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giovedì, novembre 06, 2008

Obama e dollari


La vittoria di Obama è stata netta, ha conquistato il 52 per cento dei consensi contro il 47 per cento di McCain, ed adesso Barack Obama è il primo afroamericano a diventare Presidente degli Stati Uniti.

Questo evento suscita diversi interrogativi tra i quali quello di chiedersi sulle ragioni della vittoria di Obama.
Nei quotidiani e nel web si trovano molti articoli che analizzano queste elezioni per trovare delle risposte.
I motivi sono tanti :
- crisi economica
- insoddisfazione di Bush
- alta affluenza alle urne
- McCain ha pagato il peso dell’eredità di Bush
- gli errori commessi in una campagna elettorale da McCain
- eccezionale organizzazione di Obama
- comunicazione vincente di Obama
- Obama ha usato i mezzi di comunicazione con bravura e astuzia, in particolare internet
- la giovane età di Obama contro quella più avanzata di McCain
- Obama ha retto allo stress di una campagna elettorale lunghissima
- una convincente immagine di Obama
...

Tutti questi punti sono stati importanti ma io però sono convinto che il motivo principale della vittoria di Obama è stato un altro, non sottolineato dai massmedia.
Il fattore determinante è stato l’enorme quantità di denaro che Obama ha avuto a disposizione.
Infatti Obama è riuscito a battere tutti i record nella raccolta di fondi: più di 620 milioni di dollari contro i 237 milioni di dollari raccolti da McCain (quasi il triplo), prima ha sconfitto il formidabile clan politico dei Clinton e quindi ha conquistato la Casa Bianca.

Grazie ad una disponibilità economica spaventosa Obama ha potuto mettere in moto una propaganda senza precedenti, ha potuto muoversi in modo capillare e metodico in tutto il territorio americano e questo sin dai tempi della primarie.
Con questo capitale la campagna elettorale di Obama è stata vincente e spettacolare, ha stregato e stordito molti americani (e non solo).

Questa disponibilità economica, determinante per la vittoria, è stato anche un merito di Obama, in particolare al reclutamento di denari via internet, ma questo scopre un altro problema.
Vogliamo credere alla favola della campagna autofinanziata o solo grazie al web?
Da dove provenivano i fondi che hanno permesso al neo presidente di vincere una campagna elettorale durata più di due anni?

Senza dubbio le elezioni presidenziali americane dimostrano che per vincere basta avere molto più denaro degli altri concorrenti.
Insomma Obama ha vinto perchè possiede la dote più importante per un politico americano cioè la capacità di raccogliere quanti più soldi possibili.
La domanda da chiederci è :
Obama avrebbe vinto lo stesso se la disponibilità finanziaria fosse stata uguale a quella di McCain?
Ma in una repubblica presidenziale il candidato politico più ricco è anche il più bravo?

Come avviene in tutte le repubbliche – soprattutto in quelle presidenziali - adesso Obama dovrà ringraziare tutti coloro che lo hanno aiutato a vincere, in particolare i grandi gruppi finanziari e società multinazionali che hanno investito su di lui milioni di dollari.

Secondo voi, i grandi gruppi finanziari – che non si vergognano di aver rovinato migliaia di piccoli investitori - hanno regalato milioni di dollari ad Obama solo per la gloria ?

Purtroppo molti ignorano questa amara realtà, altri (repubblicani presidenzialisti) la nascondano.

mercoledì, novembre 05, 2008

Il nuovo giovane Re del Bhutan


Jigme Khesar Namgyel, il monarca più giovane al mondo eredita la corona, ma anche la sfida di traghettare il Paese nel mondo moderno, conservandone la cultura.

Jigme Khesar Namgyel nuovo re del Bhutan, sarà incoronato domani nella capitale Thimpu.
Durante la cerimonia di investitura, il giovane Re riceverà il corvo imperiale (corona del re), diventando il più giovane monarca al mondo. Alla solennità seguiranno 3 giorni di festa nazionale, di danze in maschera e riti antichi. La data dell’incoronazione è stata fissata seguendo calcoli astrologici.

Il giovane re, laureato ad Oxford, dovrà essere il segno dell’unità nazionale in un Paese che si sta adattando con difficoltà alla modernità e alla democrazia.
La struttura democratica è stata introdotta da Jigme Singye Wangchuk, padre del nuovo monarca, solo nel 2006, quando egli ha abdicato diventando solo reggente. Lui è l’architetto del nuovo Bhutan, in cui l’apertura la mondo è stata calibrata con cura per non smarrire l’identità e i valori spirituali.

Questa nuova monarchia costituzionale, disegnata dal padre nel nuovo sovrano, dimostra ancora una volta che la monarchia è sinonimo di progresso, democrazia e coesione.

La Monarchia è una garanzia per non smarrire l’identità di un popolo.
Un popolo non rinuncia al suo Re!
Lunga vita al Re!


fonte bbc
Profile: Jigme Khesar Namgyal Wangchuck

Obama, Usa, politica, Italia


E’ scoraggiante vedere questo assurdo affanno nel salire sul carro dell’ultimo vincente.
Addirittura c'è qualcuno che considera Obama come un nuovo mosè.
Incredibile.

Forse l'unica spiegazione è che ci si illude di avere un paese migliore votando un nuovo presidente.
Ma non ci si sente forse sempre insoddisfatti dell'operato svolto dai precedenti presidenti?

Quando si esagera a lodare un uomo, che tra parentesi fino a poca tempo fa non si sapeva neanche l’esistenza, significa che una forza irrazionale ci sta impedendo di ragionare con la nostra testa.

L'arte di saltare sul carro vincente è una specialità degli italiani ed infatti molti politici interpretano le elezioni americane per avere dei vantaggi.
La sinistra considera la vittoria di Obama come una rivincita della precedente sconfitta politica; la destra sembra soddisfatta della sconfitta di McCain, erede di Bush.
Ridicoli.
La destra e sinistra sono già in ginocchio davanti al nuovo Mosè?

Finora di Obama si sa solo che è un nuovo politico che per le elezioni ha speso più di tutti gli altri precedenti presidenti e che, come tutti gli altri, ha illuso gli amercani con tante belle promesse.

Bisognerà aspettare un pò per dare un giudizio ad Obama, vedremo nel concreto come si comporterà.