martedì, ottobre 28, 2008
complotto obama, elezioni USA, naziskin
Il network televisivo FoxNews ha dato notizie che gli investigatori federali americani sono riusciti a sventare un complotto per assassinare il candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, Barack Obama e uccidere numeosi afroamericani, messo a punto da due presunti neo-nazisti skinheads.
I due giovani, Daniel Cowart e Paul Schlesselman, sono stati arrestati con l’accusa di possesso illegale di fucili a canne mozze. Ma secondo i procuratori del governo federale americano avevano un piano di compiere un massacro 102 afroamericani e di Obama.
A quanto si legge dalle informazioni che arrivano dalla blogosfera, il piano di questi due terroristi era questo :
1. recuperare l’arsenale svaligiando un'armeria;
2. coinvolgere un'amica per aiutarli al furto (poi andato male perchè abbandonati dall’amica);
3. prima di uccidere Obama dovevano uccidere 102 afro americani;
4. di questi afroamericani 14 dovevano essere decapitati;
5. il numero 102 = 88 + 14 non è casuale, 88 per evocare HH (Heil Hitler) e 14 come il conteggio delle parole del motto ariano "We must secure the existance of our people and a future for white children";
6. fatto questo, senza sapere come e quando, si sarebbero dedicati a Obama;
7. uccidere Barack e decapitarlo, se possibile;
8. eventualmente essere pronti al martirio.
Molto probabilmente state pensando che è tutto uno scherzo. Invece no. Pur se siamo nel piano dell'irrealtà questa notizia è vera.
In ogni caso stupisce che una notizia del genere possa avere avuto tanto spazio nei mass media ed infatti molti siti USA riportano la notizia accanto alla campagna elettorale presidenziale.
D’accordo che i giornali e TV cercano solo scoop, ma c'è sempre un limite a tutto, questa ricerca di notizia spazzatura è assurda.
Di fronte a così tanta fantasia rimango molto perplesso.
Non è per caso che questo complotto è stato, in qualche maniera, aiutato ad arte da qualcuno per condizionare l’esito delle prossime elezioni presidenziali ?
Rimane da chiedersi come è possibile che Stati Uniti possano aver tremato per il delirio di questi due ragazzi.
Visto che stiamo discutendo al limite della realtà, a questo punto ecco la mia interpretazione fantasiosa di questa notizia.
Questo complotto è un film divertente ideato da un registra alle prime esperienze che spera di diventare famoso realizzando un film d'azione sfruttando la grande popolarità delle elezioni presidenziali americane.
Dalla sceneggiatura del film si vede la potenza mondiale USA tremare per colpa di un gruppo di naziskins che seguono gli ordini di due spietati terroristi, che credono nella superiorità della razza bianca e quindi non sopportano avere un presidente di colore nero.
Il piano è diabolico e ben studiato, ma come finiscono quasi sempre i film, il bene vince sul male e così la polizia e l’FBI riescono a sventare il complotto di uccidere Obama.
Alla fine Obama diventerà il primo presidente degli Stati Uniti di coloro nero.
E tutti vissero felici e contenti....the end
lunedì, ottobre 27, 2008
Elezioni presidenziali USA, denaro e scandali
Mentre lo spettro della recessione pesa su tutti i mercati finanziari, negli USA è scattato il conto alla rovescia per l’elezioni presidenziali del prossimo 4 novembre e paradossalmente si scopre che le elezioni presidenziali e il rinnovo del Congresso Usa saranno le più costose della storia, in totale si spenderanno 5,3 miliardi di dollari.
Secondo stime del Center for Responsive Politics - organizzazione specializzata nell’analisi dei costi della politica - 2,4 miliardi sono stati investiti solo per conquistare la Casa Bianca, Barack Obama e John McCain da soli hanno raccolto e speso più di un miliardo di dollari, raddoppiando la raccolta di fondi fatta nel 2004 e triplicando quella del 2000.
E' significativo che i maggiori finanziamenti arrivano dai settori (finanziari, assicurazioni e immobiliari) che hanno causato la crisi finanziaria negli USA.
Le presidenziali americane mettono bene in risalto quanto sia assurdo il sistema repubblicano.
Stupito dalla ipocrisia e spreco di denaro, arrivo addirittura a pensare che gli intrallazzi che assistiamo ogni 7 anni per l’elezione del Quirinale sono più seri di quelle americane.
Per quanto riguarda i Democratici nei mesi precedenti Lady Clinton e Obhama hanno speso decine di milioni di dollari e fatto di tutto per prevalere l’uno sull’altra, bene alla fine li abbiamo sorridere insieme.
Non potevano mettersi d'accordo prima e risparmiare denaro pubblico ?
Sulla sponda dei Repubblicani molti scandali rischiano di pregiudicare le ambizioni presidenziali del candidato John McCain.
Risulta che i repubblicani hanno dovuto sborsare 150 mila dollari solo per l'abbigliamento, il trucco e parrucchieri della governatrice dell'Alaska, Palin, la quale a quanto pare preferisce fare shopping sfrenato nei più esclusivi grandi magazzini d’America.
Come se non bastasse dopo il Fashion-gate arriva anche un Travel-gate, tempo fa da governatrice dell'Alaska, la Palin mise a carico dei contribuenti biglietti aerei e lussuose camere d'albergo per le tre figlie, facendo pagare allo Stato Usa decine di migliaia di dollari.
