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giovedì, gennaio 19, 2006

La repubblica e lottizzazione

Nella vicenda Unipol l'aspetto più importante non è valutare la rilevanza penale dei fatti, quanto piuttosto la decadenza etica (e non solo) della classe politica.

Comunque finirà la questione, si ha la conferma che la politica e moralità sono cose completamente diverse, crolla il falso mediatico che il malaffare sta da una sola parte, e si rafforza l'idea che i politici, invece di pensare al bene dell'Italia, pensano soprattutto ai loro interessi.
C'è amarezza vedere come sia basso il livello di moralità, serietà e capacità degli esponenti politici, e come sia difficile scegliere chi votare.

Evidentemente c'è una continuità tra il periodo di tangentopoli e quello attuale, ancor'oggi non si sa quale sia il rapporto politica-finanza, non c'è trasparenza su come i partiti ottengono finanziamenti.
In effetti esistono anche le differenze tra tangentopoli e bancopoli, ma ho l'impressione che la situazione sia peggiorata.
Se nel primo caso fu infatti il mondo degli affari, con le sue tangenti, a corrompere la politica, in questo caso è successo il contrario, cioè è la politica a corrompere il mondo degli affari.

A ben pensarci, questo è logico : mentre prima la politica era forte, il mondo degli affari doveva ottenere l'aiuto dei politici, adesso è il contrario, chi comanda veramente è l'alta finanza e quindi sono i politici che devono chiedere aiuti e favori alle banche.

Visto che il malaffare non è terminato con la stagione di Mani Pulite (solo gli ingenui potevano pensarlo) non varrebbe la pena di riscrivere la storia repubblicana ?

Visto l'abnorme dimensione del fenomeno della corruzione e che moltissimi settori sono stati coinvolti in scandali, si può concludere che il sistema repubblicano perlomeno non abbia funzionato.
Io ritengo che la repubblica ha gravi responsabiltà in merito e che anzi abbia favorito la nascita e la crescita della corruzione.
La repubblica si fonda sulla lottizzazione ?

martedì, gennaio 17, 2006

Politici protagonisti secondo repubblica

Il quotidiano "La Repubblica" ha festeggiato 30 anni di vita, ed in occasione propone ai lettori del suo sitoweb questo sondaggio:
Prima e seconda repubblica nell'anno delle elezioni.
Quali sono stati i politici italiani "protagonisti" in questi ultimi trent'anni ?


Visto che la maggior parte degli internauti (probabilmente giovani) ha votato per personaggi "storici" piuttosto di quelli attuali, i risultati evidenziano quanto sia scarsa la fiducia da parte degli italiani nei confronti della classe politica attuale

Uno dei motivi è che nella società odierna per imporsi e vincere le elezioni occorre una forte personalità ed una immagine vincente, doti che evidentemente sono difficile da trovare all'interno della nomenklatura attuale.
Però, da una più attenta e profonda analisi, si arguisce che la sfiduca non è solo rivolta ai personaggi ma alla Politica in genere.
Purtroppo viviamo in una periodo di profonda decadenza, dove mancano i principi ed esempi da seguire, e quindi in una società del genere anche la Politica (con la P maiuscola) sparisce e si trasforma in un semplice mezzo per far carriera e guadagnare.
Inoltre è arduo scegliere quali siano i politici protagonisti all'interno di un mondo politico confusionale e di transizione come quello attuale, la classe politica è lontana dalla realtà, i discorsi tra i parlamentari sono simili a quelli che si ascoltano nei bar.

Voglio anche segnalare che, nell'elenco dei politici presente del sondaggio, compaiono presidenti della repubblica, come pertini scalfaro ciampi cossiga.
Evidentemente queste persone sono politici (non può essere altrimenti), ma allora come si può contemporaneamente considerarli superpartes ed al di sopra della parti ?

In una repubblica il capo di stato è sempre un politico, e quindi di parte

domenica, gennaio 15, 2006

Scontro politico

In Italia la politica, piena di veleni e povera di contenuti, non è idonea per un paese serio e democratico come altri stati europe, che io sappia nel Regno Unito, Spagna, Olanda, Svezia ecc...non è si mai visto uno scontro frontale del genere.

La destra e la sinistra attribuiscono all'avversario la colpa di aver creato il clima di scontro totale, chiaro segnala che la colpa sia un pò di tutti gli schieramenti.

Timidamente si avverte l'esigenza di svelenire l'attuale clima politico, ma ci siamo chiesti se il sistema politico ed istituzionale lo rende possibile ?

In realtà, la repubblica ostacola questo difficile percorso da parte dei partiti per il semplice motivo che chi vincerà le prossime elezioni sceglierà il prossimo presidente della repubblica !!

In una repubblica non c'è un capo di stato davvero al di sopra delle parti e superpartes.
In una monarchia la successione del capo di stato non è mai traumatica come avviene quasi sempre in una repubblica. Il Re non è un politico, è il capo di stato davvero di tutti i cittadini, ed i partiti non devono litigare per portare al quirinale uno di loro.

I massmedia e politici nascondono questa verità (amara per la repubblica), ma dietro lo scontro totale tra i due poli c'è soprattutto lo scontro per la conquista del quirinale.

La Monarchia è necessaria per restituire serenità al nostro Paese.

Se non vi basta per essere monarchici, almeno cominciate a rifletterci !