Articoli in evidenza:

sabato, novembre 14, 2009

Elisabetta incontra il Segretario NATO

La Regina Elizabeth ha incontrato a Buckingham Palace il nuovo Segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, ex primo ministro della Danimarca.

Il Segretario generale della NATO, dopo la riunione con il Primo Ministro britannico Gordon Brown, ha detto che è fiducioso che i paesi presto aumentanno il loro impegno per la missione dell'Alleanza in Afghanistan.

La Gran Bretagna ha deciso di aggiungere 500 uomini ai suoi contingente se il governo afghano diminuerà la corruzione.

venerdì, novembre 13, 2009

20° anniversario di Akihito

Decine di migliaia di sostenitori del Trono di Crisantemo si sono radunati attorno Palazzo Imperiale del Giappone gridando 'Banzai', l'augurio di lunga vita tradizionale, per celebrare il 20° anniversario dell'incoronazione dell'imperatore Akihito.
12 novembre 2009

Emperor Akihito Celebrates 20th Anniversary On The Throne

Akihito ha fatto l'appello alle generazioni future di imparare dalla guerra del regno di suo padre, il defunto imperatore Hirohito. In una conferenza stampa prima della ricorrenza, il 75enne sovrano ha detto che è preoccupato che i giapponesi dimenticano il proprio passato.

Hirohito era considerato un dio vivente e la lealtà al trono fu utilizzato per sostenere la guerra, dopo la fine della seconda guerra mondiale nel 1945, il Trono del Crisantemo ha subito importanti cambiamenti.
Hirohito rinunciò alla sua divinità, sotto l'occupazione alleata e il suo ruolo è stato ridefinito come un simbolo cerimoniale della unità della nazione, senza significativi poteri politici.

Akihito e sua moglie, Michiko di 74 anni, sono cresciuti tranquillamente nel nuovo ruolo della monarchia.
Akihito salì al trono quasi un anno dopo la morte di Hirohito il 7 gennaio 1989, perché la nazione era ufficialmente in lutto.

Nel discorso Akihito ha detto che sta cercando di vivere le sue responsabilità del dopoguerra come simbolo nazionale e spera che l'eredità di Hirohito non sia frainteso dalle generazioni future, visto che tre su quattro dei giapponesi sono nati dopo la guerra.

Akihito ha detto che "Il regno di mio padre cominciò in un momento molto difficile. Visceralmente Lui conosceva l'importanza della pace."
Ciò che mi preoccupa di più è se la storia del passato sarà progressivamente dimenticata" ha detto.

Akihito, che aveva 11 anni quando finì la guerra, non entra in maggiori dettagli nel suo anniversario. I suoi commenti pubblici sono notoriamente prudente, evitando temi che potrebbero avere implicazioni politiche.

Ma in commento alla celebrazione sponsorizzata dal governo ha anche detto : "Non dobbiamo dimenticare che oggi il Giappone è stato costruito sui sacrifici del passato."

Hirohito rimase una figura controversa fino alla sua morte. Akihito, invece, è visto come una figura molto più neutrale e la monarchia è generalmente rispettata dalla nazione senza il fervore delle generazioni passate.

Link
Emperor Akihito

Photo Gallery: 20th Anniversary of Emperor Akihito's Accession

In pictures: Japan emperor's anniversary

Thousands turn out for 20th anniversary of Emperor's reign

Figlio di Shah chiede disobbedienza civile in Iran


Il principe ereditario dell'Iran sostiene una campagna di "disobbedienza civile e senza violenza" per rovesciare il governo di Teheran ed ha sollecitato il sostegno occidentale ad aiutare gli iraniani ma mette in guardia contro ogni intervento armato.

"Non ci sarà cambiamento senza il sostegno straniero, ma non vedo come la occupazione possa mai essere legittima."
Il figlio dello Scià ha aggiunto: "Il cambiamento deve venire in Iran con disobbedienza civile e senza violenza. Non possiamo avere il cambiamento a tutti i costi ... ciò accadrà solo con la volontà del popolo".

Pahlavi lasciò l'Iran un anno prima che suo padre, Shah Mohammad Reza, fu espulso durante la rivoluzione islamica del 1979, e ha vissuto negli Stati Uniti dal 1984.

Al Telegraph ha detto che ci sono state molte proteste per le strade di Teheran, cioè esistono gli ingredienti per il cambiamento, si è raggiunto quasi il punto di ebollizione, nonostante i tentativi del regime di reprimerle.

Ed egli ha sostenuto che solo la pressione interna avrebbe bloccato il presidente Mahmoud Ahmadinejad sul programma nucleare iraniano, tanto temuto dalle potenze occidentali perchè permetterebbe la realizzazione di armi nucleari.

Tuttavia, ha detto che la comunità internazionale deve mostrare il suo sostegno ai manifestanti che sfidano il regime di Ahmadinejad.
"Se si sventola cartelli in lingua inglese per le strade di Teheran non è per dimostrare le proprie competenze linguistiche, è per lasciare un messaggio al mondo esterno", ha detto.

Il Principe ha detto che se le sanzioni Onu non possono essere accettate, le sanzioni multilaterali devono essere imposti, aggiungendo: "Abbiamo bisogno di sanzioni intelligenti per indebolire il regime e il suo apparato senza danneggiare il popolo iraniano".

Link
Shah's son backs civil disobedience in Iran