Articoli in evidenza:

domenica, maggio 05, 2019

Funerali del Granduca Jean di Lussemburgo

I funerali di stato del Granduca Jean nella cattedrale Notre-Dame del Lussemburgo

4 maggio 2019

I funerali di stato del Granduca Jean di Lussemburgo si sono svolti il ​​4 maggio 2019, nella cattedrale Notre-Dame di Lussemburgo, alla presenza di rappresentanti di 11 monarchie regnanti, numerose case nobiliari e non regnanti, gli ex presidenti di Germania, Francia e Portogallo, e dignitari nazionali e internazionali.
C'erano il re Carlo XVI Gustavo di Svezia, la regina Margherita II di Danimarca, il re Filippo e la Regina Matilde dei Belgi, il Re Harald V e la regina Sonja di Norvegia, il Principe Alberto II di Monaco.

Casa Savoia era rappresentata dal Principe Sergio, figlio della principessa Maria Pia, insieme a sua moglie Eleonora Rajneri.

La bara delle spoglie mortali del Granduca Jean, avvolta dalla bandiera con lo stemma del Granducato di Lussemburgo, è stata trasportata da un veicolo militare dell'esercito lussemburghese, verso la cattedrale, seguita in processione da tutta la Famiglia Granducale.

Nel suo discorso l'arcivescovo ha affermato : "L'amore del Granduca Jean per il suo paese, il suo senso di responsabilità e il dovere, hanno le sue fonti nella sua vita familiare, il luogo privilegiato dell'amore per ciascuno di noi".
Molti dei nipoti del Granduca Jean hanno voluto lasciare un messaggio,  tra cui il granduca ereditario Guglielmo, raccontando parole toccanti per il loro nonno.

Alla fine del funerale, il corpo del Granduca Jean è stato deposto privatamente nella cripta della cattedrale accanto a sua moglie, i genitori, il fratello e altri parenti.

Dopo la messa funebre, la famiglia granducale ha ospitato un ricevimento privato presso il Grand Ducal Palace per numerosi ospiti - tra cui i vari rappresentanti delle famiglie reali di tutto il mondo.

Il Granduca Jean del Lussemburgo è morto, a 98 anni, per un'infezione polmonare, dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale.

VIDEO

04.05.2019 - Funérailles de Son Altesse Royale le Grand-Duc Jean - Inhumation from Cour grand-ducale de Luxembourg on Vimeo.

sabato, maggio 04, 2019

158 anni dell'Esercito Italiano

158° Anniversario dell'Esercito Italiano

4 maggio 1861 - 2019

Celebrando questa ricorrenza, rendiamo omaggio alle Forze Armate e ricordiamo commossi tutti i soldati caduti nell'adempimento del dovere.

L'Esercito Italiano (EI) è la più antica delle tre Forze Armate italiane, assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare ed all'Arma dei Carabinieri elevata a rango di Forza Armata, tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed inserite nel Ministero della Difesa.

Conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859, Re Vittorio Emanuele II capì che l'esercito del Regno di Sardegna non era sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.

Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, nacque il Regio Esercito Italiano, il nome che assunse per decreto l'Armata Sarda unificata con molti altri eserciti operativi prima dell'Unità d'Italia; questo avvenne il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) firmato dal ministro Manfredo Fanti.

Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano.
Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda.
Firmato Manfredo FANTI, Ministro della Guerra.

Ma la storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane.
Nel 1659, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego, creò cinque nuovi reggimenti interamente piemontesi: il reggimento "Piemonte", il "Savoia", il "Monferrato", il "Saluzzo" e quello delle "Guardie".



Naruhito e Masako salutano il popolo

L'imperatore Naruhito e l'imperatrice Masako del Giappone salutano la folla dal Palazzo Imperiale

4 maggio 2019

Le Loro Maestà Imperiali, l'imperatore Naruhito e l'imperatrice Masako del Giappone, hanno salutato il popolo dalla veranda del Palazzo Imperiale di Tokyo.

All'evento hanno partecipato il principe ereditario Akishino, la principessa ereditaria Kiko, la principessa Mako, la principessa Kako, la principessa Tomohito e altri membri della famiglia imperiale.

L'imperatore Naruhito si è rivolto al popolo per la prima volta dopo la sua ascesa al trono del crisantemo, avvenuta il 1° maggio, che ha iniziato l'era Reiwa.

Akihito che ha abdicato, e sua moglie Michiko non erano presenti, così come la principessa Aiko e il principe Hisahito, che sono minorenni.