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martedì, marzo 15, 2022

Giornata delle Malattie Rare 2022

La regina Letizia partecipa ad un evento della Giornata delle Malattie Rare 2022

15 marzo 2022 

Sua Maestà la regina Letizia di Spagna ha partecipato all'evento ufficiale tenutosi in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare 2022 presso l'Auditorium Città di León a Leon. 

L'evento è stato organizzato dalla Federazione spagnola delle malattie rare (FEDER) e quest'anno il tema è "Come ti vedi nel 2030 ? che si concentra su come garantire parità di accesso alle risorse sociali e sanitarie, in coincidenza con un futuro piano d'azione sulle malattie rare.

Alla cerimonia sono stati consegnati i Riconoscimenti FESR 2022 e la Regina Letizia ha assegnato questi riconoscimenti ai progetti e alle iniziative che hanno dimostrato in questi anni il valore di un'azione "dal locale al globale" poiché nessun territorio sarà in grado di affrontare da solo le sfide sociali e sanitarie per le malattie rare.

Dopo una tavola di lavoro con gli interventi dei vincitori e del Ministro della Salute, Carolina Darías, anche la Regina Letizia ha rivolto alcune parole ai partecipanti in cui ha evidenziato che alla fine della giornata, e dietro le cifre, gli ostacoli, i problemi, le difficoltà, ciò che resta è il valore che la vita di una persona ... Feder serve per rispondere alle esigenze delle persone, dare risposte, aiutare, dare sollievo, anche se momentaneo, alle volte per la consolazione e per dare una mano. E' necessario che le amministrazioni e le istituzioni si impegnino e agiscano insieme nella stessa direzione,quella direzione che è proprio il valore della vita di una persona, ogni giorno. …

La Giornata delle Malattie Rare è il movimento coordinato a livello globale sulle malattie rare, che mira a fare uno sforzo per garantire l'equità nelle opportunità sociali, nell'assistenza sanitaria e nell'accesso alla diagnosi e alle terapie per le persone che vivono con una malattia rara.


Nasce Vittorio Emanuele II

Nasce Vittorio Emanuele di Savoia, 1° Re d'Italia e Padre della Patria

14 marzo 1820

Il 14 marzo 1820 nasceva a Torino Vittorio Emanuele di Savoia-Carignano, figlio di Carlo Alberto di Savoia-Carignano e di Maria Teresa d'Asburgo Lorena, futuro primo Re d’Italia.

Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Re di Sardegna dal 23 marzo 1849 al 17 marzo 1861, quindi Re d'Italia dal 17 marzo 1861 al 9 gennaio 1878.

Suo padre Carlo Alberto aveva concesso lo Statuto Albertino il 4 marzo 1848 e dichiarando guerra all'Austria, aveva aperto il glorioso periodo del Risorgimento Italiano.

Dopo la sconfitta di Novara e l'abdicazione di Carlo Alberto, Re Vittorio Emanuele II, animato da sentimenti patriottici e in difesa delle libertà costituzionali, si oppose alle richieste di Radetzky di abolire lo Statuto Albertino, e per questo gli venne dato l'appellativo di Re galantuomo o Re gentiluomo.

Infine il compimento dell'unificazione italiana gli procurò l'appellativo di Padre della Patria.

Vittorio Emanuele II è morto il 9 gennaio alle ore 14:30 al Quirinale, ed è stato tumulato nel Pantheon di Roma.

A Vittorio Emanuele II lui è dedicato il monumento nazionale del Vittoriano, sito a Roma, in Piazza Venezia.


Nasce Re Umberto I

Nascita di Umberto di Savoia, Principe di Piemonte, 2° Re d’Italia col nome di Umberto I

14 marzo 1844

Umberto nasce il 14 marzo 1844 a Torino, a Palazzo Moncalieri, da Vittorio Emanuele II, allora Duca di Savoia ed erede al trono sabaudo, e da Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena.

Umberto e Margherita si sposarono a Torino, il 22 aprile 1868, e per quell'occasione re Vittorio Emanuele II creò il corpo dei Corazzieri reali, e l'Ordine della Corona d'Italia, con cui venivano premiati tutti coloro che si erano distinti al servizio della Nazione.

Umberto fu Re d'Italia dal 1878 al 1900.

Nel 1858 Umberto si avvia alla carriera militare e nel 1859  partecipa alla Seconda guerra di indipendenza.

Re Umberto I è ricordato per il suo atteggiamento dimostrato nel fronteggiare sciagure come l'epidemia di colera a Napoli del 1884, prodigandosi personalmente nei soccorsi (perciò fu soprannominato "Re Buono"), e per la promulgazione del cosiddetto codice Zanardelli, che apportò alcune innovazioni nel codice penale, come l'abolizione della pena di morte.

Assassinato a Monza il 29 luglio 1900. Nel luogo dell'attentato è stata costruita la Cappella Espiatoria in sua memoria, costruita nel 1910.