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mercoledì, ottobre 01, 2008

La Russia riabilita lo zar Nicola II


La Corte Suprema russa ha formalmente riabilitato l'ultimo zar, Nicola II (e la famiglia reale), come vittima della repressione politica sovietica.
Questo gesto simbolico era stato sollecitato da tempo dai parenti che fanno parte della Famiglia Reale Russa.

La decisione è stata salutata con favore dalla Chiesa Ortodossa e dalla gran duchessa Maria Vladimirovna, una delle ultime discendenti dei Romanov, che esultano per il ristabilimento di quella che considerano una verità storica.

Il presidente Dmitry Medvedev non ha mai nascosto di essere un ammiratore dell'ultimo zar, ucciso dai bolscevichi insieme alla moglie Alexandra e ai cinque figli il 17 luglio del 1918, otto mesi dopo la rivoluzione.
Nel 1998 i resti di Nicola e della sua famiglia furono ritrovati nella foresta di Ekaterinburg, città degli Urali dove gli ultimi Romanov furono giustiziati, e vennero sepolti con tutti gli onori a San Pietroburgo, nella Chiesa dei santi Pietro e Paolo.

Non possiamo che essere soddisfatti di questa importante decisione, evidentemente i russi, cercando di liberarsi dell'orrore del comunismo, si stanno avvicinando alla Monarchia.

W lo Zar!

La Russia riabilita lo zar Nicola II
"Fu una vittima del bolscevismo"
Sentenza della Corte Suprema

La Corte Suprema russa ha riabilitato oggi lo zar Nicola II e i suoi familiari uccisi nel 1918, accogliendo la richiesta dei discendenti dei Romanov.
La riabilitazione ha un preciso significato legale in Russia in quanto riconosce che una persona è stata vittima della repressione politica durante il comunismo.

In passato tali richieste erano state respinte sulla base del fatto che non era stata presa nessuna decisione giuridica per l’esecuzione dello zar, la cui uccisione veniva così considerata un atto criminale e non politico. Nicola II, che aveva abdicato nel 1917, fu ucciso da rivoluzionari bolscevichi il 17 luglio 1918 nella cantina della casa dove era detenuto assieme alla famiglia nella cittadina di Yekaterinburg, negli Urali. Assieme allo zar vennero uccisi la moglie Alexandra, il figlio e quattro figlie.

Le salme di Nicola, la moglie e tre figlie vennero riesumate nel 1991 per essere tumulate nella tomba imperiale a San Pietroburgo. I resti dell’erede Alessio e di suo sorella la granduchessa Maria vennero trovati e identificati nel 2007 in un bosco viicno al lugo dell’esecuzione. Nel 2000 la chiesa ortodossa russa li ha tutti proclamati santi.

lastampa

martedì, settembre 30, 2008

Capitalismo, banche, USA, globalismo


Dopo il crollo delle due torri gemelle, avvenuto l’11 settembre, un’altra data fatale per l’USA, il 29 settembre la crisi di Wall Street e della Politica Americana.

Il piano di salvataggio finanziario predisposto dalla Casa Bianca e dal Tesoro è stato bocciato dal Congresso.
Il piano è stato un regalo agli istituti finanziari o una decisione per evitare un crack mondiale?
Ha prevalso il no in quanto l'ala conservatrice del congresso più vicino al capitalismo ha considerato il piano troppo simile al socialismo che altera radicalmente le regole del mercato.
Visto che ambedue i candidati alla Casa Bianca,McCain e Obama, avevano visto positivamente il piano di Bush, e che il rifiuto del Congresso è stato bipartisan, si deve concludere che la notizia rappresenta la sconfitta degli Stati Uniti e non solo di Bush.
Ci troviamo di fronte al fatto che la credibilità politica degli Stati Uniti è in profonda crisi e questo per diversi motivi.
Intanto si rileva una divisione trasversale all’interno del Congresso, questa volta i repubblicani e democratici non lottano tra loro per due modi diversi per risolvere la crisi, ma la politica nel suo complesso non sa come procedere per stabilizzare e tranquillizzare il Mercato.
Inoltre questa divisione e mancanza di strategia politica indebolirà ulteriormente la società americana.

Stiamo assistendo un momento storico, per la prima volta gli Stati Uniti non riescono più a controllare o a gestire i flussi finanziari delle borse.
La crisi stravolge non solo l’economia e le Borse mondiali ma, ancor di più, la politica americana, per gli USA si apre un periodo nero, tra i peggiori della storia americana.

Dopo l’attacco terrorista islamico che ha terrorizzato gli USA, colpita per la prima volta a casa loro, adesso gli americani perdono anche la certezza che il mercato possa sempre crescere e comunque migliorare la società , sta crollando la filosofia – se non addirittura la fede – sulla quale si base la società americana.

Anche se la situazione non è certamente paragonabile, colpisce, e non è un caso, che dopo la caduta dell’Urss, anche l’USA stia vivendo un periodo di decadenza.
D’altronde molti imperi sono crollati durante la Storia e quindi era un errore di presunzione pensare che quello americano non potesse finire mai.

Quello che rende inquietante la situazione è il profondo legame tra il Mercato e gli Stati Uniti d’America, infatti lo stato dove ha trionfato il capitalismo adesso si trova in difficoltà finanziarie, gli americani si stanno impoverendo, banche importanti sono fallite....una disfatta.

Riflettendo bene, la simbiosi tra Usa e Mercato - ciò che caratterizza gli USA dal resto del mondo - fa capire perchè la politica americana sia divisa trasversalmente in un momento delicato ed importante come le elezioni presidenziali : per gli Stati Uniti una vera crisi finanziaria a maggior ragione colpisce la politica.
E’ la prima volta che si elegge un presidente in un periodo di recessione e di crisi politica così evidenti.

