lunedì, ottobre 27, 2008
Elezioni presidenziali USA, denaro e scandali
Mentre lo spettro della recessione pesa su tutti i mercati finanziari, negli USA è scattato il conto alla rovescia per l’elezioni presidenziali del prossimo 4 novembre e paradossalmente si scopre che le elezioni presidenziali e il rinnovo del Congresso Usa saranno le più costose della storia, in totale si spenderanno 5,3 miliardi di dollari.
Secondo stime del Center for Responsive Politics - organizzazione specializzata nell’analisi dei costi della politica - 2,4 miliardi sono stati investiti solo per conquistare la Casa Bianca, Barack Obama e John McCain da soli hanno raccolto e speso più di un miliardo di dollari, raddoppiando la raccolta di fondi fatta nel 2004 e triplicando quella del 2000.
E' significativo che i maggiori finanziamenti arrivano dai settori (finanziari, assicurazioni e immobiliari) che hanno causato la crisi finanziaria negli USA.
Le presidenziali americane mettono bene in risalto quanto sia assurdo il sistema repubblicano.
Stupito dalla ipocrisia e spreco di denaro, arrivo addirittura a pensare che gli intrallazzi che assistiamo ogni 7 anni per l’elezione del Quirinale sono più seri di quelle americane.
Per quanto riguarda i Democratici nei mesi precedenti Lady Clinton e Obhama hanno speso decine di milioni di dollari e fatto di tutto per prevalere l’uno sull’altra, bene alla fine li abbiamo sorridere insieme.
Non potevano mettersi d'accordo prima e risparmiare denaro pubblico ?
Sulla sponda dei Repubblicani molti scandali rischiano di pregiudicare le ambizioni presidenziali del candidato John McCain.
Risulta che i repubblicani hanno dovuto sborsare 150 mila dollari solo per l'abbigliamento, il trucco e parrucchieri della governatrice dell'Alaska, Palin, la quale a quanto pare preferisce fare shopping sfrenato nei più esclusivi grandi magazzini d’America.
Come se non bastasse dopo il Fashion-gate arriva anche un Travel-gate, tempo fa da governatrice dell'Alaska, la Palin mise a carico dei contribuenti biglietti aerei e lussuose camere d'albergo per le tre figlie, facendo pagare allo Stato Usa decine di migliaia di dollari.
Queste spese ingiustificabili sollevano addirittura interrogativi sulla loro legalità tra gli esperti di finanziamenti elettorali.
Inoltre questi scandali hanno peggiorato i rapporti tra McCain e Palin, adesso ambedue si sentono traditi, molti americani sono convinti che lei non era all'altezza di ricoprire questo incarico.
John McCain ha attaccato il suo rivale Barack Obama, perchè ha raccolto la cifra record di 150 milioni di dollari in donazioni per la sua campagna, ed ha addirittura parlato di rischi di corruzione, evocando gli scandali che travolsero Richard Nixon.
McCain ha detto che Obama sta totalmente infrangendo qualsiasi idea per mantenere i costi e le spese di una campagna elettorale sotto controllo, aggiungendo che si dovrà in qualche maniera rimediare a questa nuova ondata di spese.
Per difendersi Obama ha affermato che non fa nulla di illegale e che la storia ci dimostra che quando quantità illimitate di denaro entrano a far parte delle campagne politiche, questo porta a scandali.
In effetti Obama probabilmente non fa nulla di illegale, piuttosto è riuscito a raffinare e modernizzare il modo di raccogliere il denaro messo in palio dal sistema repubblicano, in particolare sta raccogliendo soldi on line, usa internet per trovare altri fondi.
Il presidenzialismo impone un’aspra competizione sia all’interno dei due partiti e sia tra i due candidati finali alla Casa Bianca e questo inesorabilmente lievita i costi della politica.
A parte il fatto che la politica dovrebbe sempre costare il meno possibile, non dovrebbe pagare troppo sui contribuenti, c’è un ulteriore fattore negativo.
Infatti il candidato per vincere, non deve avere il migliore programma politico o essere il più esperto, deve avere a disposizione più soldi dell’avversario per convincere gli americani a votarlo, enorme risorse finanziarie ed un marketing vincente ed il gioco è fatto.
C'è da considerare che coloro che hanno investito enormi somme di denaro per fare vincere un politico, non lo fanno per la gloria ma per avere grandi vantaggi, in seguito il presidente dovrà in qualche modo ricambiare i favori a danno dei veri interessi degli americani.
Quindi il sistema repubblicano non solo non controlla e limita le spese del suo apparato ma le alimenta, e le elezioni presidenziali americani lo dimostrano ampiamente.
La repubblica italiana, famosa per gli sprechi ed inefficienze, da tempo sta guardando con maggiore interesse il sistema americano, molti politici vorrebbero importarlo in Italia e, conoscendo l’andazzo, sono convinto che lo fanno per aumentare le spese già esorbitante.
Di fronte a tanto squallore e a tanta manifesta ignoranza di un sistema repubblicano assurdo si fa sempre più forte l’invidia per quei popoli che rifiutano questo sistema e si sentono uniti intorno ai loro Sovrani.
La Monarchia è preferibile alla repubblica.
La repubblica è il sistema più adatto per fare gli interessi della partitocrazia e delle multinazionali, osservando il mondo ci si rende conto quanta ingiustizia e spreco rappresentano le repubbliche, inficiando il corretto funzionamento dello Stato e minando anche la libertà dei cittadini.
Mi auspico che anche i repubblicani riflettano.
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