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venerdì, marzo 28, 2008

Mozzarelle repubblicane


Possiamo mangiare la mozzarella di bufala campana ?

Ormai e’ come sparare alla Croce Rossa, in Italia ogni giorno si scoprono cose che non funzionano, scandali, inefficienze, corruzioni, si spera sempre si sia toccato il fondo ma la realta’ e’ peggio.
Nella situazione caotica e paradossale - dove si passa da un allarme all’altro, dove i quotidiani non fanno altro che cavalcare l’onda degli ultimi casi per aumentare le vendite, dove le notizie dei telegiornali sono spot politici/pubblicitari oppure di cronaca nera, dove e’ sempre piu’ difficile trovare lo spazio dedicato all’approfondimento - non siamo in grado di capire la Realta’ e di dare un giudizio sereno alle cose che avvengono.
Anche per la contaminazione da diossina della mozzarella di bufala campana succede la stessa cosa ma comunque rimane sempre una certezza, e cioe’ l’assoluta incapacita’ e pericolosita’ dello stato repubblicano.

Infatti se l’allarme fosse vero, si concluderebbe che lo stato non svolgerebbe tutti quei controlli necessari e previsti dalle leggi per prevenire la salute degli italiani.
Se invece non fosse vero, lo stato non difenderebbe gli interessi delle aziende italiane, che invece operano in maniera corretta, e non tutelerebbe il lavoro, in quanto si perderebbe posti di lavoro. Secondo i produttori, in gennaio-febbraio c'è già stato un calo delle vendite del 30% e per la Coldiretti sono circa due milioni le tonnellate di falsa mozzarella Made in Italy prodotta nel mondo (in Australia e Usa) che rischiano di sostituire sugli scaffali di vendita il prodotto originale danneggiato dalle restrizioni commerciali e dalla psicosi che si sta diffondendo a livello internazionale.

La salute è una cosa seria e altrettanto seri devono essere i controlli cosa che nel nostro paese non succede, e percio' si deve stigmatizzare lo scarico di responsabilità dello stato, che appunto mette a grave rischio la nostra salute, e non il fatto che altri paesi prendano la palla al balzo per screditarci.
Insomma dobbiamo prendercela con la classe politica e con lo stato che distrugge il nostro Paese.

Come il solito in questa repubblica non c’e’ nulla di certo e di serio ma solo sospetti e dubbi.
Il Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, De Castro, ha tenuto una conferenza stampa per rassicurare che non esisterebbe un caso mozzarella di bufala: Non c’è nessun blocco, ma solo una preoccupazione di questi Paesi di fronte a questa enorme bolla mediatica: è solo un blocco temporaneo legato all’acquisizione di dati, non ci sono analisi che abbiano individuato qualcosa.
Leggi newsfood

Per il ministero della Salute, i primi risultati sull'eventuale presenza di sostanze tossiche nella mozzarella avevano evidenziato positività alla diossina, molto limitate, per il vicepremier D'Alema l’allarme e’ eccessivo e immotivato invitando a non alimentare una psicosi"che non ha alcuna giustificazione e spiegando che il blocco da parte di alcuni Paesi come Corea del Sud e Giappone è solo di tipo preventivo.

Per lo stato l’allarme diossina nella bufala e’ solo una bolla mediatica, ma perche’ dimentica che si e’ arrivato a questo allarme dopo il caso (ancor ora irrisolto) dei rifiuti campani ?
Non si puo’ credere a quello che dice lo stato per il semplice motivo che e’ il massimo corresponsabile !

Inoltre il giudizio negativo della Commissione europea dimostra l'assoluta mancanza di credibilita’ da parte della repubblica italiana.
Le misure messe in atto dall’Italia sul caso della mozzarella contaminata alla diossina secondo la Commissione europea sono insufficienti, che chiede al governo italiano di adottare ulteriori provvedimenti per garantire che la mozzarella contaminata non entri nel mercato Ue.
Leggi Mozzarelle, l'Ue bacchetta l'Italia:"Misure insufficienti, provvedete

E non solo, basta leggere alcuni autorevoli giornali stranieri, dove la mozzarella e' diventata simbolo negativo del "made in Italy".
sulla prima pagina del sito del Los Angeles Times campeggia una foto della mozzarella, mentre il Wall Street Journal parla di grande paura

I quotidiani stranieri confermano la mia tesi, cioe’ che la contaminazione della mozzarella evoca responsabilità politiche piuttosto che legami ai rifiuti tossici.
La migliore mozzarella vive dal latte delle bufale vicino a Napoli, regione disseminata di rifiuti tossici, illegali e controllati dalla mafia e dal regime repubblicano, che i governi italiani non sono riusciti a ripulire da decenni.

