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domenica, aprile 02, 2006

OCSE e le colpe della repubblica italiana

Leggendo il rapporto dell'OCSE si vede che la situazione produttiva ed economica dell'Italia da dieci anni continua a peggiorare e quindi si può dire che sia la destra che la sinistra (si fa riferimento ai periodi 1996-2004 e 1997-2004 quando il Paese ha registrato “uno dei più bassi tassi di crescita") non sono in grado di migliorare il nostro paese.

Inoltre, confrontando l'italia con gli altri paesi, si evince che evidentemente il sistema italiano è particolarmente dannoso.

La verità è che purtroppo dobbiamo pagare le gravi inefficienze e corruzione della repubblica italiana.

Quando gli italiani apriranno gli occhi?

Ocse: Italia ultima per produttività

L’Italia è l’ultima della classe tra i Paesi Ocse in termini di produttività, le sue aziende non riescono a competere nel mondo e l’economia mostra più di un elemento di “preoccupazione”.

L’Italia ha inoltre “perso alcune posizioni negli ultimi dieci anni

Ma la situazione diventa “molto brutta”, quando si parla di produttività. Il nostro Paese, infatti, è ultimo in classifica sia in termini di produttività oraria, sia in termini di produttività multi-fattoriale, cioè la capacità di combinare insieme i fattori produttivi.

E questa perdita di produttività è accompagnata da un’altrettanto “preoccupante” perdita di competitività: nei periodi 1996-2004 e 1997-2004 il Paese ha registrato “uno dei più bassi tassi di crescita” rispettivamente delle esportazioni di beni e servizi.

Confcommercio

domenica, marzo 26, 2006

Il quirinale dei politici



Non riesco a capire come si possa continuare a chiamare il presidente della repubblica "al di sopra delle parti" quando lui stesso proviene dal mondo politico ed è scelto dai partiti.

Ad esempio l'ultima dichiarazione di berlusconi è chiara :

"Quirinale?Nome uscirà da partiti"
Lo dice Silvio Berlusconi al Mattino

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervistato dal Mattino di Napoli, è tornato sul tema della prossima candidatura al Quirinale. "Per la scelta del Capo dello Stato ci confronteremo con gli altri partiti, come è accaduto al tempo dell' elezione di Ciampi", ha dichiarato il presidente del Consiglio.

web
TGCOM



In una repubblica tutto è controllato dai partiti, e purtroppo anche il quirinale e quindi il presidente della repubblica si dovrebbe chiamare il presidente dei partiti.

giovedì, marzo 23, 2006

repubblica : degradazione politica?



Ecco cosa sono i simboli dei partiti politici, secondo David Hillman, guru dell'immagine e celebre grafico inglese.
I simboli dei partiti? Detersivi,margarina e colorificio.

Anche se può sembrare solo un gioco, in realtà non lo è.
Il simbolo è molto importante e, nella accezione di base, è un elemento della comunicazione rappresentante un concetto o quantità.

Se i partiti assomigliano a detersivi, margarina e colorificio vuol dire che la repubblica italiana è riuscita a degradare la Politica (e la società).

A quando un nuovo Risorgimento ?


A David Hillman sono stati sottoposti i simboli dei nostri partiti politici, questi i suoi sintetici commenti: ecco che cosa gli ha fatto venire in mente l’iconografia della politica italiana. In allegato i simboli con i commenti.

web
CORRIERE

Quattrocchi si', e vittime di Nassiriya no?


"Perché i nostri ragazzi non sono stati onorati come Quattrocchi?".

Lo dice Maria Cimino, madre di una delle vittime di Nassiriya. La madre di Emanuele Ferraro prosegue:"ci siamo rivolti al Capo dello Stato, a Berlusconi, e ci hanno sempre detto che la medaglia era stata proposta, invece nulla.

Ora vogliamo dal Presidente Ciampi una risposta".

"Tutti ci dicono che siamo stati ben retribuiti. Ma la vita dei nostri figli non si paga con i soldi, ma onorando la loro memoria".

web
aprile



In questa vicenda c'è uno scontro tra ciampi ed il sindaco di genova.
Infatti il sindaco di genova Pericu aveva negato di dedicare una via all'italiano coraggioso.
Una medaglia sì ed una via no ? Perchè ?

Purtroppo in Repubblica non c'è scampo, anche il capo di stato è un politico e Ciampi ha sconfessato Pericu (futuro ministro? )
Si impongono le dimissioni?
Di chi?

Chi difende le vittime di di Nassiriya ?

lunedì, marzo 20, 2006

Bielorussia : una dittatura repubblicana

Gli osservatori dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europea) hanno giudicato le elezioni presidenziali in Bielorussia una farsa e non all'altezza degli standard internazionali.

Dopo il duro giudizio dell'Osce, gli Usa chiedono che la Bielorussia torni alle urne, ma nel frattempo il presidente rieletto Lukashenko respinge comunque l'ipotesi di ripetere le elezioni, ed il Presidente russo Putin si congratula con Lukashenko

Agli occhi di Europa e Stati Uniti la Bielorussia si è confermata ieri "l'ultima dittatura d'Europa".
Libertà


Quindi la Bielorussia è una repubblica dittatoriale, figlia della repubblica sovietica.

Visto i numerosi esempi (storici ed attuali) si può dire che la repubblica è una forma istituzionale che favorisce la nascita di dittature.

sabato, marzo 18, 2006

Sua Maestà Umberto II



Il 18 marzo del 1983 si spegneva in una clinica di Ginevra, dopo una lunga malattia, Sua Maestà Umberto II di Savoia, Re d'Italia.
Aveva 78 anni di cui 37 passati in esilio.

Ricordiamo che a dare la notizia ufficiale della morte del Re fu il Ministro della Real Casa Falcone Lucifero, il quale precisò che l'ultima parola pronunciata dal Sovrano fu: "Italia".


PS.
Alla repubblica italiana rimarra' per sempre la vergogna di aver lasciato morire Sua Maestà Umberto in esilio.

Anniversario dell'Unita' d'Italia

Il 17 marzo è l'anniversario dell'Unità d'Italia.


La Festa dell'Italia!!



Il 17 marzo 1861, il primo atto del nuovo Parlamento Italiano fu la proclamazione del Regno d'Italia, con capitale a Torino.
In seguito alla votazione unanime del Parlamento, Re Vittorio Emanuele II assunse per sè ed i suoi discendenti il titolo di "Re d'Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione".

domenica, marzo 12, 2006

Brogli elettorali = un brutto vizio repubblicano !

Se ancora oggi, che viviamo in una società tecnologicamente avanzata e dove molte attività sono controllate da computers, si temono brogli elettorali, chissa' cosa successe veramente nel referendum istituzionale monarchia-repubblica del 1946.

Allora, durante una lunga notte, Romiti riuscì a falsificare "valanghe di voti" per far vincere la repubblica.

Brogli elettorali = un brutto vizio repubblicano !


«TEMO BROGLI» - Il premier ha anche detto all'Annunziata di temere brogli elettorali da parte della sinitra: «Io temo che ci possano essere dei brogli elettorali, perché rientrano nella professionalità e nella storia della sinistra».
«In che senso teme brogli?» chiede la conduttrice. «Qualcuno di loro - replica il Cavaliere - si vantò nel '96 di aver sottratto a Forza Italia un milione e 705 mila voti».

Il premier ha assicurato che per vigilare sulle operazioni elettorali sguinzaglierà «persone perbene che cerchino di far sì che la sinistra non possa cancellare la volontà degli elettori».


il corriere


Visita della Regina Elisabetta in Australia



Visita ufficiale della Regina Elisabetta II e del Duca di Edinburgo in Australia tra il 12 e 16 marzo.

Il programma prevede la visita di Sua Maestà a Canberra e Sydney prima dell'apertura dei giochi del commonwealth a Melbourne.

In seguito la Regina visiterà anche Singapore (16 - 18 marzo) per celebrare l'amicizia di vecchia data fra la Gran-Bretagna e Singapore.

