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martedì, febbraio 26, 2019

Giovanna di Savoia, Regina di Bulgaria

19° anniversario della morte di Giovanna di Savoia, Regina di Bulgaria

26 febbraio 2000

Giovanna di Savoia è nata a Roma, il 13 novembre 1907, ed è morta a Estoril, il 26 febbraio 2000, figlia del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della Regina Elena.
In seguito divenne regina di Bulgaria.

Nel 1927 incontrò per la prima volta il futuro Re di Bulgaria Boris III e il 25 ottobre 1930, ad Assisi si sposarono con rito cattolico. Essendo lo zar di religione ortodossa, venne celebrata una seconda cerimonia a Sofia.

Dal matrimonio nacquero 2 figli: la Principessa Maria-Luisa (13 gennaio 1933, Sofia) e l'erede al trono Simeone II di Bulgaria (16 giugno 1937, Sofia).

Dopo la morte dello zar Boris III venne proclamato re il piccolo Simeone II, sotto un Consiglio di reggenza costituito dallo zio Kyril, dal generale Michov e dal primo ministro Bogdan Filov.

Caduto il comunismo, tornò per la prima volta in Bulgaria nel 1993, dove fu accolta con grande entusiasmo, per il 50° anniversario della morte di suo marito Boris.

Giovanna morì a Estoril il 26 febbraio del 2000, ma volle essere sepolta in Italia nel Cimitero di Assisi, Cappella dei Frati. Era infatti devotissima a San Francesco e Terziaria francescana.

Giovanna, durante il regno, fu popolare presso i Bulgari. Lo storico francese Ristelhneber definì la sua vita: "Tutto un esempio di semplicità e di dignità".

lunedì, febbraio 25, 2019

Akihito 30 anni al trono

30º anniversario dell'incoronazione dell'imperatore Akihito

24 febbraio 2019

Le Loro Maestà Imperiali, l'imperatore Akihito e l'imperatrice Michiko del Giappone hanno partecipato alla cerimonia per celebrare il 30° anniversario dell'incoronazione del sovrano al trono.

Alla cerimonia organizzata dal governo nipponico si è tenuta al Teatro Nazionale di Tokyo alla presenza del primo ministro giapponese Shinzo Abe.

Al mattino l'Imperatore Akihito ha ricevuto i saluti al Palazzo Imperiale dal principe ereditario Naruhito, dalla principessa ereditaria Masako, dal principe Akishino e dalla principessa Kiko.

L'imperatore giapponese Akihito lascerà il trono del crisantemo il 30 aprile 2019, e il principe ereditario giapponese Naruhito salirà al trono il 1° maggio dello stesso anno.

L'imperatore Akihito ha ringraziato il popolo giapponese per il suo sostegno nello svolgimento dei suoi doveri e ha espresso apprezzamento per il loro "forte desiderio di pace" che ha portato il paese a non sperimentare alcuna guerra negli ultimi 30 anni sotto il suo regno.

Akihito ha anche espresso gratitudine al popolo, del quale è orgoglioso e per il quale prova gioia per essere stato" il simbolo dello stato ".

Guardando indietro all'era Heisei che iniziò con la sua intronizzazione nel 1989, l'imperatore Akihito ha notato "molte difficoltà inaspettate" affrontate dal Giappone, tra cui i disastri naturali e l'invecchiamento della società, ed ha detto che la nazione insulare avrebbe dovuto "aprirsi ulteriormente" in un mondo globalizzato e stabilire relazioni con altri paesi.

Il primo ministro Shinzo Abe ha detto che il popolo "non dimenticherà mai" come la coppia imperiale abbia "sempre sostenuto il Giappone per 30 anni".


World Peace Liberty

Re Felipe riceve il premio World Peace and Liberty

20 febbraio 2019

Sua Maestà il  Felipe VI di Spagna ha ricevuto il Premio "World Peace Liberty" durante una cerimonia che si è svolta al Teatro Reale di Madrid, durante la sessione di chiusura del "World Law Congress".

Alla cerimonia era presente anche il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa che prima era stato ricevuto dal re Felipe e dalla regina Letizia al Palazzo della Zarzuela


Il Re Filippo VI  è la 4° alta personalità al quale è stato assegnato il Premio Pace e Libertà , , aveva appena ricevuto il premio Nobel Nelson Mandela e Rene Cassin, quindi Sir Winston Churchill.

La World Jurist Association ha consegnato il premio a Sua Maestà, in riconoscimento del ruolo fondamentale della monarchia parlamentare spagnola nel sistema giuridico spagnolo.
Nel suo discorso, il re Felipe VI ha assicurato che il premio "è un riconoscimento della democrazia costituzionale spagnola e, con essa, tutti coloro, uomini e donne, autorità statali, leader politici, economici, sociali e culturali (...) che hanno portato avanti la transizione politica verso la democrazia (...) e reso possibile l'approvazione "della Costituzione spagnola il cui 40° anniversario è stato celebrato quest'anno.

Prima di andare via Re Felipe e la Regina Letizia hanno firmato il Libro d'Onore del WJA.