

Con grande gioia pronuncio le parole del nostro tradizionale saluto: Pace di Dio, Cristo è nato”.

La Chiesa ortodossa usa il vecchio calendario "giuliano", secondo il quale il Natale cade il 7 gennaio, inoltre l'Avvento nella Chiesa ortodossa inizia il 28 novembre e dura 6 settimane, invece di 4.

domenica, novembre 21, 2021

Solennità di Cristo Re

Solennità di Cristo Re

24 novembre 2021

Cristo Re è uno degli appellativi di Gesù Cristo basato su diversi passaggi biblici, in uso in tutte le confessioni cristiane, e che è celebrato con una festività in suo onore, la Solennità di Cristo Re.

L'11 dicembre 1925, papa Pio XI con l'enciclica Quas primas istituì la festa di Cristo Re e spiega che il regno di Cristo è principalmente spirituale, Gesù stesso l'ha detto più volte, in particolare davanti a Pilato dice:

"Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui."

Pio XI, tuttavia, affermò anche che: "D'altra parte sbaglierebbe gravemente chi togliesse a Cristo Uomo il potere su tutte le cose temporali, dato che Egli ha ricevuto dal Padre un diritto assoluto su tutte le cose create, in modo che tutto soggiaccia al suo arbitrio".

Nella forma ordinaria del rito romano, frutto della riforma liturgica successiva al Concilio Vaticano II, la festa coincide con l'ultima domenica dell'anno liturgico.


mercoledì, novembre 17, 2021

Sinodo Generale della Chiesa d'Inghilterra

Il messaggio della Regina Elisabetta al Sinodo Generale della Chiesa d'Inghilterra

16 novembre 2021

Sua Maestà la regina Elisabetta II non ha partecipato al Sinodo generale, che è l'organo legislativo della Chiesa d'Inghilterra, come  già Buckingham Palace aveva annunciato : "Consapevole dei suoi medici la regina ha deciso di non partecipare alla riunione del sinodo generale ed alla sessione di apertura di martedì 16 novembre".

Seguendo i consigli dei medici la regina Elisabetta sta riposando al castello di Windsor e non aveva partecipato alla cerimonia del Cenotafio per il Remembrance Sunday, a seguito di una distorsione alla schiena.

All'Abbazia di Westminster il Conte Edoardo ha partecipato all'undicesima sessione del sinodo generale, a nome della regina Elisabetta, che ha trasmesso le sincere e profonde scuse di sua madre per il fatto di non poter essere presente, aggiungendo che probabilmente voi capiate quanto Lei se ne rammarica profondamente.

Il Conte Edoardo ha poi letto il discorso della Regina Elisabetta preparato per l'occasione. Ecco una parte: 

"...

È difficile credere che siano passati più di 50 anni da quando il principe Filippo ed io abbiamo partecipato alla prima riunione del Sinodo Generale. Nessuno di noi può rallentare il passare del tempo; e mentre spesso ci concentriamo su tutto ciò che è cambiato negli anni trascorsi, molto rimane invariato, incluso il Vangelo di Cristo e i suoi insegnamenti.

...

Vostre grazie e membri del Sinodo, i prossimi cinque anni non saranno sempre semplici. Come ogni nuovo Sinodo, hai ereditato pesanti responsabilità con molte questioni da affrontare, relazioni da dibattere e decisioni difficili da prendere. Potrebbe essere necessario prendere in considerazione proposte sulla governance, sulla condotta, sull'uso delle risorse e su altre questioni; e su una visione per il futuro della Chiesa.

In alcune aree, ci saranno, naturalmente, punti di vista differenti, e la mia speranza è che sarete rafforzati dalla certezza dell'amore di Dio mentre lavorerete insieme e attingerete alla tradizione della Chiesa di unità nella comunione per i compiti futuri .


sabato, giugno 05, 2021

Festa del Corpus Domini 2021

Il Principe Alberto, Giacomo e Gabriella partecipano alla Festa del Corpus Domini 2021

3 giugno 2021

Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco ed i suoi figli, il Principe Ereditario Giacomo e la Principessa Gabriella hanno partecipato alle celebrazioni del Corpus Domini 2021, dal Palazzo del Principe di Monaco. 

Il Corpus Domini è un'osservanza cristiana che onora la Santa Eucaristia, anche  conosciuta come la Festa del Santissimo Corpo di Cristo. 

La Festa del Corpus Domini è una festa cattolica romana celebrata il giovedì successivo alla domenica della Santa Trinità, ossia sessanta giorni dopo Pasqua. Fu Papa Urbano IV, con la bolla Transiturus dell'11 agosto 1264, ad istituire questa celebrazione per insistere sulla vera presenza di Gesù Cristo nel pane e nel vino.


lunedì, maggio 31, 2021

Principe di Serbia con i vertici della Chiesa

Il principe Alessandro riceve i vertici della Chiesa serba

28 maggio 2021 

Il Principe Alessandro II di Serbia ha ricevuto a pranzo al Palazzo Bianco di Belgrado i partecipanti alla Santa Assemblea dei Vescovi della Chiesa Ortodossa Serba. 