Per informazioni visitate il Sito Ufficiale

PS.
In italia questa notizia è nascosta dai massmedia che, servi del regime repubblicano, si occupano delle "notizie reali" solo quando sono utili per screditare la Monarchia.

sabato, marzo 04, 2006

venerdì, marzo 03, 2006

Omaggio ad Amedeo, terzo Duca d'Aosta


Anniversario della morte di Amedeo Duca d'Aosta avvenuta a Nairobi il 3 marzo 1942.



Il figlio Amedeo sposa Anna di Borbone-Orleans e ha due figlie: Margherita e Cristina. Ufficiale di Artiglieria, combattente volontario della prima guerra mondiale, dopo la fine del conflitto passa alla nuova Arma Aeronautica. Duca delle Puglie, diviene, alla morte del padre, Duca d'Aosta.
Viceré d'Etiopia dal 1937 al 3 marzo 1942, quando muore, prigioniero degli Inglesi, che gli avevano concesso, al momento della resa, l'onore delle armi.
Fu decorato della medaglia d'oro al valor militare.

Libia:una repubblica dittatoriale

La Repubblica popolare araba di Libia è una dittatura, all'interno della quale Gheddafi controlla completamente il paese, e perciò la dimostrazione contro l'italia non può che essere stata affiancata o pilotata dal governo libico.
Infatti all'interno di una repubblica dittatoriale è molto difficile che possano avvenire delle dimostrazioni popolari spontanee.

Inoltre il presidente della repubblica libica ha affermato che sono possibili altri attacchi se il governo di Roma si rifiuterà di indennizzare il popolo libico.
Questa affermazione rafforza l'idea che le dimostrazioni anti-italia siano volute e controllate dal regime repubblicano libico.

Cosa fa la repubblica italiana?
Come pensa di risolvere il problema?
Come difende i nostri interessi?


Ricordiamo che Idris I, re della Libia venne deposto nel 1969 da un colpo di stato incruento che portò al potere il colonnello Gheddafi.
Il suo regno fu caratterizzato da una politica apertamente filo-occidentale, che allentò il legame con i paesi arabi.

Ah se in Libia, invece di una repubblica, ci fosse un regno!


''A Bengasi volevano uccidere il console Pirrello''
Libia, Gheddafi: ''Italia ci riscarcisca altrimenti possibili altri attacchi''
Il leader libico: ''Non escludo altri attacchi se il governo di Roma si rifiuterà di indennizzare il popolo libico''
Tripoli, 2 mar. (Ign) - ''Volevano uccidere il console italiano, Franco Maria Pirrello''. Era questo l'obiettivo dell'assalto al consolato italiano di Bengasi dello scorso 17 febbraio, durante il quale sono morte 14 persone. A dirlo è il leader Moammar Gheddafi, in un discorso trasmesso in diretta dalla televisione libica.

Il colonnello libico, però, non si ferma qui. Senza perifrasi, Gheddafi minaccia l'Italia se Tripoli non sarà risarcita per quanto commesso dal regime coloniale italiano. ''Non escludo altri attacchi se il governo di Roma si rifiuterà di indennizzare il popolo libico per quanto commesso dal regime coloniale italiano in Libia''.

Intanto oggi è stato un giorno di amnistia nel paese del colonnello Gheddafi.. Il governo ha ordinato il rilascio di 130 prigionieri politici detenuti in una prigione di Tripoli, 85 dei quali appartenenti al partito fuorilegge della Fratellanza musulmana e che, secondo gli osservatori, sarebbe stato dietro le violenze contro il consolato italiano di Bengasi. Alcuni movimenti per la difesa dei diritti umani avevavano richiesto il rilascio degli attivisti della Fratellanza musulmana fin da quando, negli anni '90, erano stati arrestati a causa del loro sostegno al partito politico. Da cinque mesi gli 85 detenuti si erano appellati alla Corte suprema contro la sentenza di colpevolezza. Molti di loro erano professionisti e studenti al momento dell'arresto ed erano stati inizialmente processati da una Corte popolare, poi abolita l'anno scorso.

IGN

martedì, febbraio 28, 2006

Se il comunismo è morto, anche la repubblica finirà



Addirittura cossiga, emerito presidente della repubblica, afferma che la costituzione repubblicana, non solo, è nata grazie al compromesso tra De Gasperi e Togliatti e quindi frutto di un pasticcio corporativistico tra i democristiani e comunisti, ma addirittura si rende conto che senza Stalin la repubblica non si sarebbe mai fatta.

La verità viene a galla. (a parte i brogli)

In italia non si può criticare il comunismo perchè la repubblica è stata firmata anche dai comunisti, ma soprattutto perchè "imposta da Stalin" (togliatti era il mandante di mosca).
Lo stesso cossiga dice che presto avremmo nelle piazze d'Italia le statue di de Gasperi e Togliatti insieme con l'aggiunta sotto di Stalin.
Speriamo che si sbagli.

Se il comunismo è morto, anche la repubblica finirà

COSSIGA: FRA 100 ANNI STATUE DI DE GASPERI, TOGLIATTI E STALIN

La Costituzione del 1948 e' "frutto del pasticcio corporativistico dei professorini democristiani che all'epoca non avevano alcuna esperienza politica", ma e' valida in quanto "frutto del primo grande compromesso storico della storia d'Italia, quello tra De Gasperi e Togliatti". Lo ha detto Francesco Cossiga intervenendo alla presentazione del volume "La Guerra del Quirinale" scritto dal politologo e giornalista Marzio Breda.
Il compromesso, voluto soprattutto da Stalin, si baso' su uno scambio: "niente guerra civile, e niente messa fuori legge del Pci, come invece avvenne in Germania". Secondo Cossiga, grazie a quell'accordo, "tra cent'anni ci saranno nelle piazze d'Italia le statue di de Gasperi e Togliatti insieme (non a cavallo, comunque, ma a piedi), con l'aggiunta sotto di Stalin, senza il quale quel compromesso non si sarebbe mai fatto". (AGI)

AGI

lunedì, febbraio 27, 2006

La repubblica non difende l'Italia!

La Francia considera l'energia un fattore essenziale e vitale e quindi non ha permesso all'ENEL di acquistare il gruppo energetico Gaz de France.
Il primo ministro francese Dominique de Villepin ha affermato che non è protezionismo ma difesa del paese.

Che rabbia e tristezza!
Per quanto riguarda le risorse energetiche, l'Italia dipende completamente dagli altri paesi; non abbiamo petrolio e gas, abbiamo rifiutato di sviluppare l'energia nucleare ma acquistiamo l'energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari francesi, importiamo gas da paesi non molto affidabili come russia e libia, strapaghiamo il petrolio dal mondo islamico che ci è nemico, non abbiamo una strategia credibile per il futuro.

La Francia per difendere l'indipendenza energetica non ci ha pensato due volte a violare le regole europee sulla concorrenza e sul libero mercato.
Al contrario la repubblica italiana non si pone neanche il problema vitale dell'approvvigionamento dell'energia senza la quale non si ha sviluppo, per colpa degli enormi errori compiuti durante questa repubblica siamo in ginocchio a chiedere gas e petrolio agli altri paesi.

Basterebbe questo per condannare la repubblica italiana!

Il primo ministro francese Dominique de Villepin si difende dalle accuse di protezionismo. Dopo la fusione di Suez con Gaz de france, parla al quotidiano Ouest-france: "Difendere gli interessi vitali di un paese, non vuol dire elevare delle barriere, bensì vuol dire dotarsi degli strumenti validi per difendere nelle migliori condizioni i nostri interessi e quelli dell'Europa. La prima responsabilità di un governo consiste nel garantire le capacità di investimento, di produzione e di approvvigionamento del paese. La nostra indipendenza energetica è una posta strategica maggiore; quindi il governo è nel suo diritto quando mobilita le proprie forze per preparare l'avvenire".

estratto da web http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/economia/enel/fusionefra/fusionefra.html

domenica, febbraio 26, 2006

L'UE è morta, Viva l'Europa!



Il governo francese, impedendo la scalata di Enel al gruppo energetico francese Gaz de France, dimostra che l'UE è morta.

Il fatto clamoroso non è tanto la violazione delle regole europee sulla concorrenza e sul libero mercato, ma che l'UE e gli europeisti italiani non hanno detto nulla contro questa operazione.

