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lunedì, settembre 09, 2019

Michiko operata al seno

L'imperatrice Michiko sottoposta a un intervento chirurgico al seno 

8 settembre 2019

Sua imperatrice emerita Michiko del Giappone, ha subito un intervento chirurgico dopo la recente diagnosi di carcinoma mammario in fase iniziale.

Michiko ha 84 anni, è la madre dell'Imperatore Naruhito del Giappone e moglie dell'Imperatore-Emerito Akihito, che ha abdicato al trono imperiale all'inizio di quest'anno.

Michiko ha un carcinoma mammario in una fase che non ha chiari segni di metastasi da cancro. Una massa sul seno sinistro è stata scoperta dopo un regolare controllo sanitario a metà luglio. L'esame dei tessuti ha avuto luogo il 2 agosto e ha confermato il cancro.

Sabato la imperatrice Michiko era sarà ricoverata all'ospedale dell'Università di Tokyo e l'intervento chirurgico è durato circa quattro ore, durante il quale è stato rimosso il tessuto canceroso in anestesia generale.

L'Imperatrice emerita Michiko ha ringraziato i medici per il loro lavoro e la loro professionalità nell'individuare il cancro al seno in una fase così precoce.


Premio Index 2019

La Principessa Mary di Danimarca alla cerimonia di premiazione Index 2019

6 settembre 2019

La Principessa Mary di Danimarca ha partecipato alla cerimonia di premiazione INDEX 2019.

Il premio INDEX è un premio di design assegnato a progetti sostenibili che migliorano la vita.
Il premio è stato avviato nel 2005 ed è finanziato dallo stato della Danimarca, e viene assegnato biennalmente a 5 categorie : Moda, Casa, Lavoro, Gioco e Comunità.

Dal  totale di 1800 progetti alla cerimonia finale Index Award 2019 hanno partecipato 42 finalisti provenienti da 19 diversi paesi.



domenica, settembre 08, 2019

8 settembre 1943

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 

il Re Vittorio Emanuele III trasferisce lo Stato 

da Roma a Brindisi e salva l'Italia!


Con il "trasferimento a Brindisi", una zona sempre italiana e libera dai tedeschi, il Re Vittorio Emanuele III e il Governo rimangono ad essere gli unici interlocutori legittimi per gli anglo-americani e impediscono che l’Italia sia smembrata, come accadde alla Germania.


La cosiddetta "fuga del Re" è una falsa interpretazione storiografica imposta da chi vuole screditare la Monarchia.
Furono proprio i nazisti e fascisti a sostenere l’accusa rivolta a Vittorio Emanuele III di aver lasciato l’esercito senza ordini alla data dell’armistizio.
Dopo l'armistizio gli ordini c'erano ed erano chiari, e fu la propaganda anti-monarchica ad affermare il contrario.

In una Monarchia Costituzionale il Re, pur essendo nominalmente capo delle forze armate, non interviene direttamente nella azione di comando, ma è il Governo che prende le decisioni finali, dopo aver ascoltato il comando delle forze armate.
Quindi il Re Vittorio Emanuele III non poteva avere alcuna responsabilità e se ci fossero state delle colpe queste erano di Badoglio e dei Generali.

Dopo la proclamazione dell’armistizio si sapeva bene che i tedeschi avrebbero aggredito l’Italia. Per il patto d’alleanza stipulato il 22 Maggio 1939, l’Italia non poteva attaccare i tedeschi per il solo fatto di aver chiesto un armistizio agli angloamericani, ma si poteva ordinare di attaccare i tedeschi solo se fossero stati i tedeschi ad attaccare per primi gli italiani. Ecco il significato della frase chiave di quel proclama: “le forze armate Italiane reagiranno ad attacchi di qualunque altra provenienza”. Un significato ben chiaro a chiunque, dal Generale al più piccolo soldato.

I partiti. quasi tutti per la repubblica, approfittarono del clima di confusione, peraltro inevitabile dopo l'8 settembre, per sbarazzarsi del Re e della Monarchia. Questa propaganda anti-monarchica (la fuga) serviva per convincere molti italiani a votare per la repubblica nel referendum istituzionale.
Se non ci fosse stata questa feroce propaganda contro il Re, colpevole di essere scappato da Roma, la monarchia avrebbe stravinto nel referendum istituzionale e l'Italia sarebbe rimasta un Regno.

Insomma Re Vittorio Emanuele III trasferendo lo Stato da Roma a Brindisi salvò l'Italia, ed ecco alcuni pareri insospettabili di favoritismo monarchico.


  • Sergio Romano (Corriere della Sera, 23-06-06): debbo chiedermi cosa sarebbe successo se il Re fosse rimasto nella capitale e fosse caduto, com'era probabile, nelle mani dei tedeschi. Vi sarebbero state nei mesi seguenti un'Italia fascista governata da Mussolini e un'Italia occupata dagli alleati, priva di qualsiasi governo nazionale. La fuga, fra tante sventure, ebbe almeno l'effetto di conservare allo Stato un territorio su cui sventolava la bandiera nazionale. Non è poco.
  • Carlo Azeglio Ciampi, allora Presidente della Repubblica: il Re ha salvato la continuità dello stato (il governo italiano colmò l'incombente vuoto istituzionale, imponendosi agli alleati quale unico interlocutore legittimo).
  • Lucio Villari (Corriere della Sera, 09-08-2001): Sono, in proposito, assolutamente convinto che fu la salvezza dell'Italia che il Re, il governo e parte dello stato maggiore abbiano evitato di essere afferrati dalla gendarmeria tedesca e che il trasferimento (il termine "fuga" è, com'è noto, di matrice fascista e riscosse e riscuote però grande successo a sinistra) a Brindisi gettò, con il Regno del Sud, il primo seme dello stato democratico e antifascista ed evitò la terra bruciata prevista, come avverrà in Germania, dagli alleati.


Inoltre non è vero che a Roma non rimase neanche un membro di Casa Savoia in quanto c'era Giorgio Carlo Calvi di Bergolo era il marito della principessa Iolanda di Savoia.
Ecco cosa disse in una delle sue memorie il colonnello delle SS Eugen Dollmann: La famiglia reale e Badoglio nel frattempo erano partiti, con somma delusione del cosiddetto gruppo estremista del quartier generale di Kesselring […] Ma non trovarono che il genero del Re, il generale Calvi di Bergolo, il cui sacrificio morale ha un valore che gli italiani non dovrebbero dimenticare. […]

Secondo il maresciallo ed i suoi più intimi collaboratori, trasferendosi a Brindisi la Monarchia aveva salvato l'unità d'Italia e Roma.

Viva Re Vittorio Emanuele III !!!!