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giovedì, gennaio 11, 2024

Aggressione israeliana a Gaza

Il Re di Giordania, il Presidente egiziano ed il Presidente palestinese contro la aggressione israeliana a Gaza

10 gennaio 2024

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania, il Presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi e il Presidente palestinese Mahmoud Abbas , al vertice tenutosi ad Aqaba, hanno ribadito la necessità di mantenere la pressione per porre fine all'aggressione israeliana a Gaza e proteggere i civili.

Al vertice si è discusso della pericolosa situazione a Gaza, ed i tre leader hanno riaffermato il loro rifiuto di qualsiasi piano israeliano di sfollamento dei palestinesi in Cisgiordania e Gaza, sollecitando la denuncia internazionale e il rifiuto di questi piani.

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Si è sottolineato il loro totale rifiuto di ogni tentativo di liquidare la questione palestinese o di separare Gaza e la Cisgiordania, poiché entrambe devono far parte dello Stato palestinese, ed i capi di stato  hanno messo in guardia contro i tentativi di rioccupare parti di Gaza o di creare “zone sicure” nella Striscia, sottolineando la necessità di consentire agli abitanti di Gaza di tornare alle loro case.

I tre capi di stato hanno sottolineato la necessità di garantire la fornitura sostenibile di soccorsi ed aiuti umanitari sufficienti per alleviare la catastrofica situazione umanitaria a Gaza, ed si è messo in guardia contro le violenze estremiste dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania, nonché le violazioni contro i luoghi santi musulmani e cristiani a Gerusalemme, che potrebbero causare il caos in Cisgiordania e portare ad un'esplosione nella regione.

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Si è anche concordato di mantenere il coordinamento con gli stati arabi per trovare un orizzonte politico alla questione palestinese per raggiungere una pace giusta e globale sulla base della soluzione dei due Stati, che soddisfa i diritti legittimi dei palestinesi e garantisce l’instaurazione di un Stato palestinese indipendente sulla linea del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale.

Il Re di Giordania ha messo in guardia contro qualsiasi escalation che potrebbe portare a una ricaduta della guerra, sottolineando che l'attuale situazione pericolosa richiede sforzi straordinari per identificare i passi necessari nella fase imminente.

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