Evidentemente le regole europee non valgono per tutti ma valgono solo per alcuni, non capisco perchè la Francia può introdurre misure protezionistiche mentre in Italia non si può fare altrettanto.

Per noi italiani l'aspetto più grave è che la repubblica italiana non difende i nostri interessi, è in balia dei vincoli europei, è non è un caso che il presidente della repubblica sia un banchiere completamente a favore dell'UE.

La repubblica italiana plasmata dal Potere economico, è una colonia dell'UE, l'UE non amata e voluta ha imposto l'Euro, i vincoli di bilancio, e le regole per favorire il mondialismo a svantaggio degli italiani e delle imprese italiane.

L'UE è morta, Viva l'Europa!

martedì, febbraio 21, 2006

All'estero per scappare dalla repubblica !

Da dati Eurispes un terzo dei nostri concittadini sarebbe pronto a trasferirsi all'estero, per lavoro ma non solo.
I paesi che più attirano sono Spagna, Francia e Inghilterra

Per Eurispes i motivi sono la condizione, le aspettative e, in molti casi, le esigenze, anche basilari, di vita ed in particolare le maggiori opportunità di lavoro.

Comunque la fuga dal nostro paese non è un fattore positivo, piuttosto è un indice del fallimento del sistema italiano, se gli italiani vanno all'estero significa che in italia ci sono molti cose che non funzionano, c'è inefficienza, burocrazia, corruzione che limitano e complicano la vita degli italiani.

Andare all'estero per scappare dalla repubblica!

domenica, febbraio 19, 2006

Fiamma Reale per le Olimpiadi di Torino 2006


Torino 2006 Torch
Originally uploaded by pietroizzo.
Il tedoforo è colui che porta la Fiamma Olimpica, il più alto riconosciuto simbolo dei Giochi, ne annuncia il messaggio, ne incarna e diffonde gli ideali: l’unione e la pace tra i popoli, la lealtà, il coraggio, la fratellanza e la solidarietà.



Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia porta la Fiamma Reale

venerdì, febbraio 17, 2006

Il Regno d'Italia a Montecitorio


Il Regno d'Italia dal 9 al 16 febbraio a Montecitorio.

La sala della Lupa ospiterà l'evento che propone un affresco del nostro Paese dal 1861 al 1945, secondo la prospettiva della storia postale.

La sala della Lupa ospiterà dal 9 al 16 febbraio la mostra 'Il Regno d’Italia' che chiude il grande affresco della storia recente d’Italia attraverso francobolli, cartoline e lettere.

Il giorno dell'inaugurazione verrà emesso da Poste italiane un francobollo celebrativo da € 0,60 (per corriere prioritario).
Il francobollo, simbolo della mostra, è opera di Anna Maria Maresca; riproduce quattro francobolli italiani: uno del 1879 raffigurante il re Umberto I, uno del 1863 con il re Vittorio Emanuele II, un altro del 1901 con Vittorio Emanuele III. I tre francobolli sono disposti secondo il colore in modo da formare (verde, bianco, rosso) il tricolore italiano. In basso il francobollo emesso nel 1930 per le nozze di Umberto, allora principe di Piemonte, che poi divenne Umberto II, l'ultimo re.

L’ esposizione sarà aperta al pubblico giovedì 9 febbraio dalle ore 15,00 alle 18,00 e dal 10 al 16 febbraio, dalle ore 10,00 alle 18,00, compresi il sabato e la domenica.
L’ingresso è libero. L'accesso al pubblico è dall'ingresso di Piazza Montecitorio.

martedì, febbraio 14, 2006

I Gioielli di Casa Savoia


Finalmente i gioielli dei Savoia saranno messi in mostra

Dove e quando ?

Il tesoro della corona italiana potrebbe tornare presto fruibile. L'indicazione e' stata fornita dal governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi all'onorevole Raffaele Costa che il 17 gennaio scorso aveva chiesto, con una lettera inviata al ministro del Economia, a Palazzo Koch e al sindaco di Torino, l'assegnazione dei gioielli sabaudi alla citta' di Torino, anche per una loro possibile esposizione al pubblico.


Il Regno d'Italia non ha mai avuto "gioielli della Corona", cioè beni di proprietà statale, e quindi sono "proprietà privata" di Casa Savoia, anche perchè la maggior parte di questi sono stati acquistati quando il "Regno d'Italia" ancora non esisteva.



Ricordiamo la storia

Il 5 giugno del 1946 su una carta da bollo, sua Maestà Re Umberto II incaricava il signor avvocato Falcone Lucifero, nella sua qualità di Ministro della Real Casa, di affidare in custodia alla cassa centrale della Banca d'Italia i Gioielli di Casa Savoia.

giovedì, febbraio 09, 2006

10 febbraio, Giorno del ricordo

Il 10 febbraio, "Giorno del ricordo", al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati.


mercoledì, febbraio 08, 2006

Foibe e Osimo : silenzio repubblicano



Dopo anni di silenzio, finalmente un presidente della repubblica ricorda la tragedia dell'Istria.

Il ricordo è sacrosanto, ma non basta !

Innanzitutto mi aspettavo che ciampi, con un pò di coraggio, avesse ammesso gli errori compiuti dal sistema repubblicano, non ha senso e non basta ricordare il passato, evocare i duri sacrifici patiti dagli italiani che vivevano in istria e dalmazia.

Dopo anni di ignavia e viltà, questa era l'occasione opportuna per fare un pò di autocritica, segnalare la mancanza di una storiografia più vicina alla realtà ed indipendente dalla politica.
Infatti nei libri scolastici è quasi impossibile trovare testi ed informazioni sui tremendi eventi avvenuti nell'istria, molti italiani non sanno neanche cosa sono le foibe!

Comunque il silenzio del regime repubblicano continua, nel discorso di ciampi non c'è nemmeno un accenno al trattato di osimo, gli istriani sono stati uccisi una seconda volta!

Come mai si è voluto dimenticare questi fatti?
La risposta è semplice : la vulgata repubblicana ha cancellato gli orrori compiuti dai comunisti perchè la costituzione repubblicana è stata scritta anche dai comunisti.
Purtroppo la storia è sempre scritta dai vincitori.

In italia esistono ancora storici ed intellettuali liberi ed indipendenti dal Potere?

Questo 'Giorno del ricordo' non ci ricorda solo gli esuli e gli infoibati, ma ci insegna che in italia c'è un profondo bisogno di revisionismo storico e culturale.

domenica, febbraio 05, 2006

Oligarchia repubblicana

Il parlamento repubblicano ha stabilito che solo i partiti nuovi devono raccogliere decine o centinaia di migliaia di firme per presentare le liste elettorali, mentre i partiti già esistenti in parlamento non hanno l’obbligo.

Dal punto di vista giuridico, questa legge è antidemocratica perchè una legge deve valere per tutti e non solo per alcuni soggetti.
Questa legge elettorale è ad personam.

Il sistema repubblicano si dimostra in sostanza un sistema oligarchico, stabilisce una essenziale differenza tra i soggetti politici interni od esterni al parlamento.
La oligarchia repubblicana, per non perdere potere, impedisce ai nuovi soggetti politici di entrare nel palazzo.

L’oligarchia repubblicana non vuole intrusioni!

giovedì, febbraio 02, 2006

Viva il Re


Un ricordo di Giovanni Battista Scapaccino, un patriota dimenticato dalla repubblica italiana.

Si arruolò volontario nel Reggimento "Piemonte Reale Cavalleria" divenendovi sottocaporale e quindi caporale. Prossimo al congedo, per ultima ferma, il 16 gennaio 1830, passò nel Corpo dei Carabinieri e fu destinato alla Stazione di Les Echelles, in Savoia.
Nel 1833 un corpo armato di fuorusciti tentò di invadere la Savoia per accendervi la rivolta. Fallito un primo tentativo su Annecy, una colonna di circa cento armati, nella notte sul 3 febbraio 1834, varcò il confine raggiungendo di sorpresa il villaggio di Les Echelles, occupandolo.

