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sabato, aprile 25, 2020

25 aprile propaganda o liberazione ?

La Liberazione : propaganda politica per 'repubblicanizzare' l'Italia

25 aprile

La recente Storia italiana è stata sempre manipolata dalla repubblica per dare lustro a se stessa, ed un chiaro esempio è la Liberazione.
Infatti per imporre "il suo 25 aprile" il regime repubblicano ha cancellato i fatti e le persone che potevano impedire di "repubblicanizzare" il Paese e ha politicizzato a sua vantaggio tutto quello che avvenne dopo il 1943.

Una frangia consistente (ma non maggioritaria) dei partigiani, formata per lo più da comunisti, hanno utilizzato la liberazione per imporre le loro idee politiche, compreso quello di denigrare Casa Savoia ed di spingere molti italiani a votare per la repubblica nel referendum istituzionale del 1946.

Se la liberazione non fosse stata nella mani dei comunisti, la Monarchia avrebbe stravinto, visto che senza i brogli la monarchia ha vinto lo stesso ...

La Liberazione, invece di essere la festa di tutti gli italiani, è diventata propaganda politica, ed ecco che le sue celebrazioni provocano sempre retoriche, polemiche, e contrapposizioni politiche.

Senza dubbio ci furono delle persone che contribuirono a liberare il nostro Paese, perdendo anche la loro vita, ma gli italiani che davvero liberarono l'Italia furono i soldati del Regio Esercito, fedeli al Re.
Nelle manifestazioni del 25 aprile non si è mai ricordato Edgardo Sogno, il leggendario Comandante Franchi e capo delle formazioni monarchico liberali - nonché Eroe della Resistenza e Medaglia d'oro al Valor Militare - e sopratutto il Corpo Italiano di Liberazione, un vero e proprio Corpo d'Armata ....

Quindi festeggiamo la Liberazione, ma non questo "25 aprile", che è strumento politico per repubblicanizzare l'Italia e dividere gli italiani.


Re del Marocco propone coordinamento contro COVID

Il re del Marocco propone ai paesi africani un coordinamento contro il COVID-19.

aprile 2020

Il re del Marocco Mohammed VI ha contattato vari capi di stato africani per discutere sull'evoluzione del coronavirus in Africa, ed ha proposto una risposta africana congiunta per combattere malattia e difendere la economia.

Il re Mohammed ha parlato con il presidente del Senegal, Macky Sall, e il presidente della Costa d'Avorio, Alassane Dramane Ouattara, di come i paesi africani possano unire i loro sforzi nella gestione della pandemia.

Sempre per affrontare il corona virus il Re del Marocco aveva invitato i medici a lavorare insieme in armonia, aveva mobilitato le forze armate e precedentemente aveva ordinato al governo di creare un fondo per modernizzare le infrastrutture mediche.

Il Re Mohammed aveva anche telefonato al re Felipe di Spagna che ambedue hanno espresso solidarietà nella lotta dei rispettivi paesi contro la pandemia.



Muna al-Hussein compie 79 anni

La principessa Muna al-Hussein di Giordania festeggia il suo 79° compleanno.

25 aprile 2020

La principessa Muna al-Hussein (di nascita Antoinette Avril Gardiner) è nata a Chelmondiston (UK), il 25 aprile 1941, seconda moglie del re Hussein I di Giordania, e madre dell'attuale Re della Giordania, Abdullah II.

Negli anni '60 suo padre era un ufficiale dell'esercito britannico di alto rango e alla fine divenne consigliere militare per la conservazione dell'acqua in Giordania, e in questo periodo incontrò il re Hussein quando aveva 19 anni.

La Gardiner sposò Ḥusayn ad Amman in Giordania, il 25 maggio 1961, e dopo il matrimonio fu chiamata Muna al-Husayn.
Non le fu concesso il titolo di regina, ma, alla nascita del suo primo figlio maschio, il titolo di Sua Altezza Reale Principessa Muna al-Husayn.
La coppia ha 4 figli: Abdullah (Re di Giordania), Fayṣal, Āʾisha e Zayn .

La coppia divorziò il 21 dicembre 1972, ma le fu concesso il permesso di mantenere il suo titolo di Altezza Reale.
Dopo la morte del Re Hussein ha continuato a vivere e lavorare in Giordania, e con l'ascesa al trono di suo figlio ha partecipato ad alcuni impegni ufficiali.