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domenica, gennaio 09, 2011

Le radici del Paese, Monarchia e Savoia

A Forlì, il capo dello Stato, tornato al significato delle celebrazioni dell’Unità d’Italia, ha detto che anche il nord deve «avere coscienza delle proprie radici, del proprio contributo al moto unitario».

Innanzitutto faccio notare che i comportamenti concreti di chi a parole fa appello alla difesa delle radici dell'Italia, spesso sono stati opposti a quello invocato adesso.

Mi permetto di criticare napolitano, non solo per il suo passato, importante esponente del PCI, che aveva come paese di riferimento l'URSS, ma anche perchè, ad esempio, ignora completamente i meriti della Monarchia e di Casa Savoia.

Come è possibile mostrare, in occasione della festa del Tricolore, la bandiera della repubblica cispadana, come se fosse un punto di riferimento, invece del Regno d'Italia che realizzò l'Unità Nazionale?

La Monarchia e Casa Savoia sono stati essenziali per la realizzazione dell'Unità del nostro Paese, sono le radici della nostra Patria!!!!


Anche il direttore del Giornale Sallusti nel suo editoriale critica napolitano:
"Più che unire l'inquilino del Colle evidentemente mira a spaccare, gli italiani e il governo".
Non c'è nessun accenno, critica o richiamo a chi invece i simboli dell'Unità d'Italia li ha disprezzati per cinquant'anni. Cioè - accusa Sallusti senza mezzi termini - lui stesso e i suoi amici comunisti".
"Napolitano", incalza il direttore del Giornale, "rimuove la verità che nelle piazze del Pci invase da bandiere rosse il tricolore fosse bandito, che Bella Ciao venisse cantata al posto dell'inno di Mameli, la parola Patria considerata un residuo fascista".

Condivido quello che ha scritto sallustri, ma si dimentica che coloro che hanno indebolito l'Unità non sono stati solo i comunisti, ma la repubblica, uno Stato corrotto, decadente, perennemente in crisi che, per perpetrare se stesso, ha falsificato la Storia e screditato anche le radici del nostro Paese, la Monarchia.

Adesso dobbiamo ricostruire il Paese,
e sappiamo chi dobbiamo ringraziare....

Principe di Giordania è vice-presidente FIFA

Il Principe Ali Bin al-Hussein di Giordania è stato eletto vice-presidente della FIFA

6 gennaio 2011

All'hotel Sheraton di Doha, in Qatar, il Principe di Giordania, figlio del defunto Re Hussein di Giordania, è stato eletto vice-presidente della FIFA per il continente asiatico.



Il Principe Ali ha battuto per la carica Chung Mong-Joon, l'azionista di controllo del colosso industriale Hyundai Heavy Industries, uno dei maggiori sponsor della FIFA.

Il principe è il più giovane membro del comitato esecutivo della FIFA, 35 anni, ed è stato presidente della federazione nazionale di calcio della Giordania per un decennio e mantiene lo stesso ruolo alla testa della sempre più influente West Asian Football Federation.

La vittoria del principe Ali è avvenuta dopo poche settimane che il Qatar ha vinto il diritto di ospitare la Coppa del Mondo 2022.

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sabato, gennaio 08, 2011

Vittorio Emanuele II

Il 9 gennaio del 1878, alle ore 14,35 si spegneva a Roma nel palazzo del Quirinale VITTORIO EMANUELE II (Il Primo Re d'italia).

Fu proclamato Padre della Patria e sepolto al Pantheon che da allora divenne il sepolcreto dei Re d'Italia.