Nella notte alta, il carabiniere Scapaccino, di quella Stazione, ignaro di quanto era accaduto, tornava a cavallo da Chambery, dove si era recato per servizio. Nonostante la località fosse già occupata, il carabiniere tentò ugualmente di forzarne l'ingresso. Circondato dai ribelli, gli fu ingiunto, sotto la minaccia delle armi, di aderire spontaneamente alla loro causa e di gridare "Viva la repubblica". Ligio al proprio dovere e pur consapevole che dalla risposta dipendeva la sua vita, il carabiniere oppose un fiero rifiuto, e spronando il cavallo urlò :Viva il Re !
Due fucilate ne troncarono la giovane esistenza.

Con sovrana concessione del 6 giugno 1834 alla Memoria del carabiniere venne conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
"Per aver preferito di farsi uccidere dai fuorusciti, nelle mani di cui era caduto, piuttosto che gridare viva la repubblica a cui volevano costringerlo, gridò invece viva il Re.
- Ponte des Echelles, 3 febbraio 1834".


(fu la prima Medaglia d’Oro al Valore Militare dell’Esercito sardo-piemontese, e quindi dell’Esercito italiano)

lunedì, gennaio 30, 2006

Per fare il bis ciampi prenota i voti dell'unione


Con una lettera, ciampi ordina di anticipare l'applicazione della «par condicio» già prima dello scioglimento delle camere.

Con questo intervento ciampi va contro la legge stessa, che appunto deve essere applicata solo dopo lo scioglimento della camere.
Non ci sono i presupposti per chiedere l'impeachment?

Visto i sondaggi, ciampi vuole dare una mano ai vincitori o meglio alla futura maggioranza del parlamento che, guarda caso, dovrà nominare il prossimo presidente della repubblica.

Il calcolo di ciampi è semplice: per la sinistra c'è il rischio di perdere l'elezioni all'ultimo sprint, il recente recupero di berlusconi ha fatto paura alla sinistra, inoltre alla scadenza del settennato presidenziale, non ci sono candidati forti, e per fare il bis, ciampi aiuta l'unione per prenota i suoi voti.

L'intervento di Ciampi non è un gesto da arbitro, ma un calcolo politico.
Il lato positivo è che adesso c'è almeno un pò di chiarezza : l'intervento di ciampi cancella l'assurda pretesa di essere un presidente super-partes.

sabato, gennaio 28, 2006

Omaggio al genio di Mozart



Il 2006 ricorre il 250esimo anniversario della sua nascita.

Johannes Wolfgangus Mozart nacque a Salisburgo il 27 gennaio 1756, morì a Vienna il 5 dicembre 1791.
Nella sua breve ma creativa vita, Mozart scrisse 626 opere, la prima all'età di 5 anni, l'ultima sul letto di morte.

web
Mozart 2006

venerdì, gennaio 27, 2006

Ricordo della Regina Maria Josè


A Ginevra il 27 gennaio 2001 moriva la Regina Maria Josè.

Adesso riposa al fianco di S.M. Umberto II nell'Abbazia Reale di Altacomba (Francia).

giovedì, gennaio 26, 2006

simboli della repubblica : Pizza e calcio



Probabilmente Jim O'Neill, Managing Director e capo della ricerca economia di Goldman Sachs International, non ama il nostro paese, ma i suoi giudizi taglienti devono farci riflettere.

Purtroppo l'Italia, per motivi storici e politici, è un paese arretrato rispetto a quelli più avanzati, e la spietata competizione mette in grave difficoltà i nostri prodotti.

Il problema è che il sistema italia non è adatto al mondialismo, perchè è burocratico, inefficente e dove la nomenklatura è legata al passato od alle poltrone.
Per vincere la sfida del mondialismo e competere con altri paesi non basta alzare la qualità dei nostri prodotti ma c'è bisogno di rifondare il nostro paese.

Per migliorare la qualità si devono fare dei grossi investimenti ma gli imprenditori italiani sono abituati a socializzare le perdite e privatizzare gli utili (FIAT..).

Ancor più complesso e difficile è rifondare l'Italia; ci sono troppi interessi, la classe politica è prigioniera delle ideologie del passato, latitano gli intellettuali liberi, abbiamo perso il senso del bene comune.

Solo con un ritrovato patriottismo si potrà vincere la sfida del futuro.
Con la pizza e calcio, simboli della repubblica, non si va da nessuna parte.

«Vi restano solo cibo e calcio»
Goldman Sachs avverte l’Italia

DAVOS — Nonostante l'impennata del petrolio, la minaccia del terrorismo e i mille conflitti, il sole dell'economia continua a splendere: la forte crescita registrata a livello mondiale negli ultimi tre anni non ha precedenti nel Dopoguerra. Ma quel sole non scalda tutti: l'Italia ha perso le opportunità che le si sono presentate. Ormai conta solo per «cibo e calcio».

E l'Italia? Il giudizio di O'Neill è duro: «L'unica luce che vedo è l'arrivo di Draghi alla Banca d'Italia. Per il resto, le cose che sapeva fare bene il vostro Paese ora le fanno a costi più bassi India e Cina, ormai forti anche nelle produzioni di qualità. Se nelle manifatture di fascia alta l'Italia non riesce nemmeno ad avere costi competitivi con la ricca Germania, cosa le rimane da offrire? Solo cibo e un po' di calcio interessante ». L'uomo di Goldman Sachs dimentica alcune cose, ad esempio l'elicottero (italiano) sul quale volerà il presidente degli Stati Uniti. E sul calcio sembra avere una preparazione approssimativa. Ma i suoi giudizi taglienti sull'Italia non sono molto diversi da quelli che circolano tra i convegnisti di Davos.


Il corriere della sera

mercoledì, gennaio 25, 2006

La sovranità secondo Rousseau


Rousseau Statue (Louvre)
Originally uploaded by edmwnd.


La sovranità non può essere rappresentata, o è quella stessa o non è.
Jean Jacques Rousseau

martedì, gennaio 24, 2006

Sudtirol contro la repubblica italiana

La richiesta all'Austria di tutelare l'Alto Adige da parte di alcuni altoatesini è sintomo di una profonda inadeguatezza della repubblica italiana, se una parte degli italiani chiede aiuto ad un altro stato evidentemente c'è qualcosa che non funziona.

Un popolo non si basa sul denaro o sulla politica.

Infatti la repubblica italiana ha compiuto l'errore di dare agli altoatesini aiuti politici (autonomia) ed economici ma non la cosa più importante, cioè uno Stato efficente e credibile.

Un discorso analogo vale per tutti gli italiani, la repubblica ci da aiuti sociali ed economici ma ci ha fatto perdere valori essenziali come la Patria, l'orgoglio di essere italiani.

D'altronde la repubblica non è riuscita a farsi amare dagli italiani, figurati dagli altoatesini.

Un frutto amaro della repubblica italiana.


Ben 113 sindaci/vicesindaci dei 116 comuni altoatesini hanno consegnato al presidente del Parlamento nazionale austriaco Andreas Khol una petizione per chiedere all'Austria di tutelare l'Alto Adige.

Nel documento si chiede che nella carta costituzion austriaca sia inserito : "La Repubblica austriaca si impegna alla tutela al diritto all'autodeterminazione del popolo di lingua tedesca e ladina separato dal Tirolo".

Anche il presidente dela Provincia autonoma Luis Durnwalder (Svp) "ha difeso il diritto politico degli esponenti firmatari a esprimere la propria opinione nella funzione di rappresentanza dei sentimenti della popolazione".
Inoltre Durnwalder ha auspicato una citazione di questo genere anche nella carta costituzionale italiana.

web
la repubblica

lunedì, gennaio 23, 2006

Google : società o arma del Potere USA ?


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Originally uploaded by buru.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America vorrebbe mettere le mani sull'enorme archivio informatico di Google, nel quale ci sono milioni di indirizzi web ed una sterminata quantità di "chiavi di ricerca" utilizzate dagli utenti negli ultimi anni.

I dati nel database Google servirebbero per effettuare analisi statistiche correlate alla ricerca di materiale pornografico online, per tutelare i minori sul web e dimostrare l'inefficacia dei filtri software.

Nonostante la pressante richiesta del Dipartimeto di Giustizia degli Stati Uniti il gigante di Mountain View per adesso non intende aiutare Washington.

