Il principe Mohammed El Senussi propone la monarchia costituzionale per risolvere la situazione in Libia
21 marzo 2023
Il principe Mohammed El Senussi, erede al trono libico, ha rilasciato un'intervista al quotidiano la Stampa, nel quale ha proposto la monarchia costituzionale come unico modo per trovare una soluzione al conflitto in Libia, che nel 1969 fu rovesciata dal colpo di stato di Gheddafi e che depose suo padre Sayyid Hasan I e tutta la sua famiglia.La monarchia costituzionale è un sistema istituzionale politico efficiente e stabile, capace di garantire i diritti e la prosperità del popolo e quindi la proposta del principe El Senussi è un'alternativa valida ai vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni, incapaci di garantire la pace e la stabilità nel paese.
Inoltre la sua apertura al dialogo con tutte le parti in conflitto, inclusi i gruppi armati, dimostra la sua capacità di trovare una soluzione politica duratura per la Libia ed il suo obiettivo è quello di stabilizzare le istituzioni, garantire i diritti umani e unificare un paese diviso.
In Libia c'è una divisione profonda tra le varie fazioni, che negli ultimi anni sono stati rafforzati anche dalla comunità internazionale.
Il principe Mohammed El Senussi ha detto che quando si auspica elezioni si dimentica i grandi problemi irrisolti, tra cui due governi, due parlamenti, gruppi divisi incapaci di collaborare tra loro, e per lui l'obiettivo principale è la pacificazione e l'unità del Paese.
Dopo anni di silenzio, il principe El Senussi è tornato in campo a causa della crescente richiesta di ritorno della monarchia in Libia come soluzione al conflitto, che proviene dalle tribù, avvocati, milizie e addirittura da ufficiali del vecchio regime. Ma soprattutto, sono i giovani a chiedere il ritorno alla Monarchia e non si deve dimenticare che durante la rivoluzione del 2011, la bandiera e l'inno della monarchia furono scelti come simboli.
I pilastri del piano del principe El Senussi sono la Monarchia per il suo senso di continuità storica nazionale, la Costituzione per stabilizzare le istituzioni ed i diritti umani come bussola nei rapporti internazionali.
Nell'intervista il principe El Senussi ha detto che il ruolo dell'Italia è fondamentale visto la storia millenaria con la Libia. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione il principe libico ha detto che per risolvere questo problema è necessario in Libia ci sia uno stato stabile, istituzioni legittimate ed un esercito adeguato. Anche proporre una guardia costiera libica in assenza di stabilità non può funzionare, e come cercare di svuotare il mare con le mani.
Sempre secondo il principe sul problema energetico l’Italia deve rendersi conto che anche l’accordo migliore è destinato al fallimento in una situazione di instabilità cronica, in quanto non si può fare buoni affari nel caos.
Il principe ha anche detto finora l’errore dell’Occidente è stato quello di poter tutelare i propri interessi esportando e imponendo un modello istituzionale creato in Occidente, senza tener conto dell’identità nazionale altrui, che è una visione miope,in quanto ogni Paese ha la sua storia.
Alla domanda "Perché la monarchia tutela l’identità libica ?" il principe ha risposto : Nel 1947 la Libia usciva da decenni di colonizzazione e guerra, Come oggi, era tormentata da divisioni geografiche (tre regioni) e di tribù, oltre cento. La mia famiglia aveva guidato la resistenza e mancava di un’affiliazione tribale. La monarchia fu istituita sotto l’egida dell’Onu attraverso un processo di dialogo nazionale e consenso, come sistema che si sarebbe adattato meglio”.
Il principe ha affermato che la monarchia tutela l'identità libica ed è una forma di governo stabile che può aiutare a superare le divisioni tribali presenti nel paese. La monarchia fu istituita nel 1951 attraverso un processo di dialogo nazionale e consenso, e la sua Costituzione garantiva il suffragio universale, un potere giudiziario indipendente, elezioni regolari, libertà di religione e di stampa, nonché il diritto di voto alle donne.
Il principe Mohammed El Senussi ha detto che la presenza di ogni truppe straniere ostacola il processo di stabilizzazione in Libia ed è necessario che tutti gli attori stranieri lascino il paese e che sia trovata una soluzione politica legittima a lungo termine per riunificare il paese e stabilizzarlo.
Infine il principe ha sottolineato che la prospettiva della Libia dipende dalla capacità del paese di superare le divisioni interne e di trovare una soluzione politica legittima per riunificarsi e stabilizzarsi, aggiungendo che l'alternativa alla democrazia non è l'autoritarismo, ma la negazione dei diritti politici dei libici e la perpetuazione dell'instabilità e della guerra civile.