Inaugurata la mostra '135 anni del re cavaliere Alessandro di Jugoslavia, un ricordo per l'eternità'
14 dicembre 2023
Il principe ereditario Alessandro e la principessa ereditaria Caterina, accompagnati dalla principessa Ljubica e da sua figlia, la giovane principessa Natalija, hanno presieduto l'inaugurazione della mostra "135 anni del re cavaliere – Alessandro di Jugoslavia, un ricordo per l'eternità".
L'evento si è svolto al Palazzo Reale, un luogo intriso di significato per la famiglia reale, con la partecipazione di numerose autorità religiose, ambasciatori, rappresentanti del corpo diplomatico, politici e figure di spicco nelle istituzioni culturali, economia, arte e vita pubblica serba.
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Discorso del Principe Alessandro
Nel suo discorso, il principe Alessandro ha onorato la memoria del nonno, il re cavaliere Alessandro I l'Unificatore. Ha sottolineato il ruolo visionario del sovrano al servizio del popolo e della Patria, rivelando aspetti meno conosciuti della sua personalità. Il re Alessandro I non era solo un abile comandante, ma anche un marito premuroso, un padre amorevole, un patrono dell'arte e dell'educazione, nonché un diplomatico di spicco.
La Mostra
La mostra presenta una selezione di ritratti, fotografie, copie degli appunti personali del Re Cavaliere e un diario dell'Aiutante Reale, che racconta momenti chiave della vita della famiglia reale. Filmati video mostrano il defunto sovrano in vari momenti della sua vita. Il Palazzo Reale, costruito come casa per la famiglia reale, aggiunge un sigillo personale a questa esposizione unica.
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Alessandro Karađorđević
Alessandro Karađorđević era nato a Cettigne, il 16 dicembre 1888 e morto a Marsiglia, 9 ottobre 1934). Fu il secondo re dei Serbi, Croati e Sloveni (1921-1929) e, in seguito alla sospensione della costituzione da lui de facto attuata, il primo re di Jugoslavia (1929-1934).
Morì a Marsiglia, a causa di un attentato alimentato da idee nazionaliste (l'attentatore, infatti, auspicava l'indipendenza della Macedonia), nel 1934.
Al trono Jugoslavo, dopo la sua morte, s'insediò il figlio Pietro, che perse il potere dopo l'invasione della Jugoslavia da parte delle forze dell'asse e la successiva proclamazione della Jugoslavia Socialista.
