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domenica, dicembre 10, 2006

No alla famiglia repubblicana



Il Governo sta lavorando su un disegno di legge per permettere alle coppie di fatto di godere di alcuni diritti fino ad oggi prerogativa delle famiglie.
Dura reazione da parte della Chiesa attraverso l’Osservatore Romano :
Natale del 2006: sradicare la famiglia è la priorità della politica italiana.

Per la Chiesa, regolando le coppie cosiddette di fatto - i conviventi eterosessuali ma anche quelli omosessuali - la legge sulle unioni civili è lo strumento per accreditare una forma alternativa di famiglia e quindi per sradicare la Famiglia.

Il volantinaggio sui PACS svolto durante l’atto di omaggio del Santo Padre in occasione della ricorrenza dell’Immacolata Concezione, può sembrare una mancanza di rispetto tra lo Stato e la Chiesa, ma la situazione è più grave.
In realtà c'è uno scontro frontale non solo tra la Santa Sede ed il governo ma, come spiego in seguito, tra la repubblica e la Chiesa.

E' evidente la matrice ideologica che è dietro a questo progetto.
In italia la sinistra dopo aver plasmato la società ed occupato lo Stato fino a giungere al quirinale, adesso vuole indebolire il nemico ancora forte e pericoloso che è rimasto, cioè la Chiesa, e vuole farlo distruggendo la centralità della Famiglia sulla quale si basa la Santa Chiesa.

I PACS sono lo strumento di una società che vuole legittimare rapporti senza responsabilità, che vuole trasformare la famiglia in una specie di contratto che, a secondo della convenienza, può essere facilmente annullato.
La famiglia eterosessuale, fondata sul matrimonio, diventa inesorabilmente uno dei diversi fenomeni sociali, una delle diverse forme di accoppiamento.

Dal mio punto di vista, chi vuole sradicare la famiglia, è lo Stato e quindi la repubblica, che è completamente nelle mani della sinistra.
L'ideologia repubblicana vuole controllare tutto anche la famiglia e vuole trasformarla in un specie di contratto.
La famiglia non appartiene allo stato
Diciamo no alla famiglia repubblicana!

La Santa Chiesa ha ragione.
La scelta di “stare insieme” dev’essere una cosa seria, deve significare assunzione di responsabilità, non può essere una cosa simile ad un contratto.

Osservatore Romano
korazym
ilrestodelcarlino

martedì, dicembre 05, 2006

La Polizia contro il governo



I Sindacati autonomi della polizia - il Sap (Sindacato autonomi di polizia), il Sappe (Sindacato autonomo della polizia penitenziaria), il Sapaf (Sindacato autonomo polizia forestale), il Conapo (il sindacato autonomo dei vigili del fuoco) - in piazza contro la finanziaria.

La manifestazione è stata organizzata contro lo smantellamento degli uffici interregionali e delle scuole di polizia, la chiusura delle questure, ma soprattutto contro quella classe politica che ha candidato terroristi autori di omicidi di poliziotti, parlamentari e consulenti del ministero dell'Interno. Contro gli indulti, le amnistie e una politica penitenziaria permissiva.

Tra gli striscioni :
da forze armate e polizia al governo Prodi il foglio di via
TERRORISTI TRA I POLITICI
via i terroristi dal Viminale, questa scelta è criminale
terroristi deputati, poliziotti disgustati.

Lo slogan che più spicca: chi non salta terrorista è.

La vedova del maresciallo D'Andrea ha preso la parole dicendo: Mi rifiuto di essere rappresentata da fetenti e assassini che siedono al governo.


Il governo sta umiliando le forze di polizia, infatti alcuni terroristi sono stati eletti in Parlamento e cercano di promuovere una commissione di inchiesta sul G8 di Genova.

Se protesta anche la Polizia, beh, allora la repubblica è alla frutta.

ansa

giovedì, novembre 30, 2006

Voto repubblicano



Il Servizio studi della Camera (di bertinotti) ha presentato i primi dati rilevati dalla giunta per le Elezioni di Montecitorio sulle ultime elezioni politiche e nelle tabelle riassuntive si scopre che a vincere le elezioni di aprile non è stato Prodi ma Berlusconi.
Leggendo le pagine 330 e 331 e sommando il totale dei voti delle due coalizioni presentati dagli uffici di Bertinotti si evince che
i voti della Cdl sono 18.976.902 contro i 18.935.047.

Inoltre Fontana (di forza italia) afferma che, dai dati dell'Ufficio studi di Montecitorio, alla Camera i votanti sono stati 39 milioni 276mila 893, mentre il totale dei voti tra validi, bianche, nulle e contestate è di 39 milioni, 300mila 351. Quindi sono state conteggiate 23.458 schede in più rispetto al numero dei votanti mntre la differenza di voti a favore dell'Unione rispetto alla Cdl è stata di 24.755.
Sempre più difficile ed inquietante.

Oggi, intanto, la giunta per le Elezioni della Camera deciderà se ricontare tutte le schede bianche e nulle o limitarsi a effettuare controlli a campione.


Il Servizio studi della Camera ha già detto che una verifica puntuale dei voti sarà molto difficile, se non impossibile.

Oltre al fatto che è sempre più difficile scegliere chi votare (la classe politica è molto modesta) adesso si aggiunge che in questa repubblica non si sa neanche chi ha vinto.

Povera Italia.

fonte web
ilgiornale