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domenica, maggio 16, 2010

Arciduca Rodolfo d'Austria è morto

L'Arciduca Rodolfo d'Austria, 6° figlio dell'imperatore Carlo e dell'imperatrice Zita d'Austria, è morto in svizzera il 15 maggio 2010.

Nacque il 5 settembre 1919 a Prangins, Svizzera. Sposato nel 1953 con la Contessa Xenia Bresabrasov (1929-1968) e poi con la Principessa Anne Gabrielle Wrede.
Aveva 5 figli: Anna Marie (sposata col principe Pietro Galitzine), Charles Pierre (sposato con Alexandra, principessa di Wrede), Simeone (sposato con la principessa Maria di Borbone-Due Sicilie), Johannes (1962-1975) e Catarina (sposata col Conte Maximiliano Secco d'Aragona).

Degli 8 figli dell'Imperatore Carlo e dell'Imperatrice Zita, rimangono vivi l'arciduca Otto e Felix.

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Erzherzog Rudolf ist in der Schweiz verstorben!Décès en Suisse de l’archiduc Rudolf d’Autriche, frère de l’archiduc Otto.

venerdì, maggio 14, 2010

LA CRISI DELLA GRECIA E DELL’EURO

Con il fallimento della repubblica ellenica, ci troviamo di fronte alla più grande crisi dell’Unione Europea e dell’euro.

La situazione è drammatica. La Grecia è stata commissariata, in quanto è già in default, ossia insolvente, ha bisogno di prestiti per ripagare le scadenze del proprio debito.
La crisi greca è soprattutto una crisi di fiducia. Il governo ha bisogno di soldi per intervenire nell’economia “reale” e per farlo li chiede in prestito attraverso titoli di debito pubblico, ma ormai i compratori non si fidano dello stato greco di ripagare i titoli di Stato e per essere indotti all’acquisto dei titoli chiedono interessi sempre più alti.

Nonostante il mega-prestito, il fallimento della repubblica ellenica non è stato affatto scongiurato.
Il prestito Ue-Fmi servirà a tamponare le prime necessità finanziarie e già si prevedono la sollevazione popolare per le enormi difficoltà economiche che dovrà subire la popolazione greca.
Infatti per diminuire il debito pubblico e far ripartire l’economia servono provvedimenti impopolari, osteggiate anche dai politici che temono di perdere voti.

Assistiamo alla solita sceneggiata dei politicanti che questa volta trovano il capro espiatorio nella trama degli speculatori che, in nome dell'avidità, osano dissolvere l'euro. Si parla anche di "contagio" di altri paesi, Portogallo, Spagna, Irlanda.. Italia.

Alla fine i politicanti europei decidono di acquistare i titoli tossici greci attraverso le banche centrali : 750 miliardi di euro, come se fossero noccioline, invece sono una cambiale che dovrà essere pagata dai poveri europei.

I problemi economici e politici non sono un'invenzione, e questa speculazione spazza via finalmente le falsità e le mistificazioni dei politicanti sulla situazione economica reale.
Si scopre che la Grecia truccava e taroccava i propri conti da decenni e nessuno in Europa se ne era accorto...nessuno sapeva...

Quindi altro che colpa della speculazione... la speculazione è utile perché svela le vere colpe e responsabilità dei politicanti, incapaci di svolgere il loro compito e preoccupati solo di essere rieletti alle prossime elezioni.
Manca totalmente un'idea e una visione politica che vada oltre l’immediato.

Quindi la commissione europea, l'Ecofin, la Bce e i politicanti hanno lanciato l’ordine di “salvare l’Euro a tutti i costi” e hanno deciso di stanziare 750 miliardi per impedire che la crisi dopo la Grecia possa mettere in ginocchio altri Paesi.

Di fronte a questo ordine mondiale non si può che rimanere sospettosi e preoccupati.

- Siamo sicuri che la crisi finanziaria sia causata dalla speculazione e non dalla Globalizzazione?
- E perchè la Politica non fa nulla contro la speculazione?
- E perchè la Politica non contrasta l’enorme potere dell’economia?
- E perchè la Politica subisce gli ordini dei Grandi Gruppi Finanziari?
- Quali vantaggi hanno avuto i cittadini dalla moneta unica europea?


