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venerdì, ottobre 13, 2006

Tibet Libero



Il 6 ottobre di mezzo secolo fa, i carri armati cinesi entravano in Tibet e ne iniziavano la dura occupazione comunista.

La cultura, la religione, le tradizioni e i diritti umani di un intero popolo da allora sono sistematicamente violati, calpestati, sottoposti alla censura governativa e all’ingerenza politica di Pechino in ogni aspetto della società tibetana.

Dal 1950 si calcola che sono stati distrutti oltre 6.000 monasteri, di cui molti secolari, ed uccisi circa 1.200.000 tibetani.


TIBET: DALAI LAMA, IN GIOCO DIRITTI UMANI DI 6 MILIONI DI BUDDHISTI

OSTACOLO A SOLUZIONE QUEI DIRIGENTI CINESI CHE NON CONOSCONO NOSTRA STORIA E CULTURA

Roma, 13 ott. - (Adnkronos) - ''La questione del Tibet non e' solo una mera questione che riguarda il Dalai Lama, ma abbraccia il rispetto dei diritti umani di sei milioni di tibetani''.

Lo ha dichiarato durante una conferenza stampa il Dalai Lama Tenzin Gyatso, a Roma per ricevere la Laurea Honoris Causa in Biologia conferitagli dall'Universita' Roma Tre.

adnkronos

mercoledì, ottobre 11, 2006

L'Alitalia precipita



Effettivamente l'Alitalia si trova in una situazione molto difficile e rischia il fallimento.

Ma cosa hanno fatto finora i nostri cari politici per salvare la campagna aerea nazionale ?

Se non sbaglio lo stato ha già speso un sacco di soldi, i politici hanno attuato piani di ristrutturazione, hanno cambiato dirigenza, ed adesso la classe politica dice che "ha perso il controllo della situazione!!".

Ma perchè prima era sotto controllo?
Come mai?
Perchè?
Di chi è la colpa ?



Alitalia: Prodi, fuori controllo
(ANSA) - ROMA, 10 ott - 'L'Alitalia vive il momento piu' difficile della sua storia. La situazione e' fuori controllo e non vedo paracadute', dice Prodi.'Abbiamo tempo fino a gennaio per una soluzione concordata per evitare il fallimento -ha detto al tavolo con i sindacati- non ha senso parlare di ristrutturazione o ricapitalizzazione senza strategia nazionale e internazionale'.

Per il ministro dei Trasporti Bianchi l'obiettivo e' far diventare Alitalia 'un forte vettore nazionale e darle una forte alleanza'.

ansa


Barrot: "Non è la strada giusta per salvare l'azienda"
"Riteniamo che la ristrutturazione sia stata ben attuata"

Alitalia, la commissione Ue
"Lo Stato non garantisca aiuti"
Titolo debole in Borsa, scambiato lo 0,83% del capitale

ROMA - Monito della commissione Ue all'Italia nel caso il governo decidesse di aiutare finanziariamente l'Alitalia per risollevarla dalla crisi.

E' senza appello il giudizio del portavoce del commissario Ue per i Trasporti Jacques Barrot: "La strada per risolvere i problemi dell'Alitalia non passa per gli aiuti di Stato. Si tratta di problemi di natura industriale".

"Come Commissione - ha spiegato Barrot - abbiamo dato già due volte il via libera alla ricapitalizzazione della compagnia. E non abbiamo ragione di credere che il piano di ristrutturazione non sia stato attuato nella giusta maniera. Però - ha concluso - è difficile commentare le notizie che arrivano sulla crisi di Alitalia, anche perchè non rientra nel ruolo della Commissione".

E' di ieri l'incontro tra il governo e i sindacati per discutere della ristrutturazione di un'azienda che rischia il fallimento tanto da far dire a Romano prodi che "la situazione è fuori controlo".

larepubblica

martedì, ottobre 10, 2006

La privacy vale solo per i politici?


Il risultato del servizio delle 'Iene' (previsto stasera) è diventato un incidente diplomatico ed il Garante per la Privacy ha deciso di bloccare il servizio televisivo della trasmissione di Italia1.