La Storia stupisce o meglio gli uomini non sanno prevedere il futuro, ed in questo caso gli americani si illudevano che dopo la caduta del comunismo e l’avvento del Mondialismo avrebbero dominato il mondo.
Non sarà cosi, la Nuova Era cambierà tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti che invece pensavano di essere immuni dal terremoto causato dal Globalismo.

Come uno scherzo del destino, lo stato del capitalismo sta spegnendosi. Adesso gli USA dovranno rivedere molti suoi piani, probabilmente dovranno limitare gli interventi militari per aver più soldi per difendere i risparmi degli americani e per evitare che nascano gravi problemi sociali.

Dobbiamo riflettere seriamente, il mondo sta cambiando velocemente e già si intravedono nuovi e inediti orizzonti.
Forse, dopo esserci finalmente liberati del comunismo, dobbiamo fare altrettanto del capitalismo ?
Vedremo. Sarebbe opportuno diminuire la pressione dei grandi gruppi finanziari sulla politica, eliminare il mercato fittizio da quello reale, ma sarà molto difficile visto che il globalismo è stato ideato proprio dall'Alta Finanzia e che l'America è dominata da una forma di dirigismo bancario.

La politica economica e finanziaria dovrebbe essere in funzione dello sviluppo comune del paese, dei corpi sociali e delle persone.
Per raggiungere questo obiettivo bisogna respingere sia il capitalismo - fonte di sfruttamento economico ed espressione di una concezione anticristiana della vita - sia il comunismo - strumento di tirannide, di povertà economica, di miseria spirituale - mera sostituzione del capitalista-Stato al capitalista-privato.
Non si deve dimenticare la comune matrice culturale (materialista) nel capitalismo e nel comunismo che entrambi riducano l'uomo a lavoratore o consumatore.

Inoltre dobbiamo liberarci della visione illusoria che la cosiddetta democrazia inserita in un mercato globale fosse portatrice di benessere.
Prima di tutto bisogna riconosce che la crisi è sistemica e per trovare la strada giusta si deve ritornare alla Tradizione, intesa come la società in accordo con l’Uomo e la Natura.

mercoledì, settembre 24, 2008

Scandalo dei semafori truccati


Gli italiani sanno bene che la tassazione è eccessiva, che i servizi forniti spesso sono insufficienti e che il rapporto costi/ricavi non è favorevole visto che nonostante l’alta tassazione i servizi rimangono ad essere scadenti.
A questa situazione gia difficile da sopportare, ogni tanto si scoprano altri soprusi, l’ultimo è quello a danno degli automobilisti, infatti alcuni comuni (ma lo scandalo si sta allargando in tutto il paese) hanno truccato i semafori per migliorare i propri bilanci.

Oltre che sperare che i responsabili di questa associazione a delinquere - politici, imprenditori , vigili ...– vadano incontro alle punizioni previste, io mi chiedo perché si è creata questa situazione.
Evidentemente se molti comuni dimenticano di essere al servizio dei cittadini, se c’è un’affannata ricerca da parte delle amministrazioni locali di recuperare denaro si conclude che siamo vicini al fallimento finanziario (e non solo ..) dello stato.

Inoltre la situazione sociale-economica-politica è profondamente diversa dal passato, la repubblica non può più aumentare ulteriormente la tassazione (già a livelli alti), c’è una crisi finanziaria mondiale in corso, molti italiani si trovano in difficoltà economiche, il globalismo impone l’Italia a competere con altri Stati più forti ed efficienti, ci sono delle regole internazionali da rispettare, ecc.....
Ecco allora che per mantenere il potere, per difendere i privilegi adesso le istituzioni sfruttano il popolo addirittura con i semafori.
Ma questo non è un caso isolato!
In questa stessa logica ci sono gli autovelox posizionati e nascosti dappertutto, il pagamento dei parcheggi nelle zone blu, ormai allargate a macchia d’olio in tutta la città, insomma, come si suol dire, si sta grattando sul fondo del barile.

Si rimane davvero sgomenti e sconcertati vedere che le nuove tecnologie servono per assicurare denari ai Comuni anziché garantire la sicurezza stradale, a quanto pare le multe per l’inosservanza della segnaletica sono la quinta entrata per le casse dei Comuni, da qualche parte ho letto che gli automobilisti spendono in multe più di 1 miliardo di euro l’anno nei soli capoluoghi.
Evidentemente i bilanci dei comuni sono in rosso e le multe sono proventi importanti per le istituzioni locali che servono anche per perpetuare un sistema abnorme e clientelare.

Non si deve dimenticare che quello che avviene a livello locale succede anche a livello centrale.
A livello centrale ci sono i privilegi parlamentari, i costi top secret ed altissimi del Quirinale, ... a livello locale i Comuni alzano le tasse (ICI) e truccano i semafori ...
Infatti la repubblica italiana è diventata un sistema oligarchico suddiviso in caste – dei politici, sindacati, imprenditori, magistrati, intellettuali – che sfruttano il povero popolo per perpetua il controllo del potere.
E' il sistema repubblicano nella sua globalità che non funziona, si è ormai perso il buon senso ed il bene comune della nazione e quindi è inevitabile la degenerazione generale.

Lo scandalo dei semafori truccati riscontrato in tanti Comuni mi fa riflettere sul federalismo.
Dal punto di vista teorico il federalismo può avere dei fattori positivi, ma temo che quando si inserisce il federalismo in uno stato oligarchico suddiviso in caste il risultato finale sarà quello di avere un aumento dei privilegi e delle tasse.

Alcuni links:
blogosfera
larepubblica
asca
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