Tra i presenti all'evento il Patriarca Porfirije, i vertici della Chiesa Serba ortodossa ed il Direttore del Governo serbo per la cooperazione con le Chiese e le comunità religiose. 

Nel suo discorso il principe  Alessandro ha affermato che questo tradizionale evento è un esempio di armonia e cooperazione per il bene comune, che la Chiesa e la Corona sono le due istituzioni che portano stabilità nel nostro Paese e che la Chiesa, guidata dal patriarca Porfiri, continuerà nell'unità e nell'armonia a guidare il popolo serbo.


domenica, maggio 30, 2021

William chiude Assemblea Chiesa di Scozia

Il principe William partecipa alla chiusura della assemblea generale della Chiesa di Scozia

27 maggio 2021

Nell'ultimo giorno del loro tour in Scozia, il conte e la contessa di Strathearn (William e Kate), hanno partecipato alla chiusura dell'Assemblea generale della Chiesa di Scozia. 

Il principe William, accompagnato dalla duchessa Kate, si è presentato alla cerimonia nel suo ruolo di Lord Alto Commissario all'Assemblea Generale, che le è stato assegnato dalla Regina Elisabetta.

Nel suo discorso il conte di Stratheam ha detto che è stato un onore rappresentare sua nonna ed ha detto : "Catherine ed io siamo venuti qui per ascoltare e così imparare di più sulle vostre sfide, ma anche, per conoscere, con umiltà e convinzione, le vostre speranze e aspirazioni. Mentre domenica scorsa a Canongate Kirk  ascoltavo il sermone di Neil Gardner, mi sono sentito particolarmente fortunato che la mia settimana come Lord Alto Commissario coincida con la Pentecoste. La settimana che celebra il modo in cui lo Spirito Santo è sceso nei primi seguaci di Gesù"

Il conte  di Strathearn ha poi ringraziato i membri della Chiesa di Scozia per il lavoro svolto durante la pandemia e ha augurato alla congregazione "rinnovata forza" nei loro sforzi.

Il Lord Alto Commissario presso l'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia è il rappresentante personale del Sovrano scozzese presso l'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia (Kirk).


lunedì, maggio 24, 2021

William apre Assemblea Chiesa di Scozia

Il principe William all'Assemblea generale della Chiesa di Scozia

22 maggio 2021

Sua Altezza Reale il principe William, Conte di Strathearn, è in visita di una settimana in Scozia, e l'impegno più importante è l'Assemblea generale della Chiesa di Scozia, dove William ha assunto il ruolo di Lord High Commissioner, in rappresentanza della Regina Elisabetta.

Nel suo discorso di apertura il conte di Strathearn ha affermato che la nomina a Lord Alto Commissario è un grande onore ed un'umile opportunità, che ha lo scopo di "rassicurarvi sulla promessa [della regina] di preservare e difendere i diritti e privilegi della Chiesa di Scozia".

Il Duca di Cambridge ha detto di non vede l'ora di sentire come la fede si manifesta nella vita quotidiana delle persone e nell'opera della Chiesa di Scozia, nonché di conoscere le sfide ed opportunità affrontate dalle persone, e le loro speranze e aspirazioni per il futuro.

Il principe William ha raccontato il suo personale legale con la Scozia, ricordando di essere andato in Scozia da quando era bambino, i 4 anni molto felici e formativi quando studiava a St Andrews e che la Scozia è fonte dei suoi ricordi più felici e tristi, visto che era a Balmoral quando gli fu detto che sua madre era morta. 

William ha anche detto che in Scozia incontrò per la prima volta Catherine e che quindi la città in cui ha conosciuto la sua futura moglie occupa un posto molto speciale nel suo cuore.

Il principe William ha toccato la resilienza del popolo scozzese durante la pandemia ed ha notato l'importante ruolo che la Chiesa di Scozia ha svolto nel sostenere le comunità locali ed i cittadini più vulnerabili.

Al termine del suo discorso il principe William ha aperto ufficialmente l'Assemblea generale.


venerdì, maggio 14, 2021

Umberto II con Giovanni Paolo II

39 anni fa l'incontro tra Umberto II e Giovanni Paolo II

14 maggio 1982

Oggi ricorre il 39° anniversario dello storico incontro tra Sua Maestà il Re Umberto II e Sua Santità Giovanni Paolo II, che si trovava in visita in Portogallo per ringraziare la Madonna di Fatima per lo scampato pericolo nell'anniversario dell'attentato di Piazza San Pietro.

Umberto II, gravemente malato, volle a tutti i costi incontrare Giovanni Paolo II, ed all'incontro, che si svolse nella sede della Nunziatura Apostolica, il Re Umberto d’Italia era accompagnato dal figlio Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e da sua sorella la Regina Giovanna, vedova del Re Boris di Bulgaria.

