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venerdì, maggio 05, 2023

162 anni dell'Esercito Italiano

162° Anniversario dell'Esercito Italiano

4 maggio 1861 - 2023

In occasione del 162° Anniversario della fondazione dell’Esercito Italiano, rendiamo omaggio alle Forze Armate e ricordiamo commossi tutti i soldati caduti nell'adempimento del dovere.

L'Esercito Italiano (EI) è la componente principale e più antica delle tre Forze Armate italiane, assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare ed all'Arma dei Carabinieri elevata a rango di Forza Armata, tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed inserite nel Ministero della Difesa.

Le importanti riforme attuate dallo Stato Maggiore di Vittorio Emanuele II per riconvertire la vecchia Armata Sarda nel primo Esercito Italiano, iniziarono appena conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859.

Il piccolo esercito del Re di Sardegna non era più sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.

Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, nacque il Regio Esercito Italiano, il nome che assunse per decreto l'Armata Sarda unificata con molti altri eserciti operativi prima dell'Unità d'Italia; questo avvenne il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) firmato dal ministro Manfredo Fanti.

Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano.

Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda.

Firmato Manfredo FANTI, Ministro della Guerra.

La gloriosa storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane.

Nel 1659, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego, creò cinque nuovi reggimenti interamente piemontesi: il reggimento "Piemonte", il "Savoia", il "Monferrato", il "Saluzzo" e quello delle "Guardie".

Viva l’Esercito Italiano, viva le Forze Armate, viva la Monarchia !



Olanda Giorno della Memoria e Liberazione

Il re Guglielmo Alessandro e la regina Maxima dei Paesi Bassi celebrano il Giorno della Memoria ai caduti e della Liberazione

4 e 5 maggio 2023

Nel Regno dei Paesi Bassi il 4 maggio è il Giorno della Memoria ai caduti, in omaggio ai soldati morti per la Patria o durante operazioni di pace all'estero, ed il 5 maggio è il Giorno della Liberazione dalla occupazione nazista. 

Il 4 maggio, Le Loro Maestà il Re Guglielmo Alessandro e la Regina Máxima, con  il Primo Ministro Rutte, hanno partecipato alla Commemorazione Nazionale in Piazza Dam ad Amsterdam, dove i sovrani hanno deposto una corona di fiori, in nome della popolazione olandese, ai piedi del Monumento Nazionale, per rendere omaggio ai civili e soldati che sono morti per il Paese, seguita da 2 minuti di silenzio.

Il giorno successivo il Primo Ministro partecipa alla conferenza a Zwolle dove successivamente accende il fuoco della liberazione, come segnale di partenza per i quattordici Festival di Liberazione che si svolgono in varie località del paese.

La sera, il Re Guglielmo Alessandro e la Regina Máxima e il primo ministro parteciperanno al concerto del 5 maggio ad Amsterdam, conclusione della Festa Nazionale della Liberazione, che si svolge tradizionalmente all'Amstel, lo storico quartiere dei canali di Amsterdam, davanti al Teatro Reale Carré.

Altre cerimonie sono organizzate in tutto il paese. La principessa Margherita, suo marito Pietro van Vollenhoven e uno dei loro figli, il principe Pietro-Cristiano di Orange-Nassau, hanno partecipato alla cerimonia presso il cimitero militare di Grebbeberg a Rhenen.

Bhutan maggio 2023

Il calendario del mese di maggio 2023 del Regno del Bhutan

1 maggio 2023

Il calendario del mese di maggio 2023 è dedicato a Sua Maestà il Terzo Drago Gyalpo, Jigme Dorji Wangchuck.

Sua Maestà è nato il 2 maggio 1928. Re profondamente amato dal popolo, l'eredità di Sua Maestà è una modernizzazione di vasta portata del Bhutan, per la quale ricordiamo e onoriamo il Terzo Druk Gyalpo come Padre del Bhutan moderno.

Jigme Dorji Wangchuck è morto a Nairobi, capitale del Kenya, il 21 luglio 1972 a soli 43 anni.