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mercoledì, giugno 21, 2006

La repubblica del Grande Fratello





In internet ho letto due articoli (e linkati qui sotto) sulle intercettazioni telefoniche, e sono rimasto stupito e sconvolto.
A Campobasso c'è un apparecchio elettronico (di nome Enigma) più avanzato d'Europa che intercetta tutto, telefonate, sms, mms, email e siti web, tutto digitalizzato e caricato su un computer.
In effetti questa tecnologia è un utile strumento per scoprire e incastrare delinquenti, ma non c’è solo l'aspetto positivo perchè l’Italia non è un paese normale.
Insomma la questione è inquietante.

Inoltre mi chiedo : Perchè in Italia c'è l'enorme uso delle intercettazioni telefoniche ?

La risposta più semplice e banale è l'enorme business che c'è attorno a questa tecnologia, ma questa non spiegherebbe l'abnorme uso rispetto ad altri stati.

Una spiegazione più convincente è che la società italiana è marcia e che lo stato non funziona, per tanti motivi viviamo in un periodo di profonda decadenza, ed anche a livello internazionale la repubblica italiana è sinonimo di corruzione, mafia, terrorismo e quant'altro.
E' un dato di fatto che molti italiani pensano solo ai loro interessi, c'è troppa delinquenza e corruzione, i politici sono impresentabili, e quindi ci meritiamo, piaccia o meno, di essere spiati ed intercettati.
A questo punto non voglio aprire una guerra tra Polemici e Apologetici, tra chi auspica l'intervento giudiziario e chi lo teme, ma purtroppo la situazione è ancora più complicata.
In Italia la magistratura ha svolto un ruolo politico importantissimo, ha trasformato la politica, molti magistrati sono diventati politici, c’è un guerra tra la Politica e la Giustizia e spesso ci chiediamo se in Italia esiste ancora la Giustizia.

Secondo me, questa imbarazzante e negativa situazione non è un caso, ma è il frutto del sistema repubblicano.

La repubblica ha insegnato a fregare il prossimo, gli italiani sono tutti corrotti, e quindi non possiamo permetterci la privacy.

Grazie repubblica del Grande Fratello!




Registrate le conversazioni di 400 mila italiani. E i magistrati chiedono notizie ai gestori telefonici su due milioni di persone

La repubblica ci ascolta siamo noi italiani i più spiati d'Europa

E le procure fanno controlli per un utente su dieci
La repubblica


Ogni anno vengono registrate le conversazioni di quattrocentomila italiani. E per due milioni di loro la magistratura chiede notizie alle compagnie telefoniche . È un business da trecento milioni di euro…
articolo21

Caso savoia : politica e propaganda repubblicana

Non mi occupo di Giustizia ed inoltre non ho la presunzione di sapere se il principe Vittorio Emanuele sia innocente o colpevole, ma visto che ho un profondo rispetto per Casa Savoia non nascondo che spero e penso che il principe Vittorio Emanuele sia innocente.
Purtroppo però il giustizionalismo piace a molti italiani, e già molti giornalisti, politici ed italiani hanno già emesso la loro condanna.
Dov'è in Italia lo stato di diritto ?

Lasciando da parte l'aspetto penale, sposto l'attenzione su un altro aspetto, forse ancora più importante, e cioè cosa si nasconde dietro il “caso Savoia”.
La dietrologia è un termine che non piace molto neanche a me, ma è impossibile non chiedersi perchè adesso e come mai è nata questa vicenda.
Evidentemente i motivi che hanno creato questa indagine sono molteplici, e ritengo che quelli scatenanti non sono certo quelli penali o morali.

