Articoli in evidenza:

domenica, dicembre 31, 2023

Casa Savoia e Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena aiutarono Messina colpita dal terremoto

28 dicembre 1908

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono la Regina Elena e Re Vittorio Emanuele III.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

LEGGI ANCHE : 71 anni fa moriva la Regina Elena d'Italia

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano : "Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

LEGGI ANCHE : Nascita di Vittorio Emanuele III di Savoia, Re d'Italia

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli, ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità, soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli, sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana, una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.

Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura, coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene, di notte se non possiamo di giorno, con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa, sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.

LEGGI ANCHE : Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena in Italia ma purtroppo non al Pantheon ...


Re del Bhutan alla Salhang Tendrel

Il Re del Bhutan alla cerimonia di Salhang Tendrel per l'aeroporto internazionale di Gelephu 

25 dicembre 2023

Sua Maestà il Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck del Bhutan ha presieduto la cerimonia di Salhang Tendrel per l'aeroporto internazionale di Gelephu, alla presenza di Sua Santità Je Khenpo, che ha coinvolto anche il governo ad interim, alti funzionari governativi, l'ambasciatore indiano e di tutte le tradizioni buddiste presenti in Bhutan.

LEGGI ANCHE : 116° Giornata Nazionale del Regno del Bhutan

La cerimonia "Salhang Tendrel" è un rituale sacro e significativo nella cultura bhutanese, una pratica che precede l'inizio di qualsiasi progetto di costruzione, che riflette il profondo rispetto della cultura bhutanese per la Terra e per le forze divine che la custodiscono. Nella cultura bhutanese, la terra è considerata sacra, e la cerimonia di Salhang Tendrel è un atto di rispetto nei confronti di questa divinità, che si crede che protegga il territorio.

LEGGI ANCHE : Il principe Jigme Namgyel Wangchuck celebra il compleanno di suo nonno ad una cerimonia religiosa.

Infatti la presenza di Sua Santità Je Khenpo sottolinea proprio la sacralità della cerimonia, collegando la spiritualità alla sfera pubblica.

Inoltre l'aeroporto internazionale di Gelephu sarà un catalizzatore per lo sviluppo economico locale, facilitando il turismo e favorendo gli scambi commerciali internazionali, che  non solo porterà prosperità alla regione, ma contribuirà anche al benessere dell'intera Nazione.

Principessa Kako compie 29 anni

La Principessa Kako festeggia il suo 29° compleanno

29 dicembre 2023

La principessa Kako è nata a Tokyo, il 29 dicembre 1994, ed è la seconda figlia del Principe ereditario Akishino e della Principessa Kiko, ha una sorella maggiore, la Principessa Mako (che si è trasferita negli Stati Uniti dopo essersi sposata con Kei Komuro) ed un fratello, il Principe Hisahito.

Il padre della principessa Kako, il principe Akishino, e suo fratello minore, il principe Hisahito, sono rispettivamente il primo e il secondo in linea di successione al trono, dopo che suo zio Naruhito che è salito al trono.

LEGGI ANCHE : La principessa Kako partecipa alla cerimonia di premiazione per l'inverdimento urbano

La principessa Kako si è laureata alla International Christian University di Tokyo, ed in seguito si è dedicata ai doveri ufficiali come membro della famiglia imperiale giapponese.

La principessa Kako a maggio è diventata un'impiegata temporanea part-time della Federazione giapponese dei sordi, ed in ottobre è diventata presidente onorario della Japan Tennis Association.

In occasione del compleanno l'Imperial Household Agency del Giappone ha pubblicato alcune foto della Principessa Kako scattate  il 2 dicembre presso la tenuta Akasaka a Tokyo. 

LEGGI ANCHE : La principessa Kako al Monumento del Centenario dell'Immigrazione Giapponese in Perù