Come noto, dal test antidroga effettuato "a sorpresa" su 50 deputati, sembrerebbe che un deputato su tre fa uso di sostanze stupefacenti, per la maggior parte cannabis, ma anche cocaina.

Mentre si discute sulla validità del test, e se ci siano o meno gli estremi per imputare agli inviati la violazione della privacy, a Montecitorio domina la confusione e la strumentalizzazione politica.

Alcuni sono contenti di avere partecipato al programma e si augurano che "sia l'occasione di un dibattito contro l'ipocrisia del proibizionismo", altri querelano la trasmissione "pur non avendo niente da nascondere", altri ancora invitano le Iene a trasmettere in onda il servizio.

Forse il metodo usato dalle iene è stato poco ortodosso ma mi chiedo : perche' poi bloccare la messa in onda del filmato di una notizia gia nota?
Al limite si poteva stoppare la diffusione della notizia.

Anche se non sono convinto, rispetto la decisione del garante per la Privacy, ma a questo punto mi chiedo perchè si difendono gli onorevoli mentre in altre occcasioni non si è fatto altrettanto?.

La privacy vale solo per i politici?

Ricordo il caso del principe Vittorio Emanuele di Savoia, dove ci sono state palesi violazioni della legge sulla privacy, come le intercettazioni telefoniche pubblicate nei giornali e televisioni.

Il Garante della Privacy non ha mai notato che in questa repubblica molte persone sono state sottoposte a linciaggi morali ?

Cosa ha fatto finora il Garante della privacy per tutelare i cittadini italiani ?



Il servizio : «Un onorevole su 3 fa uso di sostanze stupefacenti»
Droga alla Camera, stop a servizio delle Iene
Il garante per la privacy vieta di mandare in onda il test condotto su 50 onorevoli: «È stata violata la privacy»

ROMA - Il garante per la Privacy ha deciso di bloccare il servizio delle «Iene» sul test antidroga effettuato su 50 deputati. Il servizio, che dimostrerebbe l'uso di sostanze stupefacenti da parte di un onorevole su tre, doveva andare in onda stasera. Ma aveva scatenato una serie di polemiche.

LE REAZIONI - Il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, aveva parlato di «pessima trovata pubblicitaria. L'attendibilità di questa specie di esperimento scientifico è equivalente allo zero». Parere opposto dal segretario dei Radicali Italiani, Daniele Capezzone: «Ancora complimenti a 'Le iene' - aveva detto -. Niente complimenti, invece, ai finti stupiti, ai finti indignati, ai 'caduti dalle nuvole', ai 'Cappucetto Rosso' che fingono di non sapere e non vedere. Adesso, c'è una cosa seria che la politica può fare, ed è depenalizzare il consumo».

PRIVACY - Daniela Santanché, di Alleanza Nazionale, aveva dichiarato che «o quella delle Iene è una burla, o altrimenti deve intervenire il presidente della Camera, Bertinotti, rimasto finora in un silenzio assordante. Trovo che questa cosa sia inaccettabile; stiamo diventando Il Grande Fratello. Io sono anche una madre e l'idea che possa essere sospettata di fare uso di droga è un'idea che mi dà profondamente fastidio. In questo caso non si è rispettata quella che è la tutela della propria privacy». Per il capogruppo della Lega Nord, Roberto Castelli, si tratta di «una ennesima dimostrazione di questi tempi barbari e decadenti: è barbaro e decadente chi consuma droga, ma lo è anche chi ha avuto l’idea di questa indagine con i tamponi». Usa l'ironia il capogruppo vicario della Dc alla Camera dei deputati, Giampiero Catone, che giudica «interessante il drug wipe usato nel servizio della trasmissione televisiva. Non escludo - prosegue - l'ipotesi di una proposta di legge antidoping per essere applicata semmai dopo aver discusso e votato provvedimenti importanti come la legge finanziaria. Bisognerebbe far eseguire questo test, assieme a quello dell'etilometro, come avviene in altri Paesi europei e anche in alcuni comuni d'Italia.

ilcorrieredellasera