L'incoronazione non è un atto politico è un rito mistico che emana il fascino più profondo e regale della Monarchia.
La corona sottolinea la continuità della tradizione monarchica britannica e la sua capacità di conservare le proprie radici storiche e culturali nel tempo. L'olio ha un forte significato simbolico, rappresentando il legame tra la monarchia e la fede cristiana. L'incoronazione di un nuovo Re sancisce il passaggio di potere e la continuità della monarchia che avviene in un momento di celebrazione e di unità nazionale, in cui tutti i britannici possono unirsi per onorare la figura del sovrano e la storia della loro nazione.
Per i i media italiani (lacchè del regime repubblicano) l'incoronazione del Re è visto come una semplice tradizione pittoresca e solo giustificata da fornire un contributo positivo al bilancio economico del turismo britannico. Questa misera giustificazione che i repubblicani danno alla incoronazione dimostra quanto sia materialista la loro visione del mondo, e d'altronde anche il presidente della repubblica per vincere le elezioni deve ricevere ingenti quantità di denaro da persone o gruppi , che a sua volta dovrà ringraziare, dividendo il popolo in fazioni.
Per capire bene cos'è la incoronazione è importante conoscere gli oggetti principali che saranno utilizzati durante la cerimonia.
Il momento più sacro della incoronazione è l’unzione, e che non verrà trasmessa in tv per rispetto e per questo sarà nascosto alla vista del pubblico. Il re siede su un antico trono, noto come "Sedia di sant’Edoardo", costruito per re Edoardo I nel 1300 per contenere la "Pietra del Destino", nota anche come la "Pietra di Scone", sulla quale i re di Scozia sono stati incoronati da tempo immemorabile fino a quando, nel 1296, l’ultimo re fu sconfitto da Edoardo I. Nel 1996 la "Pietra di Scone" è stata rispedita in Scozia dal primo ministro John Major per rispetto agli scozzesi, ma viene ora restituita per la cerimonia della incoronazione.
Carlo III sarà unto sul petto, sul capo e sulle mani con l’olio contenuto in un’aquila d’oro realizzata per l’incoronazione di Carlo II, il 23 aprile 1661. L’aquila evoca la foggia del primo contenitore di olio santo di circa 900 anni fa che si dice fosse stato donato a San Thomas Becket dalla Vergine Maria. Il cucchiaio d’oro in cui viene versato l’olio risale al XII secolo ed è l’oggetto più antico utilizzato nella cerimonia.
La fase successiva è quella dell'investitura. L'arcivescovo di Canterbury porrà sul capo di Carlo III la corona di Sant'Edoardo, risalente al 1661. Nella Corona Imperiale di Stato (che non si riferisce all’impero coloniale, ma alla sovranità autonoma della Monarchia inglese) spiccano due gioielli. La grande pietra rossa sul davanti, nota come il rubino del Principe Nero e lo zaffiro nella croce in alto che è al tempo stesso una reliquia sacra ed un gioiello della Corona, tolto 900 anni fa dalla tomba del santo Edoardo il Confessore.
Poi il sovrano riceverà gli altri simboli del suo potere: il globo, l'anello dell' incoronazione, lo scettro con la croce e lo scettro con la colomba. Tutti questi oggetti e le altre insegne regali per l’incoronazione non appartengono al re, bensí alla Corona, che condividono ciò che resta dell’aura archetipa della regalità.
L'incoronazione di un Re non è un atto politico, è un rito mistico con una forte connotazione religiosa, che dona alla Monarchia il senso di sacralità, che è proprio il fascino più profondo e straordinario della Monarchia.