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mercoledì, novembre 01, 2006

La repubblica italiana ultima in classifica



Dopo il declassamento dell'Italia da parte delle agenzie di valutazione finanziaria (Fitch, Standard and Poor's), adesso la repubblica italiana è bocciata anche in economia.

Infatti il Financial Times ha stilato una classifica dei ministri delle Finanze dei paesi europei, con lo scopo di valutare l’operato e i provvedimenti in materia economica dei governi “in carica” nei vari paesi europei.

In questa pagella il ministro italiano Padoa Schioppa è finito all’ultimo posto di questa classifica, con la seguente motivazione :
Ha messo in subbuglio il mondo dell’impresa ed è ricorso ad artifici di bilancio ma probabilmente riuscirà a tagliare il deficit.


Evidentemente la politica economica del nuovo governo proprio non piace agli esperti, che continuano ad affermare che non è con la “lotta di classe” che si risolvono i problemi.
Le divisioni, l’odio, le vendette promosse dalla sinistra italiana non aiuteranno di certo l’economia e il progresso del paese.

In questa repubblica nulla di nuovo : come prima e peggio di prima.



Financial Times

Baby pensioni e Corte dei Conti

Non conosco i dettagli della questione siciliana, ma è evidente che lo stato repubblicano continua a fare confusione ed a dimostrarsi inefficiente.
Come è possibile che uno stato possa contemporaneamente avere due linee di direzione completamente opposte per quanto riguarda le pensioni?

Visto che il deficit repubblicano, completamente fuori controllo, continua ad aumentare, si sente (anche sotto la pressione dell'UE) la necessità di innalzare l'età pensionabile ma a quanto pare la Corte dei Conti da via libera alle baby pensioni in sicilia. Perchè ?

Sono convinto che in Italia si può riformare le pensioni solo se prima si cancellano tutti i privilegi della classe politica, ad esempio non si può innalzare l'età pensionabile e chiedere sacrifici agli italiani, se ai parlamentari bastano pochi anni di legislatura per avere le pensioni, e che pensioni ...

A questo punto immagino che si può spiegare questa anomalia perchè la Sicilia è una regione autonoma, e quindi esistono leggi o norme che lo permettono.
Non ho nulla contro i siciliani, ma rimango dell'opinione che in uno stato serio cose del genere non dovrebbero succedere.

Nell'articolo "breve storia della Corte dei conti", pubblicato nel sito ufficiale della Corte dei Conti, si legge che saggiamente e giustamente la Corte dei Conti fu istituita agli albori dello Stato unitario per vigilare le amministrazioni dello Stato, così da prevenire ed impedire sperperi e cattive gestioni.

In questa repubblichetta la Corte dei Conti invece di vigilare le amministrazioni dello stato, autorizza sperperi e cattive gestioni ?

A cosa serve una Corte dei Conti del genere ?



Si' a baby pensioni Regione Sicilia

Via libera per 102, a riposo con 25 anni di anzianita'
(ANSA) - PALERMO, 1 NOV -
Sbloccati i prepensionamenti alla Regione siciliana: chi ne ha fatto richiesta potra' andare a riposo con 25 anni di servizio.
E' stata depositata ieri la sentenza della Corte dei conti (la numero 3120, presidente Zingale) che da' il via libera ai primi centodue dei quattromila dipendenti bloccati nel 2003 dal governatore Salvatore Cuffaro per evitare un costoso esodo per le casse regionali.

ansa

domenica, ottobre 29, 2006

Finanziaria repubblicana



Se non sbaglio, in Italia un insegnante, un'operaia od un impiegato guadagnano, mediamente, molto meno dei "colleghi" che vivono negli altri paesi europei.

Al contrario, i politici italiani (parlamentari ed europei eletti in Italia) sono remunerati di più dei quello che succede negli altri paesi europei.

Inoltre non si deve dimenticare tutti i benefici, a volte inspiegabili, che godono i politici italiani. Vi risparmio l'elenco perché è troppo lungo.

Nel sito di radioradicale si legge che :
le istituzioni italiane negli ultimi 5 anni costano ai contribuenti il 36,56% in più rispetto a cinque anni fa. Fatta la tara all'inflazione calcolata dall'Istat (il 13%) il 24% in più: 343,151 milioni di euro.
Ecco alcuni dati.
Il Quirinale spende 64 milioni di euro in più rispetto al 2001 (al netto dell’inflazione, il 42% in più); il Senato 147 milioni in più, per un totale di 527 milioni l’anno (più 39%); la Camera dei Deputati 124 milioni, per una somma complessiva di 940 milioni l’anno (più 15%); Corte Costituzionale e Csm spendono intorno al 29% in più rispetto a cinque anni fa.


I lavoratori italiani se li sognano gli stipendi dei politici.

I ricchi non sono solo gli imprenditori od i professionisti, ma anche i politici di mestiere, i parlamentari, i vari presidenti delle aziende statali (i cosiddetti boiardi) che sono tutti strapagati.

In queste repubblica la classe dei politici continua a ridere .

I PRIVILEGI REPUBBLICANI SONO SCANDALOSI !!

Ribelliamoci !!