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domenica, gennaio 20, 2013

Rivoluzione francese

Luigi XVI Re di Francia, Re Cattolico e Martire,
ucciso per giustificare la Rivoluzione e per far nascere il mito (falso) della repubblica.

Il 21 gennaio 1793 Re Luigi XVI venne ghigliottinato in Piazza della Rivoluzione, l'attuale Place de la Concorde.

La ghigliottina è stato lo strumento fondamentale della repubblica francese, tanto che il binomio rivoluzione-ghigliottina è divenuto inscindibile nella coscienza collettiva e nella memoria storica.
Infine ricordiamo quello che disse il Re ai francesi prima di essere ucciso:
Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia.
In seguito Papa Pio VI lo elevò a martire (Enciclica Quare lacrymae).
Il Papa Pio VI, nell'allocuzione al Concistoro, considerò la morte di Luigi XVI come un vero martirio, poiché la sua morte fu una conseguenza del furore satanico e anti-cattolico della Rivoluzione.

Rivoluzione francese
L'uccisione del Re di Francia ci ricorda le atrocità compiute dai rivoluzionari e ci insegna quanto siano violente e sanguinose le origine della repubblica francese.

Questo evento è stato l'inizio del perverso percorso della Storia che ci ha portato verso la decadenza nella quale viviamo adesso, una società che spesso va contro la Natura e l'Uomo.
Quasi sempre la repubblica prende il potere con la violenza, e il caso più famoso ed eclatante è la repubblica francese che sperimentò ed anticipò gli orrori poi ripetuti dal comunismo.
La brutale morte di Re Luigi XVI è ancora oggi il riflesso della instabilità patologica delle repubbliche e del declino della società moderna.

La Rivoluzione francese è il primo radicale tentativo di costruire una nuova società dove i capisaldi sono un odio verso la religione cattolica e la Monarchia, l’annientamento del passato e il culto della dea ragione, fino ad imporre uno Stato capace di totalizzare la società.
Questo stato "totalitario" ha sperimentato per la prima volta la dittatura terroristica, il genocidio politico, il culto della ideologica, che pretende di imporre a tutti il culto della dea ragione, l'unica in grado di garantire "la felicità degli uomini sulla terra" (cfr. "Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino")

Con i moti rivoluzionari francesi nasce il "Mito della Repubblica" e con l'uccisione del Re il sogno della rivoluzione si trasforma in totalitarismo .
Una volta abolita la Monarchia, la figura del Re era imbarazzante per i rivoluzionari e quindi la Rivoluzione aveva necessità di liberarsi di lui:
"in una repubblica un Re senza corona è utile per due sole cose: o per turbare la tranquillità dello Stato ed abbattere la libertà o per fortificare l'una e l'altra", diceva Robespierre.
"E' necessario condannarlo a morte immediatamente, in virtù del diritto di insurrezione".

Lo Stato d'animo dell'iniquo processo al Re Luigi XVI è ben espresso dalla frase di Saint Just:
"Non vogliamo giudicare il Re, vogliamo ammazzarlo".

Il processo al Re fu una delle più commoventi tragedie della Storia.
Se il Re risultava innocente, logicamente erano i rivoluzionari ad essere colpevoli: la sua condanna era necessaria per giustificare la Rivoluzione e il mito (falso) della repubblica .

Insomma nelle sue spinte propulsive la Rivoluzione Francese ha determinato quel "totalitarismo politico" (ora si usa l'espressione "politicamente corretto") che ha causato falsi miti come l'ideologia, il materialismo, il comunismo, il progresso ...

Matilde compie 40 anni

La Principessa Matilde del Belgio celebra il suo 40° compleanno

20 gennaio 2013

La principessa Matilde del Belgio, duchessa di Brabante e consorte del principe ereditario Filippo del Belgio, celebra il suo 40° compleanno.

In conformità con le abitudini della famiglia reale belga, l'evento si svolgerà nella privacy della famiglia.

In occasione del suo 40° compleanno la Casa Reale Belga ha rilasciato nuove immagini ufficiali della Principessa Matilde e della sua famiglia.

Ricordo che per contrassegnare il traguardo dei 40 anni della la Principessa Matilde le poste belghe hanno emesso un francobollo commemorativo .
La Principessa Matilde aveva partecipato al lancio della produzione di questi francobolli emessi.

LINK
Prinses Mathilde wordt 40 - Nieuwe officiële foto's


sabato, gennaio 19, 2013

Elisabetta andrà a Roma

La Regina Elisabetta II in visita a Roma il 6 e 7 marzo prossimi.

La regina Elisabetta II e il duca di Edimburgo, il principe Filippo, saranno in visita ufficiale a Roma i prossimi 6 e 7 marzo.
Fonti dell'ambasciata inglese, fanno sapere che i reali inglesi avranno nella capitale un'incontro "privato" con il presidente della repubblica Giorgio Napolitano.

Stupisce che la Regina non incontrerà anche Benedetto XVI in quanto sarebbe la prima volta che Elisabetta non incontra il pontefice durante una sua visita a Roma.
Ad ogni modo, Benedetto XVI e Elisabetta II hanno buoni rapporti.

Con Benedetto XVI c'è stato l'incontro a Edimburgo il 16 settembre 2010 durante il suo viaggio nel Regno Unito e lo scorso 23 maggio il Papa ha spedito alla Regina un messaggio di auguri per il Giubileo di Diamante.

Elisabetta II con Giovanni Paolo II
(1980)

Nei tre precedenti visite a Roma infatti, la regina d'Inghilterra ha sempre incontrato il Papa: Giovanni XXIII nel 1961, Giovanni Paolo II nel 1980 e 2000.

La prima è avvenuta nel 1961, ai tempi della dolce vita romana, quando lei era un giovane regina di 35 anni, da poco mamma del principe Andrea.

Anche se dal 1946 l'Italia è una repubblica (che sta morendo tra scandali, crisi economiche e incapacità) gli italiani adorano i sovrani e la prossima visita reale sarà molto seguita anche dai massmedia italiani.

VIDEO
Elisabetta II e il Principe Filippo in visita ufficiale a Roma 05/05/1961
Elisabetta a Roma 1961