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domenica, dicembre 24, 2023

Messaggio del Re del Belgio

Il messaggio di Natale e del Capodanno di Re Filippo del Belgio

24 dicembre 2023

Sua Maestà il re Filippo del Belgio ha pronunciato il suo tradizionale discorso natalizio con il quale si è  rivolto alla nazione alla vigilia di Natale. 

Il re dei Belgi si rivolge alla Nazione due volte l'anno : una volta alla vigilia della festa nazionale, il 20 luglio, e l'altra alla vigilia di Natale, il 24 dicembre.

Il discorso è stato registrato al castello di Laeken ed è tramesso alle ore 13, in contemporanea nelle tre lingue nazionali, su tutti i canali televisivi del Paese. 

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Ecco il messaggio del re Filippo  : 

Signore e signori, 

Anche quest’anno stiamo vivendo tempi bui. La scena internazionale è dominata da conflitti armati e guerre – in Ucraina, Congo, Sudan... E negli ultimi mesi siamo stati testimoni di una violenza senza precedenti in Medio Oriente, che ci tocca nel profondo della nostra umanità. 

Il nostro pensiero va alle tante vittime del terrorismo e degli insopportabili atti di guerra. Dobbiamo fare tutto affinché le persone ovunque possano vivere in pace.

Da parte nostra, diamo l’esempio di una società in cui persone di ogni origine e credo costruiscono insieme un futuro comune. L’esempio di un Paese che abbraccia pienamente la propria interculturalità.

La Regina ed io visitiamo regolarmente bellissime iniziative create spontaneamente da belgi di origine emigrante. Il loro lavoro verso una migliore convivenza merita di essere maggiormente riconosciuto.

Purtroppo, la violenza dovuta all’esclusione, alla discriminazione e al razzismo rimane presente nella nostra società. Penso anche alla violenza verbale, che spesso avviene attraverso l’anonimato di internet. Alla violenza intrafamiliare. Violenza sessuale, che non risparmia l’ambiente.

La violenza genera paura, alimenta l’ansia e il senso di impotenza di fronte a un futuro incerto.

Di fronte agli sviluppi geopolitici nel mondo, alla vulnerabilità delle nostre democrazie, alla portata della sfida climatica, anche se le conclusioni della COP 28 sono incoraggianti.

Dobbiamo affrontare questa realtà. Ma alla paura ed all'angoscia che scoraggiano e paralizzano, e in ultima analisi alla violenza, possiamo contrapporre una forza vitale: la forza della speranza.

Non è una questione di ottimismo ingenuo o passivo. Al contrario, la speranza è un'energia che attingiamo dal profondo di noi stessi e che si manifesta attraverso il contatto con chi è concretamente impegnato per un mondo migliore. E cresce ancora di più quando ti coinvolgi tu stesso.

La forza della speranza ci fa andare avanti, con fiducia, in un cammino illuminato da chi crede nella forza della democrazia, nella forza costruttiva delle sfumature, dell'ascolto, del dialogo, del rispetto per l'altro, di chi lavora per la giustizia sociale e pace, coloro che accolgono la miseria che li circonda. E coloro che ci portano i benefici della scienza, così come le soluzioni tecnologiche, in particolare per realizzare la transizione energetica.

La forza della speranza sono anche i nostri figli: quelli che nascono oggi, e quelli che nasceranno domani. Perché ogni nuova generazione porta con sé idee forti per costruire un futuro migliore. 

Signore e signori,

La nostra risposta alle disfunzioni del nostro mondo sarà uno spirito di cooperazione e non di divisione, di perseguimento del bene comune: un mondo sostenibile, ma anche una società accogliente. Perché le due cose vanno di pari passo.

Ognuno, secondo le proprie possibilità, può partecipare a un circolo virtuoso che unisce le persone e permette così di affrontare il futuro con realismo e senza paure.

La Regina, i nostri figli e tutta la nostra famiglia si uniscono a me nell'augurare a tutti voi uno splendido Natale e un felice Anno Nuovo.

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