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domenica, giugno 11, 2023

Monarchici uccisi in via Medina di Napoli

La strage di via Medina a Napoli : la polizia ausiliaria uccide giovani monarchici, oltre 150 feriti.

11 giugno 1946

Per chi non lo sapesse, ricordo quello che avvenne l'11 giugno del 1946 in via medina di Napoli : un maledetto giorno di sangue in cui diversi giovani, alcuni tra i 12 e 14 anni, furono uccisi dal fuoco della polizia, ed altre 150 persone rimasero ferite. 

Ovviamente la repubblica ha sempre cancellato questo eccidio, un giorno mai raccontano nei libri di storia ed in televisione.. . 

Gli autori di questa brutale repressione anti monarchica furono gli ausiliari di pubblica sicurezza, voluti dal Ministro dell'Interno Romita, che riuscì a falsificare i risultati del referendum tra Monarchia e repubblica ...

Il 10 giugno la Corte di Cassazione ufficializza il risultato del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 ma non proclama la repubblica in attesa di esaminare le numerose contestazioni.

La repubblica non è MAI stata proclamata !

Il governo De Gasperi cerca un accordo con il Re Umberto II per avviare il trapasso dei poteri, ma la Corona rifiuta, in attesa che sia fatto chiarezza sui risultati del referendum. 

Non solo le contestazioni non furono esaminate, ma le schede furono cancellate ...

A questo punto i monarchici protestano, ed a Napoli davanti alla sede del PCI, in via Medina, accanto alla bandiera rossa con falce e martello, è esposta una strana bandiera tricolore, con l’effigie di una testa di donna turrita nel campo bianco al posto dello stemma sabaudo.

Per Napoli, che ha votato per l’80% la Monarchia, è una provocazione.

In via Medina scoppia una violenta battaglia, risolta dalle mitragliatrici della polizia ausiliaria (repubblicani) che spara sui dimostranti: sul terreno restano diversi morti e decine di feriti, tutti monarchici.

Due giorni dopo Umberto II lascia l'Italia per evitare una guerra civile...

La storiografia repubblicana non ricorda questo eccidio che, in questo modo, continua ad uccidere quei giovani italiani, colpevoli solo di manifestare apertamente e pacificamente i loro ideali e la contrarietà all'esito falsificato del referendum istituzionale.

I giovani morti in via Medina, uccisi solo per essere rimasti fedeli al Re ed alla Patria : Ida Cavalieri (19 anni), Vincenzo Di Guida (20 anni), Gaetano D'Alessandro (16 anni), Mario Fioretti (21 anni), Michele Pappalardo (22 anni), Francesco D'Azzo (21 anni), Guido Beninato, Felice Chirico, Carlo Russo (14 anni).


Principe Alois compie 55 anni

Il principe Alois del Liechtenstein festeggia il suo 55° compleanno

11 giugno 2023

Il principe ereditario Alois del Liechtenstein è nato a Zurigo (Svizzera), l'11 giugno 1968, ed è il reggente del Liechtenstein dal 15 agosto 2004, dopo che il padre Giovanni Adamo II, pur mantenendo formalmente il titolo, gli ha ceduto il potere di assumere le decisioni ordinarie di governo del principato.

Il principe Alois ha conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza nel 1993, e dopo aver lavorato fino al 1996 in una società finanziaria a Londra, e ritornato in patria per dedicarsi all'amministrazione delle finanze paterne.

Il principe Luigi è stato uno dei firmatari, con il padre, della costituzione del Liechtenstein del 1990.

Il 3 luglio 1993, nella Chiesa di San Florin di Vaduz, Luigi ha sposato la duchessa in Baviera e principessa di Baviera Sofia, che assunse il titolo di principessa ereditaria del Liechtenstein e contessa di Rietberg.

La coppia ha 4 figli: il principe Giuseppe Venceslao Massimiliano Maria del Liechtenstein, conte di Rietberg (Londra, 24 maggio 1995); la principessa Maria Carolina Elisabetta Immacolata del Liechtenstein, contessa di Rietberg (Grabs, Canton San Gallo, 17 ottobre 1996); il principe Giorgio Antonio Costantino Maria del Liechtenstein, conte di Rietberg (Grabs, 20 aprile 1999); il principe Nicola Sebastiano Alessandro Maria del Liechtenstein, conte di Rietberg (Grabs, 6 dicembre 2000).


Re sole e Re d'Orange

Il Re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi inaugura la mostra 'Il re sole e il Re d'Orange, le Battaglie sulla Mosa' nel Museo Limburgs di Venlo.

9 giugno 2023

Sua Maestà il Re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi ha inaugurato la mostra "Il re sole e il re d'Orange – Battaglie sulla Mosa" nel Museo Limburgs di Venlo. 

All'apertura della mostra, il Re Guglielmo-Alessandro ha avuto l'opportunità di incontrare e parlare con le persone coinvolte nell'organizzazione della mostra, si è discusso sulle origini di questo progetto.

Questa mostra offre una prospettiva sulla lotta epica che si è svolta tra il re francese Luigi XIV e il re Guglielmo III d'Orange, lo Stadtholder, dopo la terribile disfatta dell'anno 1672, a partire dall'assedio di Maastricht che ebbe luogo 350 anni fa.

LEGGI ANCHE : Il Re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi al simposio sull'Associazione Storica Oranje-Nassau, al Palazzo Het Loo ad Apeldoorn. 

Nel 1673, il Re Sole, Luigi XIV, conquistò la città fortificata di Maastricht, dimostrando il suo potere e la sua ambizione. Tuttavia, tre anni dopo, nel 1676, lo Stadtholder Guglielmo III si mosse per riconquistare Maastricht e respingere l'influenza francese. 

La mostra è formata da una straordinaria collezione di opere d'arte e oggetti storici, mai  esposti prima nei Paesi Bassi, che provengono da rinomate collezioni internazionali, come il Château de Versailles, il Musée du Louvre, il Rijksmuseum e le collezioni reali.