La questione è molto interessante: nella giusta e legittima volontà di tutelare i minori c'è il sospetto che il governo USA possa usare i "dati Google" per controllare gli utenti web, mentre Google, con la scusa di difendere la privacy dei suoi utenti, fornendo i dati ha paura di perdere clienti.

Come finirà ?

Google ha ormai un potere troppo grande, simile a quello che è successo alla Microsoft, e quindi speriamo che presto concorrenti non più made USA (caso mai europei) riescano a dar fastidio a Google.

Il problema è il seguente :
Google continuerà ad essere una società indipendente dal Potere o sarà l'arma segreta del governo USA ?

fonti web :

Punto Informatico

downloadblog

Scontro istituzionale tra ciampi e berlusconi

In apparenza, c'è solo un groviglio di scadenze da sbrogliare per la data delle elezioni, ma in realtà il colloquio tra ciampi e berlusconi è uno scontro politico.

Berlusconi vuole allungare i tempi di attività delle Camere, in particolare per ottenere il via libera alla legge sull'inappellabilità, cioè proprio quella bocciata solo pochi giorni fa dal presidente del Repubblica.
I presidenti della repubblica e del consiglio hanno due opinioni politiche opposte sulla legge Pecorella, il Cavaliere non intende rinunciare alla legge Pecorella mentre ciampi l'ha rinviata alle camera.

La tensione al Quirinale non può che essere alta, tanto che su Il Corriere della sera c'è scritto : "il colloquio con Silvio Berlusconi al Quirinale, ieri sera, conferma che la questione non è politicamente asettica. E il comunicato finale diramato dalla presidenza della Repubblica trasuda freddezza verso Palazzo Chigi."


Purtroppo siamo abituati ad assistere a scontri tra le due massime cariche della repubblica italiana, ma il rapporto tra il capo di stato ed il presidente del consiglio non sarebbe tutto più semplice e sereno se ci fosse un Re al posto del presidente ?

domenica, gennaio 22, 2006

Portogallo

Un Re ha stima di tutti i candidati alla presidenza, i politici combattono tra loro per vincere le elezioni.

Un Re è il capo di stato di tutti,
il presidente solo di chi lo vota.



La posizione del Capo di Casa Reale Portoghese

Dom Duarte de Bragança non andrà a votare

Il Capo di Casa Reale Portoghese non parteciperà alle presidenziali.
Dom Duarte de Bragança considera che tutti i candidati per palazzo Belém sono "molto bravi", ma nessuno di loro potrà contare di avere il suo voto.
"Io ho una grande ammirazione ed amicizia dei candidati alla Presidenza. Tuttavia, visto che non sono un sostenitore del sistema repubblicano, non andrò a votare. E' una questione di principio", afferma l'Altezza Reale.

Il Prof. Palmeiro João, portavoce di Casa Reale, ha detto che "la posizione di Duarte of Bragança è molto delicata" e "non vuole influenzare i risultati".


web
correiomanha

sabato, gennaio 21, 2006

La repubblica del terrore



Luigi XVI di Francia (23 agosto 1754 - 21 gennaio 1793), fu Re di Francia e di Navarra dal 1774 al 1791, mentre dal 1791 al 1792 fu solo Re di Francia.

Sospeso ed arrestato durante l'insurrezione del 10 agosto, venne processato dalla Convenzione Nazionale, trovato colpevole di tradimento col nemico, e ghigliottinato il 21 gennaio 1793.
Luigi venne arrestato uficialmente il 13 agosto 1792. Il 21 settembre 1792, l'Assemblea Nazionale dichiarò che la Francia era una repubblica.

Luigi venne processato (dall'11 dicembre 1792) e accusato davanti all'Assemblea Nazionale di alto tradimento. Venne condannato a morte (17 gennaio 1793) per ghigliottina con 361 voti favorevoli, 288 contrari e 72 astenuti.

Re Luigi XVI venne ghigliottinato davanti ad una folla festante il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione, l'attuale Place de la Concorde.

Sua moglie, Maria Antonietta, lo seguì sulla ghigliottina il 16 ottobre 1793.

Il Re rivolgendosi ancora una volta ai francesi affermò: "Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia"

Il Re è morto, viva il Re !!

venerdì, gennaio 20, 2006

Ciampi con il rinvio si vuole ricandidare al quirinale

Il presidente Ciampi ha rinviato alle Camere la legge Pecorella.

La reazione dei partiti alla notizia segue il solito copione, una parte, in questo caso la sinistra, è soddisfatta mentre l'altra incassa il colpo.
Sia ben chiaro, nulla di strano, è ovvio che le decisioni del capo di stato hanno delle conseguenza politiche e che i vari partiti abbiano delle opinioni diverse.

Perchè prima ciampi ha firmato molte leggi sulla giustizia (alcune discutibili) mentre questa legge è rinviata alle Camere ?
Inoltre questa legislatura non ha più tempo per riproporre la legge in altro modo e che se nelle prossime elezioni vincerà la sinistra, questa legge sarà molto probabilmente cancellata dall'Unione.
Il veto di ciampi è una anticipazione del futuro governo di sinistra?
Naturalmente per giudicare il rinvio della legge si devono conoscere nei dettagli le motivazioni.

Ma il problema è un altro.
Un punto certo è che ciampi è un politico-banchiere e quindi tutti le sue attività e dichiarazioni sono atti politici.


Ora se le decisioni del capo di stato hanno delle valenza politiche (e sfido qualcuno a dire il contrario), il conflitto tra le due massime cariche di stato (capo di stato e governo) può essere ridotto al minimo, solo se al capo di stato c'è una persona che non appartiene al mondo politico.
Il vantaggio è che in questo caso finalmente le decisioni del capo di stato sono svuotate di interpretazioni politiche e quindi i politici non possono che accettare serenamente le decisioni del colle.

Visto che i presidenti della repubblica sono dei politici (ministri, capo di governo, leader di partiti, banchieri), la monarchia è l'unica istituzione che risolve il problema di ridurre al minimo l'interferenza tra il capo di stato e la politica.

Ultima considerazione.
Visto che i sondaggi danno per vincente l'Unione, non è che ciampi, rifiutando la firma, vuole ricandidarsi per il quirinale ?

giovedì, gennaio 19, 2006

Esuli abbandonati dalla repubblica


Ho letto in un articolo pubblicato su Il Giornale la protesta degli istriani davanti all'europarlamento di Strasburgo.

Questa protesta è una accusa alla repubblica italiana, che non ha fatto nulla per difendere i diritti degli italiani che vivevano in istria.
Hanno perso tutto, casa parenti, amici.

Io da italiano mi sento in dovere di chiedere scuso agli istriani.

Cosa ha fatto la repubblica per gli istriani ?
Nulla, anzi ha firmato il trattato di Osimo !

Il 10 novembre 1975 il Governo italiano e quello jugoslavo hanno firmato il cosiddetto "Trattato di Osimo".
L'Italia rinuncia definitivamente, e senza alcuna contropartita, agli ultimi lembi di terra della penisola istriana (la cosiddetta Zona B).


Gli esuli istriani protestano a Strasburgo

Dopo sessant'anni gli esuli istriani non demordono: oggi protesteranno davanti all'europarlamento di Strasburgo riunito in sessione plenaria. «No all'esilio, sì al ritorno», oppure «Italia-Slovenia-Croazia: VII comandamento, non rubare le case degli esuli», sono gli slogan che innalzeranno su grandi cartelli per chiedere alle istituzioni europee il riconoscimento dei loro diritti cancellati. Dopo la fine della seconda guerra mondiale 350mila italiani furono costretti all'esodo dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia grazie alle violenze e agli abusi dei partigiani jugoslavi del maresciallo Tito. La stragrande maggioranza perse tutto, a cominciare dalla casa, ma i più sfortunati furono internati nei paurosi lager titini o sparirono per sempre nelle foibe, le cavità carsiche utilizzate come fosse comuni.
La manifestazione di protesta, organizzata dall'Unione degli istriani, una delle più combattive associazioni degli esuli, con sede a Trieste, ha raccolto diverse adesioni. I rigidi protocolli di sicurezza dell'europarlamento avevano inizialmente ammesso la presenza di 350 manifestanti, ma le adesioni alla trasferta di protesta a Strasburgo hanno già raggiunto quota 418. Arzilli vecchietti, giovani figli di esuli, diverse donne originarie dell'Istria sono pronte a innalzare cartelli e intonare slogan per due ore, il tempo concesso dalla sicurezza.
Pochi giorni prima della manifestazione il numero degli esuli che sarà ammesso a protestare pacificamente è stato drasticamente ridotto a 150 persone. «Forse hanno paura di noi. Evidentemente si sono stupiti che dopo sessant'anni siamo ancora decisi a batterci per i nostri diritti».

web
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=57983

La repubblica e lottizzazione

Nella vicenda Unipol l'aspetto più importante non è valutare la rilevanza penale dei fatti, quanto piuttosto la decadenza etica (e non solo) della classe politica.

