Venerdì ad Amsterdam la regina Beatrice ed il presidente russo Dmitry Medvedev, hanno aperto al pubblico il nuovo Hermitage Amsterdam, il primo branch satellite del grande museo di San Pietroburgo.
(19 giugno 2009)
L'inaugurazione fa parte della visita ufficiale di Medvedev nei Paesi Bassi che serve anche per celebrare i rapporti tra i due paesi. Nel 1816, il futuro re Willem II sposò Anna Pavlovna, la figlia del russo Zar Paolo I. Anche Pietro il Grande studiò cantieristica ad Amsterdam nel 1697 e modellò San Pietroburgo ispirandosi a Amsterdam.
Dopo l'inaugurazione, il presidente ha ricevuto la Regina Beatrice, suo figlio ed erede principe ereditario Willem-Alexander, e sua moglie Crown Princess Máxima.
Dopo la famiglia reale ha visitato la filiale olandese del Hermitage, con alla guida Medvedev.
In seguito, la regina Beatrice e Medved hanno visto un balletto del compositore russo Modest Mussorgski.
La mostra si trova nell'edificio seicentesco Amstelhof sulle rive dell'Amstel, ristrutturato con un costo di 50 milioni di dollari che hanno garantito circa 9mila metri quadrati di spazi espositivi.
Rispetto agli oltre 3 milioni di oggetti d'arte dell'originale Hermitage in questa mostra ce ne sono 1.800, tutti in prestito da San Pietroburgo, fra i quali gli abiti da cerimonia e monili di Fabergé.
Hermitage Amsterdam
lunedì, giugno 22, 2009
Brogli repubblica Iran e Italia
Brogli Iran 2009 - Brogli Italia 1946
Tutti dovrebbe riflettere sulla inquietante similitudine tra i brogli presidenziali appena avvenuti in Iran e quelli del referendum istituzionale repubblica-monarchia avvenuti in Italia del 1946.
In Iran il governo ha ammesso che ci sono circa 3 milioni di voti irregolari.
Anche in Italia nel 1946 ci furono milioni di voti in più rispetto ai votanti. Accurati studi statistici hanno dimostrato che in quell'epoca non potevano esserci tanti votanti quanti ne sono stati conteggiati nei dati ufficiali del Ministero dell'Interno, dunque i voti che avevano dato la vittoria alla repubblica erano scaturiti dal nulla.
Il Consiglio dei guardiani ha ammesso questa anomalia solo perchè la discrepanza di 3 milioni di voti non modificherebbe il risultato elettorale.
In Italia nel 1946 i milioni di voti in più a favore della repubblica erano sufficienti per annullare la vittoria della repubblica e perciò il regime repubblicano (nella mani di Romiti e Togliatti) non permise di controllare i voti (anzi le schede furono subito distrutte) e si impadronì del potere senza che la Corte di Cassazione potesse verificare la regolarità del voto (la repubblica non fu mai proclamata).
In Iran in alcune città sono stati riscontrati più del 100% degli aventi diritto al voto.
Anche in Italia nel 1946 ci furono delle città dove la repubblica ottenne più del 100%.
In Iran gli scontri avvenuti negli ultimi giorni a Teheran e in altre città del paese hanno causato diversi morti e feriti e secondo una stima non ufficiale a Teheran ci sono stati 17(?) morti.
Anche in Italia nel 1946 ci furono dei morti.
Nel corso del referendum istituzionale del 2 Giugno 1946 Napoli aveva dato l'83% dei voti alla Monarchia. A Napoli ci furono numerosi morti e feriti provocati dagli ausiliari dell'allora Ministro dell'Interno Romita ed in via Medina, sotto la federazione comunista, in una furiosa battaglia morirono 9 giovani monarchici ed oltre 150 feriti.
Il candidato sconfitto Mussavi ha affermato di voler continuare la protesta e di essere "pronto al martirio" ed in una lettera al Consiglio dei Guardiani ha scritto che: "Queste misure (di conteggi scorretti, ndr) sono state pianificate mesi prima del voto e tenuto conto di tutte le violazioni le elezioni devono essere annullate".
Anche in Italia nel 1946 i brogli del referendum repubblica-monarchia furono pianificati da Romiti e avallati da Togliatti.
Fino al 4 giugno 1946 il vantaggio a favore della Monarchia appariva inattaccabile ma improvvisamente nella notte tra il 4 e il 5 giugno la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'immissione di una valanga di voti di dubbia provenienza.
Insomma si vede bene che la repubblica islamica ed italiana pur di ottenere il potere hanno falsificato i risultati, ucciso manifestanti e infischiandosi della volontà del popolo.
