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venerdì, maggio 05, 2023

Tappe della incoronazione di Re Carlo III

Tappe principali della cerimonia della incoronazione di Re Carlo III

Il 6 maggio 2023, si svolgerà la lungo cerimonia di incoronazione di Re Carlo III, ricca di tradizioni e simbolismi, che farà rivivere le tradizioni e la grandezza della Monarchia inglese in tutto il mondo. 

In questo articolo, esploreremo la cerimonia passo dopo passo, dalla partenza dei reali dal Palazzo di Buckingham fino all'incoronazione di Carlo III.

Partenza dal Palazzo di Buckingham

La cerimonia di incoronazione inizia con la partenza del Re Carlo e della Regina Camilla dal Palazzo di Buckingham sulla Diamond Jubilee State Coach. La coppia reale è scortata dalla principessa Anna nel ruolo di Gold Stick in Waiting (la più prestigiosa posizione di guardia del corpo nella Casa Reale Britannica) , dal Sovereign’s Escort e dalla Household Cavalry. Durante il tragitto di 2,1 chilometri, i reali attraverseranno importanti luoghi storici di Londra, tra cui il Mall, l'Admiralty Arch, Trafalgar Square, Whitehall, Parliament Street e Parliament Square, prima di arrivare all'Abbazia di Westminster verso le 11:00.

Arrivo all'Abbazia di Westminster

Una volta arrivati all'Abbazia di Westminster, il Re Carlo III e la Regina Camilla faranno il loro ingresso con le insegne regali, seguiti dai paggi, tra cui spicca il principe Giorgio. Re Carlo III indosserà la divisa della Marina Reale, mentre Camilla l'abito di Bruce Oldfield e la Corona della regina Mary.

La cerimonia procederà con 12 musiche selezionate dal sovrano. Durante la cerimonia, il Re Carlo III si siederà sul Trono della Coronazione voluto da Edoardo I nel 1296 per contenere la Pietra del Destino. I reali utilizzeranno anche le Chairs of Estate e le Throne Chairs provenienti dalla Royal Collection e restaurate per l'occasione.

Momenti centrali della incoronazione

Unzione

Il momento più sacro della incoronazione è l’unzione, che non verrà trasmessa in tv per rispetto e per questo sarà nascosto alla vista del pubblico. Carlo III sarà unto sul petto, sul capo e sulle mani con l’olio contenuto in un’aquila d’oro che evoca la foggia del primo contenitore di olio santo di circa 900 anni fa che si dice fosse stato donato a San Tomasso Becket dalla Vergine Maria. Il cucchiaio d’oro in cui viene versato l’olio risale al XII secolo ed è l’oggetto più antico utilizzato nella cerimonia.

Investitura

Nel momento centrale della cerimonia, il Re Carlo III prenderà lo scettro di Sant’Edoardo con la mano destra (che verrà coperta dal Guanto della Coronazione) e lo “Scettro della Colomba” con la mano sinistra. Questi due gioielli sono stati realizzati per l'incoronazione di Carlo II nel 1661.

L'Arcivescovo di Canterbury porrà sul capo del Re la Corona di Sant'Edoardo, che rappresenta la regalità del sovrano. Il Re Carlo III continuerà a tenere con la mano destra lo scettro di Sant'Edoardo e con la mano sinistra lo Scettro della Colomba, due preziosi gioielli realizzati appositamente per l'incoronazione e che rappresentano il potere del sovrano.

Omaggio ai nuovi sovrani

Dopo l'incoronazione, il Re Carlo III e la Regina Camilla faranno ritorno al Palazzo di Buckingham, dove saluteranno il popolo dal balcone che li attenderanno per rendere omaggio ai nuovi sovrani. Durante questo momento, il sovrano indosserà la Corona di Stato Imperiale. 


Re Felipe di Spagna a Lugo

Il Re Felipe di Spagna a Lugo per al proclamazione del Premio Ricerca Scientifica 2023

5 maggio 2023

Sua Maestà il Re Felipe VI di Spagna ha presieduto la cerimonia di proclamazione del Premio "Ricerca Scientifica" 2023 della Fondazione Principessa di Girona (FPdGi),  nella quarta tappa del "Talent Tour" che si svolge nella città di Lugo dal 2 al 7 maggio.

Il Re Felipe ha conosciuto i tre progetti a cui collabora il centro di formazione professionale "As Mercedes" di Lugo e che sono esposti alla Fiera dei Talenti : Modello di drone con telecamera termogenica; Veicolo alimentato a idrogeno; Simulatore di volo dinamico. 

Alla quarta tappa del Tour sono stati proiettati diversi video, ed il Re Felipe ha partecipato alla tavola rotonda "Sfide e opportunità della Intelligenza Artificiale".

Infine, Don Felipe ha conosciuto il nome del vincitore del Premio Principessa di Girona nella Categoria Ricerca Scientifica 2023, assegnato al farmacista e dottore in biomedicina, Marco Schneeberger Pané.

Per una settimana saranno organizzate più di 50 attività, tra forum, sessioni ed attività ludiche e sportive in diverse zone della città per promuovere e mettere in contatto i giovani talenti. 

Dopo essere stato a Saragozza (dal 20 al 24 febbraio), Valladolid (dal 13 al 18 marzo) e Córdoba (dal 13 al 19 aprile), il Tour è arrivato a Lugo con un programma incentrato sulla promozione dell'occupabilità, dell'imprenditorialità, dei lavori futuro, le competenze professionali più richieste dalle imprese, la consapevolezza digitale, l'educazione, il benessere e l'impatto sociale.


162 anni dell'Esercito Italiano

162° Anniversario dell'Esercito Italiano

4 maggio 1861 - 2023

In occasione del 162° Anniversario della fondazione dell’Esercito Italiano, rendiamo omaggio alle Forze Armate e ricordiamo commossi tutti i soldati caduti nell'adempimento del dovere.

L'Esercito Italiano (EI) è la componente principale e più antica delle tre Forze Armate italiane, assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare ed all'Arma dei Carabinieri elevata a rango di Forza Armata, tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed inserite nel Ministero della Difesa.

Le importanti riforme attuate dallo Stato Maggiore di Vittorio Emanuele II per riconvertire la vecchia Armata Sarda nel primo Esercito Italiano, iniziarono appena conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859.

Il piccolo esercito del Re di Sardegna non era più sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.

Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, nacque il Regio Esercito Italiano, il nome che assunse per decreto l'Armata Sarda unificata con molti altri eserciti operativi prima dell'Unità d'Italia; questo avvenne il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) firmato dal ministro Manfredo Fanti.

Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano.

Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda.

Firmato Manfredo FANTI, Ministro della Guerra.

La gloriosa storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane.

Nel 1659, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego, creò cinque nuovi reggimenti interamente piemontesi: il reggimento "Piemonte", il "Savoia", il "Monferrato", il "Saluzzo" e quello delle "Guardie".

Viva l’Esercito Italiano, viva le Forze Armate, viva la Monarchia !