Innanzitutto il clima di veleni scaturiti dall'inchiesta sta pesantemente contaminando il dibattito politico.
Tra gli indagati ci sono anche politici come il portavoce di fini, nelle intercettazioni compare anche la moglie di fini e, se non sbaglio, ci sono collegamenti alla vicenda delle firme false del partito di mussolini.
Inoltre colpisce anche la vicinanza temporale con il referendum costituzionale indetto per il 25-26 giugno, anche perchè probabilmente questo caso influenzerà i risultati del referendum. Infatti lo scandalo sta invadendo l'attenzione pubblica e sta occupando lo spazio che altrimenti sarebbe riservato al referendum costituzionale, tanto che molti dicono che questa vicenda favorisce chi si oppone alla nuova costituzione.

Inoltre il polverone mediatico-giudiziario sul “caso Savoia” è una pacchia per un governo che annaspa tra le proprie contraddizioni e che finora ha fatto nulla.
Insomma parlare dei Savoia serve per nascondere le incapacità del governo prodi e dimenticare i gravi ed irrisolti problemi degli italiani.

Sempre sul fronte politico, le ipotetiche ambizioni di Emanuele Filiberto di entrare in politica (Valori e Futuro) hanno preoccupato molti politici, al contrario di quanto possa sembrare il mondo politico è instabile, sicuramente ci saranno profondi cambiamenti, e quindi è logico pensare che molti hanno l’interesse a bloccare tale iniziativa sul nascere.

Un altro evidente motivo è quello dei beni di Casa Savoia confiscati nel 46, non si deve dimenticare che l'esilio non è stato ancora completamente superato e risolto, ci sono i gioielli di Casa Savoia, ancora nascosti nella banca d'Italia, palazzi, castelli ecc....non si sa ancora chi ha il diritto di appropriarsi di molti beni.

Altrettanto vero è che il sistema repubblicano ha sempre cercato di screditare la Monarchia, e quindi i Savoia, i giacobini repubblicani hanno sempre seminato odio verso i Savoia, la propaganda repubblicana ha imposto la storia dal “suo punto di vista”, ed è difficile trovare libri e giornali liberi dalla propaganda repubblicana.

Se non c’è un vero e proprio complotto anti-monarchico (e comunque rimangono i dubbi), di sicuro c'è una fortissima propaganda repubblicana e quindi sono convinto che questa indagine è stata benedetta e favorita dal “Potere repubblicano”.

Infine i motivi da me esposti fanno ipotizzare un’idea, non certo banale e fantasiosa :
“Non è che la repubblica ha ancora paura ed invidia dei Savoia ?”

PS.
In ogni caso comunque io continuo a preferire la monarchia alla repubblica.

lunedì, giugno 19, 2006

In difesa di Casa Savoia






CONTINUA IL MASSACRO PER CASA SAVOIA E PER VITTORIO EMANUELE

Le notizie sconvolgenti relative all’arresto di Sua Altezza Reale il Principe Vittorio Emanuele di Savoia infangano ulteriormente il nome di una Famiglia che ha realizzato l’unità d’Italia, per la quale milioni e milioni d’Italiani sono vissuti con senso di lealtà e di devozione in ottantacinqueanni di storia nazionale quasi sempre luminosa, per la quale centinaia di migliaia di italiani hanno consapevolmente donato la propria vita in guerra.

Al Principe vengono oggi attribuiti reati infamanti e miserabili. Senza poter anticipare gli esiti di un giudizio che si auspica possa essere emanato in tempi brevissimi, le Guardie d’Onore al Pantheon affermano la propria certezza dell’assoluta estraneità ai fatti di un Uomo esiliato all’età di nove anni solo per il nome che porta, per tutta la vita ingiustamente perseguitato da gran parte degli organi d’informazione e a cui sono stati attribuiti fatti che la magistratura francese ha giudicato insussistenti.

Chi lo conosce sa che si tratta di Persona buona e generosa, cui oggi va la piena solidarietà di tutti gli italiani che amano la propria Patria e di tutti coloro che sono devoti a Casa Savoia.Oggi più che mai è il momento di trovare compattezza e unità contro chi vuole inquinare e deturpare il nome di Casa Savoia, contro soggetti di malaffare e contro chi non ha coscienza dell’idea di Nazione.

Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon