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lunedì, luglio 20, 2009

Il duca e la duchessa di Vendome

E' stato confermato che il principe Jean e la principessa Filomena d'Orléans, il duca e la duchessa di Vendome, aspettano il loro primo figlio. Il bambino dovrebbe nascere entro la fine di quest'anno.

Il principe Jean, secondo figlio del Conte di Parigi e della duchessa di Montpensier, si è sposato con Dona Filomena de Tornos y Steinhart il 2 maggio 2009 a Senlis.

La gravidanza della principessa è stata annunciata subito dopo la loro luna di miele.

Il bambino sarà l'ottavo nipote del Conte di Parigi e, se di sesso maschile, sarà il terzo in linea di successione al trono francese, e un giorno, il capo della famiglia reale francese.

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Jean d’Orléans et Philoména : bébé en vue !

Regina Rania presidente onorario dell'UNGEI


Sua Maestà la Regina Rania Al-Abdullah di Giordania è stata nominata presidente onorario globale delle United Nations Girls’ Education Initiative (UNGEI).

La Regina Rania continuerà a sostenere tutte le ragazze che si vedono negare l'istruzione.
La nomina è arriva dopo il lavoro e gli sforzi della Regina Rania per promuovere l'accesso, la qualità e l'innovazione della istruzione, sia in Giordania ed in molti paesi come l'Argentina, il Brasile, Cina, India, Marocco e il Pakistan.

La regina Rania ha chiamato l'istruzione "un diritto umano fondamentale".
Ha inoltre osservato che le ragazze sono spinte verso la povertà per pregiudizi culturali perché le famiglie preferiscono investire nei figli piuttosto che nelle figlie quando c'è la lotta per la sopravvivenza.
Le ragazze lasciano l'istruzione presto anche perché molte scuole non riescono a fornire a loro servizi igienici che meriterebbero e che danno dignità alla vita privata.
Inoltre mancano modelli di ruolo femminile da emulare, per aiutarli a immaginare quello che potrebbero diventare.

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UNGEI Statement on Queen Rania’s Appointment as Honorary Global Chair

venerdì, luglio 17, 2009

Napolitano firma e critica la legge sulla sicurezza

Nonostante napolitano stia cercando di interpretare con prudenza ed equilibrio il suo mandato, ogni tanto, commette l'errore di andare al di là di quelle che sono le sue prerogative costituzionali, e le ultime uscite di napolitano sul pacchetto sicurezza confermano questa verità.

Questi sconfinamenti dimostrano che napolitano continua a fare politica e anche i limiti della istituzione repubblica.
Infatti con tutta la buona volontà (se davvero esiste..) il presidente non può eliminare i suoi appetiti politici che creano inevitabili conflitti tra le più alte cariche istituzionali.

Per nascondere quanto sia difficile la convivenza tra il presidente della repubblica e del consiglio - spesso due politici di schieramenti diversi - la repubblica trasforma un politico di razza (come lo è napolitano) in persona apolitica e lontano dal mondo politico al quale invece appartiene.

Inoltre non si deve dimenticare che napolitano è stato votato al parlamento solo dalla maggioranza del governo Prodi (sinistra) e che è stato un comunista convinto (ed adesso ..?) .

Si può dire che la sinistra ha raggiunto l’apice con l'elezione di napolitano al quirinale e da allora il suo potere e consenso è andato sempre più in calo, fino a diventare un partito burocratico e senza idee e programmi.

A suo tempo sul caso Englaro napolitano aveva avanzato la discutibile pretesa di un suo "no" preventivo a un decreto del governo ancora in via di scrittura per cercare di ottenere ciò che auspicava.

Adesso con una sinistra molto debole e con una destra così forte, napolitano ha capito che non può opporsi più di tanto a berlusconi, e quindi questa volta ha optato per una "promulgazione critica" del "pacchetto sicurezza".
Pur sapendo che non c'erano fondati rilievi di costituzionalità per il rinvio del testo alle Camere, per non farsi vedere dalla sinistra troppo debole con il cavaliere, ha deciso di firmare la legge criticandola.
E' assurdo promulgare una legge e contemporaneamente segnalare i rilievi. O non si firma una legge perchè va contro la costituzione oppure la si firma senza aggiungere nulla.
Che senso ha promulgare una legge e poi esprime perplessità e preoccupazione?

Ora la legge è passata e bisogna applicarla e quindi le pagine di Napolitano dovrebbero restare lettera morta. (?)

Viviamo in una repubblica dove tutto (compreso il quirinale) è nelle mani di una classe politica inadeguata ed assistiamo ad assurdi comportamenti istituzionali (anche morali).

Un Capo di Stato che promulga una legge con la sua firma e poi se ne va in giro a criticare tale legge non è una bella cosa, è un atteggiamento che fa parte del teatrino che abbonda in questa repubblica.

Anche Pera ha affermato che i comportamenti di napolitano esulano da quelli assegnatigli visto che un presidente può solo inviare un messaggio formale alla Camere, la promulgazione con dubbi e commenti non esiste.

Pera: da Napolitano comportamenti che esulano da quelli assegnatigli

Il caos repubblicano continua ....