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sabato, maggio 04, 2019

158 anni dell'Esercito Italiano

158° Anniversario dell'Esercito Italiano

4 maggio 1861 - 2019

Celebrando questa ricorrenza, rendiamo omaggio alle Forze Armate e ricordiamo commossi tutti i soldati caduti nell'adempimento del dovere.

L'Esercito Italiano (EI) è la più antica delle tre Forze Armate italiane, assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare ed all'Arma dei Carabinieri elevata a rango di Forza Armata, tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed inserite nel Ministero della Difesa.

Conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859, Re Vittorio Emanuele II capì che l'esercito del Regno di Sardegna non era sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.

Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, nacque il Regio Esercito Italiano, il nome che assunse per decreto l'Armata Sarda unificata con molti altri eserciti operativi prima dell'Unità d'Italia; questo avvenne il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) firmato dal ministro Manfredo Fanti.

Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano.
Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda.
Firmato Manfredo FANTI, Ministro della Guerra.

Ma la storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane.
Nel 1659, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego, creò cinque nuovi reggimenti interamente piemontesi: il reggimento "Piemonte", il "Savoia", il "Monferrato", il "Saluzzo" e quello delle "Guardie".



Naruhito e Masako salutano il popolo

L'imperatore Naruhito e l'imperatrice Masako del Giappone salutano la folla dal Palazzo Imperiale

4 maggio 2019

Le Loro Maestà Imperiali, l'imperatore Naruhito e l'imperatrice Masako del Giappone, hanno salutato il popolo dalla veranda del Palazzo Imperiale di Tokyo.

All'evento hanno partecipato il principe ereditario Akishino, la principessa ereditaria Kiko, la principessa Mako, la principessa Kako, la principessa Tomohito e altri membri della famiglia imperiale.

L'imperatore Naruhito si è rivolto al popolo per la prima volta dopo la sua ascesa al trono del crisantemo, avvenuta il 1° maggio, che ha iniziato l'era Reiwa.

Akihito che ha abdicato, e sua moglie Michiko non erano presenti, così come la principessa Aiko e il principe Hisahito, che sono minorenni.


Re del Marocco e Notre Dame

Il re del Marocco contribuisce alla ricostruzione della cattedrale Notre-Dame di Parigi.

aprile 2019

Il Re del Marocco, Mohammed VI ha informato l'arcivescovo di Parigi, tramite l'ambasciatore marocchino in Francia, del contributo del suo paese alla ricostruzione della cattedrale Notre Dame di Parigi.
L'ammontare del contributo non è stato rivelato.

Il Re Mohammed ha anche inviato un messaggio al presidente francese Emmanuel Macron  ribadendo la "manifestazione di sostegno, compassione e solidarietà" del re con il popolo francese in questo periodo difficile.

Il Re Mohammed VI si reca regolarmente a Parigi, avendo una casa che ha ereditato da suo padre, il defunto re Hassan.