Il Re di Giordania ha parlato al podio del Vertice delle Nazioni Unite sugli "Obiettivi di Sviluppi del Millennium".
20 settembre 2010
Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG) delle Nazioni Unite sono otto obiettivi che tutti i 191 stati membri dell'ONU si sono impegnati a raggiungere per l'anno 2015.
sabato, settembre 25, 2010
La battaglia d'Inghilterra
Il Principe di Galles, il principe William, e la duchessa di Cornovaglia erano presenti alla commemorazione della battaglia d'Inghilterra che segnò la fine del desiderio di Hitler di conquistare la Gran Bretagna.
19 settembre 2010
La battaglia d'Inghilterra è il nome storico della campagna aerea combattuta sui cieli della Manica e dell'Inghilterra fra l'aviazione britannica e quella tedesca. Ebbe inizio il 10 luglio 1940 e si concluse il 31 ottobre, quando la RAF riuscì a respingere l'invasione pianificata dalla Germania segnando quindi la fine della superiorità aerea della Luftwaffe.
Alla commemorazione c'erano anche gli ultimi piloti superstiti che combatterono la battaglia.
Inoltre per la prima volta, tutti i Diari operativi del Comando dei Fighter di quel periodo sono stati pubblicati integralmente.
Durante la messa tenuta all'Abbazia di Westminster, 6 veterani della RAF hanno camminato lungo la navata per portare l'albo d'oro con i nomi di circa 3000 equipaggi degli aerei che impedirono l'invasione nazista nel 1940.
Il Principe di Galles sembrava asciugarsi una lacrima mentre gli ultimi veterani sfilavano davanti a lui.
Per il 70 ° anniversario della Battaglia d'Inghilterra c'è stato anche un speciale passaggio in volo di aerei militari (Spitfire e Hurricane) sopra Westminster Abbey, nel centro di Londra.
Il Principe di Galles, in quanto patrono dell'Associazione dei Fighter della Battaglia d'Inghilterra, ha presieduto la sfilata.
Ricordo che il principe William, anche lui presente alla commemorazione, solo pochi giorni aveva ottenuto il diploma di pilota di elicotteri specializzato in missioni di salvataggio presso la Royal Air Force.
Link
In pictures: Royals pay tribute to Battle of Britain
The Battle of Britain History Site
19 settembre 2010
La battaglia d'Inghilterra è il nome storico della campagna aerea combattuta sui cieli della Manica e dell'Inghilterra fra l'aviazione britannica e quella tedesca. Ebbe inizio il 10 luglio 1940 e si concluse il 31 ottobre, quando la RAF riuscì a respingere l'invasione pianificata dalla Germania segnando quindi la fine della superiorità aerea della Luftwaffe.
Alla commemorazione c'erano anche gli ultimi piloti superstiti che combatterono la battaglia.
Inoltre per la prima volta, tutti i Diari operativi del Comando dei Fighter di quel periodo sono stati pubblicati integralmente.
Durante la messa tenuta all'Abbazia di Westminster, 6 veterani della RAF hanno camminato lungo la navata per portare l'albo d'oro con i nomi di circa 3000 equipaggi degli aerei che impedirono l'invasione nazista nel 1940.
Il Principe di Galles sembrava asciugarsi una lacrima mentre gli ultimi veterani sfilavano davanti a lui.
Per il 70 ° anniversario della Battaglia d'Inghilterra c'è stato anche un speciale passaggio in volo di aerei militari (Spitfire e Hurricane) sopra Westminster Abbey, nel centro di Londra.
Il Principe di Galles, in quanto patrono dell'Associazione dei Fighter della Battaglia d'Inghilterra, ha presieduto la sfilata.
Ricordo che il principe William, anche lui presente alla commemorazione, solo pochi giorni aveva ottenuto il diploma di pilota di elicotteri specializzato in missioni di salvataggio presso la Royal Air Force.
Link
In pictures: Royals pay tribute to Battle of Britain
The Battle of Britain History Site
venerdì, settembre 24, 2010
Assolto Vittorio Emanuele di Savoia
Si è concluso il processo che vedeva come imputato Vittorio Emanuele di Savoia, assieme ad altre 5 persone, per la vicenda dei nulla osta legati al videopoker.
Il principe Vittorio Emanuele di Savoia, e con lui gli altri imputati, è stato assolto con formula piena "perché il fatto non sussiste".
22 settembre 2010
Il gup del tribunale di Roma ha fatto cadere tutte le accuse nei confronti del principe per il procedimento che lo aveva portato, nell’estate del 2006, in carcere, a Potenza.
Questo esito assolutorio stabilisce definitivamente che gli arresti eseguiti 4 anni fa si fondavano su accuse inconsistenti.
Questa indagine fu avviata nel 2006 dal pm di Potenza Henry John Woodcock e poi passò a Roma per competenza.
Il principe rimase addirittura in carcere per 7 giorni e poi, per alcuni mesi, agli arresti domiciliari. E non solo, perché un mese dopo il suo arresto il tribunale del Riesame gli revoca i domiciliari, vietandogli però l’espatrio.
Quindi apprendiamo con piacere e soddisfazione l'assoluzione con formula piena ("perché il fatto non sussiste") di S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele di Savoia" ma a questo punto dovremmo chiederci:
Perché è accaduto tutto questo?
