Re Gyanendra del Nepal festeggia il suo 76° compleanno
7 luglio 2023
Il Re Gyanendra Bir Bikram è nato a Kathmandu, il 7 luglio 1947, figlio secondogenito del re Mahendra e della principessa Indra, è anche il fratello minore del defunto Birendra, che fu assassinato nel 2001.
Sposa Komal Rajya Lakshmi Devi Shah ed ha 2 figli : il principe ereditario Paras (nato il 30 dicembre 1971) e la principessa Prerana (nata il 20 febbraio 1978).
Gyanendra studia al Collegio San Joseph di Darjiling, in India , e si laurea nel 1969 alla Università Tribhuvan di Kathmandu. In quanto figlio minore, non è direttamente coinvolto in attività istituzionali durante il regno di suo padre, Mahendra, ma è attivo in diverse organizzazioni ambientaliste nonché in alcune aziende commerciali.
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Nel giugno 2001, però, la sua vita prende una svolta drammatica. Il 1 giugno, il principe ereditario Dipendra assassina il re Birendra e altri otto membri della famiglia reale. Con il suicidio di Dipendra il giorno successivo, Gyanendra è chiamato a salire al trono, cosa che accade il 4 giugno.
Affronta l'arduo compito di guidare un paese in fermento politico da quando una sanguinosa insurrezione è lanciata nel 1996 in alcune zone del Paese da una fazione maoista radicale che vuole sostituire la monarchia con un governo comunista. Entro la metà del 2002 l'intensa rivalità tra diversi importanti partiti politici e le periodiche insurrezione creano un'atmosfera di confusione e disordine in Nepal.
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Nel tentativo di controllare l'insurrezione, il Re Gyanendra è obbligato ad adottare politiche viste come autoritarie che però sono dannose NCHE per la monarchia. Nell'ottobre 2002 scioglie il Parlamento; nomina una serie di primi ministri e ripetutamente rinvia le elezioni.
Nel febbraio 2005 il re Gyanendra, in un tentativo di risolvere la questione maoista, sciolse il governo ed esercitò il potere esecutivo fino all'aprile 2006, quando il movimento democratico e le pressioni internazionali lo costrinsero a concedere il ritorno alla democrazia multipartitica prima del tempo da lui previsto. A novembre il governo e l'insurrezione maoista firmano un accordo di pace mediato dalle Nazioni Unite. Con l'entrata in vigore della Costituzione provvisoria del Nepal (2007) la figura del monarca fu svuotata sia del potere politico sia di quello militare e religioso, per cui le funzioni del capo dello Stato furono provvisoriamente esercitate fino al 2008 dal Primo ministro in attesa delle elezioni per l'Assemblea Costituente nepalese.
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Nel dicembre 2007 si concorda l'abolizione della monarchia e nell'aprile dell'anno successivo si svolgono le elezioni per l'assemblea costituente. I maoisti vincono il maggior numero di seggi e il 28 maggio 2008 la nuova assemblea vota per dichiarare il Nepal una repubblica democratica. Gyanendra lascia il palazzo ma rimase nel paese come privato cittadino e uomo d'affari.
Il Re Gyanendra continua ad essere popolare nel Nepal, tanto che molti nepalesi si chiedono se non sia meglio la Monarchia della repubblica, visto anche che dalla proclamazione della Repubblica la situazione economica, sociale e politica è peggiorata.
Molti nepalesi continuano a sostenere la Monarchia visto la diffusa corruzione nella classe politica, governi instabili e stili di vita frivoli. Inoltre non si deve dimenticare che la monarchia è stata rovesciata con la violenza dai rivoluzionari maoisti, che unilateralmente avevano imposto la repubblica senza referendum e senza una nuova costituzione. Nel 28 dicembre 2007 il parlamento nepalese aveva approvato un emendamento costituzionale che aveva sancito la transizione dalla monarchia alla repubblica.