Queste spese ingiustificabili sollevano addirittura interrogativi sulla loro legalità tra gli esperti di finanziamenti elettorali.
Inoltre questi scandali hanno peggiorato i rapporti tra McCain e Palin, adesso ambedue si sentono traditi, molti americani sono convinti che lei non era all'altezza di ricoprire questo incarico.
John McCain ha attaccato il suo rivale Barack Obama, perchè ha raccolto la cifra record di 150 milioni di dollari in donazioni per la sua campagna, ed ha addirittura parlato di rischi di corruzione, evocando gli scandali che travolsero Richard Nixon.
McCain ha detto che Obama sta totalmente infrangendo qualsiasi idea per mantenere i costi e le spese di una campagna elettorale sotto controllo, aggiungendo che si dovrà in qualche maniera rimediare a questa nuova ondata di spese.
Per difendersi Obama ha affermato che non fa nulla di illegale e che la storia ci dimostra che quando quantità illimitate di denaro entrano a far parte delle campagne politiche, questo porta a scandali.
In effetti Obama probabilmente non fa nulla di illegale, piuttosto è riuscito a raffinare e modernizzare il modo di raccogliere il denaro messo in palio dal sistema repubblicano, in particolare sta raccogliendo soldi on line, usa internet per trovare altri fondi.
Il presidenzialismo impone un’aspra competizione sia all’interno dei due partiti e sia tra i due candidati finali alla Casa Bianca e questo inesorabilmente lievita i costi della politica.
A parte il fatto che la politica dovrebbe sempre costare il meno possibile, non dovrebbe pagare troppo sui contribuenti, c’è un ulteriore fattore negativo.
Infatti il candidato per vincere, non deve avere il migliore programma politico o essere il più esperto, deve avere a disposizione più soldi dell’avversario per convincere gli americani a votarlo, enorme risorse finanziarie ed un marketing vincente ed il gioco è fatto.
C'è da considerare che coloro che hanno investito enormi somme di denaro per fare vincere un politico, non lo fanno per la gloria ma per avere grandi vantaggi, in seguito il presidente dovrà in qualche modo ricambiare i favori a danno dei veri interessi degli americani.
Quindi il sistema repubblicano non solo non controlla e limita le spese del suo apparato ma le alimenta, e le elezioni presidenziali americani lo dimostrano ampiamente.
La repubblica italiana, famosa per gli sprechi ed inefficienze, da tempo sta guardando con maggiore interesse il sistema americano, molti politici vorrebbero importarlo in Italia e, conoscendo l’andazzo, sono convinto che lo fanno per aumentare le spese già esorbitante.
Di fronte a tanto squallore e a tanta manifesta ignoranza di un sistema repubblicano assurdo si fa sempre più forte l’invidia per quei popoli che rifiutano questo sistema e si sentono uniti intorno ai loro Sovrani.
La Monarchia è preferibile alla repubblica.
La repubblica è il sistema più adatto per fare gli interessi della partitocrazia e delle multinazionali, osservando il mondo ci si rende conto quanta ingiustizia e spreco rappresentano le repubbliche, inficiando il corretto funzionamento dello Stato e minando anche la libertà dei cittadini.
Mi auspico che anche i repubblicani riflettano.
domenica, ottobre 26, 2008
Napolitano, Al Alamein, comunismo, nazismo
Napolitano ha fatto bene ad andare in Egitto per commemorare il 66° anniversario della famosa battaglia di Al Alamein.
Condivido il discorso di napolitano quando dice : Furono combattimenti tra i più duri e tormentati della seconda guerra mondiale, in un continuo alternarsi delle sorti tra gli opposti schieramenti. E il nostro rispetto, la nostra riconoscenza sono tanto più grandi quanto più ricordiamo, sforzandoci di ripercorrerle, le condizioni in cui i combattenti furono chiamati a operare, le sofferenze e i sacrifici che essi doverono affrontare, fino al rischio estremo e quotidiano della vita.
Nel rendere omaggio alle virtù morali e alle straordinarie doti di coraggio dei soldati, tutti guidati dal sentimento nazionale e dall’amor di patria, napolitano si è però dimenticato che tutti quei soldati erano fedeli a Re Vittorio Emanuele III.
Purtroppo nella storia male narrata dalla propaganda repubblicana c'è sempre un silenzio insopportabile sulla Monarchia e sui Sovrani, e le uniche volte che si degna di ricordarle lo fa solo per screditarle. Questo non gli fa certo onore.
Nel discorso il presidente della repubblica si è rallegrato che nel disastro della seconda guerra mondiale crollarono i nazionalismi tra gli Stati europei e soprattutto il nazismo ma, per correttezza, avrebbe dovuto aggiungere che la causa della guerra fu la contrapposizione tra due ideologie - nazismo e comunismo - ambedie aberranti ed espressione di aggressione e di dominio.
Inoltre secondo me è un errore considerare il nazionalismo un fattore solamente negativo e quasi simile al nazismo.
E' davvero difficile, se non impossibile, vedere un alto esponente del partito comunista italiano abbandonare definitivamente la sua fede politica ma, secondo me è insopportabile se questa persona, diventata capo di stato, non si pente degli errori compiuti e non chiede scusa.
D'altronde l'appoggio del PCI ( ed i brogli di Togliatti/Romiti) fu decisivo per la nascita della repubblica, ma questo fatto adesso ci impedisce di guardare verso il futuro e di migliorare il nostro Paese.
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