Quando lo incontra Umberto prega d'intercedere presso il governo italiano, di poter morire in Patria a causa dell'avanzamento della malattia. Il Papa ne assicura l'interessamento. In quel periodo al parlamento italiano si dibatteva se era il caso o meno di concedere al Re di morire in Italia, ma il regime repubblicano rifiuta di accelera le decisioni, anzi ...

Un sondaggio televisivo rivelava che il 72% degli intervistati in Italia è favorevole a far rientrare Re Umberto II, ed i giornali raccontavano l'agonia di Umberto, la commozione cresceva e l'opinione pubblica premeva sui parlamentari.

Durante il viaggio apostolico in Portogallo, il Re Umberto fece i passi necessari per ufficializzare la sua decisione di donare alla Santa Sede la Sacra Sindone, che per secoli fu proprietà di Casa Savoia.

In seguito la principessa Gabriella ha raccontato un aneddoto sull’incontro con Giovanni Paolo II, cioè  alla domanda su cosa avesse detto il Papa alla notizia del lascito della Sindone, Gabriella ha risposto che in quella occasione Umberto preferì non parlare per non essere ringraziato.

La foto dell'abbraccio commovente tra il Santo Padre ed Umberto illustra l'eccezionalità dell'evento. Con questo gesto, il successore di San Pietro andava a rendere omaggio ad un Sovrano ed a Casa Savoia che avevano Custodito la Sacra Sindone di Gesù e difeso la Cristianità in Europa.

10 mesi dopo Umberto II moriva in esilio, lontano dal Paese che Lui amava più di tutti gli altri italiani.

Col cuore gonfio di malinconica ma fiero di questo italiano, ricordo la Grandezza di Re Umberto II.

Viva l’Italia ! 

Viva il Re d’Italia !

sabato, maggio 01, 2021

Bhutan Maggio 2021

Il calendario del mese di maggio 2021 del Regno del Bhutan

1 maggio 2021

E' stato pubblicato il calendario del mese di maggio 2021 che presenta Sua Maestà il  Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck del Bhutan e di Sua Santità il Je Khenpo, in onore del 25° anniversario di Sua Santità come 70° Je Khenapo del Bhutan.

Sua Santità divenne Je Khenpo all'età di 41 anni, e ricevette l'Ordine del Druk Gyalpo dal Re nel 2018, in riconoscimento dei servizi alla Nazione.

Nel conferire il premio il Re del Bhutan aveva detto:

′′L'Ordine di Druk Gyalpo è il più alto riconoscimento nel Regno del Bhutan. In questo giorno più di buon auspicio, conferisco il premio, come espressione di gratitudine da parte di tutte le persone del Bhutan a Sua Santità il Je Khenpo, Trulku Jigme Choeda. Sua Santità ha un posto distinto nella nostra storia. L'ampiezza dei suoi traguardi al servizio del paese e della gente va oltre le parole."

Il Je Khenpo è la più alta autorità religiosa buddhista del Bhutan ed il suo compito principale è quello di dirigere il Dratshang Lhentshog (Commissione per gli Affari Monastici) e di svolgere la funzione di arbitro in questioni dottrinali. Il Je Khenpo presenzia a molte importanti funzioni liturgiche e religiose che si svolgono nel Paese. 


lunedì, aprile 05, 2021

Rosa d'Oro della Cristianità

La Regina Elena di Savoia riceveva la Rosa d'Oro della Cristianità

5 aprile 1937


Il 5 aprile 1937, nella Cappella Paolina del Quirinale, la Regina Elena, consorte del Re Vittorio Emanuele III di Savoia, riceveva la Rosa d’Oro della Cristianità, da parte di Pio XI, per il suo impegno evangelico, come donna cristiana e caritatevole, oltre che Sovrana.

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria furono colpiti da un devastante terremoto, ed i primi ad accorrere furono la Regina Elena e Vittorio Emanuele III.

La rosa d'oro è una distinzione onorifica, attribuita dai papi della Chiesa cattolica. Si trattava inizialmente di una singola rosa d'oro, in seguito di un cespo con più rose in oro e pietre preziose. La rosa d'oro viene benedetta dai papi la quarta domenica di Quaresima, detta anche la dmenica della rosa.

In origine era destinata a re o regine, ma dopo il 1759 esclusivamente alle regine. 

La Rosa d’Oro fu istituita da Papa Leone IX nel 1049; tra gli altri, fu conferita al Re Enrico VIII d’Inghilterra, al Conte Amedeo VI di Savoia, a Maria Pia di Savoia, Regina del Portogallo, e, nel 1926, a Elisabetta di Wittelsbach, madre della Regina Maria José. Nel 1956 fu concessa alla granduchessa Carlotta del Lussemburgo.

La Rosa ricevuta dalla Regina Elena fu riconsegnata nell’ottobre del 1983 alla Basilica Papale di S. Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, per volontà testamentaria del figlio Re Umberto II.