Cento anni fa moriva uno dei più grandi geni della letteratura universale, Lev Nikolaevič Tolstoj.
Tolstoj nasce il 28 agosto 1828 a Jasnaja Poljana. I genitori sono d'antica nobiltà: la madre è la principessa Marja Nikolàevna Volkonskaja mentre il padre Nikolàj è discendente di Pëtr Andreevič Tolstoj, che aveva ottenuto il titolo di conte da Pietro il Grande.
Impossibile riassumere qui tutte le opere letterali, teatrali, filosofiche, pedagogiche...
Mi è venuto spontaneo pensare all'attualità politica e sono giunto alla conclusione che non è un caso che in Italia il centenario sia stato quasi dimenticato.
Da un lato c'è la grandezza di un intellettuale che ha elevato lo spirito umano, dall'altra parte la miseria culturale che oggi padroneggia in Italia.
Una repubblica degli affari e intrallazzi non può che svalutare la cultura.
Ma c'è di peggio in Italia, perchè non solo la cultura fa fatica a sopravvivere ma anche la libertà.
Anche altri intellettuali come
Camilleri hanno detto che
gli italiani d'oggi sono meno liberi del passato.
Sia ben chiaro la colpa non è solo di berlusconi, come si limita a blaterare la povera sinistra. Destra e sinistra sono le 2 facce della stessa cosa, una repubblica oligarchica che per mantenere il potere deve controllare la cultura e la libertà.
Non ci rimane che essere liberi di lottare, criticare e pensare con la propria testa.
Speriamo che le persone intelligenti e amanti della cultura e della libertà abbiamo la forza di far sentire la loro presenza.