Per prima cosa da come si è concluso il processo, si capisce che l'indagine non avrebbe mai dovuto essere aperta.
Inoltre ci si chiede quanto possa essere costato allo Stato italiano un processo del quale, oltretutto, non si sentiva la necessità.
La vicenda nacque nel 2006 su iniziativa del pm di Potenza, Henry John Woodcock (un personaggio in cerca di celebrità) ma, secondo me, questa indagine fu gonfiata e pilotata da chi voleva colpire l'immagine dei Savoia e della Monarchia.
Ricordo ancora gli inviati di tv e carta stampata che bivaccavano davanti al carcere; un’accozzaglia di carta patinata stile gossip; carte giudiziarie a misura di processo e pubblicate su giornali.
Adesso è palese che Vittorio Emanuele di Savoia ha dovuto subire una vera e propria persecuzione giudiziaria.
Fu rapito da poliziotti agli ordini di Woodcock (trasferito a Potenza in macchina con i finestrini oscurati da fogli di giornale), la sua privacy violata in ogni modo e condannato dai mass-media!
S.A.R. Vittorio Emaluele è finito in un tritacarne mediatico per ben 4 anni, senza alcune sentenza pronunciata dalla magistratura.
Adesso questo calvario durato 4 lunghi anni è finito con l'assoluzione piena.
In questa repubblica oligarchica, dove la Giustizia fa molta fatica a trionfare, è davvero difficile sperare che questa verità emersa possa servire di lezione a chi persegue fini diversi da quelli della ricerca della Verità ed eviti ad altri innocenti l'ingiusta umiliazione di procedure pretestuose ed inutili.
In questo repubblica i massmedia cavalcano l'onda giacobina dell'accusa: a suo tempo tutti hanno usato titoli enormi, intere prime pagine volevano distruggere l'imputato, pubblicazioni di intercettazioni che nulla avevano a che fare con l'inchiesta.
Ora che il Principe è assolto e che finalmente ha vinto la Giustizia, alla notizia non viene dato quasi nessun risalto.....
Adesso ci stringiamo con affetto al Principe.
Avanti Savoia!
Il principe Vittorio Emanuele di Savoia, e con lui gli altri imputati, è stato assolto con formula piena "perché il fatto non sussiste".
22 settembre 2010
Il gup del tribunale di Roma ha fatto cadere tutte le accuse nei confronti del principe per il procedimento che lo aveva portato, nell’estate del 2006, in carcere, a Potenza.
Questo esito assolutorio stabilisce definitivamente che gli arresti eseguiti 4 anni fa si fondavano su accuse inconsistenti.
Questa indagine fu avviata nel 2006 dal pm di Potenza Henry John Woodcock e poi passò a Roma per competenza.
Il principe rimase addirittura in carcere per 7 giorni e poi, per alcuni mesi, agli arresti domiciliari. E non solo, perché un mese dopo il suo arresto il tribunale del Riesame gli revoca i domiciliari, vietandogli però l’espatrio.
Quindi apprendiamo con piacere e soddisfazione l'assoluzione con formula piena ("perché il fatto non sussiste") di S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele di Savoia" ma a questo punto dovremmo chiederci:
Perché è accaduto tutto questo?
Per prima cosa da come si è concluso il processo, si capisce che l'indagine non avrebbe mai dovuto essere aperta.
Inoltre ci si chiede quanto possa essere costato allo Stato italiano un processo del quale, oltretutto, non si sentiva la necessità.
La vicenda nacque nel 2006 su iniziativa del pm di Potenza, Henry John Woodcock (un personaggio in cerca di celebrità) ma, secondo me, questa indagine fu gonfiata e pilotata da chi voleva colpire l'immagine dei Savoia e della Monarchia.
Ricordo ancora gli inviati di tv e carta stampata che bivaccavano davanti al carcere; un’accozzaglia di carta patinata stile gossip; carte giudiziarie a misura di processo e pubblicate su giornali.
Adesso è palese che Vittorio Emanuele di Savoia ha dovuto subire una vera e propria persecuzione giudiziaria.
Fu rapito da poliziotti agli ordini di Woodcock (trasferito a Potenza in macchina con i finestrini oscurati da fogli di giornale), la sua privacy violata in ogni modo e condannato dai mass-media!
S.A.R. Vittorio Emaluele è finito in un tritacarne mediatico per ben 4 anni, senza alcune sentenza pronunciata dalla magistratura.
Adesso questo calvario durato 4 lunghi anni è finito con l'assoluzione piena.
In questa repubblica oligarchica, dove la Giustizia fa molta fatica a trionfare, è davvero difficile sperare che questa verità emersa possa servire di lezione a chi persegue fini diversi da quelli della ricerca della Verità ed eviti ad altri innocenti l'ingiusta umiliazione di procedure pretestuose ed inutili.
In questo repubblica i massmedia cavalcano l'onda giacobina dell'accusa: a suo tempo tutti hanno usato titoli enormi, intere prime pagine volevano distruggere l'imputato, pubblicazioni di intercettazioni che nulla avevano a che fare con l'inchiesta.
Ora che il Principe è assolto e che finalmente ha vinto la Giustizia, alla notizia non viene dato quasi nessun risalto.....
Adesso ci stringiamo con affetto al Principe.
Avanti Savoia!
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