Articoli in evidenza:

sabato, novembre 04, 2023

Ricordato Re Pietro II di Jugoslavia

Cerimonia commemorativa in onore del 53º anniversario della scomparsa di Re Pietro II di Jugoslavia.

3 novembre 2023

Sua Altezza Reale il Principe Ereditario Alessandro e la Principessa Ereditaria Caterina hanno partecipato a una cerimonia commemorativa in onore del 53º anniversario della scomparsa di Re Pietro II.

Un Tributo Solenne

La solenne cerimonia religiosa si è svolta al Mausoleo della Famiglia Reale nella Chiesa di San Giorgio a Oplenac, con la presenza dei sacerdoti della parrocchia di Oplenac e di membri del Consiglio della Corona ed altri.

Dopo la funzione religiosa, il Principe Alessandro ha deposto una corona sulla tomba di suo padre, un gesto di profondo amore e rispetto.

Il messaggio del Principe Alessandro 

Nel suo messaggio il Principe Ereditario Alessandro ha scritto : "In questo giorno del 1970. anni hanno smesso di battere il cuore del mio caro padre, Re Pietro II. La sua vita non è stata facile, segnata dalla perdita precoce del padre e da tempi turbolenti che hanno scosso il mondo intero nel tempo in cui è diventato monarca.

La volontà delle grandi potenze molte volte nella storia ha plasmato il destino dei piccoli paesi e dei loro governanti, così è stato il caso del Regno di Jugoslavia e del suo ultimo monarca. Mio padre è rimasto senza corona attraverso un atto arbitrario del regime antidemocratico, ma l'essenza di ciò che quella corona rappresenta non gli è mai stata tolta, ed è sempre stato così, prima e durante e dopo la grande svolta storica della seconda guerra mondiale, ha sempre fatto tutto quello che era in suo potere per essere al servizio del suo popolo e della sua patria.

All'inizio della seconda guerra mondiale nel nostro paese, mio padre è stato costretto, come la maggior parte degli altri monarchi e capi di stato dai paesi occupati dai nazisti, ad andare a Londra. Dopo la guerra, le autorità comuniste in Jugoslavia gli proibiscono di tornare nella sua terra natale, che ha sognato per il resto della sua vita.

Come ho detto, la sua vita non è stata facile, ma che la sua volontà e la sua memoria siano giuste e degne. Che possiamo sempre avere nella nostra mente chi era veramente. Figlio amato dei suoi genitori, ha insegnato ad amare sinceramente il suo popolo e il suo paese, e che il suo popolo guardava come un figlio. Monarca del paese le cui fondamenta sono state minate da molti, l'ultimo re di Jugoslavia, il mio amato padre - Petar II."

Re Pietro II

La vita di Re Pietro II è stata intrisa di sfide e sacrifici. Dopo l'inizio della Seconda Guerra Mondiale nel nostro paese, come molti altri sovrani e leader sotto l'occupazione nazista, fu costretto a fuggire a Londra, e dopo la guerra, le autorità comuniste gli proibirono il ritorno nella sua terra natale.

Nonostante le avversità, Re Pietro II ha mantenuto la sua essenza regale e il suo amore per la sua Patria, che anche senza una corona, ha continuato a servire il suo popolo con dedizione.

Il Re Pietro II di Jugoslavia è nato a Belgrado il 6 settembre 1923, figlio primogenito del Re Alessandro I e della Regina Maria di Jugoslavia. Dopo l'assassinio di suo padre nel 1934, è diventato re di Jugoslavia, ma a causa della sua giovane età, è stata istituita una reggenza. 

Dopo la guerra, nonostante le pressioni e le difficoltà, non ha mai abdicato. Da tempo malato di cirrosi epatica, morì a Denver il 3 novembre 1970 dopo un trapianto di fegato non riuscito. Rimase sepolto nel monastero di San Sava a Libertyville, nell'Illinois, fino al 22 gennaio 2013, quando le sue spoglie sono ritornate nel paese natio con tutti gli onori e sepolte nella chiesa del mausoleo dei Karadjordjevic ad Oplenac. 

Carlo e Camilla a Mombasa

Il Re Carlo e la Regina Camilla a Mombasa, 3° giorno in Kenya

3 novembre 2023

Nel terzo giorno della visita in Kenya, il re Carlo e la regina Camilla hanno fatto tappa su una spiagge di Mombasa, in una giornata dedicata alla preservazione della fauna e della flora. e che ha sottolineato l'impegno del Re britannico nella tutela dell'ambiente.