Link
libero
Iran. Autorità ammettono la presenza di 3 milioni di voti in più
Mussavi: "Brogli pianificati, sono pronto a morire"
Tutti dovrebbe riflettere sulla inquietante similitudine tra i brogli presidenziali appena avvenuti in Iran e quelli del referendum istituzionale repubblica-monarchia avvenuti in Italia del 1946.
In Iran il governo ha ammesso che ci sono circa 3 milioni di voti irregolari.
Anche in Italia nel 1946 ci furono milioni di voti in più rispetto ai votanti. Accurati studi statistici hanno dimostrato che in quell'epoca non potevano esserci tanti votanti quanti ne sono stati conteggiati nei dati ufficiali del Ministero dell'Interno, dunque i voti che avevano dato la vittoria alla repubblica erano scaturiti dal nulla.
Il Consiglio dei guardiani ha ammesso questa anomalia solo perchè la discrepanza di 3 milioni di voti non modificherebbe il risultato elettorale.
In Italia nel 1946 i milioni di voti in più a favore della repubblica erano sufficienti per annullare la vittoria della repubblica e perciò il regime repubblicano (nella mani di Romiti e Togliatti) non permise di controllare i voti (anzi le schede furono subito distrutte) e si impadronì del potere senza che la Corte di Cassazione potesse verificare la regolarità del voto (la repubblica non fu mai proclamata).
In Iran in alcune città sono stati riscontrati più del 100% degli aventi diritto al voto.
Anche in Italia nel 1946 ci furono delle città dove la repubblica ottenne più del 100%.
In Iran gli scontri avvenuti negli ultimi giorni a Teheran e in altre città del paese hanno causato diversi morti e feriti e secondo una stima non ufficiale a Teheran ci sono stati 17(?) morti.
Anche in Italia nel 1946 ci furono dei morti.
Nel corso del referendum istituzionale del 2 Giugno 1946 Napoli aveva dato l'83% dei voti alla Monarchia. A Napoli ci furono numerosi morti e feriti provocati dagli ausiliari dell'allora Ministro dell'Interno Romita ed in via Medina, sotto la federazione comunista, in una furiosa battaglia morirono 9 giovani monarchici ed oltre 150 feriti.
Il candidato sconfitto Mussavi ha affermato di voler continuare la protesta e di essere "pronto al martirio" ed in una lettera al Consiglio dei Guardiani ha scritto che: "Queste misure (di conteggi scorretti, ndr) sono state pianificate mesi prima del voto e tenuto conto di tutte le violazioni le elezioni devono essere annullate".
Anche in Italia nel 1946 i brogli del referendum repubblica-monarchia furono pianificati da Romiti e avallati da Togliatti.
Fino al 4 giugno 1946 il vantaggio a favore della Monarchia appariva inattaccabile ma improvvisamente nella notte tra il 4 e il 5 giugno la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'immissione di una valanga di voti di dubbia provenienza.
Insomma si vede bene che la repubblica islamica ed italiana pur di ottenere il potere hanno falsificato i risultati, ucciso manifestanti e infischiandosi della volontà del popolo.
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Iran. Autorità ammettono la presenza di 3 milioni di voti in più
Mussavi: "Brogli pianificati, sono pronto a morire"
venerdì, giugno 19, 2009
I principi William e Harry nelle forze armate
I principi William e Harry hanno il desiderio di servire la Patria andando sul fronte con forze armate.
Il Principe William, 26 anni, che studia da pilota di ricerca e di salvataggio, ha accennato di voler andare in Afghanistan come suo fratello.
"Non voglio essere trattato in maniera diversa da mio fratello" ha detto il Principe William.
"Penso che come futuro capo delle forze armate è molto importante che io abbia la credibilità e che sia in grado di svolgere il lavoro nel modo migliore possibile".
Il principe Harry, 24, è attualmente in formazione come un pilota di elicottero dell'esercito.
Il principe Harry ha detto: "Io amo volare con gli elicotteri. Andare di nuovo in Afghanistan sarebbe fantastico e la possibilità migliore è pilotare elicotteri."
Princes hope for frontline duty
Il Principe William, 26 anni, che studia da pilota di ricerca e di salvataggio, ha accennato di voler andare in Afghanistan come suo fratello.
"Non voglio essere trattato in maniera diversa da mio fratello" ha detto il Principe William.
"Penso che come futuro capo delle forze armate è molto importante che io abbia la credibilità e che sia in grado di svolgere il lavoro nel modo migliore possibile".
Il principe Harry, 24, è attualmente in formazione come un pilota di elicottero dell'esercito.
Il principe Harry ha detto: "Io amo volare con gli elicotteri. Andare di nuovo in Afghanistan sarebbe fantastico e la possibilità migliore è pilotare elicotteri."
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