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lunedì, ottobre 19, 2009

Il Principe di Monaco incontra il Papa

Pope Meets With Prince Albert of Monaco

Il Principe di Monaco Alberto II ha incontrato il Papa Benedetto XVI in Vaticano.
16 ottobre 2009

Nel corso del colloquio si è parlato di “questioni di attualità internazionale, come lo sviluppo integrale dei popoli, la protezione delle risorse naturali e dell’ambiente”.
Tra i temi di comune interesse affrontati "l’importanza di una solida formazione culturale e morale delle giovani generazioni e la difesa della vita in tutte le sue fasi”.

Dopo i colloqui con il Papa, il principe di Monaco si è incontrato con il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e con mons. Dominique Mamberti, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati.

Il principe e il Papa sono i capi di Stato dei due paesi più piccoli al mondo.

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udienza del Papa al Principe Alberto di Monaco

domenica, ottobre 18, 2009

presidente super partes


Se un capo di stato sia davvero super partes non dovrebbe dirlo lui stesso ma piuttosto i cittadini.

Invece napolitano ha tuonato:"Tredici anni fa nell’assumere l’incarico di ministro dell’Interno, ero determinato a svolgerlo come uomo ormai delle istituzioni, e non di una parte politica".

La infelice dichiarazione del presidente della repubblica - "non sono di parte" - la considero una auto dichiarazione troppo di parte, che inoltre è una evidente stoccata al presidente del consiglio, il quale aveva invece detto esattamente il contrario:"si sa bene da che parte sta napolitano"

Le due opposte dichiarazioni di napolitano e di berlusconi dimostrano che esiste una lotta istituzionale tra le 2 più alte cariche della repubblica: napolitano, depositario della repubblica conservatrice, berlusconi, portatore della nuova repubblica presidenziale.

Ritornando alla frase di napolitano, si apprende quindi che napolitano avrebbe ufficialmente smesso di essere uomo di partito, a partire dal maggio 1996, per diventare una figura istituzionale “super partes”.

Mi sembra una mancanza di stile e di umiltà, un errore che un capo di stato non dovrebbe mai compiere.
Sarebbe stato meglio se napolitano non avesse fatto questa affermazione, anche perché compie l'errore di personalizzare e di mortificare le istituzioni.

Da wikipedia ecco la brillante carriera politica di napolitano :
- Giorgio Napolitano è un politico italiano
- deputato dal 1953 al 1996
- membro del Partito Comunista Italiano fin dal 1956, grazie all'appoggio di Togliatti
- Presidente della Camera dei Deputati 1992
- 1996 Ministro dell'Interno nel Governo Prodi I
- Nel 1999 Napolitano si candida alle elezioni europee nella lista dei Ds
- coordinatore della campagna elettorale del partito
- eletto senatore a vita nel 2005 fa tutta la legislatura nel gruppo "Democratici di Sinistra - l’Ulivo"

Insomma i dati lo smentiscono..

Inoltre non si può dimenticare che napolitano fu votato presidente della repubblica solo dalla risicata maggioranza del governo prodi che, dopo poco tempo, fu costretto a dimettersi.
E' davvero incompresibile che un uomo che ha sempre vissuto di politica e che è diventato presidente della repubblica solo dalla maggioranza alla quale ha sempre appartenuto, possa essere considerato non di parte.

"Il presidente della repubblica super partes" - raccontata della propaganda repubblicana - è solo una leggenda completamente lontana dalla realtà...
Liberiamoci di questa ipocrisia ed ammettiamo finalmente che in una repubblica non esiste il capo di stato super partes.
Tutti i presidenti della repubblica appartengono alla classe dei politici e sono votati dai partiti, anzi l'elezione del presidente della repubblica è alla stessa stregua di una qualsiasi nomina scaturente dalla lottizzazione del potere.

In realtà esiste un sistema istituzionale dove il capo di stato non appartiene alla politica ma alla Storia, alla Tradizione, alla Famiglia.
Mi riferisco alla Monarchia Costituzionale dove il capo dello stato è il garante di tutti perché non imposto dai partiti e dove lo Stato educa e protegge la Corona.

W il Re!

sabato, ottobre 17, 2009

Mostra sulla regina Maria José a Parigi


A Parigi la Fondazione Mona Bismarck espone una splendida mostra di mantelli di corte e abiti da sera, provenienti dal guardaroba della Regina d'Italia Maria José.
La mostra sarà aperta fino al 12 dicembre.

Molti degli oggetti facevano parte del corredo nuziale della Principessa Reale del Belgio alcuni dei quali disegnati dal raffinatissimo Principe di Piemonte che sceglieva le più importanti sartorie italiane.
Gli abiti italiani della Regina Maria José simboleggiano l’assunzione della nuova nazionalità, il passaggio dal Regno del Belgio al Regno d'Italia.

Il guardaroba segue la Regina in esilio e oggi appartiene alla Fondazione presieduta da S.A.R. la Principessa Reale Maria Gabriella di Savoia.

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Fondazione Mona Bismarck