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venerdì, dicembre 15, 2023

Famiglia reale celebra Slava

Il Principe Alessandro di Serbia e la Principessa Caterina celebrano la Slava.

13 dicembre 2023

Seguendo la tradizione secolare del popolo serbo, il Principe Alessandro di Serbia e sua moglie, la Principessa Caterina, hanno celebrato la Slava.

La liturgia della Slava si è svolta nella cappella del Palazzo Reale di Belgrado, presieduta dal Patriarca Porfirij di Serbia , afiancato dal vescovo Dositej di Lipljan e da sacerdoti dell'arcidiocesi di Belgrado.

La celebrazione includeva rituali come la condivisione di vino, una candela di cera d'api, la preparazione di grano e la presenza di una torta tradizionale chiamata slavski kolač.

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Significato della Slava

La Slava, o glorificazione del Santo Protettore di Famiglia è, insieme al Natale e alla Pasqua, la ricorrenza di natura religiosa e spirituale più sentita dai serbi, una espressione della Fede Cristiana Ortodossa che distingue il popolo serbo dalle altre popolazioni balcaniche,

Attraverso la celebrazione del Santo Protettore di Famiglia, la famiglia rende grazie al Signore per la salute, la pace, la protezione e per tutte le “buone cose” che ogni giorno riserva ai suoi fedeli. 

La scelta del giorno in cui viene celebrata la Slava risale ai tempi in cui i missionari cristiani convertirono i serbi alla Fede Ortodossa, e nel caso dei Karadjordevic, la famiglia reale serba, il patrono è sant'Andrea, festeggiato il 13 dicembre secondo il nuovo calendario ortodosso.

Principe Alessandro

Il Principe Ereditario Alessandro ha sottolineato l'importanza della Slava nel sottolineare la continuità tra le generazioni, ed ha dichiarato che questa festività rappresenta un legame indistruttibile con il passato e il custode del futuro della famiglia reale serba.

Il Principe serbo ha condiviso il suo pensiero sulla Slava come momento di unione nelle sfide e di ringraziamento nelle benedizioni, ed ha enfatizzato la necessità di rimanere umili e uniti come nazione e popolo di Dio.

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Conclusione

La Slava celebrata dalla famiglia reale al Palazzo Reale di Belgrado non solo ha onorato una tradizione religiosa ma ha anche sottolineato il legame tra passato, presente e futuro della Monarchia serba, rafforzando un forte senso di identità nazionale e spirituale.

Inoltre la presenza di rappresentanti di diverse fedi ha sottolineato l'unità e l'inclusività della celebrazione, trasformandola in un momento di condivisione e comprensione tra diverse comunità. 


Margherita di Romania riceve diplomatici

Margherita, Custode della Corona della Romania, riceve il corpo diplomatico accreditato a Bucarest

13 dicembre 2023

Sua Maestà il Custode della Corona rumena ha ospitato il Corpo Diplomatico accreditato a Bucarest, in una cerimonia che si è svolta presso la Sala del Trono del Palazzo Reale.

Il primo ricevimento di questo genere avvenne 157 anni fa, nella Sala del Trono dell'allora Palazzo Reale, organizzato dal principe sovrano Carol I, nel suo primo anno di regno. Successivamente, ogni nuovo anno, i Re Carol I, Ferdinando, Carol II e Michele I mantennero la tradizione di onorare i legami diplomatici tra Romania ed i Paesi del mondo. Dopo un'interruzione di cinque decenni, re Michele I riprese questa tradizione nel dicembre 1997, a Bucarest. 

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Sua Maestà il Custode della Corona ospita questi eventi dal 2009, che si sono svolte presso la Sala dei Re del Palazzo Elisabetta, nella Sala d'Onore del Castello Pele e dal 2016 in poi, presso la Sala del Trono nel Palazzo Reale.

Alla presenza del Custode della Corona e del Principe Radu, il ricevimento è iniziato con il canto dell'Inno Reale, seguito dal discorso di Margherita di Romania, e poi dal discorso del preside ad interim del Corpo diplomatico straniero in Romania, Rana Mokaddem, ambasciatrice della Repubblica libanese a Bucarest.

Nel suo discorso il Custode della Corona ha esposto la sua preoccupazione per gli sviluppi tragici in Medio Oriente, sottolineando il profondo legame storico della Romania con quella regione. Ha poi spaziato sulla situazione in Ucraina,Margherita, avvertendo i diplomatici sugli sforzi russi di destabilizzare la Moldavia, ed ha anche condiviso il suo coinvolgimento nel processo di adesione della Moldavia all'Unione Europea. 

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Il Custode della Corona ha sottolineato che il cammino è costoso e complesso, ma le alternative sono ancora più onerose. Infine, ha ritornato alle sfide interne, come l'ingresso nell'area Schengen e la coesione nella NATO, evidenziando la necessità di cooperazione per affrontare le sfide emergenti.

giovedì, dicembre 14, 2023

Luce della Pace da Betlemme

Il Principe Alberto e la Principessa Charlene di Monaco ricevono la Luce della Pace da Betlemme

13 dicembre 2023

Le Loro Altezze Serenissime il Principe Alberto II e la Principessa Charlene di Monaco hanno ricevuto la Luce della Pace da Betlemme, da parte della giovane scout austriaca Michael Putz, alla presenza del governatore dell'Alta Austria,  Thomas Stelzer, dal Mons. Dominique -Marie David, dall'Arcivescovo di Monaco e da diverse autorità austriache e monegasche.

La Luce della Pace da Betlemme è un'iniziativa internazionale cominciata nel 1986 in Austria, che consiste nell'accensione di una lampada nella grotta della Basilica della Natività di Betlemme e nella distribuzione della luce nella maggior parte dei paesi europei.
Da allora ogni anno, un bambino dell'Alta Austria accende una lanterna presso la Grotta della Natività a Betlemme, questa lanterna si è poi diffusa in tutta Europa, grazie all'impegno del movimento scout.

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Luce della Pace da Betlemme 

La Luce della Pace da Betlemme simboleggia il desiderio di riavvicinamento tra i popoli e le religioni. In questo periodo di disordini, la luce assume un significato simbolico ancora più rilevante, rappresentando la volontà e la responsabilità di costruire la pace.

L'accoglienza della Luce della Pace da parte del Principe Alberto e della Principessa Charlene non solo sottolinea l'importanza di tradizioni antiche, ma trasmette un messaggio di speranza e unità, promuovendo valori di pace e riconciliazione in un mondo che ne ha più che mai bisogno.

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