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giovedì, giugno 11, 2020

Nicola di Romania aspetta un figlio

Nicola di Romania e sua moglie Alina Maria in attesa del primo figlio

2 giugno 2020

Nicola Medforth-Mills ha annunciato che lui e sua moglie Alina Maria aspettano il loro primo figlio, che dovrebbe nascere a novembre.
Nicola è il figlio della principessa Elena di Romania e del defunto Robin Medforth-Mills e nipote del re Michele I di Romania e nipote dell'attuale capo della famiglia reale rumena, Sua Maestà Margherita, Custode della Corona di Romania.

Dopo averlo negato nel 2019 Nicola aveva ammesso di aver la figlia Iris Anna, da una precedente relazione con Nicoleta Cîrjan, con cui aveva vissuto in precedenza. 

Il 30 settembre 2018 Nicola di Romania ha sposato nella Chiesa di Sant’Elia a Sinaia, la connazionale Alina Maria Binder.

Nicola era terzo in linea con il trono di Romania secondo un nuovo statuto di famiglia emanato nel 2007 che gli conferiva anche il titolo di "principe della Romania" ma nell'agosto del 2015 il re Michele I, morto nel 2017, decise di togliere il titolo e di rimuoverlo dalla linea di successione, perché deluso dalla sua mancanza di qualità morali



Kate visita Cloud House

Visita virtuale della duchessa Kate a Cloud House

8 giugno 2020

Sua Altezza Reale la Duchessa Kate di Cambridge ha fatto una visita virtuale a Clouds House, un centro di riabilitazione nel Wiltshire, gestito dal patrocinio della Duchessa Action on Addiction.

La Duchessa Kate ha chiesto al personale informazioni su come hanno continuato a svolgere il lavoro durante il periodo di blocco causato dal virus covid19, ed ha anche affermato di voler visitare di persona il centro appena sarà possibile

In seguito Kate ha potuto parlare con due persone che utilizzano il programma di assistenza post-terapia di Clouds House, che lo considerano come un dolce trampolino versa la realtà e che aiuta a tentare alle tentazioni.

La duchessa Kate ha elogiato Clouds House affermando che è un'ancora di salvezza per tante persone ed è fantastico che sia stato in grado di aiutare da remoto coloro che cercano cure durante il blocco.

Strage di via Medina a Napoli

La strage di via Medina a Napoli : la polizia ausiliaria uccide monarchici, oltre 150 feriti.

11 giugno 1946

74 anni anni fa la brutale repressione anti monarchica avvenuta in via medina di Napoli, quando 9 giovani monarchici furono uccidi dagli ausiliari di pubblica sicurezza, voluti dal Ministro dell'Interno Romita. 

Il 10 giugno la Corte di Cassazione ufficializza il risultato del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 ma non proclama la repubblica in attesa di esaminare le numerose contestazioni.
La repubblica non è MAI stata proclamata!

Il governo De Gasperi cerca un accordo con il Re Umberto II per avviare il trapasso dei poteri, ma la Corona rifiuta, in attesa che sia fatto chiarezza sui risultati del referendum. 
Non solo le contestazioni non furono esaminate ma le schede furono cancellate ...

A questo punto i monarchici protestano, ed a Napoli davanti alla sede del PCI, in via Medina, accanto alla bandiera rossa con falce e martello, è esposta una strana bandiera tricolore, con l’effigie di una testa di donna turrita nel campo bianco al posto dello stemma sabaudo.
Per Napoli, che ha votato per l’80% la Monarchia, è una provocazione.

In via Medina scoppia una violenta battaglia, risolta dalle mitragliatrici della polizia ausiliaria (repubblicani) che spara sui dimostranti: sul terreno restano diversi morti e decine di feriti, tutti monarchici.
Due giorni dopo Umberto II lascia l'Italia per evitare una guerra civile...

La storiografia repubblicana non ricorda questo eccidio che, in questo modo, continua ad uccidere quei giovani italiani, colpevoli solo di manifestare apertamente e pacificamente i loro ideali e la contrarietà all'esito falsificato del referendum istituzionale.

Ricordiamo i giovani morti in via Medina, uccisi per essere rimasti fedeli al Re ed alla Patria.

Non dimentichiamo questi valorosi monarchici : Ida Cavalieri (19 anni), Vincenzo Di Guida (20 anni), Gaetano D'Alessandro (16 anni), Mario Fioretti (21 anni), Michele Pappalardo (22 anni), Francesco D'Azzo (21 anni), Guido Beninato, Felice Chirico, Carlo Russo (14 anni).