Famiglia reale apre il Parlamento danese

Si è svolta l'apertura del parlamento danese, alla presenza della Famiglia Reale.

2 ottobre 2012

Il primo Martedì del mese di ottobre segna tradizionalmente l'inizio dell'anno politico in Danimarca. Per l'occasione la famiglia reale è arrivata in macchine separate in ordine di rango, con la regina Margherita arrivata per ultimo con il principe Henrik nella loro Rolls Royce del 1958.

Sua Maestà la Regina Margherita II e Sua Altezza Reale il Principe Henrik di Danimarca, insieme alle loro Altezze Reale il principe ereditario Federico e la Principessa Mary, le loro Altezze Reale il principe Joachim e la principessa Marie e Sua Altezza Reale la Principessa di Danimarca Benedetta hanno partecipato alla Sessione di apertura del 163° Parlamento al Palazzo Christiansborg di Copenaghen.

Durante l'evento la famiglia reale danese e politici hanno ascoltato il discorso del primo ministro danese Helle Thorning-Schmidt.

Il discorso di apertura del primo ministro Helle Thorning-Schmidt si è concentrato sulla formazione, su come aiutare i giovani, la creazione di posti di lavoro e spingere la Danimarca ad uscire dalla crisi.

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La Torre Elisabetta

La Torre dell'orologio del Parlamento britannico (Westminster) è stata ribattezzata Elizabeth tower, in onore della regina Elisabetta II.

Torre Elisabetta

Nel corso di una riunione della Camera, la torre dell'orologio del Palazzo di Westminster, che ospita le Camere del Parlamento britannico, è stata ribattezzata la Torre Elizabetta in onore del giubileo di diamante della regina Elisabetta II.

Anche se la Torre dell'Orologio del Palazzo di Westminster è stato ufficialmente rinominato pochi giorni fa, la decisione era stata presa il 2 giugno, con l'approvazione di più della metà dei membri della camera bassa, che ospita il palazzo.

Big Ben è solo il nome dell'orologio non della torre, il cui nome è semplicemente la Torre dell'Orologio.
L'altra torre del Palazzo di Westminster era originariamente conosciuta come la Torre del Re, ma fu in seguito ribattezzata la Torre Vittoria in onore della regina Vittoria.

Adesso le due torri principali del Palazzo di Westminster si chiamano rispettivamente, la "Torre Elisabetta" e la "Torre Vittoria", che commemorano i due sovrani britannici che hanno regnato per più di 60 anni.

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Dailymail

I 2 marò sempre bloccati in India

I nostri 2 marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono sempre in ostaggio in India.

Un altro fallimento della repubblica italiana!

I nostri due militari italiani sono trattenuti in India dallo scorso febbraio con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati pronti ad assaltare la nave Enrica Lexie a bordo della quale prestavano servizio di scorta armata.
Dopo una lunga detenzione, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone sono liberi su cauzione dallo scorso giugno ma non possono lasciare il Paese.

L’ennesimo rinvio della sentenza sul caso dei marò italiani, arrivato 3 giorni fa dall’India - la Corte suprema indiana dovrebbe risolversi nelle prime 2 settimane di ottobre - è l'ennesimo schiaffo dell'India all'Italia nella vicenda dei marò.

Il bello ... è che il presidente del Consiglio, Mario Monti, nel suo intervento all'Assemblea Generale dell'Onu a New York aveva fatto riferimento- senza citarli, per non far arrabbiare l'India - al caso dei nostri due marò, quando aveva ribadito che la lotta ai corsari "può essere efficace solo se le nazioni cooperano in buona fede, secondo le regole fissate dai regolamenti internazionali e dalla convenzioni Onu".

Dov'è la tanto decantata abilità diplomatica del nostro paese?

Bisogno riconoscere il fatto che a livello internazionale, questa repubblica italiana non conta assolutamente nulla...

L'Italia non può mai alzare la voce, e purtroppo l'India continua a beffare il nostro Paese.

Inoltre faccio notare quanto la repubblica italiana, appoggiato dai massmedia, abbia cercato di far scivolare tutto nel dimenticatoio per insabbiare il suo fallimento.
Complimenti!

Alla scandalosa vicenda dei due marò in India, poi si dovrebbe ricordare quella di Giovanni Lo Porto, l'italiano rapito a Multan (Pakistan), insieme a un collega tedesco, lo scorso 19 gennaio.
Lo Porto, project manager presso la Welthungerhilfe, sarebbe stato rapito mentre si trovava nel suo ufficio, in una parte apparentemente sicura della città.