Invece di godersi dei vantaggi(?) dell'euro, cominciamo ad "assaggiare" tutte le sue negatività, si diceva che l’euro ci avrebbe portato stabilità e ricchezza, ed invece ha già perso metà del valore della lira e tutti siamo più poveri e insoddisfatti di prima.

La economia dovrebbe essere un mezzo per avere la prosperità degli uomini, invece è la religione della società globalizzata dominata dalle “agenzie di rating” che classificano le aziende e che, aggiungendo (o togliendo) una A, segnano il destino delle nazioni.
Queste agenzie rating (Moody's, Standard & Poor's, Fitch) sono i nuovo santuari dove inginocchiarsi e prostrarsi al Dio Denaro.

Non sono un economista ma non mi fido delle rassicurazioni di rito che arrivano da Bruxelles o dai Palazzi dei politici.
La maggior parte dei politici pontificano quanto sia bello e grandioso la “Globalizzazione”, ma io invece vedo uno scenario catastrofico.

Si sono compiuti troppi errori: credere che il Fmi e il Bce potessero agire da soli, che il Mondo debba essere guidato dal Mercato, che la Finanza comandi sulla Politica, alimentare il materialismo, distruggere le nazioni e le tradizioni...

Nel caso greco l’errore grave è stato ignorare volutamente le bugie e falsità raccontate dai responsabili della Grecia.
L’Europa avrebbe dovuto muoversi molto prima. Oggi l’ipotesi più probabile rimane quella di un default sul debito con tutto ciò che ne consegue.

La speculazione è sorta perchè il mercato (giustamente) ha ritenuto che la Grecia non sia in grado di pagare i suoi debiti. Quindi la colpa non è della speculazione ma la speculazione certifica il fallimento della repubblica greca e della Unione Europea.

Il debito è stato creato dalla repubblica Grecia e l’UE non si è mai accorta di nulla, e adesso i popoli dovranno pagare gli errori fatti da chi ha creato questo sfacelo.

Ebbene la Grecia chiede soldi agli altri stati, i quali, nel timore di trovarsi in una situazione analoga (a chi tocca la prossima volta..), lo aiutano per nascondere il fallimento del sistema globale. L’ordine è stato: “salviamo la Grecia per non far fallire l’UE”.

Domanda: la Grecia a rischio default è l’inizio della fine dell’euro?

E poi, se fosse davvero colpa della speculazione, come si potrebbe continuare a credere nel “progresso” provocato dall’euro e dalla globalizzazione (come appunto si propaganda) se è facilmente e banalmente messo in crisi dagli speculatori?
Ma allora gli speculatori sono più forti e importanti dei governi e degli Stati....

Vogliamo una civiltà controllata dal denaro?
E’ questo il futuro che ci attende?

giovedì, maggio 13, 2010

Un principe del Brunei entra a Sandhurst

Martedì scorso, il sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah, ha portato suo figlio, il principe Abdul Mateen alla celebre accademia militare inglese, Sandhurst, dove a 19 anni, prenderà parte, da cadetto, a un corso di 48 settimane.

Al suo arrivo, il sultano e il Principe sono stati accolti dal comandante dell'accedemia Sandhurst, il Generale Mc Marriott.
Il comandante ha fatto visitare l’ambiente accademico, mostrando loro le sale di studio e anche la camera assegnata al principe Abdul.

In questo giro il Sultano ha ricordato i giorni quando anche lui nel 1967 frequentò l'accademia.

L'ultima volta che uno dei figli del sultano del Brunei è entrato all'accademai Sandhurst, quasi subito dopo la abbandonarono. Alla fine del 2008, il principe Azim trovò la formazione dell'Accademia troppo rigorosa e la lasciò dopo una settimana.

Quinto nella linea di successione al trono del Brunei, il principe è il figlio di Hajah Mariam, che era la seconda moglie del sultano.
Le due coppie divorziarono nel 2003, e la moglie perse i suoi titoli.

Link
His Majesty consented to visit the Royal Military Academy Sandhurst, RMAS