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martedì, aprile 09, 2024

Abito Imperatrice Shoken

La principessa Kiko al simposio sull'abito chiamato 'dai-fuku' dell'Imperatrice Shoken.

7 aprile 2024

Sua Altezza Imperiale la principessa Kiko si è recata nella sala Meiji Jingu nel quartiere Shibuya, a Tokyo, per partecipare ad un simposio sull'abito chiamato "dai-fuku" indossato dall'imperatore Meiji e dall'imperatrice Shoken.

Il "dai-fuku" 

Il "dai-fuku" è l'abito formale più prestigioso all'interno della corte imperiale giapponese, indossato dall'Imperatrice Shoken. Questo capo, testimone della raffinatezza e dell'eleganza imperiale, è stato oggetto di un meticoloso restauro durato cinque anni, sostenuto dall'Imperatrice Michiko.

Principessa Kiko

Il restauro, durato circa cinque anni, è stato sostenuto dall'imperatrice Michiko, ed al simposio i ricercatori coinvolti nel progetto hanno spiegato il processo di restauro, ascoltato con tanta attenzione dalla principessa Kiko.
Con la sua partecipazione al simposio e il suo interesse per il restauro del "dai-fuku", la Principessa  Kiko enfatizza il legame ininterrotto tra il passato e il presente nella famiglia imperiale giapponese. 

Simposio 'Vestiti Meiji ereditati'

Il simposio, intitolato "Vestiti Meiji ereditati", ha offerto una piattaforma per la condivisione delle conoscenze sul processo di restauro del "dai-fuku". Ricercatori giapponesi e internazionali, tra cui Monika Bethe, direttrice dell'Istituto per gli studi medievali giapponesi di Kyoto, hanno presentato i loro risultati, gettando luce sull'importanza di tale capo nella modernizzazione del Giappone durante il periodo Meiji.

Dopo anni di restauro, il "dai-fuku" è stato finalmente esposto al pubblico, consentendo ai visitatori di ammirare da vicino l'artigianato e la storia di questo abito imperiale, che non solo celebra la Imperatrice Shoken ma serve anche come promemoria dell'importanza dell'abbigliamento nella storia culturale giapponese.

Durante il periodo Meiji, l'imperatrice Shoken divenne il primo membro donna della famiglia imperiale a indossare abiti occidentali durante la modernizzazione del Giappone. È la più antica uniforme formale esistente ed è stata completata lo scorso anno dopo essere stata restaurata in un periodo di circa cinque anni.

Imperatrice Shōken

L'Imperatrice Shōken, nata a Kyoto il 9 maggio 1849 e morta a Numazu il 9 aprile 1914, fu l'imperatrice consorte dell'Imperatore Meiji del Giappone. Si fidanzò con l'imperatore il 2 settembre 1867, adottando il nome Haruko per riflettere la sua statura minuta e la sua serenità. Le nozze furono celebrate l'11 gennaio 1869. Shōken divenne la prima consorte imperiale a ricevere i titoli di nyōgō e kōgō dopo centinaia di anni e svolse un ruolo pubblico inedito per una imperatrice giapponese. Purtroppo non fu in grado di avere figli, e l'Imperatore Meiji ebbe 15 figli da altre donne. L'imperatrice adottò Yoshihito, uno dei figli dell'imperatore da una concubina, che divenne l'erede al trono e successivamente l'Imperatore Taishō.  Alla morte dell'Imperatore Meiji, Shōken ottenne il titolo di Imperatrice Vedova e dopo la morte nel 1914, venne sepolta a Kyoto. Le è dedicato il santuario Meiji a Tokyo e la sua carrozza ferroviaria è esposta al museo Meiji-Mura.

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Sayyida Ahad compie 54 anni

La moglie del sultano dell'Oman compie 54 anni: il nuovo volto delle donne reali orientali

4 aprile 2024

Sua Altezza Sayyida Ahad bint Abdullah bin Hamad al Busaisiyah, consorte del sultano  dell'Oman Haitham bin Tariq Al Said, ha festeggiato il suo 54° compleanno, ed in questa occasione sono state pubblicate delle foto, in un affascinante abito tradizionale.

Ahad bint Abdallah ben Hamad Al Said porta il titolo di “sayyida”.  Sayyid” è spesso tradotto nei testi internazionali come “Signore” e il suo equivalente femminile “Sayyida” è quindi “Signora”. 

In una delle foto condivise in occasione del compleanno si nota l'aura di eleganza regale che emana, dove la sultana indossa un tradizionale abito viola scuro con motivi geometrici d'oro ovunque. In questa foto la donnea reale indossa non solo uno, ma due banner gioielli, uno con un capo d'oro scintillante, e l'altro con una lunga collana con grandi borchie metalliche. 

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Ahad bint Abdullah è la moglie del sultano dell'Oman Haytham bin Tariq Al Sa'id hanno due figli e due figlie: Theyazin (1990); Bilarab (1995); Thuraya; Omaima.

La sayyida Ahad è nata a Mascate, il 4 aprile 1970,in un'antica famiglia, figlia di Abdullah bin Hamad Al-Busaidi, in passato sottosegretario al Ministero della Giustizia, Awqaf e Affari Islamici e governatore di Musandam.

Ha studiato sociologia, che rimane il suo principale interesse, e conosce la lingua inglese. Nel 1989 sposò Haytham bin Tariq Al Sa'id, divenuto sultano dell'Oman nel 2020.

Come altre regine e principesse del mondo occidentale, Sayyida Ahad ha scelto di assumere un ruolo pubblico e ha fondato nel 2021 una fondazione a suo nome, la Fondazione Ahad che sostiene le donne vulnerabili, i disabili e i giovani in difficoltà. La prima grande campagna della sua fondazione è stata quella di aiutare le persone colpite dal ciclone Shaheen.

Il 17 ottobre 2020, durante la Giornata delle Donne dell'Oman, svolse la sua prima apparizione pubblica ospitando una premiazione presso il palazzo Seeb. Conferì la Royal Commendation Medal a diverse donne, tra le quali la sottosegretaria ministeriale Fatima Mohammed Al-Ajmi.

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Nel dicembre 2021 è stata ricevuta in udienza con il marito dalla Regina Elisabetta II del Regno Unito, al castello di Windsor. Il 26 febbraio 2023 ha presieduto la consegna dei diplomi di un gruppo di studentesse della Sultan Qaboos Academy for Police Sciences.


Comando di Sicurezza di Amman

Il Principe Hussein di Giordania al Comando di Sicurezza della Regione di Amman.

7 aprile 2024

Sua Altezza il Principe Hussein bin Abdullah II, il Principe Ereditario di Giordania, si è recato Comando di Sicurezza della Regione della Capitale di Amman.

Visita al Comando di Sicurezza

Durante la visita il Principe Hussein ha dimostrato il suo impegno verso la sicurezza e il benessere della nazione, ed ha contribuito a sottolineare l'importanza del lavoro svolot dal Comando di Sicurezza.

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Incontro 

Uno dei momenti della visita è stato l'incontro informale durante il quale il Principe Hussein ha avuto l'opportunità di interagire con i membri del Comando di Sicurezza e di discutere su questioni cruciali legate alla sicurezza nazionale. 

Preghiera del Maghrib

La giornata è proseguita con la preghiera del Maghrib eseguita in gruppo, un momento di riflessione e spiritualità condivisa. La partecipazione del Principe Hussein ha sottolineato l'importanza dei valori religiosi e della coesione sociale nel Paese.

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