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giovedì, maggio 09, 2013

Re e Regina di Svezia in USA

Re Carlo XVI Gustavo e la Regina Silvia di Svezia sono in visita ufficiale negli Stati Uniti

8 -12 maggio 2013

Il Re e la Regina di Svezia hanno iniziato una visita ufficiale di 4 giorni negli Stati Uniti.

Questo viaggio negli Stati Uniti è stato organizzato per celebrare il 375° anniversario dell'arrivo della nave Kalmar nel Delaware che è stato il primo insediamento svedese negli Stati Uniti.

Il primo giorno i due sovrani svedesi erano accompagnati dalla Principessa Maddalena e dal suo fidanzato, Chris O'Neill, ed hanno visitato il Castle Clinton National Monument a Battery Park, New York City.

In questa occasione, la famiglia reale ha fatto un bel giro in barca per Ellis Island e Liberty Island, dove hanno potuto contemplare la maestosa statua della libertà.


In seguito, le Loro Maestà si sono diretti verso Harlem, dove hanno pranzato presso il famoso ristorante Gallo Rosso.

Nel pomeriggio il re e la regina si sono recati a Washington, DC, dove in serata hanno cenato presso la residenza svedese, dove li ha ospitato l'ambasciatore svedese Jonas Hafstrom.

Secondo alcune fonti, Le Loro Maestà visiteranno Washington DC, Philadelphia e Pennsylvania.

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Kungaparet besöker USA

Umberto II sale al trono

Il 9 maggio 1946 saliva al Trono il Principe Ereditario Umberto di Savoia, con il nome di Umberto II.

Dopo l’abdicazione del padre Re Vittorio Emanuele III, S.A.R. Umberto Di Savoia Principe di Piemonte, sale al trono del Regno d’Italia diventando il 4° Sovrano del popolo italiano.

La consorte di Umberto, Maria José, da Principessa di Piemonte diventava la Regina d'Italia.

Nonostante il suo breve regno il suo ricordo è incancellabile.

Primo messaggio agli Italiani dopo l’abdicazione di S.M. il Re Vittorio Emanuele III

Italiani!
Il mio augusto genitore effettuando il proposito manifestato da oltre due anni, ha oggi abdicato al trono nella fiducia che questo suo atto possa contribuire ad una più serena valutazione dei problemi nazionali nella pace imminente.
Nello assumere da Re quegli stessi poteri che già esercitavo da Luogotenente Generale, ho la piena consapevolezza della responsabilità dei doveri che mi attendono.
Fiero e commosso ricordo i caduti della lunga guerra, i morti nei campi di concentramento, i martiri della liberazione e rivolgo il mio primo pensiero agli italiani della Venezia Giulia e delle terre d’oltremare che invocano di rimanere cittadini della Patria comune. Ai prigionieri di cui aneliamo il ritorno, ai reduci a cui dobbiamo ogni riconoscenza, a tutte le incolpevoli vittime della immane tragedia della Nazione.

La volontà del popolo espressa nei comizi elettorali determinerà la forma e la nuova struttura dello Stato, non solo per garantire la libertà del cittadino E l’alternarsi delle parti al potere, ma per porre altresì la costituzione al riparo di ogni pericolo e da ogni violenza.
Nella rinnovata monarchia costituzionale , gli atti fondamentali della vita nazionale saranno subordinati alla volontà del Parlamento dal quale verranno anche le iniziative e le decisioni per attuare quei propositi di giustizia sociale che , nella ricostruzione della Patria, unanimi perseguiamo.

Io non desidero altro che di essere il primo fra gli italiani nelle ore dolorose, ultimo nelle liete, e nelle une e nelle altre, restare vigile custode delle libertà costituzionali e dei rapporti internazionali che siano fondati su accordi onorevoli e accettabili.

Italiani!
Mentre nel mondo sussistono divergenze e divisioni e affannosamente si ricerca la via della pace, diamo esempio di concordia nella nostra civiltà cristiana.
Stringiamoci tutti intorno alla bandiera, sotto la quale si e’ unificata la patria che quattro generazioni di italiani hanno saputo laboriosamente vivere ed eroicamente morire.
Davanti a Dio giuro alla Nazione di osservare lealmente le leggi fondamentali dello Stato che la volontà popolare dovrà innovare e perfezionare.
Confermo altresì l’impegno di rispettare , come ogni italiano, le libere determinazioni dell’imminente suffragio, che ne sono certo, saranno ispirate al migliore avvenire della Patria.


Roma, 10 Maggio 1946


W Re Umberto II !
W la Monarchia !

mercoledì, maggio 08, 2013

Elisabetta apre il Parlamento britannico

La Regina Elisabetta e il principe Filippo, accompagnati dal principe Carlo e da Camilla, duchessa di Cornovaglia, hanno partecipato alla cerimonia di apertura del Parlamento nella Camera dei Lord a Londra, Inghilterra.

8 maggio 2013

La Regina Elisabetta II ha tenuto dal trono il discorso tradizionale, e per la prima volta quest'anno, la duchessa di Cornovaglia ha partecipato alla più importante cerimonia della Monarchia britannica.



Per tradizione Sua Maestà ha tenuto un discorso - scritto dal governo e approvato dal Consiglio dei Ministri - per mettere in evidenza il programma del governo per il prossimo anno.
Dopo il discorso, Sua Maestà la Regina Elisabetta II e Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo, insieme alle loro Altezze Reale il Principe di Galles e la Duchessa di Cornovaglia, hanno lasciato la Camera dei Lord.

La partecipazione del principe Carlo all’apertura del Parlamento britannico accanto alla regina, segno che il figlio di Elisabetta II è a pochi passi dal trono britannico, soprattutto dopo che la regina, 87 anni, aveva annunciato ieri che non andrà al vertice del Commonwealth il prossimo novembre in Sri Lanka.

Come annunciato da Buckingham Palace, sarà il Principe del Galles a rappresentare la regina al vertice di Colombo, un incontro che Elisabetta ha perso solo una volta in 40 anni.

Fonti del palazzo hanno sottolineato che la decisione della regina di non partecipare al vertice del Commonwealth in Sri Lanka si inquadra in una graduale strategia di ridurre i viaggi a lunga distanza e allo stesso tempo di passare più responsabilità al figlio e agli esponenti reali più giovani.

Insomma nessuno strappo alla consuetudine, nessun salto di generazione, il successore al trono britannico sarà Carlo.

Inoltre il fatto che la prima volta la consorte duchessa di Cornovaglia abbia accompagnato il principe Carlo all’apertura del Parlamento è segno a sua volta dell’accresciuta importanza di Camilla nella famiglia reale.


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