Il Re Felipe chiude l'VIII Conferenza degli Ambasciatori di Spagna
11 gennaio 2024
Sua Maestà il
Re Felipe VI di Spagna ha presieduto la chiusura dell'VIII Conferenza degli Ambasciatori di Spagna alla quale hanno partecipato i capi di missione della Spagna in tutto il Mondo.
L'evento si è svolto nel cuore di Piazza dei Mercati di Salamanca, presso la sede del Ministero degli Affari Esteri, che ha coinvolto 130 ambasciatori spagnoli accreditati in tutto il mondo, riflettendo sulle sfide e le prospettive della situazione politica internazionale nel nuovo anno.
Il Discorso del Re di Spagna
Nel suo discorso di chiusura della conferenza, il Re Felipe ha enfatizzato l'essenziale contributo del Servizio Estero spagnolo nel promuovere il Paese a livello mondiale e nel difendere gli interessi nazionali, ed ha riconosciuto l'importante responsabilità degli ambasciatori, esprimendo gratitudine per il loro impegno a servire gli interessi di tutti gli spagnoli.
Il Re Felipe ha sottolineato l'impegno a mantenere la Spagna come protagonista nel panorama internazionale, una Nazione aperta al mondo ed attiva nei principali dibattiti globali. Nel suo intervento ha riconosciuto il ruolo cruciale svolto dal Servizio Estero ed ha ringraziato gli ambasciatori sottolineando l'apprezzamento per il loro straordinario lavoro a servizio della Nazione.
Affrontando le attuali sfide globali, il Re di Spagna ha sottolineato l'importanza di costruire ponti e di contribuire alla comprensione reciproca, promuovendo valori fondamentali come la tolleranza, la solidarietà e il rispetto per i diritti umani.
Un capitolo importante del discorso è stata la recente Presidenza spagnola del Consiglio dell'UE, un periodo che ha rafforzato i legami con altre regioni del mondo, e per quanto riguarda il passato, il Re Felipe ha ricordato il 45° anniversario della Costituzione spagnola. .
Il discorso si è poi spostato sui contesti regionali, con una particolare attenzione ai legami con l'America Latina ed il Mediterraneo, e affrontando le sfide della situazione globale, ha concentrato l'attenzione su questioni cruciali come il Medio Oriente, l'importanza dell'unità transatlantica e il riconoscimento della crescente rilevanza dell'Indo-Pacifico.
Infine c'è stato il suo affettuoso augurio di buon ritorno alle loro famiglie ed ai collaboratori nelle missioni, con l'auspicio di un anno nuovo ricco di successi diplomatici.