Comunque finirà la questione, si ha la conferma che la politica e moralità sono cose completamente diverse, crolla il falso mediatico che il malaffare sta da una sola parte, e si rafforza l'idea che i politici, invece di pensare al bene dell'Italia, pensano soprattutto ai loro interessi.
C'è amarezza vedere come sia basso il livello di moralità, serietà e capacità degli esponenti politici, e come sia difficile scegliere chi votare.

Evidentemente c'è una continuità tra il periodo di tangentopoli e quello attuale, ancor'oggi non si sa quale sia il rapporto politica-finanza, non c'è trasparenza su come i partiti ottengono finanziamenti.
In effetti esistono anche le differenze tra tangentopoli e bancopoli, ma ho l'impressione che la situazione sia peggiorata.
Se nel primo caso fu infatti il mondo degli affari, con le sue tangenti, a corrompere la politica, in questo caso è successo il contrario, cioè è la politica a corrompere il mondo degli affari.

A ben pensarci, questo è logico : mentre prima la politica era forte, il mondo degli affari doveva ottenere l'aiuto dei politici, adesso è il contrario, chi comanda veramente è l'alta finanza e quindi sono i politici che devono chiedere aiuti e favori alle banche.

Visto che il malaffare non è terminato con la stagione di Mani Pulite (solo gli ingenui potevano pensarlo) non varrebbe la pena di riscrivere la storia repubblicana ?

Visto l'abnorme dimensione del fenomeno della corruzione e che moltissimi settori sono stati coinvolti in scandali, si può concludere che il sistema repubblicano perlomeno non abbia funzionato.
Io ritengo che la repubblica ha gravi responsabiltà in merito e che anzi abbia favorito la nascita e la crescita della corruzione.
La repubblica si fonda sulla lottizzazione ?

martedì, gennaio 17, 2006

Politici protagonisti secondo repubblica

Il quotidiano "La Repubblica" ha festeggiato 30 anni di vita, ed in occasione propone ai lettori del suo sitoweb questo sondaggio:
Prima e seconda repubblica nell'anno delle elezioni.
Quali sono stati i politici italiani "protagonisti" in questi ultimi trent'anni ?


Visto che la maggior parte degli internauti (probabilmente giovani) ha votato per personaggi "storici" piuttosto di quelli attuali, i risultati evidenziano quanto sia scarsa la fiducia da parte degli italiani nei confronti della classe politica attuale

Uno dei motivi è che nella società odierna per imporsi e vincere le elezioni occorre una forte personalità ed una immagine vincente, doti che evidentemente sono difficile da trovare all'interno della nomenklatura attuale.
Però, da una più attenta e profonda analisi, si arguisce che la sfiduca non è solo rivolta ai personaggi ma alla Politica in genere.
Purtroppo viviamo in una periodo di profonda decadenza, dove mancano i principi ed esempi da seguire, e quindi in una società del genere anche la Politica (con la P maiuscola) sparisce e si trasforma in un semplice mezzo per far carriera e guadagnare.
Inoltre è arduo scegliere quali siano i politici protagonisti all'interno di un mondo politico confusionale e di transizione come quello attuale, la classe politica è lontana dalla realtà, i discorsi tra i parlamentari sono simili a quelli che si ascoltano nei bar.

Voglio anche segnalare che, nell'elenco dei politici presente del sondaggio, compaiono presidenti della repubblica, come pertini scalfaro ciampi cossiga.
Evidentemente queste persone sono politici (non può essere altrimenti), ma allora come si può contemporaneamente considerarli superpartes ed al di sopra della parti ?

In una repubblica il capo di stato è sempre un politico, e quindi di parte

domenica, gennaio 15, 2006

Scontro politico

In Italia la politica, piena di veleni e povera di contenuti, non è idonea per un paese serio e democratico come altri stati europe, che io sappia nel Regno Unito, Spagna, Olanda, Svezia ecc...non è si mai visto uno scontro frontale del genere.

La destra e la sinistra attribuiscono all'avversario la colpa di aver creato il clima di scontro totale, chiaro segnala che la colpa sia un pò di tutti gli schieramenti.

Timidamente si avverte l'esigenza di svelenire l'attuale clima politico, ma ci siamo chiesti se il sistema politico ed istituzionale lo rende possibile ?

In realtà, la repubblica ostacola questo difficile percorso da parte dei partiti per il semplice motivo che chi vincerà le prossime elezioni sceglierà il prossimo presidente della repubblica !!

In una repubblica non c'è un capo di stato davvero al di sopra delle parti e superpartes.
In una monarchia la successione del capo di stato non è mai traumatica come avviene quasi sempre in una repubblica. Il Re non è un politico, è il capo di stato davvero di tutti i cittadini, ed i partiti non devono litigare per portare al quirinale uno di loro.

I massmedia e politici nascondono questa verità (amara per la repubblica), ma dietro lo scontro totale tra i due poli c'è soprattutto lo scontro per la conquista del quirinale.

La Monarchia è necessaria per restituire serenità al nostro Paese.

Se non vi basta per essere monarchici, almeno cominciate a rifletterci !

sabato, gennaio 14, 2006

Aumenti parlamentari

Lo spettacolo repubblicano continua.
E' incredibile ! Gli stessi politici che accusano gll avversari di mancanza di morale, si mettono d'accordo per fare i propri interessi.

Il vero conflitto degli interessi è la classe politica che ha il diritto di stabilire il proprio stipendio.
E d'altronde : chi non si aumenterebbe il proprio stipendio se avesse il potere di farlo ?

Comunque io non sono un populista e non sono geloso di chi guadagna più di me.
Quello che non digerisco è la scarsa efficenza e trasparenza della repubblica rispetto ad altri stati. Il problema non è lo stipendio ma è la scarsa efficenza e capacità della classe politica.
Io preferirei ci fosse un numero di parlamentari più ristretto ed anche con stipendi più alti purchè corretti, capaci ed efficenti.
Invece in questa repubblica abbiamo circa un migliaio di parlamentari (senza contare i sottoparlamentari.....) che non si sa neanche cosa fanno, se non schiacciare un pulsantino quando devono votare.

Tra parentesi avevo già scritto: quanto costa il quirinale ?

Parlamentari, in arrivo aumento di stipendio
Restano intatte le pensioni dei senatori dopo il no di Palazzo Madama. Probabile il voto contrario anche di Montecitorio

ROMA — Scongiurato con decisione unanime il taglio al vitalizio e all'assegno di reinserimento, a pochi giorni dalla fine della XIV legislatura, i senatori si apprestano a ricevere un nuovo aumento di stipendio.
Lo scatto, che riguarda anche i deputati, e che si trascinerà anche su pensioni e liquidazioni, si annuncia consistente.
In grado comunque di cancellare il taglio delle indennità mensili dei parlamentari deciso con la Finanziaria 2006 appena entrata in vigore. Taglio che avrebbe dovuto essere del 10%, ma che in realtà, sia per gli stipendi dei deputati che dei senatori, si è fermato al 6%.


Il Corriere della sera


venerdì, gennaio 13, 2006

Con Stella e Corona tornano i monarchici !!!

Indicato da un amico, ho letto l'articolo "Tornano i Monarchici, quattro liste per il Senato", pubblicato sul quotidiano "Il Riformista".