Base Navale di Mtongwe

La giornata è iniziata presso la base navale di Mtongwe, dove la coppia reale ha avuto l'opportunità di osservare i Kenya Marines, addestrati dai Royal Marines britannici. La dimostrazione di uno sbarco sulla spiaggia ha messo in luce la solida collaborazione tra i due paesi in ambito difensivo.

Il Re Carlo, che è anche Capitano Generale dei Royal Marines, ha ispezionato con attenzione la Guardia d'Onore.  I Royal Marine Commandos sono riconosciuti come una delle forze combattenti d'élite del mondo.

LEGGI ANCHE : Il Re Carlo e la Regina Camilla a Nairobi, 2° giorno in Kenya

Conservazione marina

Data la posizione geografica del centro di Mombasa, che potrebbe essere minacciata dall'innalzamento del livello delle acque, il Re Carlo ha visitato Nyali Beach per  conoscere e sostenere il lavoro svolto dai giovani locali per al conservazione marina.

Il problema dei rifiuti di plastica provenienti dalle città costiere di Mombasa e Kilifi ha un impatto devastante su oltre 800 specie marine e costiere e l'alterazione dell'habitat. Il Re Carlo ha potuto vedere con i suoi occhi i risultati positivi delle operazioni di pulizia della spiaggia ed ha fatto tappa in un sito di conservazione delle tartarughe, un simbolo di speranza per la biodiversità marina.

LEGGI ANCHE : Il Re Carlo e la regina Camilla in visita di stato in Kenya

Kuruwitu Community Welfare Association 

Nell'area di conservazione di Kuruwitu, il Re Carlo ha avuto l'opportunità di conoscere da vicino il lavoro encomiabile della comunità costiera locale nella conservazione marina, che si sta impegnando per proteggere l'area dalla pesca eccessiva e dalla raccolta incontrollata di pesci e coralli, sostenendo allo stesso tempo i mezzi di sussistenza delle persone del luogo.

L'Associazione per il benessere della comunità di Kuruwitu (KCWA) ha mostrato al Re Carlo i loro metodi innovativi per il ripristino dei coralli, tra cui la coltivazione dei coralli e la creazione di strutture artificiali, note come "tappi" di corallo, realizzate con cemento e frammenti di corallo che contribuiscono alla conservazione degli ecosistemi marini locali, fornendo rifugio a numerose specie marine, ed il Re britannico ha anche potuto osservare le barche che portavano in mare il vivaio di corallo appena restaurato. 

Considerazione

In questa intensa giornata dedicata alla conservazione marina in Kenya, il Re Carlo ha dimostrato il suo impegno profondo nella tutela dell'ambiente ed ha voluto sostenere la salvaguardia degli ecosistemi marini e nell'empowerment delle comunità locali. 


venerdì, novembre 03, 2023

Francobolli natalizi 2023

La principessa Mary di Danimarca alla presentazione dei francobolli natalizi 2023

3 novembre 2023

Sua Altezza Reale la principessa ereditaria Mary di Danimarca era presente alla presentazione del francobollo di Natale di quest'anno, che si è tenuta al municipio di Copenaghen, dove è stata ricevuta dal vicesindaco del Comune di Copenaghen e da altre autorità. 

La principessa Mary è patrona della Christmas Seal Foundation ( Julemærkefonden ). Ogni anno dal 1904, la Fondazione emette il sigillo natalizio per raccogliere fondi per i cinque centri di accoglienza per bambini in difficoltà gestiti dalla fondazione.

LEGGI ANCHE : La Principessa Mary di Danimarca combatte contro le malattie rare

Quest'anno l'artista Lisa Grue è stata incaricata di illustrare i francobolli che raffigurano diversi elementi tradizionali del Natale, come renne, rami di agrifoglio, abeti, ghiande, neve. La natura è volutamente evidenziata.  Il titolo è "Portami fuori nella foresta di Natale", ed è proprio la natura che è stata fonte di ispirazione per l'artista.

Tra gli ospiti c'erano anche il conte Ingolf di Rosenborg e la contessa Sussie di Rosenborg, patroni di Julemærkemarchen, nonché ambasciatori di Julemærkehjemmenes.

Il conte Ingolf di Rosenborg è cugino della Regina Margherita II. Suo padre, il principe Knud era fratello minore di Federico che poi diventò Re Federico IX di Danimarca. 


LEGGI ANCHE :  La principessa Mary di Danimarca al Forum mondiale contro il bullismo