Il fatto che le informazioni fornite dallo stato repubblicano sono state considerate dall’Europa incomplete e insufficienti va ben oltre il già angoscioso tema, in quanto evidenzia una totale mancanza di trasparenza, una criminale sottovalutazione del problema da parte dell’esecutivo e anche una incredibile dabbenaggine politica.
Il marasma repubblicano, non è solo un fatto di monnezza e diossina, ma scopre sepolcri imbiancati dei politici ed e' anche un'accusa a quel giornalismo italiano che non ama certo la trasparenza e che ubbidisce sempre al regime.
Dopo il monnezzagate il mozzarellagate.

Ritorno da dove ero partito : possiamo mangiare la mozzarella di bufala ?
Chi ci ridara' le mozzarelle di bufala?

lunedì, marzo 24, 2008

Olimpiade di Pechino, contestata la fiaccola



Ad Olimpia, tra antichi riti ellenici e proteste, è iniziato il lungo viaggio della fiamma olimpica verso Pechino.

Per timore di un gesto mediatico dei tibetani la polizia greca aveva blindato il sito archeologico ma alcuni attivisti di Reporters sans Frontières, l’associazione che si batte per i diritti della libera stampa, sono riusciti a contestare la cerimonia di accensione della fiaccola olimpica proprio durante parlava Liu Qi, presidente del comitato organizzatore di Pechino 2008.
Un attivista ha sventolato una bandiera con i cinque cerchi olimpici a forma di manette e la scritta boicottate i Paesi che disprezzano i diritti umani, l’altro ha cercato di impadronirsi del microfono.
Sono stati subito bloccati dal servizio di sicurezza. Una dozzina di manifestanti ha poi inscenato una protesta nelle strade di Olimpia.

Per nascondere la contestazione la televisione cinese per alcuni secondi ha sospeso la trasmissione in diretta della cerimonia.

Nel frattempo il governo tibetano in esilio a Dharamsala (India) ha portato a 130 il numero dei morti accertati durante le manifestazioni in Tibet. Il governo cinese ne ha ammessi finora 19.

venerdì, marzo 21, 2008

Veltroni, Berlusconi e l'Italia


Se un importante esponente della casta ed appartenente alla parte politica piu' conservatrice del regime dice che c’e’ bisogno di costruire una nuova Italia che cresca come negli anni del dopoguerra allora la repubblica e’ proprio fallita.

Evidentemente la situazione politica e sociale di quel tempo era diversa da quella di adesso, l’Italia era devastata dalla guerra piu’ grande della Storia e dalle due ideologie (nazismo e comunismo) che modificarono in peggio il mondo, ma un confronto puo' essere utile per capire meglio la situazione.

Anche lo slogan piu’ usato da Berlusconi - Rialzati Italia – conferma l'allarme lanciato da Veltroni.
Visto che, per fortuna, non abbiamo subito un’altra guerra, i motivi che ci spingono disperatamente a ricostruire l’Italia sono di carattere prettamente politico e non militare.
In maniera analoga a quello che avvenne nell'URSS anche la repubblica italiana crolla per implosione , cioe' il regime crolla senza bisogna di spinte esterne.

Evidentemente quando un regime crolla da solo significa che il cedimento e’ intrinseco al sistema e che quindi e’ impossibile riformarlo, e' analogo a quando, per questioni di sicurezza e buon senso, si decide di abbattere un edificio nel quale le colonne portanti ormai non reggono piu’.

Per un sistema politico non c’e’ niente di peggio di una implosione perche’, senza bisogno di un contro-potere o di una propaganda opposta, tutti lo considerano molto negativo e quindi il sistema e' definitivamente rifiutato.
Il segno del completo sbaraglio in cui versa la repubblica, distrutta da una grave implosione politica, sono anche gli slogan usati dai partiti, molti dei quali sono comici e disperati, con i quali si presenta la presunta nuova classe politica:
"Yes, we can", "Si puo’ fare", “Rialzati Italia”, “Nuova Italia” ....
In poche parole la classe politica che finora ci ho rovinato adesso, con un bel maquillage - con frasi ad effetto, con liste elettorali nate all’ultimo momento, con partiti fantasmi e senza base popolare - si presenta come il nuovo salvatore della patria.

Adesso il rischio peggiore che corriamo e’ che questa implosione politica paralizzi il Paese, che impedisca un vero cambiamento, che le riforme diventino solo l'alibi del regime per sopravvivere.
Io ho l’impressione che il mostro Veltrusconi - o partito unico PDL-PD – rappresenti l’ultimo atto nel quale il regime cerchera' di riciclarsi e sopravvivere.

Gli italiani capiranno di non farsi fregare di nuovo e di darsi da fare?


ELEZIONI: VELTRONI, FARE ITALIA INNOVATIVA COME NEL DOPOGUERRA

Savona, 20 mar. - (Adnkronos) - Costruire un'Italia nuova che cresca come negli anni del dopoguerra e' il messaggio centrale del discorso tenuto questa sera a Savona dal leader del Partito democratico Walter Veltroni.

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