Durante gli anni scolastici, leggendo libri e conoscendo la società , piano piano ho messo a fuoco i miei principi ed idee, ma fin da quando divenni maggiorenne e quindi ottenuto il diritto di voto, non mi sono mai sentito vicino ai partiti ed in linea con il mio pensiero.
D'altronde non poteva che essere così . La destra e la sinistra erano figlie delle due ideologie che hanno insanguinato e distrutto l'italia e l'europa.
Il cosiddetto centro, dominato dalla DC, era il Potere e cioè la repubblica, proprio quello che, per diversi motivi, rifiutavo perchè per me il malfunzionamento, la decadenza, la corruzione dell'italia erano rappresentati dalla repubblica .

In seguito la caduta del muro di berlino ha cambiato anche il mondo politico italiano, sono spariti i partiti storici, ma la situazione, invece che migliorare, è peggiorata, e dalla confusione siamo arrivati all'entropia politica.
Ciò che inquieta è che in italia non esiste più la Politica (con la P maiuscola), ma la politica è quasi solo sinonimo di lottizzazione, conquista del potere, denaro...

Per quanto riguarda l'integrazione europea, voglio l'europa delle patrie e non un mercato, rifiuto la nuova ideologia detta europeismo, ma soprattuto non accetto che l'UE possa distruggere la sovranità nazionale e gli interessi dei popoli, perchè la sovranità di un popolo è un principio inalienabile.

Adesso con il simbolo di Stella e Corona ho trovato finalmente il mio punto di riferimento politico ed andrò a votare contento e sereno.
Penso che tutti gli italiani dovrebbero rallegrarsi del ritorno dei monarchici perchè sono convinto che i monarchici, attivi e presenti nel parlamento, faranno del bene alla Politica ed all'Italia.


Tornano i Monarchici, quattro liste per il Senato
Stella e Corona. Alla Guida l'ex leghista Lembo

"Vogliamo che la monarchia venga riconosciuta come istituzione di pari dignità. Che sia un'opzione possibile per gli elettori cancellando l'art.139 e tutte le forme di demonizzazione che hanno caratterizzato gli ultimi sessant'anni.
Del resto molti stati dell'UE a istituzione monarchica vedono i loro diritti tutelati meglio che con la repubblica, e in italia, senza brogli nel '46 avremmo vinto noi. In ogni caso sarà il popolo a decidere".
Galvanizzati, ed è dir poco, dal rientro in Italia dei Savoia, i monarchici tornano alla carica e si presentano alle prossime politiche con almeno quattro liste per il Senato in Piemonte, Campania, Sicilia e Puglia, nonchè in tornate amministrative importanti come Torino, Roma e Napoli e alle provinciali di Udine e Trieste.
L'iniziativa è di Alleanza Monarchica, movimento per il ritorno iin Italia dei Savoia e la restaurazione della monarchia che avendo ormai ottenuto la prima parte della propria ragione sociale (anche se si sono dimenticati da cancellarla) adesso forse va per la seconda.

Nato all'EUR nel 1972 da una fronda del vecchio Partito Monarchico Democratico di Unità Monarchica che si rifiutò di confluire nel MSI, il movimento si autodefinisce "il braccio politico dei monarchici" e lo scorso novembre, rispolverato per l'occasione il vecchio simbolo di Stella e Corona, ha varato a Roma un Comitato Elettorale Nazionale, dando mandato all'ex leghista Alberto Lembo di portare Stella e Corona alle prossime elezioni.
"Crediamo in una grande affermazione del nostro simbolo - spiega Lembo - che non è solo il simbolo di AM ma di chiunque si riconosca in una visione monarchica della società, al di là dei singoli movimenti."
E hanno deciso di presentarsi in regioni ad alta vocazione monarchica tra cui quelle del Sud, dove fattore emozionale si aggiunge quello politico, cioè la possibilità di eleggere molti senatori, e dove siamo convinti di raggiungere l'8%.
Il risvolto patriottico dovrebbe aiutarci a Trieste, mentre a Roma si presenteranno Baccini e a Napoli col senatore di FI Lauro. Intanto ferve la ricerca dei candidati : nomi puliti con capacità di traino ed esperienza politica, spiega il responsabile del comitato elettorale. E l'essere titolati non è necessario, anche se ammettte che a Roma ha avuto incontri molto soddidacenti con esponenti dell'alta nobiltà e in regioni come il Lazio e la Sicilia è probabile che i capolista provengano da quel certo sociale.
L'iniziativa pare aver riscosso un certo apprezzamento negli ambienti politici, se è vero che oltre ai più ovvi Borghezio e Fisichella si sono espressi positivamente nei confronti di AM alle elezioni da Fi alla Quercia (Vasco Giannotti, responsabile della sanità per i DS) passando per l'Udeur. E domenica 23 possibili candidati incontreranno possibili elettori al Pantheon, in occasione dell'annuale cerimonia commemorativa dell'Istituto delle Guardie d'Onore, all quale saranno presenti i principi di Casa Savoia e forse anche Veltroni.
Ma più che i principi con l'accento sulla prima, si affretta a sottolineare Lembo, per Stella e Corona contano i principi.
Quelli di uno stato a forma istituzionale monarchica ovviamente, cioè la difesa della sovranità nazionale e degli interessi italiani all'estero, con l'abolizione di cessioni di sovranità, che delle libertà dei singoli, dalla strapotere della finanzia e della minaccia dell'immigrazione selvaggia.
Insomma Emanuele Filiberto &C non si facciano illusioni : vengano pure i borbonici e i lorenesi : noi prescindiamo completamente dai Savoia e non prendiamo ordini da loro.
E se per Lembo "la restaurazione della monarchia è un'utopia", non tutti i monarchici sembrano pensarla allo stesso modo.
"Finchè i principi erano in esilio - dice Roberto Vittucci Righini leader di AM e uno degli ultimi sopravvissuti del vecchio Partito nazionale monarchico - eravamo frenati da fare politica perchè temavano di comprometterne il ritorno. E naturalmente io vorrei che fosse restaurata la monarchia, ma il nostro è un programma moderno, figuriamoci. Noi parliamo di sanità, del blocco della circolazione, dei rincari ... Non siamo il partito del re ma il partito per il re".
Insomma se il popolo è sovrano deve avere la sovranità popolare di poter scegliere la forma istituzionale migliore. E poco importanta che una volta scelta la monarchia il popolo smetta di fatto di essere sovrano.

Il Riformista
13 1 2006

giovedì, gennaio 12, 2006

La repubblica è inefficiente, non è trasparente, è burocratica

Leggendo il discorso di ciampi si capisce che :
La repubblica è inefficiente, non è trasparente, è burocratica

Il presidente della Repubblica: "Scontro elettorale danneggia l'Italia"
"Non è sufficiente combattere la mafia, è necessario sconfiggerla
Siracusa, l'appello di Ciampi: "Una democrazia più trasparente"


SIRACUSA - "Noi vogliamo che la nostra democrazia divenga oltre che più trasparente, più efficiente, liberando le iniziative produttive sia dai lacci di vecchie procedure burocratiche sia da nuovi intralci che possono derivare dalla stessa moltiplicazione dei centri decisionali" Carlo Azeglio Ciampi si rivolge così agli amministratori di Siracusa. Durante la sua visita in Sicilia, Ciampi ha colto l'occasione per sottolineare l'appello già lanciato ieri: "Se vogliamo evitare di creare un ingiustificato clima di sfiducia in Italia, e di sfiducia nel mondo nei confronti dell'Italia, occorre altresì evitare che il confronto delle opinioni politiche, un confronto che è nutrimento stesso della democrazia, si trasformi, anche in epoca elettorale, in uno scontro frontale".

web
la repubblica

mercoledì, gennaio 11, 2006

La costituzione Ue è morta

Pochi mesi fa i referendum svolti in francia ed olanda bocciarono la costituzione europea.

Adesso giustamente il ministro degli Esteri olandese Ben Bot afferma che "dobbiamo ascoltare il nostro popolo" e quindi "per l'Olanda la Costituzione europea è morta".

Non tutti gli stati rispettano il popolo, a partire dalla repubblica italiana che non ha voluto nemmeno consultare gli italiani. Infatti ritengo veramente ingiusto e antidemocratico la decisione della repubblica italiana di non indire anche in italia un referendum analogo.
Si afferma che la costituzione repubblicana vieta un referendum sui trattati internazionali, ma secondo me la costituzione europea non è un trattato internazionale perchè modifica profondamente i poteri e le istituzioni di ogni paese.

Comunque la monarchia olandese batte la repubblica italiana !

L'Aja, 11 gennaio 2006 - 17:24

COSTITUZIONE UE: BOT RIBADISCE "PER L'OLANDA E' MORTA"

Per l'Olanda la Costituzione europea bocciata dagli olandesi nel referendum del giugno scorso "e' morta".

A ribadirlo e' stato il ministro degli Esteri Ben Bot nel corso di un colloquio all'Aja con il ministro degli Esteri austriaco e presidente di turno dell'Ue, Ursula Plassnik, a pochi giorni dall'annuncio che Vienna tentera' di rianimare il processo costituzionale.

"Per ora ci dovremmo concentrare su misure pratiche basate sul trattato di Nizza - ha avvertito Bot - piu' a lungo termine ci si chiede di ascoltare l'opinione degli altri Stati membri ma io ho anche sottolineato il fatto che dobbiamo ascoltare il nostro popolo a cui abbiamo promesso un periodo di riflessione per i prossimi sei mesi".
(AGI)

web

AGI

mezzogiorno

Se dopo più più di mezzo secolo, il mezzogiorno rimane questione nazionale significa che la repubblica ha fatto poco e male per il mezzogiorno.

La repubblica ha gravi responsabilità sull'arretratezza del Sud, ed in genere di tutto il nostro paese.


Ragusa, 11 gennaio 2006 - 13:07

CIAMPI: IL MEZZOGIORNO RESTA QUESTIONE NAZIONALE

"Il Mezzogiorno rimane la questione nazionale italiana e nel Mezzogiorno si hanno oggi molti incoraggianti segnali di una nuova volonta' e capacita' di progresso".

Lo ha detto il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi nel suo intervento presso la Camera di Commercio di Ragusa.
Per il presidente della Repubblica, alla luce di tutto questo "e' indispensabile accrescere il volume di investimenti nelle infrastrutture necessarie per raggiungere traguardi che non sono al di la' del vostro orizzonte, al di la' delle vostre capacita' o al di la' delle potenzialita' di un grande Paese come il nostro".

(AGI)

martedì, gennaio 10, 2006

Unipol :un'altra tragedia repubblicana

Dopo tangentopoli ecco bancopoli.
Un altro segno della decadenza repubblicana.

Io non mi occupo di finanzia, ma proprio per questo mi piacerebbe avere dai massmedia spiegazioni su cosa sta succedendo.
Ad esempio sarebbe bello sapere capire come sia gestito, negli altri stati, il difficile e delicato rapporto tra politica e finanzia,..... e soprattutto come e dove i politici ottengono i finanziamenti.

Invece no, i massmedia invece di spiegare e di informare, utilizzano gli scandali solo per aumentare gli ascolti e guadagnare di più con la pubblicità.

Telegiornali, tv e giornali sono insopportabili.

Purtroppo la vicenda Unipol è un'altra tragedia repubblicana.

lunedì, gennaio 09, 2006

Liberazione nel Yemen. Chi paga?

naturalmente ognuno è libero di fare quello che piace, come anche andare all'estero, ma quando si scelgono stati dove il rischio di essere rapiti od ammazzati sono molto alti, beh allora gli sfortunati dovrebbero almeno parzialmente coprire ciò che lo stato ha dovuto pagare per essere liberati.

Purtroppo molti italiani vanno all'estero senza validi motivi, per noia, moda o per scappare dalla realtà.

Ma perchè dovremmo pagare anche noi i futili errori degli altri ?


Guarda ad esempio l’esposto del Codacons al Procuratore Generale della Corte dei Conti della Regione Lazio relativo alla vicenda dei 5 italiani rapiti nello Yemen.

DEVONO RISARCIRE 600.000 EURO ALLO STATO. MIGLIAIA DI SEGNALAZIONI DA PARTE DI CITTADINI CHE APPOGGIANO L’INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE


E’ arrivato oggi sul tavolo del Procuratore Generale della Corte dei Conti della Regione Lazio l’esposto del Codacons relativo alla vicenda dei 5 italiani rapiti nello Yemen.
L’associazione ha annunciato ieri l’iniziativa legale, volta a ottenere da parte dei 5 ostaggi la restituzione dei 600.000 euro spesi dallo Stato Italiano per la vicenda del rapimento, soldi della collettività che non sarebbero stati spesi se i protagonisti di questa storia avessero seguito i consigli della Farnesina e degli altri enti preposti alla sicurezza, e non si fossero recati a fare una vacanza “originale” in un paese fortemente a rischio.
Alla base dell’iniziativa del Codacons vi sono le attribuzioni stesse della Corte dei Conti, la quale “Giudica sulle responsabilità per danni arrecati all'erario da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, nell'esercizio delle loro funzioni”.
In questo caso – spiega l’associazione – ad essere coinvolto è il Ministero degli Esteri, che dovrà poi rivalersi sui 5 italiani rapiti, secondo le regole ordinarie della responsabilità civile.
Per questo il Codacons ha chiesto anche il sequestro dei beni personali dei 5 ostaggi, che dovranno essere utilizzati per risarcire lo Stato Italiano dei 600.000 euro.
L’associazione rende infine noto che l’esposto alla Corte dei Conti, di cui parlano oggi i mass media, ha incontrato il consenso dei cittadini italiani: finora sono state quasi 5.000 le segnalazioni giunte da tutta Italia al Codacons da parte di cittadini che appoggiano in pieno l’iniziativa, stanchi di veder i soldi pubblici spesi per l’incoscienza di qualcuno.

web
http://www.codacons.it/comunicati.asp?id=6184

Omaggio a Re Vittorio Emanuele II


Il 9 gennaio del 1878, alle ore 14,35 moriva a Roma nel palazzo del Quirinale VITTORIO EMANUELE II (Il Primo Re d'italia).

Fu proclamato Padre della Patria e sepolto al Pantheon che da allora divenne il sepolcreto dei Re d'Italia.

domenica, gennaio 08, 2006

Anniversario della Regina Elena



L'8 gennaio 1873 nasceva a Cettigne, la Principessa Elena Petrovich Njegosh del Montenegro, futura consorte di Re Vittorio Emanuele III e Regina d'Italia.

sabato, gennaio 07, 2006

Tricolore



Il primo vero tricolore dell'Italia !

Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto rivolge alle popolazioni del Lombardo Veneto il famoso proclama che annuncia la prima guerra d'indipendenza e che termina con queste parole:"(…) per viemmeglio dimostrare con segni esteriori il sentimento dell'unione italiana vogliamo che le Nostre Truppe(…) portino lo Scudo di Savoia sovrapposto alla Bandiera tricolore italiana."
Allo stemma dinastico fu aggiunta una bordatura di azzurro, per evitare che la croce e il campo dello scudo si confondessero con il bianco e il rosso delle bande del vessillo.





Ma voi riconoscete la bandiera italia in questo tricolore, che nacque il 7 gennaio 1797 ?
Le bande sono orizzontali invece che verticali, i colori sono diversi, lo stemma è sconosciuto...

Ma come si può sostenere che questa bandiera sia quella dell'Italia !?
Fissare l'anniversario del tricolore il 7 gennaio è un grave errore storico!

Che ciampinata!

venerdì, gennaio 06, 2006

maglia azzurra della squadra nazionale



In vista della partita di ritorno con l’Ungheria in programma a Milano il 6 gennaio 1911 visto che i Magiari indossavano anch’essi una tenuta bianca, che nell’incontro di Budapest avevano sostituito con una di diverso colore per “dovere di ospitalità”, la Federazione Italiana dovette predisporre un maglia di altro colore.
La scelta cadde sull’azzurro in onore della famiglia reale Casa Savoia.

Dopo la costituzione del Comitato Olimpico, ci vollero degli anni ancora prima che tutte le nostre nazionali adottassero l’azzurro, cosa che avvenne nelle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932.

W gli azzurri !
W Savoia !